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Amaro ritratto dello svilimento di un'arte, perchè quello della geisha è come un'arte. Come in molte altre sue pellicole è sempre presente quella condizione di assoggettamento della donna, ma a differenza di Oharu si innesca un meccanismo di solidarietà tra le due donne, la geisha e la sua apprendista, fino a diventare quasi un rapporto tra due sorelle. la primissima parte del film è indicativa del fatto che l'insegnamento di un'arte antica vada poi a scontrarsi con la prosaicità dell'era moderna. L'arte diventa mercificazione dell'individuo e il denaro diviene il metro di giudizio per una società più moderna in cui però cambiano forma le stesse piaghe del passato sancendone la profonda ipocrisia. Lo stile di Mizoguchi è molto più scarno ed essenziale, molto attento alla vita quotidiana delle sue eroine.
Qui è stata ancora più ardua: versione originale e basta. Riportando la trama: Eiko, rimasta a 16 anni orfana di madre, per non dover più dipendere da uno zio crudele - il padre naturale si disinteressa di lei - decide di seguire le orme materne e di diventare una geisha. Si rivolge a Miyohary, antica amica della madre e geisha pure lei, che decide di aiutarla nel proposito prendendola sotto la sua protezione. Ma la realtà della professione è molto diversa da come la ragazza immagina. Pur non capendo una parola, lo rivedrei volentieri, perché si tratta di meravigliosa poesia mizoguchiana. E' chiara comunque almeno una tematica del film: la donna e la mercificazione del desiderio (argomento spesso trattato da Mizoguchi), e la pellicola si apre proprio come "Donne della Notte" - mi sembra, e comunque un film sulle prostitute - con una panoramica sui tetti di una cittadina. Scarso uso dei pianisequenza questa volta, sostituiti dal montaggio, ma è sempre in primo rilievo il "luogo" che tanto è usato dal regista nipponico, dove tutto viene lasciato che succeda e ad evolversi, con la macchina da presa sempre a debita distanza eccetto qualche concessione ai primi piani (me ne ricordo uno solo). Fotografia stupenda, esteticamente si vede che è un Mizoguchi post-conflitto mondiale.