E' la storia di tre uomini che cercano di sopravvivere ad un ciclo di ridimensionamento dell'impresa per cui lavorano, trovandosi costretti a ridefinire la loro esistenza di uomini, mariti e padri.
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Molto simile all'esordio di J.C. Chandor che uscirà l'anno successivo, anche quello come questo debutto di Wells fu presentato al Sundance, focus sulla crisi economica, in entrambi il precariato investe le sfere più alte dell'azienda, ma se Chandor non si perde ad illustrare l'impatto della crisi sul quadretto famigliare, con annessa qualche stucchevole sviolinata sentimentale padre-figlio quale invece Wells opportunamente fa, 'Margin Call' resta ancorato al clima ansiogeno che prelude ad una non ben specificata ed imminente crisi mondiale, c'è un fuggi fuggi generale. Più didattico, freddo e con dialoghi persuasivi 'Margin Call', Wells ci ricama troppo sopra, ambisce ad allestire 3 storie paratattiche sulla reazione e all'adattamento professionale, sulla privazione di una vita di lussi e sul devastamento morale di 3 manager, e non tutti sapranno reagire. Affleck mi convince poco, non è che dietro ci sia una grande scrittura sui personaggi, e l'eccesso di alternanza tra star non beneficia a farli ingranare singolarmente.