sex is comedy (2002)

La Breillat è una delle registe più politiche del cinema francese, nel senso che tutta la sua filmografia segue un'ideologia ben precisa, volta a scardinare certezze e archetipi borghesi e a cercare una diversa via d'indagine della sessualità e dei corpi femminili.
Il fallo maschile, benchè finto, è sempre in evidenza, quasi si vorrebbe identificarlo con l'uomo tout cort, un'arma sempre puntata e pronta a distruggere. Il film sembra essere ampiamente autobiografico e, ponendo al centro del discorso la rappresentazione cinematografica del rapporto sessuale, indaga nelle pieghe più intime della propria coscienza di regista e intellettuale, che si confronta con i suoi alter ego attori, in modo particolare con la protagonista della pellicola che si sta girando. L'ultima scena di sesso (più estremo) porta all'esternazione del dolore, non solo fisico, ma anche morale della ragazza protagonista - e quindi della regista e in generale della donna -, rivelando in questo tutta la crudeltà dei corpi e la facilità dell'annichilimento umano che in quell'atto può annidarsi. Naturalmente Sex is comedy è (anche) un film sulle dinamiche cinematografiche, sulla creazione cinematografica. E su come il sesso, come recita il titolo stesso, sia di per sè materia filmica.
Anne Parillaud è al solito straordinaria, una delle più grandi attrici al mondo.