un ciclone in casa (2003)

Martin si butta via nell'ennesima,edificante e politicamente corretta commediola all'acqua di rose,vecchia tanto nello stile quanto nei contenuti.E mette tristezza vederlo messo da parte per permettere a una strabordante e poco conosciuta attrice di colore(seppur innegabilmente brava e piuttosto trascinante)di rubargli costantemente la scena e ridurlo a una specie di spalla,privandolo della sua verve ironica(che da noi,comunque,non ha mia completamente funzionato,salvo qualche rara occasione).I pochi momenti passabili sono concentrati all'inizio:poi il film si perde in delle situazioni prevedibili e telefonate,fino a risolversi in un finale perbenista e accomodante.Solo patetico Martin travestito da rapper che parla con un gergo giovanile ridicolo,mentre Levy(nella parte dell'amico e collega del protagonista)ormai diventato un indispensabile caratterista del genere,sembra di averlo già visto in altri degli innumerevoli ruoli che è stato chiamato a interpretare per coprire i vuoti di copioni modesti.