tutta colpa del paradiso (1985)

Con questo film Nuti corregge un pò il tiro: mette su pellicola sempre una storia intimista e seria ma ci inserisce elementi da commedia vera e propria, anche surreale e non sense, che suscitano delle sane risate. Questo però non va certo a discapito della sceneggiatura che rimane poetica e toccante: un uomo che ha sbagliato, che è stato in prigione ed ha perso tutto. Prima di ripartire da zero, grazie anche ad un aiuto da parte del destino, riesce a "rubare" un assaggio di paradiso, ovvero avere una famiglia con una moglie ed un figlio da amare. E contrariamente a quanto si può pensare, riesce a farlo senza turbare nessuno, senza che il mondo finisca, tra le montagne che paiono abbracciarlo e lo stambecco che sembra un dio che gli da la sua benedizione. Una di quelle storie che mentre ridiamo ci fanno scendere una lacrimuccia (e ci fanno capire quanto siamo più soli senza Francesco Nuti). Impeccabili tutti gli attori di contorno come il granitico Bobby Rhodes all'inizio o Laura Betti con la sua serafica cattiveria ma la vera protagonista è la stupenda ambientazione valdostana con i suoi paesaggi...paradisiaci.