Un dramma epico che racconta l'incredibile storia dell'atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis "Louie" Zamperini, che insieme ad altri due membri dell'equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.
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Mah… un po' di "Momenti di Gloria", un po' di Memphis belle", un po' di "Vita di Pi" ed un po' di uno qualsiasi dei film ambientati in un campo di prigionia giapponese (e non) come il recente "le due vie del destino". Non c'è veramente nulla di nuovo in questo esordio alla regia della Jolie. Niente da dire sulla confezione, ma quando hai Roger Deakins come direttore della fotografia già stai un passo avanti, sotto questo profilo. Peraltro le soluzioni visive sono abbastanza riconducibili a film precedenti, e ben più ispirati, del grande Deakins. Magari vincerà un oscar (giustamente) compensativo ( anche se penso che quest'anno Lubezki non abbia obiettivamente rivali), però non è certo suo film più memorabile. Quindi pellicola tutto sommato stereotipata anche se si può vedere.