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Ho apprezzato parecchio la qualità della pellicola in termini fotografici, seppur i livelli non siano particolarmente alti, mi aspettavo qualcosa di molto più spicciolo per un giallo di metà anni sessanta, invece colori e fotografia sono accattivanti, così come anche i protagonisti sia maschili (in particolare Jean Sorel) che quelle femminili tra le quali abbonderanno scene di nudo. Per certi versi infatti, come tipico dell'epoca, si miscelano il genere soft-porno con un qualche crimine o mistero da risolvere, una formula abbastanza funzionale finchè si guarda un film di questo genere intervallato da un'altra decina di film con altra formula. Tornando al giallo di Fulci, i punti negativi sono soprattutto in un tergiversare per buona parte della storia, inserendo scene erotiche per allungare il brodo causa mancanza di materiale, e la scarsissima credibilità della storia
non basta una parrucca e delle lenti per non riconoscere la moglie, così come l'omicidio finale arriva con una buona dose di improbabilità...l'amante killer che vola dall'America a Parigi
Detto questo, la fotografia e la storia presa in se e per se sono abbastanza intriganti, e anche il finale per quanto poco credibile tiene molto alta la tensione. Nel complesso, ho apprezzato più i lati positivi di quelli negativi.