Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Action movie velatamente drammatico, la cui costruzione si discosta da quella consona e consueta di questo tipo di film che prevede, dopo una introduzione serrata, un drastico abbassamento con un climax sempre crescente. Qui invece il film si può spezzare in tre parti. Dopo una prima parte movimentata ed abbastanza adrenalinica, il film lascia spazio ad una parte centrale più lenta, più tranquilla, per poi riprendersi nella terza parte. Ma è proprio in questa parte centrale che maggiormente si cerca un'analisi del protagonista, dei suoi dubbi esistenziali – ad esempio, della sua volontà di non essere violento, di voler fuggire anziché affrontare le situazioni da un lato e la sua incapacità di mollare Las Vegas dall'altro, il suo rapporto insano con il gioco, nonché di continui sogni ad occhi aperti (es. essere su una barca a vela in Corsica) che leniscono i suoi dubbi e le sue frustrazioni. Inoltre, il rapporto amichevole, vero tratto simpatico del film, che si crea tra lui e il suo "apprendista" che vuole diventare coraggioso. Mi è piaciuta questa parte centrale, ma onestamente bisogna ammettere che rappresenta una grossa battuta di arresto per quanto riguarda il ritmo del film. Anche se non è per forza un male, siamo abituati a vedere Statham in versione bidimensionale mentre qui il personaggio ha maggiori sfaccettature, è più "umano". E' forse la prima volta che vedo Statham interpretare un personaggio che manifesta dubbi e perplessità sull'agire o meno, forse anche un certo timore, nonché punti deboli – primo fra tutti, quelle del gioco. Comunque, al di là della perdita del ritmo, la cosa da un punto di vista narrativo funziona e rende ancor più apprezzabile la parte finale. Molto concentrate risultano le scene adrenaliniche, quelle per intenderci in cui il solito Statham dispensa botte incredibili di qua e di là. In questo film succede poco, credo solo un paio di volte…beh, ma quando succede, succede alla grande, spietato al massimo :-)
Ci sono film che nascono con una semplice intenzione: intrattenere. "Joker – Wild card" di Simon West ha questo scopo prestabilito, parliamo di un action film basato sul ritmo e su svariate sequenze di picchiaduro. Nella parte un attore alquanto tagliato per una simile parte, Statham.
"Joker-Wild card" è apprezzabile per quanto riguarda il versante tecnico, piace la fotografia e le varie location adoperate nel film non sono malvagie. Simon West non eccede in alcun intreccio narrativo e si dedica al lavoro di una sceneggiatura abbastanza compatta e decente che divide il prodotto, in linea di massima, in due blocchi: vendetta e casinò. Poco da aggiungere alla critica di un film che palesa le sue limitate velleità, nella fattispecie, però non sembra essere inferiore a tanti altri film del genere.
C'è anche spazio per una critica al gioco d'azzardo, ma non crediamo, tuttavia, che West terrà, nei prossimi tempi, convegni eruditi sul complesso mondo dei players e della ludopatia.
Non indimenticabile questo film, che tuttavia possiede alcuni interessanti spunti di riflessione. La malattia del gioco d'azzardo che abbrutisce l'individuo, rendendolo debole e alla mercè del destino, soggiogandolo e imponendogli una compulsione cronica a giocare sempre e comunque e con chiunque , in realtà non per vincere ma per perdere ,perché paradossalmente è questo che vuole il giocatore, un' eterna coazione a ripetere sempre lo stesso sbaglio, Freud "docet" ,è senz'altro tema interessante e attuale, alla luce della cronaca che vede tante fragili personalità, diventare schiave di una vera e propria malattia mentale. Non è facile smettere e chi ne è stato vittima lo sa. Il film poteva sviluppare e approfondire questa tesi, invece si sofferma su improbabili colluttazioni, che farebbero impallidire perfino Umma Thurman di Kill Bill, ma che non giovano alla storia
Con Jason Statham sai già cosa aspettarti e in questo senso il film non delude le aspettative. Puro intrattenimento per 90 minuti che scorrono velocemente.
Trama un po' particolare per questo action, che parte come un revenge movie ma che si sofferta sul personaggio di statham che in questo caso non è il solito eroe.
Statham è meno peggio di altre volte ma non riesce a dare il giusto equilibrio ad una figura problematica e West s'ingarella con i ralenti nelle sc(a)zzottate. Le ambizioni sociologiche sono ridotte al minimo anche se una certa sensibilità introspettiva non manca, in tal caso è bizzarra ma allo stesso tempo logica la presenza del pavido Cyrus Kinnick interpretato da Michael Angarano. Niente di che, ma come passatempo ci può stare. Remake di un film con Burt Reynolds del 1986 intitolato BLACK JACK.
Discreto film d'azione che supera la sufficienza solo per la presenza dell'inossidabile Statham.La trama è un po'sottotono,ma i combattimenti sono spettacolari e brutali,mi sarei aspettato qualcosa di più,ma è pur sempre una pellicola abbastanza godibile per chi piace lo Statham "incazzato e invincibile"
Pur con il solito Jason Statham incapace di qualsivoglia capacità espressiva (per fortuna il resto del cast non delude per recitazione), e pur se nulla di nuovo si intravede, il film si segue con piacere e mi strappa la sufficienza.