ultimo tango a parigi regia di Bernardo Bertolucci Italia, Francia 1972
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ultimo tango a parigi (1972)

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locandina del film ULTIMO TANGO A PARIGI

Titolo Originale: ULTIMO TANGO A PARIGI

RegiaBernardo Bertolucci

InterpretiMarlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Giovanna Galletti, Gitt Magrini, Catherine Allégret, Luce Marquand

Durata: h 2.10
NazionalitàItalia, Francia 1972
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1972

•  Altri film di Bernardo Bertolucci

Trama del film Ultimo tango a parigi

Un americano di mezza età con una vita molto intensa e una ragazza della borghesia parigina, s'incontrano per caso in un appartamento da affittare e scoppia subito una passione sfrenata. I due decidono però di non farsi coinvolgere sentimentalmente e di rincontrarsi ancora nello stesso appartamento vuoto, senza neanche conoscere i reciproci nomi..

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Voto Visitatori:   7,85 / 10 (115 voti)7,85Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior Attrice Straniera (Maria Schneider)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior Attrice Straniera (Maria Schneider)
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Voti e commenti su Ultimo tango a parigi, 115 opinioni inserite

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Goldust  @  10/03/2020 09:09:23
   5 / 10
Pellicola che fece scandalo ai tempi della sua uscita ma che rivista oggi perde gran parte del suo carico anticonformistico e di trasgressione. Bertolucci gira con una certa classe ma non può nulla contro la staticità delle situazioni. E la noia regna purtroppo sovrana. Classico esempio di film invecchiato male. Sopravvalutato.

Mike91  @  09/02/2017 00:50:06
   1 / 10
Noioso e sterile film che vorrebbe rappresentare un'idea di una solitudine affogata cinicamente come un biscotto indigeribile nel latte scremato di un erotismo in realtà vacuo e prevedibile. Diretto da Bertolucci, maestro della noia, per molti un genio, per altri sempre trombone sopravvalutato, definito da un critico inglese di cui adesso non ricordo il nome con un aggettivo che lo inchioda e che sintetizza quella che è stata la sua carriera: tremendamente gasato.
E gasato è anche questo film se si paragona la sua presunta artisticità col suo obiettivo, risibile, di scandalizzare la morale di allora, con il regista che ne parla ancora oggi del fatto che il suo film scontò una pesante censura, che le copie furono bruciate, ecc...A dire il vero la censura fu la vera fortuna di questo film, perché gli diede un'aurea di scabrosità che ha rapprsentato il principale motore affinché diventasse un cult.
Ridicolo da parte di Bertolucci l'uso macchiettistico del carissimo eroe (o anti eroe) della Novelle Vague Jean Pierre Leaud, il Doinel truffautiano, utilizzato anche da Godard e da altri, sopratutto di quel periodo, oggi ridotto a una maschera depressa che ricorda un pò la figura nostalgica di un moicano. Tutte le scene dove lui, Leaud, e la protagonista sono insieme, e cioé quando parlano, litigano, ecc, ebbene, tutte quelle scene sono irritanti, perché è chiaro che il gioco di Bernardo Trombolucci è quello di strizzare l'occhio a quel cinema della Novelle Vague, molto più fluido e interessante del suo. Certo la scena del salsiccione Brando e il burro è interessante, bella anche la colonna sonora di Gato Barbieri. Non voglio offendere Brando eh, intendiamoci; incendiario in altri film. Ma qui mi sembra un barbone.
Diciamoci la verità: ultimo tango a Parigi non è, come pensa qualche cinefilo sciatto, grande cinema; ultimo tango a Parigi è il prodotto della stupidaggine censoria di allora, che ha paradossalmente e involontariamente consegnato a una presuntà artisticità erotica una pellicola autoreferenziale come poche altre, pedantemente compiaciuta nella sua funebre e apparecchiata dissacrazione che però nel film resta sempre borghese, sempre piatta, sempre prevista; nella sua pornografia didascalica e falsamente esistenzialista, nelle sue prolissità annacquate che Bertolucci mette li a bella posta per dimostrare di essere un grande autore. Meglio il suo epifenomeno comico: ultimo tango a zagarolo.
Un film nato morto, tra l'altro doppiato anche male in italiano, con le voci troppo chiare, squillanti, stereotipate, che voleva scandalizzare, ma che oggi scandalizza per quanto è nullo e noioso. Chi lo considera un grande film sono convinto che lo fa più per conformismo storiografico che per reale passione per la pellicola. Lo fa perché secondo lui Ultimo tango a Parigi ha rappresentato una rottura, una dimensione altra.
In realtà è stata una trasgressione da operetta. E la protagonista dice che è stata forzata a fare una scena che non voleva fare. Ma chi lo sa?
Comunque, una cosa è sicura: Bertolucci è sempre stato un gasato.
Anche se il conformista è interessante. Ma giusto quello. Anche l'ultimo imperatore è una noia benché una noia di lusso, ma ne parleremo in altra sede.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2017 12.49.51
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Matteoxr6  @  20/03/2015 20:13:27
   5 / 10
L'ho trovato molto noioso e troppo ripetitivo.

DogDayAfternoon  @  07/01/2015 20:55:45
   5 / 10
Evidentemente nell'anno 1972 bastava qualche scena di nudo integrale e qualche dialogo estremamente esplicito per gridare al capolavoro. Non avendo vissuto quegli anni, posso giudicare il film solamente con gli occhi di oggi, e quello che resta è il nulla.

Noia, sbadigli, noia e ancora sbadigli. Non c'è uno stralcio di trama, mai una minima scena che possa destare un minimo interesse, due ore di piattezza assoluta che nemmeno qualche amplesso buttato qua e là può smuovere. Ogni tanto spunta un pirla che non si capisce se stia girando un film sul serio o cos'altro stia facendo.

Apprezzabili solamente il gioco di luci all'interno della stanza, qualche inquadratura riuscita bene, e il grande Marlon ovviamente. Nemmeno la sua collega Maria Schneider comunque se la cava male.
Talento, di regia e attori, completamente sprecati. Ma voto 10 alla furbizia di Bertolucci.

Più o meno nello stesso periodo uscì un film di un certo Kubrick che destò altrettanto scalpore: ma quello sì che era un film che dava scandalo, quello sì che era un film rivoluzionario, quello sì che era un capolavoro.

desertoceano  @  25/03/2012 00:05:29
   3 / 10
Tutti che ne parlano come di un capolavoro e invece a me non é piaciuto per niente. E' troppo confusionario e l'ho trovato anche squallido. Non sono una moralista ma la prima scena di sesso, con tanto di corpi che rotolano a terra ognuno per i fatti propri alla fine del complesso, a me é sembrato uno stupro.
Una donna per accettare di essere trattata così da un uomo deve essere proprio fuori di testa, e non parlo il fatto di vivere una storia di solo sesso, ma di tutta la violenza con cui l'uomo la tratta per tutto il film e che porterà al tragico epilogo. Se mi proponessero di rivederlo di nuovo mi rifiuterei. Mi ha turbato troppo la visione di questo film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  12/09/2011 10:32:45
   5 / 10
Un amore che sboccia fra due sconosciuti, i quali non vogliono conoscersi né parlare di loro.
Un regista che sta girando un film, o una specie di film.
Il nesso fra le due trame? Boh.
Non mi ha convinto questo “Ultimo tango a Parigi”. Gira e rigira sulle stesse situazioni senza arrivare a nulla secondo me. Non mi ha trasmesso niente, solo noia. Insomma, non succede niente di interessante, diciamo la verità.
Brando non mi entusiasma, Léaud invece sì, molto bravo, e brava anche la Schneider.
Certe scene saranno state scandalose allora ma oggi, io personalmente, le ho trovate ridicole.
Belli i colori della fotografia.

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Ultima risposta 26/10/2012 22.39.15
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Rockem  @  28/02/2011 14:48:16
   5 / 10
Ho aprezzato in questo film degli interessanti spunti di ripresa, dalle numerose inquadrature alle ombre dei personaggi, al volto deformato e kaleidoscopico femminile filtrato spesse volte attraverso il vetro di una finestra, per non parlare di una musica jazz dolce e sensuale e un'adeguata (per la storia) muffosa scenografia; tutto questo non porta però il film di Bertolucci alla sifficenza: troppi buchi neri in una trama inconsistente e solo abbozzata, troppe incongruenze e comportamenti al limite della realtà da parte dei personaggi, troppe insulse e inutili azioni violente e sessualmente irriverenti e inadeguate per la storia e per la narrazione della vicenda, troppo, infine, scarsa la qualità espressiva dei due/tre protagonisti della storia. Troppo poco per saziare per lo meno le aspettative di uno spettatore medio. Inconcludente.

Lory_noir  @  01/10/2010 12:17:45
   5½ / 10
Bertolucci ancora una volta non mi convince a pieno. I personaggi non mi sono piaciuti e a parte qualche monologo ho trovato la storia sconclusionata e poco credibile.

cris_k  @  27/08/2010 13:55:14
   5 / 10
Non lo so. Bertolucci è un regista che non mi ha mai appassionato. Per quanto mi riguarda, la violenza si prende tutta l'attenzione dello spettatore e avvilisce un progetto con un potenziale più alto. Certo la contrapposizione dentro-fuori, sapere di te-non sapere di te, e poi? E poi tanta violenza gratuita, scene aggiunte senza valenza narrativa.
Di Bertolucci ho comunque apprezzato Il Conformista e Novecento, ma questo mi sembra un film ESTREMAMENTE SOPRAVVALUTATO perché ambiguo, gratuitamente violento e autoreferenziale.
Certo, il mio punto di vista è quello di un comune mortale. Ma io penso che il cinema, come l'arte, sia fatto per comunicare qualcosa o intrattenere. Secondo me in questo caso è un cinema fine a se stesso, che magari ha una bella fotografia, e a cosa serve? E' una noia mortale.

chry2403  @  16/02/2010 10:34:42
   1 / 10
Assurdo film assolutamente inconcludente dall’inizio alla fine con monologhi senza senso e pause che pesano come macigni, ovvero un classico film francese, strano che l’abbia girato un italiano, evidentemente l’influenza di Parigi è stata molto più grave di quanto lui potesse immaginare.

Bertolucci avrebbe la pretesa di creare un film profondo con tematiche esistenzialiste, ma ha sfornato una pellicola noiosa e senza sostanza con la speranza che la presenza di Brando (nello stesso anno è uscito il film “il padrino”) e le scene di sesso potessero essere sufficienti a dargli il successo. Sull’inconsistente relazione tra i due protagonisti rimando allo spoiler del commento dell’utente “paride_86” dell’11/01/2009, ore 21.12.22 che trovo molto completo.

Le scene di sesso non sono per nulla fatte bene, girate male, senza passione, senza trasmettere il piacere/dolore/indifferenza che possono provare i protagonisti, sono tra l’altro pure espresse peggio dagli attori, soprattutto la Schneider che, come femmina, ha tanta importanza nella buona riuscita di questo tipo di scene, offre un lavoro decisamente scadente. Incomprensibile come la censura si sia scagliata su questo film che ha del sesso certamente spinto, ma dal punto di vista della scabrosità i veri film hard sono tutt’altra cosa.

L’inizio è assurdo e completamente fuori dalla realtà: un marito distrutto dal dolore che ha appena visto la moglie suicida nel bagno di casa cosa ha di meglio da fare? Andare a visionare un nuovo appartamento (anzi un attico immenso), trovare una donna sconosciuta e farsela dopo averci scambiato due parole, per giunta tutti vestiti. E la donna ci sta pure senza avere nessun tentennamento! Mai visto una scena più lontana dalla realtà come questa.

Una musica degna d’essere chiamata tale avrebbe potuto migliorare un po’ il film, ma è proprio quella che si pretende che venga chiamata colonna sonora a dare il colpo di grazia a questo scempio.

Ritengo un ulteriore errore la scelta della doppiatrice italiana della protagonista, con una voce troppo adulta per una ragazza di soli 20 anni. Infine non è chiaro cosa c’entri il tango indicato nel titolo se non per la penultima scena assolutamente ininfluente nell’economia del film, in questo caso infatti il titolo è totalmente fuorviante. No comment sull'epilogo, si poteva tranquillamente evitare.

La Schneider è un pianto, non fa nulla che possa considerarsi almeno decente, è stata presa solo per la sua bellezza acqua e sapone, ma tecnicamente è nulla. Brando qualche sprazzo di talento lo mostra, ma è lontano dai suoi film migliori e comunque non risolleva per nulla il film. Inutili gli altri.

La visione del film per me è stata una delusione profondissima, mi aspettavo ben altro.

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Ultima risposta 20/04/2010 02.49.37
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ulysses1  @  26/12/2009 14:44:16
   4½ / 10
Ho visto un paio di volte questo film ma la mia considerazione è la stessa: è un film che possiede un "alone" di mistero/trasgressione che potrebbe colpire un adolescente, non me. Bertolucci è sopravvalutato rispetto ai suoi meriti reali, soprattutto per quel che riguarda i film con tematiche esistenziali/psicologiche: basterebbe guardare i suoi film recenti, Io ballo da sola... The dreamers... Ci sono continue perle di involontaria comicità, film che vorrebbero essere profondi ma sono banali o forzati quando non risibili, sciocche tematiche sessantottine o esistenzialiste, da cui per cultura e formazione mi tengo a distanza, ma che non esiterei a valutare meglio se ce ne fossero le condizioni. La situazione migliora con i film di ambientazione storica: Novecento, L'ultimo imperatore...
Tornando al film: è un film pretenzioso che vive del credito che garantisce la presenza di Brando e il fatto che il sesso sia trattato in maniera esplicita, quest'ultimo è un fattore che non lascia mai indifferente il pubblico... Naturalmente immagino ci sia gente che dirà che il sesso è solo un espediente per trattare temi più profondi... peccato che in questo caso di profondità io ne veda davvero poca!

All I Want  @  29/03/2009 16:56:54
   5½ / 10
Lento, noioso, e sorprendentemente inutile in una videoteca di livello.

Un film molto famoso che in realtà pone solo delle basi ad un possibile film indimenticabile, ma si ferma lì.

Trama quasi inesistente e scene erotiche che sembrano risvegliare il film in alcuni tratti per poi farlo ripiombare nel sonno più assoluto


Delusione

paride_86  @  11/01/2009 21:13:22
   4½ / 10
Un uomo di mezza età e una giovane ragazza si lasciano coinvolgere da un'intensa e coinvolgente passione erotica che stravolgerà le loro vite.
Ho appena finito di vederlo e sono davvero basito. Ma come è possibile che questo film sia considerato un capolavoro? Sono sconcertato, e non certo dalle scene erotiche perché non lo ho trovate per niente "scandalose" o "blasfeme" come vennero descritte da alcuni bigotti dell'epoca. Il problema è proprio la storia che non mi ha convinto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Il racconto è piuttosto lento e in certi punti noioso; il finale, poi, l'ho trovato particolarmente irritante.
Insomma, credo che il successo di questo film sia stato decretato soprattutto dalle immagini audaci (per l'epoca) e dalla becera attenzione della censura e della magistratura nei suoi confronti (io, personalmente, ci tengo a dire che eliminerei proprio l'obbligo del visto censura per ogni tipo di opera).
Per il resto credo che "Ultimo tango a Parigi" non sia per niente indimenticabile ma, anzi, piuttosto mediocre.
Tanto per fare un confronto con un'altra pellicola tartassata dai processi e dalla censura: questo film non reggerebbe mai il paragone con "Salò - Le 120 giornale di Sodoma" di Pasolini, che, pur essendo un film molto forte, brilla per la profondità dei concetti e delle intenzioni narrative.
Qui invece di cosa stiamo parlando?

giusss  @  28/12/2008 01:13:58
   2 / 10
Noioso,malinconico,pietoso,stancante,patetico.Ci vuol coraggio a dire che è un film bello!

12 risposte al commento
Ultima risposta 30/12/2008 01.56.42
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vito corleone  @  24/06/2008 20:00:15
   5 / 10
Il film di Bernabucci è lento e in alcuni punti noioso.
La sceneggiatura ruota intorno ad un uomo di mezza eta' distrutto e sull'orlo della pazzia per colpa del suicidio di una moglie adultera e non proprio ideale,ma che comunque amava alla follia.
Allo stesso modo la ragazza ventenne ama il proprietario d'albergo; nonostante sia un'uomo greve e rozzo,la giovane è affascinata piu' dal 45enne che dall'infantile cineasta.
Bisogna ammettere che il messaggio della trama è originale,anche se squallido e non condivisibile dalla morale comune,ma la sceneggiatura secondo me è poco curata nella presentazione dei personaggi secondari e nella connessione con i protagonisti,e inverosimile: quante possibilita' ci sono che una ragazza si innamori per colpo di fulmine di un uomo che potrebbe essere il padre e ci instauri una relazione completamente basata sulla violenza verbale e sessuale senza sapere niente l'uno dell'altro? Quante probabilita' che una donna che si dichiari innamorata un minuto dopo spari alla sua meta'?

La recitazione di Marlon Brando è ottima,non la migliore,ma comunque l'attore da dimostrazione della sua bravura e versatilita'.
Anche la fotografia è molto bella,e probabilmente in alcune inquadrature (quelle con i giochi di luce) suggerita dall'attore stesso,come fece in Apocalypse Now.
In conclusione pero' il film non raggiunge la sufficienza,dato che il regista italiano,secondo me,ha voluto,vista l'epoca,lanciare una sfida cinematografica irriverente (si è beccato anche la reclusione) e non ha fatto nascere l'opera dal cuore.
Non sono ne' prete ne' moralista,e tantomeno difendo i loro ideali,ma non ci vuole molto a capire che invettive contro la Chiesa nei riferimenti ai sacerdoti o alla famiglia e al pubblico pudore,vista la pellicola (oltretutto censurata) non sono una coincidenza se si trovano insieme miscelate in un contesto poco attinente.
Il film ha preso parecchi punti con giudizi di critici che avevano trovato nel film retaggi poetici collegati all'Eros e Tanathos,che secondo me,non erano proprio nelle intenzioni del regista.
Molto soppravvalutato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/09/2008 19.21.33
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betsim76  @  21/01/2008 14:11:06
   4 / 10
A costo di attirarmi le ire dei fans, non posso dare un voto diverso a questo film, altrimenti falserei tutta la mia scala di valori. Ovviamente il mio giudizio é personalissimo, e non é legato alla media (avrei dato 1 se proprio volevo affossarlo). Ma il film lo trovo pesante, lento, per quanto volutamente, faticoso. A tratti ho smarrito il filo, la logica. Specialmente nel finale, dove entra in contraddizione con se stesso (dal mio punto di vista). Forse non é il mio genere, ma proprio non lo rivedrei (e a stento ho terminato la visione). Avrei potuto dare il 6 se Brando mi avesse impressionato, ma a parte la mole considerevole lo trovo stucchevole, questa volta.

5 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2008 15.44.45
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TIGER FRANK  @  04/02/2007 03:30:33
   5½ / 10
Brutto no... ma volutamente lento e inconcludente
2 comuni denominatori per molti film di Bertolucci
regista di cui non riesco proprio ad appassionarmi
degustibus.
Avro' una sensibilita' particolare ma....erotismo zero!!!!!
tempi lenti ma non pesantissimi sebbene la palpebra talvolta ha pesato
pesantuccio a tratti nei contenuti
Marlon con il fondotinta e rimmel(sembra un giovane truccato da vecchio,e' innaturale e strano...si salva solo l'interessantissimo profilo che gli e'-ERA-rimasto)sembra un maialotto attempato e goffo poi su di lei e' veramente maleassortito .
la scena del burro fa orrore !!!!!!
sa piu' di stupro e di erotico non c'ho trovato proprio nulla
imbarazzante direi
Lei che piange disperata mentre lui le fa ripetere le "filastrocche" ...ma daaaaai!!!!!
Poi tra etero e gay ste cose se fanno e strafanno e non si lamenta nessuno me pare....posso capire l'originalita' per l'epoca ,lo scandalo,la censura e la provvidenziale pubblicita'ma non fa di questo "dettaglio"un film capolavoro.
Di siluri neri per bianchi sederi magari in edicola ancora non se ne vedevano magari sara' stato questo a creare tutto sto mito....tant'e'
....dialoghi cosi',spesso sul cazzeggiante andante,pretenziosi e presuntuosi
non mi capacito sia lo stesso regista di quello splendido film che conoscono in pochi che e' L'ASSEDIO(meraviglioso ve-de-te-ve-lo!)

non mi ha convinto che vi devo dire

ma da vedere cmq
ha una bella fotografia ed e' un classico ma fateve due cafffettucci prima consigliatissimi!

15 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2007 23.19.34
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HATEBREEDER  @  15/01/2007 16:21:20
   4 / 10
Storia del 'geniale' film: un uomo ed una donna si incontrano per caso e scopano. Oh, ma che sublime ed inarrivabile poesia, ho quasi le lacrime agli occhi! A questo punto non so, potrei anche pensare che se Bertolucci avesse diretto "Bambola" con Brando e la Schneider, ora saremmo qui a parlare di una approfondita analisi filosofica del lato animalesco dell'uomo e del desiderio nascosto da parte delle donne di prenderselo poeticamente nel ****.
"L'ultimo tango a Parigi" è una casuale farsa drammatico/erotica, messa in piedi per stimolare il cervello (e magari anche qualcos'altro) di presunti luminari del cinema, che sembrano andare a nozze nell'inventare tutta una serie baggianate psicanalitiche sul nulla.
Comunque Bertolucci (come avrete capito è il mio idolo) ha fatto di peggio con "The dreamers", altro film dove le scene da film trash vengono puntualmente interpretate come la parola di dio. Almeno qui gli attori sono fenomenali, ma la noia regna sempre sovrana.

8 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2010 12.52.55
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Invia una mail all'autore del commento piccolastellaf  @  29/10/2005 17:36:01
   4 / 10
fine squallida davvero.

volubilis  @  05/10/2005 14:40:04
   5 / 10
Secondo me, se la censura non rompeva, col cavolo che questo film diventava famoso!

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