I protagonisti del film, Radit (Raditya, interpretato da Vino G. Bastian) e Jani (Anjani, la bellissima Fahrani), formano la coppia d’innamorati (felici) più anticonformista del cinema indonesiano degli ultimi anni. Le minigonne mozzafiato e gli stivaloni di lei, i giubbotti di pelle e i tatuaggi di lui, nonché la loro predisposizione al taccheggio e furto con scasso, li rendono lontani anni luce dalle zuccherose coppie del cinema romantico per adolescenti degl’innumerevoli cinta movie. E, infatti, Radit e Jani hanno già varcato le soglie dell’età adulta, sono pure legalmente sposati, ma hanno mantenuto una natura selvaggia e incontrollata che fatica a trovare un posto nella società. “Che ne sanno gli altri di noi?”, “loro pensano che non dureremo”, “noi non ci possiamo permettere una casa, un’auto, dei bei vestiti, ma fabbrichiamo la felicità”; con questi scambi di battute Radit e Jani entrano in scena; poi, li vediamo subito in azione, alle prese con un furto in un piccolo supermercato. I due fantasticano di scappare in Messico, ma non hanno nemmeno i soldi per pagare l’affitto e le bollette: Jani ha appena perso il lavoro per via della gelosia di Radit; quest’ultimo viene scaricato dai compagni del suo gruppo musicale per via del suo scarso rendimento, dovuto al consumo di droga. I due si vedono costretti a chiedere aiuto alla famiglia di Jani che non ha mai visto di buon occhio Radit. Le cose però precipitano quando Jani scopre d’essere rimasta incinta…
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