Posaman. Chi è? Un supereroe ovviamente. E qual è il suo super potere? Saper posare sulle copertine. E chi c'è dietro? Lillo. Lillo, che deve scegliere tra fama e vita privata, perché sua moglie non ce la fa più.
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Sono Lillo ha uno spunto molto semplice su cui giocare. Il rapporto tra l'attore ed il suo personaggio e soprattutto quando il personaggio soffoca la personalità dell'attore. Può essere la fortuna dell'attore ma anche la sua nemesi perchè il pericolo che il pubblico associ per sempre questi due elementi, attore e personaggio, può rappresentare la rovina per entrambi. Ecco quindi Lillo alle prese con il suo quotidiano, la crisi matrimoniale, la sua immaturità e questo personaggio ingombrabgte di Posaman di cui Lillo vorrebbe liberarsi. E' un serie leggera, non in stile mockumentary, ma pieno di personaggi abbastanza stralunati. Lo è lo stesso Lillo alle prese con questo suo alter ego ingombrante, come il rapporto fra Lillo e Sermonti che interpreta il suo agente. I loro duetti sono fra le cose migliori della serie che può annoverare un cast di guest star di primo livello come i due Guzzanti, Maccio Capatonda ecc. Una miniserie che ha il pregio di creare un buon intrattenimento, magari non eccelsa come sceneggiatura visto la presenza di qualche buco di troppo, ma che si riesce a guardare tutto d'un fiato.
Prima stagione da 8 episodi, tutti abbastanza divertenti grazie alla comicità di Lillo e all'alchimia che si instaura tra i vari personaggi. Il neo più evidente è una certa ripetitività nelle dinamiche ma, alla fine, non sembra essere un ostacolo insormontabile, dato che le battute e i tempi comici precisi rescono a convogliare l'attenzione dello spettatore senza distrazioni. Finale di stagione un po' on sordina ma complessivamente è una serie tv simpatica che si fa volere bene.