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Ho aggiunto e sto vedendo sto film quasi da scommessa visto che aveva fatto bene al sundance dell'annata.. mi son ritrovato un prodotto molto interessante dove la stessa trama, tratta di terrorismo ecologico, spia FB I e moralità. Tutto ben studiato e messo in scenografia. Un ottimo prodotto eco-thriller originale! Promosso
Brit Marling: notevole presenza, attrice che piace e che convince Alexander Skardsgard & Elliot Page: ottimi comprimari della vicenda
Il regista, nuovo, è al suo primo film e lo presenta al sundance festival, un interessante film sul terrorismo ecologico, che in parte fà anche della morale visto che il "gruppo" ha problematiche interne che s'intrecciano nella vicenda, per nulla banali.
Un interessante film che merita il suo spazio! Consigliato
The east è un film imperfetto, troppo semplificatore nel mettere in scena la storia di una spia infiltrata. Tutto sembra veramente troppo semplice e banale. Ma tutto il resto non lo è, perchè il tema è originale, anche se non viene veramente approfondito e si fa veramente fatica a capire le motivazioni reali alla base del gruppo terroristico. Detto questo, il film mi ha lasciato una strana sensazione di paura, di quella paura data dalla constatazione della realtà, della condizione data. Mi ha lasciato inquieto, tra quella sua aura sospesa d'atmosfera indie, e la realtà di ciò che racconta, quella di un sistema sbagliato esclusivamente regolato dalle spietate leggi del businesse.
Un'idea molto interessante che ha qualche pecca. Ma "The east" merita di essere visto.
La protagonista infatti alla fine capirà tutto .....forse un po' troppo tardi, ma alla fine riuscirà a mettere qualcosa a posto nella sua coscienza e , forse, in quella degli altri
Un film insolito e originale... un thriller/poliziesco/ecologista. All'inizio spiazza un po' è stenta a partire... e tutto il film, in effetto, è un susseguirsi di alti e bassi, minuti lenti ed interminabili, a scene di tensione, a scene dal forte impatto emotivo. C'è qualche colpo di scena, ma nonostante l'originalità, non è un film grandioso. Brit Marling spicca per la sua bravura, ben calibrato in un ruolo che era piuttosto difficile da interpretare... sta scalando rapidamente la classifica delle mie attrici preferite :)
Il tema cardine è tra quelli che mi stanno più a cuore e che più amo vedere trasposto al cinema, per cui già parte bene. Poi ci sono alcune peculiarità che trovo azzeccate, soprattutto nella prima parte in cui è forte il contrasto tra lo stile di vita della nostra civiltà e quello che sarebbe potuto essere se fossimo rimasti animali, nel senso più bello possibile di creature legate alla Terra. La seconda parte sconfina in un terreno, quello che definirei del thriller, che avrei preferito fosse lasciato fuori, anche se il finale è buono. Forse, ora che vanno tanto di moda, sarebbe potuto diventare una serie tv, visto che trovo che corra troppo. Cmq merita una visione
In THE EAST si affrontano due temi che per forza di cose vengono a contatto fondendosi in un'unica direzione: le azioni più che dimostrative di un gruppo di eco-terroristi e l'empatia che si crea nell'agente sotto copertura infiltratasi al loro interno. Un po' come succedeva in DONNIE BRASCO, anche se in quel film le cose finivano in maniera diversa, la vita a contatto con quei giovani idealisti finisce per possedere l'anima dell'agente coinvolto, combattuto tra il sentimento di aggregazione che si crea e l'etica che impone una professionalità e soprattutto la legalità in cui si crede. Bravo il cast, tutti molto calati nel ruolo e particolarmente credibili, buona la regia, e ritmo narrativo che non presenta grosse incertezze o rovinose cadute di stile, fornendo una visione interessante e coinvolgente. Senza dubbio merita un avisione.
di fatto il film si lascia andare a frivolezze delle quali si sarebbe potuto fare a meno concentrandosi invece su aspetti più profonde delle analisi sui misfatti contro la società. Invece la parte di " comunione tra noi" , per quanto interessante da un punto di vista intimistico, denota una certa dispersione. alcuni personaggi ben calati nel ruolo, ottimo Skarsgård anceh se lo avrei preferito tutto il film con i capelli lunghi da invasato ( poteva fare l'elegante con il codino) . Bella e brava la Marling, anche se francamente sul brava ( molto espressiva , resto convinto) , sul bella direi che " troppo bella" per un ruolo del genere, avrei preferito una attrice un po' meno top ma visto che la sceneggiatura è sua accettiamo . La page, amabile in Juno, avrei voluto vederla per tutto il film " in*****sa così come si era presentata all'inizio e magari in un ruolo di co-mente, così non è stato, peccato, anche se la parte di umanità dei terroristi, molto interessati a fattori " privati" , ci poteva anche stare se non facevamo sconfinare Ellen nel patetico... insomma, a parte il finale dubbio ed alcune fasi della sceneggiatura poco credibili annovero questo film tra i 7 anche se a mio avviso con + attenzione ai dettagli si poteva fare un film dAvvero ottimo e molto + presente vist gli argomenti trattati. una menzione particolare al capo di Sara-Jane, davvero in parte.
Thriller ambientalista che sembra partire con grandi ambizioni ma si affievolisce con il passare dei minuti. Siamo infiltrati insieme alla protagonista in una cellula di "terroristi", che dietro alle nobili ragioni ne nascondono altre più personali. Scritto e interpretato da Brit Marling, ragazza che palesa intelligenza solo con lo sguardo.
Ammirevole l'obbiettivo di raccontare una storia diversa sull'eco-terrorismo...sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi senza per forza essere dichiaratamente da una parte o dall'altra! Peccato che l'ho trovato un film pesante...lento nella narrazione, con troppi momenti morti, allungato sino ad arrivare ad un minutaggio per me eccessivo, una regia ed una fotografia smorti che stancano, dialoghi che sanno di finto anche per via di attori non proprio bravissimi. Non è per niente male la sceneggiatura ma davvero si vede che il regista non quadra! e non quadrano anche certi aspetti della sceneggiatura che per me si dilunga troppo nei rapporti tra i personaggi lasciando poco spazio alle azioni ed agli intrighi spy-thriller che risultano spesso messi là per dovere di cronaca. La sequenza del patetico gioco della bottiglia è oscena!!! E dirò la verità...per quanto sia d'accordo per molti versi nel combattere le società dei potenti subdoli e malvagi, questi individui sono degli sfìgati barboni con delle giuste idee in testa ma che nella pratica hanno perso la ragione! E' un film impegnato ed impegnativo, una di quelle pellicole da andarsi a cercare perché di certo in Tv non le passano in prima serata. Son contento di averlo visto per conoscenza di certi argomenti, a tratti è stato pure emozionante ma non l'ho digerito completamente.
Film sul tema dell'ecoterrorismo abbastanza interessante, soprattutto se consideriamo la penuria di pellicole di qualità sull'argomento attualmente in circolazione. Manca tuttavia della scintilla che gli faccia fare un decisivo salto di qualità (anche perchè le interpretazioni in generale non mi hanno convinto, nemmeno Ellen Page che considero una grande attrice) oltre ad incartarsi in un finale assai brutto. Comunque consigliato.
Cmq un bel thriller che ha il pregio di sviluppare un tema, il terrorismo ecologico, che è ormai di prepotente attualità.
Condivido l'opinione di chi ha minimizzato certe ingenuità nella trama, perchè altrimenti il film si sarebbe concluso dopo dieci minuti, o con l'uccisione di Lei, che si era infiltrata in modo troppo sospetto nell'organizzazione, o con la cattura degli anarcoidi.
Bravissima Ellen Page, finalmente meno ingessata del solito, e, scusate il commento un pò osè, davvero incredibile il "lato B" di Skarsgard, che si può ammirare in tutta la sua statuaria figura in alcune scene "nature" nel bosco...
Note = Il film è stato valutato peggio di La Regola del Silenzio di Robert Redford, thriller a sfondo terroristico proiettato lo stesso anno e con un cast poderoso (Sarandon, Redford, LeBeof, Christie), quando, invece, secondo me, The East è di un altro livello!
Thriller su un gruppo di eco terroristi che non sanno se scegliere tra la disobbedienza civile modello Thoreau o l'azione diretta tipo Greenpeace. Probabilmente fanno tutte e due le cose e infatti nel film c'e' più di uno scontro sulla linea etica da seguire..Ciò crea un pò di confusione nella sceneggiatura. Bella comunque l'idea di colpire multinazionali colpevoli di reati verso la popolazione. Tuttavia l'allegra brigata di eco-terroristi sembra un pò un'armata Brancaleone ..facilmente stanabile in un'ipotetica realtà.. Non mi ha convinto la prova della Marling .. poco espressiva e credibile nel ruolo di agente sotto copertura.. AncheSkarsgård,belloccio tormentato ha dato prove migliori.. Comunque la serie degli eventi coinvolge,fino ad una fine utopica come le battiglie contro i mulini a vento di ogni gruppo eco-naturalista..
Chiaramente è un film e le sue ingenuità sono al servizio della storia, che altrimenti finirebbe dopo 5 minuti con l'arresto degli anarchici. Molto ben fatto.
Un film atto a risvegliare le coscienze di chi vive in aree contaminate e che non puo' alzare la voce perche inutile. Il gruppo rivoluzionario protagonista del film mette alla lettera la teoria dell' "occhio per occhio" ed è normale che una multinazionale abbia parecchi soldi da spendere per cercare di eliminare queste "infiltrazioni" nel proprio sistema. Risulta scontato che la protagonista-infiltrata alla fine tenda per i terroristi ma il valore della pellicola non sta nei colpi di scena. A dire la verita' appare fuori luogo la storia d'amore con un co-protagonista che si dimostra meno "capo" di quanto dovrebbe essere. E su questo punto posso ammettere di non essere rimasto colpito dall'interpretazione di nessuno dei due. Un film comunque che definirei "utile" anche se, purtroppo, non ci dice niente che non sapevamo gia'...
Da una parte le grandi multinazionali incuranti di lucrare ai danni dell'ambiente e di riflesso su ignari e onesti cittadini, dall'altra parte della barricata un ensemble di giovani idealisti, conosciuti meglio come "The East", in soldoni ecoterroristi, pronti a sabotare con azioni illecite le manovre di chi fa soldi a palate contravvenendo a sua volta la legge pur rimanendo impunito. Tra le due fazioni un'agenzia di spionaggio, tra le cui fila l'ex agente dell'FBI Sarah Moss (una Britt Marling magnetica, anche se un po' "perfettina" per un ruolo che avrebbe richiesto un pizzico di asprezza in più), infiltrata sotto copertura in questa battaglia (semi)invisibile. Si troverà presto scissa tra dovere professionale e ciò che saggiamente il cuore le consiglia. Il tema del doppiogiochista in imbarazzo perchè empatico con le "vittime" designate non è nuovo, fortunatamente in questo caso viene indirizzato su territori poco esplorati, inoltre riesce a riportare con forza l'angosciosa consapevolezza, il disgusto cagionato dal nullo spessore etico dei propri superiori (in questo caso Patricia Clarkson, molto brava) e l'incapacità di chiudere gli occhi davanti l'evidente scempio ambientale. Inevitabile quindi infatuarsi delle ideologie magari un po' radicali ma sincere di quei tizi capaci di vivere in armonia e senza grosse pretese. Purtroppo non tutto è oro ciò che luccica, e anche all'interno del gruppo sovversivo non tarderanno a svelarsi preoccupanti contraddizioni; spesso mossi da motivi personali più che dall'obiettivo comune, disposti ad agire seguendo metodi poco ortodossi i "terroristi", succubi del loro fascinoso leader, si riveleranno a loro volta privi di limiti e di una moralità inattaccabile. Il regista (dal nome quasi superoistico) Zal Batmanglij, coadiuvato alla sceneggiatura dalla Marling, fornisce risposte, prende posizione conducendo verso una soluzione di comodo, tuttavia abbastanza soddisfacente per quanto semplicistica. Buono il ritmo come la capacità di rispettare un certo realismo, soprattutto nello suscitare dubbi in precario bilico tra il compito assegnato e l'urgenza di non poter più violentare la propria coscienza.
Film interessante e crudo sia nella tematica affrontata sia nello stile utilizzato. I personaggi sono il vero fulcro del film e il cast è all'altezza. Offre molteplici spunti di riflessione e non si esaurisce in una mera visione didascalica.
buon film con punte di ingenuità che però ne affossano un po' le qualità. doppiaggio ai limiti della decenza (il fidanzato della protagonista sembra lo scemo del villaggio doppiato così), produzione low cost e si nota. finale un po' troppo tirato, buona la storia.
Cioè che poi questa piglia la lista di agenti sotto copertura. li contatta uno a uno mettendoli al corrente di tutte le fetenzie della società e questi illuminati iniziano a collaborare(suppongo licenziandosi dalla società che li pagava) smascherando ulteriori magagne?? O ho capito io male?
D'accordo in pieno con il recensore magari non il film dell'anno ma questo prodotto indipendente che ha avuto una distribuzione veramente assurda conferma che dall'America solo questo genere di prodotti attualmente può dire la sua. La storia è interessante certo a volte c'è qualche patetismo di troppo
vedi il comportamento del personaggio della Page che passa dall'odio viscerale verso il padre a rimpiangerlo nel giro di 2 minuti, o l'ovvia trasformazione caratteriale della protagonista.
ma comunque non mi sono mai annoiato e il finale mi è piaciuto molto. Nel cast non c'è nessuno che spicca sul piano recitativo ma le prove di tutti sono buone e mai sopra le righe. A mio avviso un buonissimo film che merita di essere preso in considerazione.
Un thriller ben equilibrato nella descrizione dei personaggi e nella parte più action del genere. Riprende in parte il lavoro precedente Sounf of my voice, ma senza possederne il fascino ambiguo e scegliendo di addentrarsi nei territori già collaudati dalla Bigelow di Point Break, con l'aggiunta della denuncia sociale contro le corporation. Un personaggio al confine di due mondi, diviso fra un dovere verso un superiore cinico e l'idealismo del movimento. Un lavoro che comunque conferma le buone qualità di un regista da tenere d'occhio e dal buon connubio con la sua attrice e cosceneggiatrice Matling.
Tematica bellissima e molto attuale! La trama però risulta romanzata e si perde nella vacuità di gesti e dialoghi. Il film poteva essere sviluppato in modo più concreto, alcuni intrecci sono poco chiari: tanta carne al fuoco, senza dare motivazioni più tangibili. Bellissima comunque l'idea di imbrattare colui che sporca.
Pieni voti per un film fatto benissimo senza nessuna sbavatura e che tratta un temi abbastanza annosi tipo spionaggio industriale eco-terrorismo ecc ecc. Il regista Zal Batmanglij ha saputo coniugare ogni minimo aspetto ponendo anche e sopratutto la questione morale. Fantastica la protagonista "jane" che dipendente di un agenzia di spionaggio infiltrandosi negli eco terroristi dapprima ha un ruolo molto professionale ma alla fine si accorge delle loro ragioni e che anche lei è solo una pedina per scopi meramente economici. Bravissimi tutti gli attori che hanno recitato con intensita e dato continuamente emozioni. Belle le scenografie. Insomma un film assolutamente da vedere.
Bel film, ha superato le mie aspettative. Intrigante ed originale soprattutto nella parte iniziale, riesce a giungere a conclusione senza scadere nella banalità, (giusto la storiella d'amore un po' gratuita, che comunque resta di contorno). Ti spinge invece a riflettere ed a sviluppare un senso critico insieme alla protagonista . Bella prova dell'attrice.
Parte bene, prosegue ingranando la marcia, poi una mezza frenata nel finale...lasciato a "libera interpretazione" e sospeso... peccato.
Un'occhiata la merita, soprattutto per il tema trattato: un'organizzazione di anarchici vuole dare il ben servito a tutte quelle multinazionali, ree di aver inquinato l'ambiente, ma soprattutto rovinato la salute di migliaia di persone.