wet & rope (1979)

Discreto nunsploitation giapponese diretto da Ohara Koyu nel 1979.
La trama oltre a numerose scene erotiche ha veramente poco da offrire ma nonostante questo il film grazie ad una breve durata e ad un aspetto tecnico piuttosto curato riesce a farsi seguire senza annoiare praticamente mai.
Consigliato all'amante del genere,da evitare per tutti gli altri.

"Tonaca movie" giapponese con tutto il corollario che questo sottogenere comporta (lesbicate [le 2 suore che si masturbano con il panino all' olio è una scena spassosa], frustate, perversioni e violenze assortite), non si disdegnando puntatine trash-comiche (da sballo la suorina che si mette a ballare al centro della pista in discoteca) e dove si cerca di inserire un sottotrama "misteriosa" con uno yakuza che penetra nel convento alla ricerca della sorella che è scomparsa in quelle quattro mura. Rimane comunque un film con una ceneggiatura scarna che non si sofferma sulle azioni (morali e non) dei personaggi e che punta unicamente sulle svariate scene di sesso (senza sconfinare nell' hard); malgrado sia un film girato da una cultura diversa non è tanto dissimile dai film erotici occidentali. Nel finale ho trovato analogie con SALO' E LE 120 GIORNATE DI SODOMA, l' accostamento fra potere e simbologie mi ha ricordato il film di Pasolini, ma è una sensazione che è durata solo 30 secondi anche perchè il tutto termina in maniera semiseria fra il comico e il poliziesco. Musiche elettroniche in colonna sonora composte da non so chi, chissà, forse fatte dagli Yellow Magic Orchestra mitico gruppo synth-pop giapponese anni 70/80.