Mickey Pearson, un espatriato statunitense, ha costruito il suo impero criminale, basato sulla marijuana e altamente redditizio, a Londra, nella capitale inglese. Quando viene fuori la notizia che sta cercando di tirarsi fuori per sempre dall'attività, si innescano complotti, piani machiavellici, atti di corruzione e ricatti, nel tentativo di prendere il suo posto.
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Finalmente torna il Guy Ritchie dei vecchi tempi, con questo gangster movie frenetico e dalla sceneggiatura ad incastro. L'introduzione ci catapulta tra presente e passato, una confusione iniziale che presto si dipana in una storia magari non originalissima, ma assolutamente coinvolgente, con personaggi ben delineati e attori in formissima. Ecco se dovessi fare un appunto è sui personaggi, ben delineati si, ma forse non approfonditi totalmente, manca un po' il loro background e per esempio il "Coach" di Colin Farrell avbrebbe meritato un po' più di spessore. Ma lo stile di Ritchie viene comunque fuori, tra humor nero, azione ben dosata e colpi di scena. Mi ha sorpreso molto il budget con cui Ritchie è riuscito a realizzare questo "The Gentlemen" ("solo" 22 milioni di dollari), la voglia di lavorare con il regista britannico è stata così tanta da parte degli attori che penso abbiano accettato di buon grado di decurtarsi l'ingaggio.