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A tre anni dal suo esordio Iskanov gira quello che probabilmente è il suo film più complesso, questo Visions of suffering infatti presenta una storia meno lineare di ciò che potrebbe sembrare, caratterizzata da pochi dialoghi e si muove su due binari dei quali il più riuscito ed affascinante è sicuramente quello onirico dove Iskanov può dare sfogo al suo talento visivo. Anche in questo caso non può che colpire la colonna sonora ed alcune trovate splatter,tutt'altro che eccezionale invece la recitazione e la computer grafica, ma alla fine trovandoci di fronte ad un low budget non è che ci si possa aspettare grandi cose. Di questa pellicola ho visto due versioni una che dura circa due ore e una che è stata recentemente distribuita in Italia, la director cut della durata di circa un ora e mezza. Delle due ammetto di preferire la seconda meno pesante e monotona, resta comunque una pellicola che si lascia ricordare per le sue atmosfere weird,consigliato al amante del genere.
Iskanov fà a mio avviso lungometraggi difficili e pesanti riguardo alla loro visione (queasto ad esempio dura sui 126 minuti; Philosophy of a knife raggiunge le 4 ore e mezza), comunque non solo per durata, ma anche per temi trattati e per modalità attraverso cui sceglie di mostrare agli spettatori questi suoi temi.
Difatti non è proprio facilissimo stare 2 ore e 6 minuti di fronte a veri e proprio deliri audiovisivi (tutti formati da colori sgargianti, buone scenette gore, e via dicendo), ad ogni modo assolutamente ben fatti e girati.
Il film in sostanza narra di due personaggi, un prete (interpretato dallo stesso Iskanov) ed un ragazzo che, non si sà bene perchè, sono entrambi coinvolti nella visione di questi strani esseri (che, se stai attaccato al telefono, può essere pure che senti cosa ti dicono), pseudo vampiri credo, che vorrebbero prenderli per portarli nella loro dimensione da incubo. Manco a dirlo alla fine ****spoiler
Da un plot abbastanza lineare come questo, ne nasce un film estremamente weird, estremamente ben girato, estremamente, come già detto, delirante. Bellissimi tutti i vari colori che letteralmente aggrediscono lo spettatore, e molto belli suoini e tema musicale principale.