dear friends (2007)

Splendido. Un film davvero struggente, delizioso e drammatico. Un film che parla d’amicizia senza cadere nel ridicolo (come avviene a metà dei film occidentali con questo tema) o nei buoni sentimenti con eccessi di miele.

“Dear Friends” è un’opera seducente, contraddistinta da una regia frenetica, ma non videoclippara, girato quasi sempre con telecamera a mano e digitale e con colori quasi sempre freddi.


Non il solito drammone giapponese che tanto vanno di moda in oriente: un’amore o un amicizia spezzata dalla solita malattia mortale di turno, ma un’opera unica e originale che seppur partendo da una domanda piuttosto scontata “Quant’è importante l’amicizia nella nostra vita?”, offre elementi innovativi al genere: Maki, per dimostrare la sua amicizia a Rina arriva persino a tagliarsi un seno con un taglierino sotto gli occhi di Rina, che stava tentando il suicidio dopo aver scoperto di avere il cancro.

Un film commerciale (il cast è stellare: sebbene a noi occidentali i nomi degli attori non ci dicono praticamente nulla, in Oriente sono quasi tutte star del cinema) che riesce ad essere anche straniante e angosciante: il finale, così bello e sublime, che termina in un lungo pianosequenza oscuro e triste smorza il sospiro dello spettatore trascinandolo nell’inevitabile distesa di lacrime.

Notevole la protagonista, l’attrice Keiko Kitagawa: sa giocare sia la parte della ******* gnocca che della buona amica. Una giovane attrice da tenere sott’occhio e un regista che sa bene come organizzare le sue idee. Un Capolavoro del genere.