nella rete del serial killer (2008)

Scemenzuola di Gragory Hoblit, che a suo tempo fece anche belle pellicole come "Il tocco del male" e il fantasioso "Frequency", e anche film di successo come il legal thriller "Schegge di paura", suo film d'esordio.
Ora invece fa dei therillerini di fine stagione piatti e del tutto inutili come questo e il precedente, il film a cui i distributori italiani hanno dato il titolo + idiota dello scorso anno, ovvero "il caso thomas Crowford".

In "la rete del seriel killer", Hoblit ripesca la bella Diane Lane, ma fa un film banalissimo, con ovvi rimandi, e il cui risultato sembra un episodio allungato di uno dei tanti serial polizeschi americani.
Il punto più basso nella carriera di Hoblit, oltretutto a pensarci bene è anche un film senza senso e davvero assurdo.
Evitare.