the wicker man (1973) regia di Robin Hardy Gran Bretagna 1973
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

the wicker man (1973)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film THE WICKER MAN (1973)

Titolo Originale: THE WICKER MAN

RegiaRobin Hardy

InterpretiEdward Woodward, Christopher Lee, Diane Cilento, Britt Ekland

Durata: h 1.42
NazionalitàGran Bretagna 1973
Generehorror
Al cinema nel Maggio 1973

•  Altri film di Robin Hardy

Trama del film The wicker man (1973)

Il sergente di polizia inglese Neil Howie riceve una lettera anonima che comunica la scomparsa di una ragazza sull'isola scozzese di Summerisle. Raggiunta l'isola, il poliziotto si trova in mezzo a una comunità diffidente che pratica un culto religioso pagano.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,59 / 10 (63 voti)7,59Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su The wicker man (1973), 63 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Alpagueur  @  03/02/2021 19:09:46
   3 / 10
Mi dispiace ma questo film è terribile. Avevo letto alcune ottime recensioni su questo film. All'epoca (parlo di una quindicina di anni fa) ero entusiasta di vedere il mio blockbuster locale finalmente ottenerne una copia nel suo negozio. Mi sono precipitato ad affittarlo. Quando ho iniziato a guardarlo, ho quasi pensato che nella custodia ci fosse finito il film sbagliato. Dopotutto, il film era elencato nella sezione horror ma quello che stavo guardando non era neanche lontanamente un film dell'orrore. Era come guardare un musical davvero brutto. Penso che questo film abbia avuto una delle peggiori colonne sonore di sempre. La trama non era nemmeno così buona. L'unica cosa buona di questo film è l'Uomo di vimini (del titolo) alla fine. Questo è tutto. Ho sentito che il remake è terribile ma non vedo come possa andare peggio di così. Una piccola concessione...il finale è efficace e veramente inquietante. Ma non compensa il resto impacciato e stereotipato del film. Noioso, debolmente sceneggiato, prevedibile e sopravvalutato. Da evitare.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/05/2021 16.53.29
Visualizza / Rispondi al commento
GreyJoke  @  08/12/2017 15:04:20
   2 / 10
Film classificato come horror ma di horror ha solo gli ultimi 2 minuti. Stucchevole all'inverosimile con tutti quei canti, sembrava quasi un musical, 0 tensione e 0 scene memorabili. Uno dei film più brutti che abbia mai visto.

7 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2021 16.54.38
Visualizza / Rispondi al commento
alex94  @  23/11/2015 18:02:17
   8½ / 10
Erano anni che sentivo parlare di questo "The wicker man" con toni entusiastici eppure per qualche strana ragione non mi era mai interessato particolarmente vederlo........... errore madornale.
The Wicker Man opera (penso) prima di questo Robin Hardy è (che in seguito ha girato poco roba di qualità alquanto discutibile) un autentica perla della cinematografia horror,uno dei lavori di questo genere più belli ed interessanti degli anni 70,un film che unisce a tematiche d'indubbio interesse un aspetto tecnico molto curato.
La storia parte in maniera classica,su un isola una ragazzina scompare ed un rigido e cattolicissimo sergente di polizia vi si reca per indagare,come avrà modo di scoprire parlando con gli abitanti dell'isola ,su Summerisle la religione cristiana è stata completamente "bandita" in favore di un ritorno agli antichi culti definiti pagani.
Lo spettatore fin da subito si ritrova immerso in un atmosfera alquanto gioiosa e ridente,fatta di canzoni,balli e strani ma innocui rituali............. ma Summerisle nasconde anche un altro aspetto,meno felice e molto più inquietante.
Un certo senso di minaccia incombe sul sergente,una minaccia che si nasconde in ogni vicolo,in ogni strada,in ogni anfratto dell'isola.
Il regista si dimostra maledettamente in gamba riuscendo a trasmettere queste sensazioni allo spettatore,oltre che a mantenere intatta per tutta la durata del film quell'atmosfera da una parte misteriosa e dall'altra gioiosa che sembra avvolgere l'intera isola.
Molte sono le scene cult,tra cui a parte l'ormai famoso ed indimenticabile finale metterei anche l'erotica danza eseguita dalla figlia dell'oste,danza che rischia di far vacillare la fede del protagonista............ ma vabbè di scene bellissime ce n'è un infinità,tutti i vari riti effettuati dalla comunità,ricchi di simbolismi........... impossibile citarle tutte.
Il cast naturalmente fa il suo lavoro in modo più che eccellente,in particolare mi ha colpito l'interpretazione di Christopher Lee,in quella che secondo me è la sua miglior interpretazione di sempre.
Un piccolo capolavoro da vedere e rivedere per apprezzarlo pienamente in tutte le sue sfumature ed elementi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/11/2015 02.35.35
Visualizza / Rispondi al commento
ferzbox  @  25/10/2014 16:17:42
   7½ / 10
Devo dire che questo "Wicker man" mi ha davvero colpito; credevo di imbattermi nel solito horror anni 70 con il rischio di visionare qualche prodotto di bassa lega,invece se devo dirvela tutta non lo reputo nemmeno un film horror,anzi la ritengo una pellicola estremamente interessante che prende in esame un'argomento piuttosto complesso.
Un sergente di polizia si troverà coinvolto in una storia pazzesca su un'isola scozzese.
Una ragazza è misteriosamente scomparsa da quel luogo dove la comunità locale è solita praticare culti neo pagani.
Tutto il film è circondato da un'atmosfera anni 70; i vari abitanti dell'isola sono persone apparentemente comuni,con una loro società e discretamente estroversi,tuttavia qualcosa stona,esce dalla solita quotidianità,mettendo in mostra una certa tendenza per riti religiosi dediti al piacere e al sesso.
Considerando che il protagonista è un cristiano per eccellenza tutto gioca sul contrasto delle diverse credenze,trasmettendo una certa inquietudine tramite quel luogo che diventa sempre più grottesco con il passare del tempo.
Tuttavia non si sente mai un clima veramente orrorifico,sembra più una storia drammatica dove sia il sergente protagonista che gli spettatori dovranno cercare di capirci qualcosa.
Molto interessante anche il modo che viene adottato per mostrare le tentazioni del peccato tramite il piacere; anche un'atteggiamento dolce può essere sininimo di tentazione e rappresentante di tutto ciò che è male....
Meraviglioso poi il finale,del tutto inaspettato e completamente compatibile con il messaggio del film.....si rimane inorriditi ed affascinati da quest'opera....
La regia non è proprio spettacolare,ma alcune atmosfere sono davvero degne di nota....un film decisamente singolare.
Ho visto che esiste un remake con Nicholas cage(Nocholas Cage?...andiamo bene...se non è sorretto da buoni registi Cage è una capra),ma dubito fortemente che possa avere la stessa potenza dell'originale,dato che il clima di questo film è alimentato mostruosamente dalla realtà degli anni 70 e di alcuni fenomeni dell'epoca come quello della filosofia Hippy ecc ecc...
Bello,a me è piaciuto....

15 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2014 20.15.38
Visualizza / Rispondi al commento
Oskarsson88  @  25/07/2011 12:51:19
   8 / 10
veramente particolare The Wicker Man in cui sono mischiati principalmente grottesco e musical, con forti velature horror e anche thriller. abbastanza evidente la contrapposizione tra il cristianesimo ed il paganesimo, anche se non viene presa propriamente una posizione, se non quella della condanna del fanatismo. Bellissimi i colori e le musiche, e finale tutto sommato spiazzante.

Purtroppo mi sono accorto di aver visto la versione di 84 minuti e non l'originale!! Qualcuno sa dirmi cosa cambia nella versione di 102 minuti?? Ne sarei molto grato!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/08/2011 16.52.37
Visualizza / Rispondi al commento
Neurotico  @  23/11/2010 14:47:53
   10 / 10
Tra i miei cult del cuore.Sentire e vedere la religione cristiana sbeffeggiata e ridicolizzata come avviene in questo capolavoro e' una goduria irripetibile.Dal lato tecnico e' meravigliosa la musica di Paul Giovanni cosi' come le scenografie e le scene dei balli e dei riti sono da lacrime agli occhi.Il migliore film in cui abbia mai recitato Christopher Lee.La mia interpretazione:a morte la religione(cristiana soprattutto),evviva la natura,la donna e il sesso.Filmone immortale e indispensabile per ogni persona con un briciolo di senno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/10/2013 16.06.59
Visualizza / Rispondi al commento
Bi1979  @  29/04/2007 15:18:58
   9½ / 10
Veleggiando sul vascello del nostro spirito critico, timonieri (ahimè mai troppo esperti!) del nostro intelletto, spinti dai venti e dalle correnti delle tendenze di mercato e della critica prezzolata, navighiamo come meglio possiamo attraverso il vasto e insidioso oceano del cinema di consumo, rimanendo ammaliati dai canti di sirena delle grandi produzioni e degli effetti speciali visivi e sonori, che troppo spesso ci incantano nella misura in cui ci stordiscono.
Tuttavia, ci capita a volte di approdare presso lidi ospitali e sicuri, laddove un film, un’opera realmente di valore ci rinfranca e ci riporta alla mente la preziosa necessità di alimentare la nostra intelligenza con cibi adeguati. E questo, direi, è il caso che si verifica con un film come “The Wicker Man”.

“The Wicker Man”, “L’Uomo di Vimini”, opera prima e controversa del regista inglese Robin Hardy, rappresenta uno dei tanti casi di “messa all’indice” dell’indomabilità dello spirito umano da parte dell’angusta dottrina del “politicamente corretto”. In questo caso, si potrebbe dire del “religiosamente corretto”: ma del resto, nel momento in cui una religione predomina non solo e non tanto a livello di fede, quanto piuttosto – e soprattutto – sotto un profilo istituzionale, “politicamente corretto” e “religiosamente corretto” divengono elementi di una tragica endiadi.

Eviterò di riportare la trama del film in sede di commento, in quanto essa viene accennata, anche se molto sinteticamente, più sopra. Piuttosto, preferisco invitare chiunque visiti la scheda di questo film senza ancora averne preso visione, di cercarlo, di guardarlo, di vederlo, di sentirlo, di comprenderlo…
Vorrei invece soffermarmi sulla figura del sergente di polizia Neil Howie (interpretato da un bravissimo Edward Woodward), per considerarne alcuni aspetti che mostrano chiaramente la pluridimensionalità e la carica simbolica che caratterizzano questo film.
Il sergente Howie rappresenta, a mio parere, il vero e proprio fulcro simbolico del film: uomo di chiesa e di legge, austero sotto ogni aspetto (ancora vergine, nell’attesa della prima notte di nozze), SEMBRA che egli si muova, come protagonista, attraverso l’intricata vicenda della presunta scomparsa di una ragazzina dell’isola, sulla quale egli decide di indagare. Protagonista, dicevo, in quanto SEMBRA che gli altri personaggi coi quali interagisce (i locandieri, la presunta madre della ragazzina scomparsa, l’insegnante della scuola, ecc…) si muovano intorno a lui come semplice “cornice narrativa”. Il solo altro personaggio che SEMBRA rivestire un ruolo di una certa importanza è l’ambiguo e cortese Lord Summerisle (un grande Christopher Lee), vera e propria autorità temporale e spirituale dell’isola, quasi un re-sacerdote.
Questo, come ho detto, è ciò che SEMBRA.
Ma ciò che E’, ciò che sta realmente accadendo, ri rivela in quello che a mio parere rappresenta il momento-chiave, il punto di snodo dell’intero film: il sergente Howie, nell’estremo tentativo di trovare la ragazzina attorno alla cui scomparsa gli abitanti dell’isola – e Lord Summerisle in primis – sembrano osservare tanto omertoso silenzio, stordisce, lega e imbavaglia il locandiere McGregor e si traveste col costume che questi avrebbe dovuto indossare nella processione per la celebrazione dei riti del Primo Maggio. Howie veste, così, i panni del Buffone (in inglese “the Fool”).
“The Fool”. Il Buffone. Il Matto. Il numero Zero dei Tarocchi.
Come il numero Zero, in matematica, si pone fuori dal gioco degli altri nove numeri, possedendo un grado di astrazione superiore, così il Matto può essere posto, nei Tarocchi, indifferentemente all’inizio o alla fine del mazzo. Il Matto, dunque, rappresenta l’Inizio e la Fine, il senso della ciclicità, la ricerca dell’Infinito.
Il Matto è anche l’individuo che sogna di compiere grandi azioni, di realizzare grandi cose, dimenticando tuttavia l’importanza di un prezioso alleato: la conoscenza. Pertanto, senza la conoscenza (e senza la coscienza della conoscenza), il Matto non è in grado di percorrere un cammino personale ben delineato. E, credendo di pensare, di muoversi, di agire, egli è in realtà pensato, mosso, agito.
Così il sergente Howie, che sembra, fino alla fine, il protagonista dell’intera vicenda, si rivela in realtà un burattino che è stato fatto pensare, muovere e agire secondo volontà altrui. Howie è protagonista solo perché ciò gli viene concesso da un contesto che, da apparente “cornice narrativa”, assume le forme di una vera e propria trama coesa ed efficace, una trama dalle cui maglie fitte Howie non solo non è in grado di sfuggire, ma che anzi si stringe attorno sempre di più, tanto volontariamente quanto incoscientemente.
Interessante anche un altro aspetto: il Matto, simbolicamente, può rappresentare anche l’anticonformismo, il porsi contro le convenzioni. Paradossalmente, il sergente Howie, nella sua stretta osservanza delle regole e delle convenzioni (legali, morali, religiose), è a Summerisle il vero unico anticonformista. Ma un anticonformista privo degli strumenti per agire efficacemente contro le regole della comunità, nella quale viene così definitivamente intrappolato.
Figura forte e dominante all’inizio della vicenda, il sergente Howie si ritira, così, dalla scena nei panni di Buffone-Vittima sacrificale, portando a compimento un ciclo che, se per un verso può essere considerato discendente (da un’iniziale predominanza alla completa soggezione, dalla vita alla morte), per un altro può anche assumere le tinte dell’ascesa, in quanto Howie, fervente cristiano, sembra riscattarsi dai panni del Buffone accettando con dignità e rassegnazione il destino per lui decretato, affidandosi al Dio in cui crede e confidando nel mistero della resurrezione.
Ma discesa e ascesa, così come morte e rinascita, sono polarità che si alternano nel corso ciclico del divenire. L’una non può esistere senza l’altra. E così, il tramonto nella scena finale reca in sé l’alba della resurrezione per Howie, ma anche la rinascita delle energie generative che, secondo le speranze della comunità isolana, porteranno nuovi frutti sugli alberi di Summerisle.
Naturalmente, quella che ho deciso di proporre è solo una possibile chiave di lettura (magari più insolita) fra le altre.
“The Wicker Man” è un film di indubbia attualità anche perché propone importanti spunti di riflessione sui pericoli insiti nell’ottusità e nella cecità delle religioni nel momento in cui esse si declinano nel fanatismo e nel dogmatismo e, di conseguenza, nell’impossibilità di un confronto che, anziché allo scontro, possa portare ad una comprensione dell’ “altro-da-noi”. Problemi tutt’altro che alle nostre spalle…

“The Wicker Man” è stato classificato come “horror movie”, ma concordo con altri utenti nel constatare la riduttività di una simile classificazione (del resto, tutte le classificazioni sono, per loro stessa natura, riduttive). Più che di orrore, mi piacerebbe parlare di un costante, latente senso di inquietudine. Inquietudine per niente diminuita (anzi, per certi versi accresciuta) dal fatto che – soluzione geniale del regista – il corso degli eventi si sviluppi sempre nelle fasi diurne, fino al tramonto infuocato degno coronamento dell’intera vicenda. La luce del sole, dunque, mostrando in tutta la loro vivida naturalezza (e con splendido cromatismo) cose che agli occhi dell’ “uomo di legge e di chiesa” Neil Howie rappresentano veri e propri abomini, distrugge e, al contempo, rafforza, il senso di “tabù” che aleggia con opprimente presenza in tutto il corso della vicenda.

Un’ultima considerazione va fatta con riguardo alla dimensione sonora del film, degno complemento alla dimensione visiva: le musiche folk composte da Paul Giovanni si intrecciano in modo sublime con le immagini, in un effetto di reciproco rafforzamento che dona al film ulteriore coesione e pregnanza.

Da non perdere!

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2008 10.55.01
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  12/11/2006 23:50:18
   8 / 10
...film ricco di messaggi, potrei perfino definirlo colto... Tratta un tema, quello della religione, difficile da sviluppare... Un film originale e coinvolgente... Come al solito i film belli e sconosciuti godono di un remake americano... Peccato che ci si goda raramente la visione degli originali che sono sempre migliori...

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2007 17.36.30
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  11/08/2006 22:53:43
   10 / 10
the wicker man è semplicemente uno dei migliori horror mai girati,che non sfigurerebbe assolutamente in un ipotetico confronto con l'esorcista o shining.
è poi un film davvero particolare nel panorama orrorifico,molto intelligente,colto e fautore di una critica non esattamente accennata alla religione.anzi,alle religioni ed ai loro,spesso difficili,canali di comunicazione.
molto particolare è pure la fotografia che,invece di giocare con il buio e gli spesso telefonati colpi di scena che ne conseguono,è fredda e umida come il clima inglese...nebbiosa e capace di avviluppare lo spettatore in una ragnatela di ansia e tensione.
forse a breve ne uscirà un remake,ma consiglio assolutamente di vedere questo,seppur non credo ne sia uscita una versione in italiano.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2009 16.32.30
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049954 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net