Amorevolmente allevato da un ricco filantropo insieme col di lui nipote ed erede Blifil, Tom Jones, figlio di ignoti, è tanto simpatico e generoso, quanto Blifil è un furfante ipocrita ed egoista. Cacciato di casa dal filantropo per le mene del nipote, Tom Jones si prenderà, dopo infinite traversie, una serie di clamorose rivincite, sia sul piano amoroso che su quello dinastico.
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VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film commedia o musicale, Miglior attore debuttante (Albert Finney), Miglior film straniero in lingua inglese
"Tutto il mondo ama Tom Jones" diceva lo slogan. Forse non tutto il mondo, ma è certamente incomparabile che dopo i fasti non ancora spenti del free-cinema Richardson abbia addattato per lo schermo un classico romanzo in costume, offrendo fra l'altro una "variante" legittima e profetica con i venti di neorivoluzione che porteranno al fatidico anno di grazia 1968... Il film è scintillante, divertente, spettacolare e niente affatto accademico, come si cerca (alibi) spesso di giudicare opere del genere: Finney è perfetto in toto, è amabile, affascinante, irresistibilmente sbruffone e imbroglione come il suo personaggio, e Susannah York, col suo tipico clichè di finta-ingenua, è assai attraente e brillante: e poi, certi occhi verdi che...