il venditore di morte (1972)

Il pistolero Silver è incaricato da un amico avvocato di dimostrare l' innocenza di un condannato a morte per omicidio .... Ultimo episodio della trilogia di Silver , curioso " risolutore di problemi " creato dalla fantasia di Lorenzo Gicca Paoli , qui anche regista . Cambia stranamente il protagonista : si passa dallo sfortunato tedeschino Peter Lee Lawrence al nostrano Gianni Garko , cosa che lo rende un po' più simile a Sartana . Non cambia invece l' atmosfera del film , che ibrida discretamente il genere western con il giallo thriller , sfruttando bene le ambientazioni notturne del villaggio . Peccato però per alcune evidenti lungaggini e per qualche inutile siparietto pseudo comico , come le inspiegabili s*****ttate tra minatori al fiume . La sceneggiatura ha persino dialoghi interessanti e pesca nel torbido , prendendo impietosamente in giro le palesi ipocrisie dei benpensanti cittadini e creando un inatteso colpevole che sarà sfruttato anche nei successivi gialli all' italiana . Garko è cinico , sornione ed elegante come al suo solito , Klaus Kinski è poco sfruttato ma si fa sentire e nel resto del cast si notano il simpatico avvocato di Franco Abbina , il tosto sceriffo di Luciano Catenacci e l' invasato reverendo di Giancarlo Prete ( nomen omen ! ) . Colonna sonora certamente originale ma non accattivante , opera di Mario Migliardi per una pellicola non troppo malvagia , quasi sufficiente : da 5,5 .