la moglie piu' bella (1969)

Ispirato alla vicenda di Franca Viola,Damiani continua il suo cammino lungo la Sicilia e lungo il fenomeno mafioso,visto come una vera e propria piaga della società in grado di condizionare rapporti individuali, familiari e sessuali.
Damiani tratta il materiale a sua disposizione con coraggio ed onesta,concedendosi delle licenze drammatiche che nulla hanno di gratuito e riuscendo a tirare fuori da tutti gli attori impegnati interpretazioni complesse e sfaccettate ( bravissima la coppia semi-esordiente Muti/Orano).
Buone le musiche di Morricone.
Un altra grande pellicola del maestro Damiani,da vedere.

Buon film di mafia e della testardaggine di una ragazzina che si fa valere contro l'onore e il maschilismo...

Sei anni prima, Germi trattò con una spiccata ironia l'argomento "matrimonio riparatore", tristemente famoso (soprattutto) nel sud Italia dove rimase vivo fino agli inizi degli anni '80. Ne LA MOGLIE PIU' BELLA si riprende questa tematica, ispirandosi a un fatto realmente accaduto che riguardò una ragazza di 17 anni.
La regia di Damiani è solida, non lascia spazio a banalità o dinamiche frivole, dirigendo un cast che si dimostra all'altezza del compito, nonostante la giovane età e l'inesperienza della Muti che debutta al cinema mostrando non solo una fisicità prorompente ma anche una bravura e una credibilità apprezzabili.
Una storia forte, coinvolgente e interessante, resa tale dalle dinamiche raccontate e, soprattutto, dal coraggio, l'ostinazione e la dignità mostrata dalla protagonista femminile.
Un film che vale la pena recuperare.

Scoperto casualmente...è stata una bella sorpresa..ho apprezzato molto il finale ...tutto il film comunque nonostante l'età tratta argomenti delicati senza scadere..

Non avevo grandi aspettative perché il film è passato inosservato e la Muti la detesto. Invece devo dire che è un film incisivo e anche abbastanza atipico e che lei fa il suo dovere, almeno per questa volta.

Ottima interpretazione della Muti e orrima regia.

Film passato forse un pò nel dimenticatoio, ma fatto discretamente e abilmente da un bravo artigiano del cinema qual'è Damiani.
Tra l'altro è vagamente ispirato ad una storia vera.
Interessante ed impegnato.

Esordio cinematografico di Ornella Muti, 15enne e già molto attraente, insieme a quello che diverrà il suo primo marito, Alessio Orano (scomparso nel nulla?). Un film sociale che però è solo il pretesto per una controversa storia d'amore popolare.
La Muti dà il meglio di sè proprio nella sequenza finale