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Una pellicola che poteva essere quantomeno sufficente ma che viene rovinata da una regia troppo frettolosa. Si salva solo il solito fichissimo personaggio di Statham
Abbastanza pasticciato questo film,vano il tentativo di aggiungere alla solita trama di un film di azione con Staham la componente della presunta emulazione del "fan" Angarano. Del resto le solite botte ,coreografie perfette,anche in slow motion a farle sembrare danze che neanche al Bolscio!!! Staham se la cava,vabbè e nel suo,ci mancherebbe. regia esceneggiatura comunque scialbe.
Abbastanza bruttarello e forzato, da vedere a mente spentissima, è la storia stereotipata del classico tipo alla Statham che non si sa secondo quali leggi della fisica mena a tutti, anche quando questi sono degli armadi a sette ante. Recitazione scarsa, visivamente mediocre, nemmeno le parti riguardanti il blackjack riescono a salvare questo film dal pessimo a cui si va incontro.
Mi sembra di aver visto il film Black jack con Reynolds, ma non ne sono completamente sicuro. Questo Wild card che in sostanza ne è il remake è costruito su misura per Stratham. La sua presenza fisica ovviamente si impone su tutto il resto e devo dare atto che le sequenze di violenza pura sono coreografate molto bene, ma per il resto il film non sfrutta assolutamente nulla delle potenzialità del personaggio, figura ibrida tra legale ed illegale (più il secondo che il primo) che aiuta a lasciare una realtà decadente come Las Vegas, ma impossibilitato a lasciarla lui stesso. Aspetti che non vengono minimamente considerati e che potenzialmente potevano essere sfruttati, ma il film sceglie la strada di uno schematismo greve, nell'attesa tra una esplosione di violenza all'altra. Aldilà di questo e delle sequenza della stanza d'albergo mi sembra poco per dire che sia un film riuscito.
Il solito "nulla di che", che è anche il soprannome che gli amici danno a Statham quando esce dalla stanza. Filmino appena passabile, anche se, avendo negato l'ennesimo ruolo da duro senza macchia e paura al buon Staty, lo si percepisce come un pesce fuor d'acqua, è come togliere un giocattolo dalle mani a un bambino: lo rendi triste e inutile. Stavolta Staty gioca la carta del dramma esistenziale per futili motivi, ovvero fare tanti soldi senza lavorare (la sua specialità anche nella vita reale direi), comprare la macchionona che fa brum brum!!! e spassarsela a mangiare cocchi alle Maldive. Passabile perchè tutto sommato non annoia troppo.
Noiosetto. Nonostante un apprezzabile Statham, il film è carente soprattutto nella trama, convenzionale, e nella caratterizzazione dei personaggi di contorno. Le sca22ottate non mancano ma, per il resto, la pellicola offre davvero troppo poco. Va bene per una serata casalinga, sconsigliabile al cinema.