Amorevolmente allevato da un ricco filantropo insieme col di lui nipote ed erede Blifil, Tom Jones, figlio di ignoti, è tanto simpatico e generoso, quanto Blifil è un furfante ipocrita ed egoista. Cacciato di casa dal filantropo per le mene del nipote, Tom Jones si prenderà, dopo infinite traversie, una serie di clamorose rivincite, sia sul piano amoroso che su quello dinastico.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film commedia o musicale, Miglior attore debuttante (Albert Finney), Miglior film straniero in lingua inglese
La stravagante esistenza di Tom Jones raccontata in forma leggera dal regista Tony Richardson che a sorpresa trionfera' nella notte degli oscar 1964...evidentemente non c'era una grande concorrenza (anche se per la regia concorreva Fellini con 8 e mezzo) perche non è certo un capolavoro o un film che ricordero' con cosi tanto piacere in futuro. Tra vari amori e fughe, con un tocco di grottesco humor British, resta l'ottima prova di Albert Finney e qualche sorriso...
Richardson riprende il canovaccio dell’omonimo romanzo di Fielding ma lo stravolge nei toni e nello spirito confezionando un’indiavolata farsa sull’Inghilterra settecentesca, un film frizzante, irriverente, colorato, ricco di trovate e con personaggi caricaturali e divertenti, lontano quindi dai cliché delle rappresentazioni in costume. Finney, con quella faccia da buontempone figlio di buona donna, è perfetto. Senza dubbio uno dei migliori film inglesi degli anni ’60.
Grandiosa offerta dal cinema anglosassone anni sessanta. Tom Jones, tratto da un bel romanzo picaresco del 700, è un'opera di una leggerezza unica capace di fornire un variegato e ricco dipinto di un uomo debole, forte, simpatico e generoso interpretato da un Finney perfetto. Personaggi di contorno vari e complessi.
"Tutto il mondo ama Tom Jones" diceva lo slogan. Forse non tutto il mondo, ma è certamente incomparabile che dopo i fasti non ancora spenti del free-cinema Richardson abbia addattato per lo schermo un classico romanzo in costume, offrendo fra l'altro una "variante" legittima e profetica con i venti di neorivoluzione che porteranno al fatidico anno di grazia 1968... Il film è scintillante, divertente, spettacolare e niente affatto accademico, come si cerca (alibi) spesso di giudicare opere del genere: Finney è perfetto in toto, è amabile, affascinante, irresistibilmente sbruffone e imbroglione come il suo personaggio, e Susannah York, col suo tipico clichè di finta-ingenua, è assai attraente e brillante: e poi, certi occhi verdi che...