the box regia di Richard Kelly USA 2009
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the box (2009)

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locandina del film THE BOX

Titolo Originale: THE BOX

RegiaRichard Kelly

InterpretiCameron Diaz, James Marsden, Frank Langella, James Rebhorn, Gillian Jacobs, Michele Durrett, Andrew Levitas, Basil Hoffman, Lisa K. Wyatt, Jenna Lamia, Michael Zegen, Ian Kahn, John Magaro, Ryan Woodle, Scott Winters, Frank Ridley, Patrick Canty, Kevin De

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 2009
Generethriller
Al cinema nel Luglio 2010

•  Altri film di Richard Kelly

•  Link al sito di THE BOX

Trama del film The box

Norma e Arthur Lewis sono una giovane coppia, sposata con un figlio piccolo. Un giorno alla porta di casa loro, in un tranquillo quartiere residenziale, bussa uno sconosciuto che gli consegna una misteriosa scatola di legno con un bottone. L'uomo gli rivela che premendo il pulsante sulla scatola riceveranno un milione di dollari, ma che, alla pressione, qualcuno nel mondo morirà. Norma e Arthur avranno solo 24 ore a disposizione per decidere cosa fare, se premere il pulsante e uccidere uno sconosciuto o rinunciare ai soldi di cui avrebbero bisogno, dopodiché la scatola gli sarà portata via.

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Voto Visitatori:   5,81 / 10 (235 voti)5,81Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su The box, 235 opinioni inserite

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francostar  @  02/08/2010 14:03:35
   6½ / 10
il cast è stato ottimo, la trama molto particolare...il film ci fa capire che la vita è fatta di scelte ma l'uomo prende sempre quella dei soldi....cmq bel film ma nn eccezionale

gano  @  01/08/2010 23:58:45
   5 / 10
Premetto che ero partito con buone aspettative (soprattutto per l'idea di fondo e per la regia). Il film è veramente deludente, lento lento lento, si risveglia gli ultimi 20 minuti ma nulla di che. Ci sono rimasto male perchè l'idea mi sembrava buona ma è stata sviluppata nel peggiore dei modi. Alcune scene sono senza senso, messe lì solo per riempire il tempo. Inoltre si spiega pochissimo, molto viene dato per scontato (gli alieni, il progetto) BOH..!!!
C'è anche una visione "moralista" molto superficiale ed ostentata (la diatriba tra marito e moglie sulla decisione, il fatto che uccidere una persona è sbagliato e se ne pagano le conseguenze- ma dai..?!?!?! -, il dialogo sul perchè della scatola e altro).

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rob.k  @  01/08/2010 15:17:01
   4½ / 10
Il film gioca sull'alone di mistero finchè può, ma appena si inizia a capire qualcosa, crolla come un castello di carte. La trama fa acqua da tutte le parti...


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lotty  @  01/08/2010 14:26:13
   7½ / 10
parte benissimo, ma poi si perde tra fulmini, marziani, portali e posseduti...
cmq bene gli attori, bella la trama e fantastica la morale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  31/07/2010 20:59:56
   7½ / 10
maen  @  31/07/2010 14:34:32
   7 / 10
Tutti quelli che hano messo uno o due per me non lo hanno capito!!
Bel film...originale!! Un po lento forse...

megalus  @  31/07/2010 11:55:59
   3 / 10
..appensa finito la mia ragazza mi ha chiesto un voto: 0....a mente fredda, dopo una bella dormita, si è lazato perchè almeno non è paragonabile al film di Costantino.
che brutto...sconsigliato.
non riuscirei neanche ad imbastire delle argomentazione sensate per speigare il mio giudizio

branco  @  31/07/2010 01:14:59
   8 / 10
Una pellicola fantastica che è riuscita a trasmettermi sicuramente qualcosa, un film che può essere interpretato in mille modi diversi ma allo stesso tempo riesce a comunicare qualcosa circa l'avidità e l'egoismo umano.

Buba Smith  @  30/07/2010 18:11:46
   1 / 10

Mamma mia che schifo... Vi assicuro, se mai dovesse capitare di sceglierlo... Non fatelo, una porcata colossale.

Peccato... Una Cameron Diaz assolutamente sprecata.

Un altro stupore assoluto per la media esagerata... Mi aspettavo sinceramente una media di massimo 5.

Questo film è da 1 veramente...

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/08/2010 14.35.16
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pioss  @  29/07/2010 22:25:27
   4 / 10
Parlare di adattamento è inesatto. The Box traspone il bel racconto di Richard Matheson "Button Button" solo per mezz’ora, il tempo di gettare le premesse (un uomo misterioso consegna a una coppia una scatola con un bottone che, se premuto, darà a loro un miliardo di dollari e a uno sconosciuto la morte); dopodichè, campo libero a un delirio di regia non sempre esente da incongruenze narrative e salti logici.
A tratti è arduo seguire pazienti le imprese di Cameron Diaz e James Marsden: tra gente che sanguina dal naso, vorticosi inseguimenti in labirintiche biblioteche e richiami alla sci-fi maccartista anni ’50 con rimandi scenografici telefonati (da Lynch a Kubrick), il surrealismo di Kelly è sempre imposto e non coinvolge mai, anzi irrita. Perché procede per accumulazione senza creare narrazione, semplicemente la sospende fino ai minuti finali, in cui peraltro non veniamo a sapere niente di trascendentale rispetto a quanto Matheson, evocando, non diceva.
La fantasiosa rilettura di Kelly è, paradossalmente, povera e fine a se stessa. E il film è un prodotto vuoto e farneticante, fiero della propria anomalia, totalmente inefficace.

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Ultima risposta 30/07/2010 11.35.51
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corey  @  29/07/2010 18:19:07
   8 / 10
in una parola magnifico..prima è un thriller,poi diventa fantascienza con un viaggio ai confini della realtà vero e proprio..un langella strepitoso direi,l'avevo già apprezzato in frost/nixon ma direi che qui è anche meglio..sono d'accordo su chi dice che o si ama o si odia questo the box,io l'ho amato senza alcun dubbio..da vedere e rivedere

goodwolf  @  29/07/2010 16:13:00
   5 / 10
E' giusto renderlo noto a tutti: The box è un film di fantascienza in piena regola. Parte come un normale thriller (infatti ho apprezzato molto la prima parte), poi il tutto diventa surreale e comincia la fantascienza più estrema (che non ho mai apprezzato), con situazioni illogiche e prive di ogni fondamento terreno.
Inoltre, grazie ad uno dei commenti di sotto (utente andrea9002), ho scoperto che è paro paro un episodio de "ai confini della realtà", solo che la storia di quell'episodio non degenera,mentre in "the box" non si capisce più nulla.
Se non amate la fantascienza, statene alla larga.

wallace'89  @  29/07/2010 16:09:17
   7 / 10
Terza prova per Kelly con un film che divide, che a me non è dispiaciuto affatto.
Un interessante film fantascientifico con uno spunto alla "ai confini della realtà", un apprezzabile atmosfera malsana (debitrice in qualche caso di Lynch) ma soprattutto un film pervaso da un retrogusto weird, eccessivo e kitch da rasentare il sublime.
In un certo senso è proprio qui che Kelly da il meglio di se, in cui lo vediamo meno "costretto" e libero di dare sfogo alle sue allucinanti visioni, che è chiaramente comprensibile possano irritare molti, ma per me sono il punto di forza di una personale,testarda, e quindi poetica, idea di cinema.
Il pregio maggiore è però che in tutto questo riesce a non risultare gratuito, affrontando compiutamente una serie di riflessioni morali (co-guidate da qualche citazione sartriana) che fanno pensare in fondo a come Kelly abbia colto il senso pieno della fantascienza che più conta, e senza che queste scavalchino il racconto e le sue risoluzioni.
Il regista è un talento che deve maturare, ma in questo caso ho trovato una buona gestione di una materia che comunque vive e si fa sensata quando incontrollata e lasciata alle libere sensazioni dello spettatore.
Ah, è stato poi una sorpresa scoprire alla fine dei titoli di coda che la colonna sonora originale è dei principali elementi di quel gran gruppo contemporaneo che sono gli Arcade Fire, Kelly con le colonne sonore ci sa sempre molto fare.

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Ultima risposta 06/08/2010 20.08.42
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ZeroDx  @  29/07/2010 12:43:10
   7½ / 10
Dal regista di Donnie Darko, un thriller psicologico angosciante. Inizialmente bellissimo e affascinante, poi cala un po' ma rimane sempre sui limiti di un film che merita attenzione. Il suo obiettivo è far star male lo spettatore ponendolo davanti ad una questione fondamentale: sacrificare il bene altrui per favorire il proprio. Il compito di angosciare, e quasi straziare la mente, con me ha funzionato alla grande. Mezzo punto in più per l'atmosfera anni 70 riuscitissima.

werther  @  29/07/2010 02:05:57
   5½ / 10
Idea originale con tanti ottimi spunti che lasciano riflettere e che suscitano un pensiero profondo e non superficiale,il problema è che il tutto è sviluppato in maniera un pò ingarbugliata e a tratti noiosa,l'idea c'è ed è buona ma mal sviluppata.Incompiuto.

diego83  @  29/07/2010 00:50:40
   7 / 10
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Ultima risposta 29/07/2010 08.25.05
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enter  @  29/07/2010 00:43:50
   6 / 10
non e proprio quello che mi aspettavo,ma almeno anche se non mi ha entusiasmato molto si e visto qualcosa di nuovo;devo dire che nella parte iniziale la trama si rende molto interessante,ma pian piano alcune cose anche se succo del film mi hanno un po annoiato per poi arrivare al bel e triste finale...per essere un film estivo mi aspettavo di peggio

atreides  @  28/07/2010 21:26:28
   6 / 10
sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto, mi ha lasciato un senso di incompletezza,a tratti mi ha anche annoiato,frank langella mostruoso(in tutti i sensi).

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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  28/07/2010 03:32:07
   4½ / 10
Francamente un film perdibilissimo. Per quanto sia affascinante lo spunto di partenza , ossia il racconto di Matheson "Button, Button" da cui è stato tratto anche l'omonimo episodio di The Twilight Zone, lo svilluppo intrepretativo rielaborato e spiagato, troppo spiegato, da Kelly mi ha annoiato e non mi ha convinto affatto. Se la storia originale era intrisa di un forte pessimismo e di un'acuta misantropia, il nuovo finale frutto della fantasia di Kelly, ma lontano anni luce da quella che era l'impostazione narrativa di Matheson, risulta edulcorato ed edificante. La regia è di buon livello, ma sfrutta eccessivamente una fotografia che centra l'immagine in mezzo allo schermo quasi fregandosene della regola dei terzi, e se questo può essere efficacie quando si vuole concentrare l'attenzione del pubblico su un dettaglio (la scatola appunto) o quando si vuole dare la sensazione allo spettatore di sedersi al tavolino con i protagonisti del film, alla lunga stanca e si rivela una pratica priva di eleganza visiva.
lo sviluppo narrativo è lento e claudicante. Inoltre, molti degli elementi aggiunti in sceneggiatura da Kelly risultano ridondanti e fini a se stessi. In altre parole tempo e pellicola sprecati.
Bravi i tre interpreti principali, ma non bastano a risollevare le sorti di un film che si macchia anche della colpa di aver deturpato una storia assolutamente bella, quale era quella scritta da Richard Matheson.
Da vedere se non si ha niente di meglio da fare e a patto di non conoscere la storia originale, perché altrimenti il suo stesso ricordo ne uscirà massacrato.

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Ultima risposta 28/07/2010 03.35.05
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/07/2010 21:43:07
   6 / 10
Affascinante lo spunto iniziale, degno della serie Twilight Zone di Serling al quale lo stesso Matheson scrisse un certo numero di episodi e anche un po' di atmosfera alla X-Files. Magnetica la presenza di Langella cui si devono i momenti migliori del film (il monologo della vita umana perennemente "inscatolata"). Però se Donnie Darko possedeva, malgrado la sua complessità una certa compattezza d'insieme, The Box è inutilmente ridondante e eccessivo di molte sottotrame che appesantiscono oltremisura il film, soprattutto nella seconda parte. Secondo me Kelly ha poco senso della misura, manca di una certa asciuttezza nelle trame e se nelle sue pellicole precedenti il gioco può funzionare per la sua capacità di intrigare, qui invece annoia.

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Ultima risposta 29/07/2010 22.55.11
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HATEBREEDER  @  27/07/2010 12:39:29
   5 / 10
E' già stato detto tutto: premesse ottime per poi finire in un pasticcio fatto di viaggi dimensionali, portali acquatici, immancabili loop - nonchè esperimenti segreti ad opera di alieni/zeus/megadirettori galattici, o chissà quali altre innominabili entità astratte. Non saprei, ho il dubbio che se ora riguardo DD e ST mi si trasformino improvvisamente in delle mezze cacchiate

phemt  @  27/07/2010 11:41:27
   7 / 10
Il terzo film è un po’ la prova del 9 per un regista esordiente, e non per nulla attendevo con ansia questa nuova fatica di Richard Kelly per vedere se il regista statunitense era riuscito a limare i difetti che contraddistinguevano i suoi due ottimi film precedenti (Donnie Darko e Southland Tales)… In un certo senso Kelly ha però fatto dei passi indietro, tanto che come resa complessiva questo The Box fa rimpiangere i due film precedenti…

Tratto da un racconto geniale di Matheson veramente ai confini della realtà (non per nulla una delle puntata del serial Ai Confini della Realtà versione eighties è tratto da questo racconto) il film di Kelly intriga e incolla al video per buona parte della durata per poi sgonfiarsi con l’avanzare della vicenda…
Kelly non sembra sempre padrone della situazione e finisce per lasciarsi scappare di mano la storia che affoga tra cospirazioni, alieni, passaggi dimensionali ecc… Sembra quasi che alcuni sviluppi narrativi siano trattati con superficialità o comunque artificiosamente, e non sempre mi è sembrato esserci una relazione causa-effetto (sulla quale di fatto si basa il film) riguardo ciò che si vede on screen…
Alcune cose sono narrate in maniera confusionaria ma a differenza dei film precedenti non sembra sia una confusione voluta per intrigare e lasciare lo spettatore nel dubbio quanto più una confusione figlia della cattiva gestione e di qualche errore in fase di pre-produzione unito al fatto che a quanto pare in fase di post-produzione c’è stato qualche taglio di troppo…

Kelly decide per un incursione nella psicologia e nella religiosità cercando di far convivere questi aspetti con l’impianto prettamente da fanta-thriller che ha dato al contesto… Ma i nuovi Adamo ed Eva e l’idea di generosità e di sacrificio finiscono per non colpire a dovere (per quanto non puzzino affatto di sermone post-new-age è questa è un ottima cosa) e perdersi in una storia che narrativamente a volte sembra incartarsi su stessa…

Convince ma non avvince, ha dalla sua alcune ottime scene (il rientro della ragazza al motel giusto per citarne una) ma non ammalia, fa pensare ma non sconvolge o comunque (è qui c’è forse c’è il grande difetto del film) colpisce più il racconto originale nella sua semplicità delle 4 pagine che questo affresco fantascientifico…

Tecnicamente e stilisticamente ottimo (Kelly da questo punto di vista non si può davvero criticare), cast che fa il suo (citazione obbligatoria per Langella), ottima l’atmosfera che si respira nella prima parte e ha dalla sua alcuni momenti inquietanti…

Ben lontano dal capolavoro, The Box delude le aspettative soprattutto se si pensa ai film precedenti di Kelly ma non è assolutamente un film da buttare, anzi!
Certo che ok il citazionismo a Lynch (ma la scena con la vecchia che al ricevimento fissa il protagonista fa capire quanto ancora Lynch sia lontano) o l’autocitazionismo, ok richiamare i classici della fantascienza (qui Arthur C Clarke, in ST Phil K. Dick) ok la messa in scena ma da uno come Kelly è lecito aspettarsi qualcosa di più altrimenti c’è il rischio che rimarrà per sempre un incompiuto di grande talento!


Mino e Mina  @  26/07/2010 20:54:54
   6½ / 10
Film molto particolare e con una storia a volte ai limiti del surreale.
Comunque bel film che ti tiene fino alla fine.
Thriller consigliato

Vitto89  @  26/07/2010 14:29:32
   5 / 10
Prima parte da 8, poi improvvisamente il film cambia genere...mi domando perchè??? Se fossero 2 film diversi sarebbero 2 bei film uno da 8 (prima parte appunto) e uno da 7 (seconda parte). Purtroppo insieme non fanno un 7 e mezzo ma un 5, perchè da un thriller si finisce in un inspiegabile film di fantascienza.

éowyn_3  @  26/07/2010 11:34:28
   6½ / 10
uff.
Intanto non ho apprezzato tanto lo stile retro.
Ciò che non va in questo film è proprio il come, a mio parere. Così non attira, così non piace alla massa, e non convince nemmeno gli spettatori dei film di nicchia. Quindi qualcosa che non va c'è. Il soggetto è molto buono; la trama, tutto sommato, a parte qualche buco e qualche dubbio cui Kelly ci ha certamente abituato, è discreta.
E' solo una mia opinione, ma trovo che con una storia così, si dovesse puntare a fare qualcosa più in grande, che colpisse di più. Non dico un Blockbuster, ma quasi. Certo, il rischio di fare una cavolata è dietro l'angolo, ma anche mantenendo il suo particolare stile, il regista non è riuscito a colpire nel segno(Donnie Darko, pur lasciando, nella sua versione non estesa, un vuoto pressoché totale di comprensione, è meglio confezionato).
Il finale è sentimentale fino al nervosismo e lascia un certo fastidio.
Che dire, un'occasione sprecata.

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Ultima risposta 26/07/2010 11.36.27
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Rand  @  26/07/2010 11:25:32
   5 / 10
Sinceramente non ero preparato a questo....
certo la REINTERPRETAZIONE del racconto di Matheson, botton, botton... un classico della letteratura fantastica poteva avvenire alla luce del sole, senza fronzoli, invece...
Il problema di R. Kelly è che PENSA di essere un regista visionario, scrupoloso e intrigante... ora lungi da me da demolire queste sue convinzioni, dal mio commento si evince che non sono esattamente un suo fan. Il motivo è presto detto, ha l'abitudine di rendere le cose più semplici, un buon racconto, in maniera complicata ai fini del risultato.
Infatti lui non è così bravo, è così, tra un Nolan e un Kelly chi ha maggior dimestichezza con la regia? Nolan sicuramente... chiudo la parentesi, e dico che dopo la prima meta del film, dopo che

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Praticamente cominciamo ad assistere ad una puntata di LOST!!!!
cospirazioni,

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Insomma un pastrocchio condito di pseudo religione, un pizzico di X-files e poi di tutto un pò con scene che scadono nel ridicolo!

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Quindi il macello continua, l'esperimento continua, la ridicolagine anche, perchè Kelly si rende MOOOLTO RIDICOLO... lasciamo perdere, tipo un uomo cerca di buttare giù una porta, ma è chiusa con un lucchetto, non ci riesce, mentre all'inizio in una scena analoga un poliziotto riesce a farlo semplicemente prendendola a calci... mistero, scenggiatura in bambola...
cioè poi questi fanno quello che fanno, e nessuno avverte la polizia, poi diciamo che praticamente ci manca solo che vanno in giro con le astronavi, tanto nessuno ci fà caso...
insomma troppa carne al fuoco gestita male, gli attori tutto sommato sanno essere professionali, musica discreta, effetti speciali idem, sceneggiatura pessima, mancano Lock, Jack e Said, più Soyer e Jacob! il finale poi

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Kelly ha esagerato! Meglio che cambia mestiere, perchè non lo vedo bene...
"ci sono sempre delle conseguenze"

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  26/07/2010 09:52:08
   6½ / 10
The Box: ovvero come incasinare un qualcosa che stava riuscendo maledettamente bene.
Per la prima mezz'ora è davvero un gran film. Teso, coinvolgente e profondo, nonostante la patina da episodio di Ai confini della realtà fuori tempo massimo. La Diaz è brava e rende molto bene lo spaesamento, l' avidità, il senso di colpa e la disperazione che segnano il percorso del suo personaggio. Il maritino è un po' scialbo ma va bene così. Non è lui che decide, non è lui che tira i fili, non è lui che si assume il peso di una responsabilità così grande.
Kelly gira bene (questo lo sappiamo tutti), ricrea fedelmente colori e ambientazioni anni '70. Per una volta, non ci sembra di assistere a una sfilata di moda vintage, ma veniamo catapultati in un periodo storico, e non è poco.
E poi

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e tutto quanto comincia ad andare in vacca. Il film diventa confuso, Kelly comincia a mettere troppa carne al fuoco, sottotrame che non c'entrano niente, cospirazioni e persino un pizzico di religiosità spicciola spicciola da tre lire in croce.
Peccato perchè con il finale il film si riprende e decolla di nuovo.
Però troppi sbalzi, troppa approssimazione, troppa voglia di stupire ingarbugliare a tutti i costi, fino a perdersi in un delirio disorganizzato senza nè capo nè coda.
Si salvano una bellissima atmosfera retrò, la bravura stilistica di Kelly che ci regala delle sequenze che restano impresse e un Langella strepitoso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/07/2010 09:31:01
   6½ / 10
The Box è un'occasione sprecata, benchè ritenga il film più che sufficiente. La prima parte rimane salda alle atmosfere di Matheson ed è molto interessante, anche gli attori sono convincenti. Nella seconta parte si passa troppo all'artificiosità del narrato e si perde molto dal punto di vista del fascino della scrittura. Il finale poi è esasperatamente sentimentale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/07/2010 01:04:26
   6½ / 10
Non è proprio il caso di gridare al capolavoro, ma nemmeno assumere un atteggiamento pregiudiziale come quello di tanti critici made in Usa più o meno noti.
La citazione di Sartre ("Liberi o non liberi, sta a noi scegliere") dice già tutto, ma in questo mix Mathesoniano di horror e fantascienza proprio lo spunto originale della vicenda finisce per incepparsi in un meccanismo artificioso, ridondante, lasciando l'amaro in bocca con un finale facilmente emotivo (ricattatorio sì) che lascia l'amaro in bocca.
"The box" è uno di quei tipici film dalle potenzialità enormi che si (auto)limita all'emozione di massa finendo per scegliere la via più idonea per farsi gradire dal maggior numero di spettatori.
Eppure non è affatto un prodotto scadente, anzi. Qualche frammento di prim'ordine (cfr. la sequenza in biblioteca per esempio) e soprattutto le sequenze degli esterni - una Virginia perennemente imbiancata dalla neve - sono notevoli.
Personalmente trovo entusiasmante che nonostante il riciclo costante di Twilight Zone et similia la stucchevole festività del Natale venga messa costantemente in pericolo dal contrasto inquietante delle paure di Norma (una Cameron Diaz insolitamente... brava) e del marito (invero scialbo come attore e come uomo).
E gli stessi difetti e pregi che potevi riscontrare in Donnie Darko, un prodotto commerciale potenzialmente intrigante. Stop. Una certa delusione quando le pretese vorrebbero trasformare il tutto in una metafora sul cinismo di un'umanità allo sbando. Stop.
Infatti The box dà il meglio di sè nella rappresentazione "semplicistica" (più comune della vita comune) di una coppia di americani innamorati, in quel sentimento che sembra (?) riportare la speranza davanti ogni ostacolo e difficoltà.
L'incoerenza rischia di confondere Richard Kelly, che riesce a commuoverci quando non è pervaso dal bisogno di strafare con i giochi della mente e le manipolazioni scientifiche.
Meglio credere all'illusione iettatrice della "catena di Sant'Antonio" e vedere l'amore trionfare (si fa per dire...) nel meccanismo egoistico delle proprietà individuali

GiorgioChiellin  @  25/07/2010 18:37:56
   9 / 10
In teoria questo film dovrebbe avere solo 2 valutazioni: o un bel 2 (per chi lo odierà) o un bel 9 (per chi lo amerà).

Io, ho visto il film ieri sera, e ancora ora tento di dare un significato al film.
Sono stato 2 ore incollato alla poltrona della sala, e non so neanchio cosa mi abbia fatto amare questo film.

il regista ha deciso di dividere il film in 2 parti: una prima parte dove tutto sembra chiaro ovvero la coppia deve decidere se accettare i soldi e ammazzare qualcuno o rifiutare i soldi e salvare una vita.

nella seconda parte inizia il trip mentale di questo regista che mette insieme scene che ti fanno perdere il filo del discorso fino ad arrivare ad un finale che ...

non so se il film debba lasciare libera interpretazione o il regista non è stato capace di farci capire cosa voleva dirci, ma rimane il fatto che questo film lo amato.

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2 risposte al commento
Ultima risposta 29/07/2010 12.50.49
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Lightning  @  25/07/2010 17:53:13
   7 / 10
Film veramente strano, finisce lasciando qualche dubbio (più di uno), ma tutto sommato le 2 ore scorrono via abbastanza bene e l'idea alla base mi è sembrata più che buona

jiko  @  25/07/2010 14:27:51
   3 / 10
Peccato, l'inizio del film era davvero promettente, la prima mezz'ora lascia intravedere una storia davvero insolita e sopra le righe, poi sbanda e non riesce più a recuperare, un collasso irreversibile. Davvero faticoso arrivare fino alla fine del film, lo sviluppo narrativo sfiora spesso il ridicolo, non si capisce davvero dove vuole andare a parare. Il difetto peggiore è la mancanza di coerenza narrativa, la storia parte in un modo e si evolve in maniera discontinua, troppe domande rimangono senza risposta. Film non-sense alla Lynch? Magari, qui sembra di assistere a una delle peggiori puntate di "Ai confini della realtà". Regista sopravvalutato, gli manca proprio quel talento visionario dei grandi registi a cui vorrebbe assomigliare.

dibinho  @  25/07/2010 11:59:49
   6 / 10
Non saprei che giudizio dare.. una storia assurda contorta
e' un mix di fantascienza, mistero, e secondo me senza senso
non ha un senso logico sto film, il finale poi lascia a desiderare..
Nel complesso si lascia seguire sino alla fine ma non convince

observer  @  24/07/2010 21:48:14
   10 / 10
Bellissimo e molto intrigante

Izivs  @  24/07/2010 20:31:29
   4½ / 10
Inizio veramente buono,,,,ma dopo.....banalità su banalità.....avessero affidato la sceneggiatura ad un primate l'avrebbe scritta meglio.....si salva dal disastro totale giusto perchè, in fondo in fondo, qualche spunto di riflessione lo offre.,,,,

suspirio  @  24/07/2010 16:48:01
   7 / 10
Tema principale del film a mio parere la mancanza di altruismo delle persone. Il meccanismo a pulsante è stato creato per velocizzare l'estinzione dell'uomo, in quanto risulta egoista e non degno di sopravvivere. L'inizio del film è molto bello. La scena in cui l'allievo chiede all'insegnante di fare vedere il piede ricorda molto effettivamente il grandioso Lynch, ma solo quella. Dopo, il regista dà il peggio di sé con scene stucchevoli (peggio di Donnie Darko), come quella dei portali di acqua e quella del viaggio nella luce divina, tanto per annacquare la storia e far perdere quel briciolo di tensione che c'era almeno nei primi minuti.

Erdon87  @  24/07/2010 14:19:32
   3½ / 10
All'inizio del film si pensa (spera) che sia bellissimo.I dieci minuti iniziali fanno veramente ben sperare..Poi il disastro.Vi giuro ho continuato a vederlo solo per vedere dove volevano arrivare,e quando è finito ho capito che era meglio non continuare..bha..Annoia annoia annoia ..buu ! !

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Ultima risposta 24/07/2010 22.40.41
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Macs  @  24/07/2010 13:52:37
   4½ / 10
Come si può rovinare un'idea magistrale del solito, grandissimo Richard Matheson? Girando un film come "The Box", sfoggiando una narrazione completamente confusionaria e una sequela di scenette simil-horror senza la minima tensione. Il film parte discretamente, poi si incarta in se stesso e in uno sviluppo della trama quantomeno superficiale. Assolutamente non vale il costo del biglietto, dannato me che prima di averlo visto gli ho dedicato 700 MB su un DVD vergine.

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Invia una mail all'autore del commento adrijoker  @  24/07/2010 09:10:40
   5 / 10
proprio come il voto 5 cosi'cosi' ma soprattutto solo se non paghi pensare che volevo andare al cinema a vedere questo film poiche' i maestri dei trailer sanno sempre come infinocchiarti...questa ne é la prova.mi aspettavo tutt'altro....un film con un ottima idea di base ma che si trascina tra scene di fantascenza e minimal horror per un accozzaglia che solo puo' sfiorare con mediocrita' la diligente regia del maestro David lynch....alla fine del film personalmente resto sorpreso a negativamente perche' il film non lascia niente se non la voglia di alzarsi al piu' presto per spegnere il lettore e con questo ho finito.al prossimo film

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TheLegend  @  24/07/2010 05:00:49
   4 / 10
Mi viene da ridere sentendo che questo regista mediocre sia paragonato al maestro Lynch;magari gli piacerebbe e ci prova in tutti i modi ma non ne è capace.
Oltre ad essere un'accozzaglia di scene ridicole,l'ho trovato anche noioso.
Il film non è riuscito minimamente a coinvolgermi.
Basta creare un film un pò fuori dal comune ed ecco che qualcuno cerca di farsi bello gridando al capolavoro.
Non ci cascate,i capolavori sono altri.

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Ultima risposta 24/07/2010 15.50.03
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andrea9002  @  23/07/2010 17:46:35
   7 / 10
Un tantino lungo ma in compenso ben girato, per chi ne volesse vedere un sunto di 20 minuti questa storia era già comparsa nella serie "Ai confini della realtà" con il titolo "La pulsantiera" e reperibile su Youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=QSS4a3QavBs

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  23/07/2010 16:34:15
   8 / 10
Mi sono spesso chiesto se Richard Kelly sia da considerarsi furbo. Io l'ho sempre ritenuto tale: si ispira molto a Lynch, si capisce poco dei suoi film perché aperti a varie interpretazioni,si fa delle pippe mentali pazzesche e di conseguenza trova un certo tipo (ristretto) di pubblico che apprezza sempre i suoi lavori. Ma se alla fine anche The box è l'ennesimo flop di critica e pubblico (e solo al terzo film) tanto furbo non deve essere,quindi immagino che creda veramente in quello che fa e nelle storie che racconta.
Southland tales,il secondo film di Kelly,era una grande scemenza incredibilmente ambiziosa ma aveva qualche momento di grande bellezza che confermava che in questo giovane regista c'è del talento,inoltre era sfrontato (troppo per essere appena un secondo film). Bruttino ma gli ho dato un 7 (immeritato) più per il coraggio che per altro. Quindi non ero proprio bendisposto nei confronti del nuovo lavoro del regista di Donnie Darko ma ero curioso e devo dire di essere rimasto ampiamente soddisfatto da quello che ho visto per vari motivi.
Essendo tratto da un racconto di Matheson (a sua volta ispirato e ispiratore di altri progetti analoghi tra romanzi e film) non è una storia proprio nuova quella del dilemma morale che affronta la giovane coppia: spingere il bottone e guadagnare un milione di dollari avendo sulla coscienza la morte di una persona o non farlo e avere sulla coscienza il rimorso di non aver preso i soldi?
Molti si sono lamentati del fatto che dopo un'ottima prima mezz'ora tesa e d'atmosfera il film abbandoni il dilemma morale e si perda nei vaneggiamenti di Kelly. Questo è vero e falso al tempo stesso: Kelly comincia con le sue visioni deliranti,questo si,ma non abbandona mai il tema del problema morale che è il vero senso del suo ultimo lavoro e il finale è indicativo sotto questo aspetto. Che poi allarghi la trama dando più domande che risposte questo è vero,ma niente in confronto all'incomprensibilmente criptico Southland tales.
Come nella tradizione del miglior Lynch (siamo comunque lontani anni luce per stile e tematiche) il senso non è volutamente univoco, c'è chi interpreterà molte cose in una maniera e chi in un'altra,la maggior parte delle persone manderanno a cagar.e il regista non volendo fare qualche sforzo mentale in più,o giustamente perché lo riterranno troppo presuntuosamente autoreferenziale (tutto questo è assolutamente condivisibile).

Insomma,alla fine di cosa parla The Box? Forse di alieni,forse di Di0,forse di esperimenti governativi,magari di tutto questo messo insieme. Si tocca nuovamente la metafisica come in Donnie Darko ma non è narcisismo autoriale. Kelly continua ad elaborare il suo pensiero fatto di colpa,complotto,di persone "incomplete" e problematiche che trovano l'espiazione solo attraverso il sacrificio di sè stesse per salvare gli altri.
L'essere umano non ci fa una bella figura (come sempre) perché fare una scelta tanto eticamente importante come quella di premere un semplice pulsante comporta "delle conseguenze",e che conseguenze!

I difetti tipici del cinema di Kelly continuano: attori imbambolati e non in parte (la Diaz e Mardsen inadatti),personaggi inutili e scene sottotono che stonano nel contesto. In compenso sembra migliorare sotto altri aspetti tra cui l'atmosfera retrò e inquietante,la scelta di un attore come Langella che rimane la nota positiva più convincente e inquietante di The Box e una trama forse ancora più accessibile degli altri suoi film strambe,checchè se ne dica in giro.

Tra qualche anno,se Kelly troverà una maturità autoriale e stilistica,ne riparleremo come di film sottovalutato. Come Donnie Darko,solo che The box mi è piaciuto di più. 8 di incoraggiamento.

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Ultima risposta 24/11/2010 16.25.45
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halflife  @  23/07/2010 09:53:08
   4½ / 10
NON posso uscire da una sala e non sapere di che trattava il film che ho visto...
che ha voluto dire kelly che siamo tutti pezzi di ...beep!!!

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THEANSWER  @  23/07/2010 09:38:00
   7 / 10
Una cosa è certa : Esci dalla sala con tanti ma tanti punti di domanda...
Può essere interpretato in più modi e tutti con motivazioni valide..
Bel thriller, suspance garantita, 1/2 voto in meno per alcune scene che andavano evitate..

James_Ford89  @  23/07/2010 02:43:07
   7 / 10
Non c'era alcun motivo di far durare questo film 2 ore.. fosse durato mezz'oretta in meno, sarebbe un film da 9.
Cast ottimo, trama nonsense molto buona e gli anni '70 sono ben caratterizzati. Qualche scena troppo "fantascientifica" non mi è piaciuta...
Buono invece l'intreccio con la religione.
Da vedere pazientando il DVD.

The Joker 95  @  23/07/2010 01:42:20
   8 / 10
Appena visto, film molto carino, "strano", proprio come il capolavoro di Kelly, Donnie Darko... veramente un bel film, ma a tante persone non piacerà. Trama molto bella.

Scuderia  @  22/07/2010 10:38:58
   7 / 10
Classico film aperto a varie interpretazioni e del quale si può parlare x ore senza raggiungere un compromesso valido.Un filo sottile lo collega,da questo punto di vista,a Donnie Darko, pietra miliare del nonsense ,dello stesso regista.

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Ultima risposta 23/07/2010 10.48.06
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dido69  @  22/07/2010 01:04:59
   9 / 10
Lo aspettavo da tanto tempo e le aspettative erano alte.
The box non è sicuramente adatto a tutti, è un film che non da risposte, che lascia spazio alla libera interpretazione. La suspance è alta, e tutto è davvero imprevedibile. Consigliato.

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farfy  @  21/07/2010 23:41:28
   8½ / 10
In mezzo a tanti film banali e a trame scontate, questo film è una perla nera.
E' thriller è fantascienza è sentimento...
Ti tiene inchiodato e ti sembra di respirare veramente gli anni 70.....anche le musiche sono coinvolgenti.
Da vedere

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debaser  @  21/07/2010 13:27:39
   6 / 10
Il film parte bene con una buona dose di mistero anche se qualche indizio all'inizio si trova ma scade piano piano nella banalita anche a causa dell'eccessiva e immotivata lunghezza e finisce per essere poco realistico e per niente convincente nonostante la strepitosa prova di Frank Langella.

trickortreat  @  11/07/2010 12:50:42
   8 / 10
Difficile commentare questo The Box.. Ti lascia con mille interrogativi, innumerevoli dubbi.. Eppure è splendido! Fino agli ultimi 10 min lo spettatore non riesce a capire nulla, si alternano in continuazione mistero e bizzarro, è costantemente incollato allo schermo alla ricerca di un perchè.. ed è questo il bello del film. Un mix tra thriller e fantascienza, ben interpretato e con una trama del tutto particolare. Consigliato!

Alex89  @  14/05/2010 18:39:47
   6½ / 10
FIlm difficile, o meglio antipatico, Kelly si mostra presuntuoso, cullato del successo di donnie darko ha cercato di calcare l'onda con un film misterioso quanto il suo capolavoro ma per me è un film incompiuto, a tratti si perde completamente, attrae molto, lo stile retrò è interessante ma alla fine a parte un po di angoscia sono rimasto con una forte delusione, troppo facile non dare risposte, non argomentare e chiudere il film così, poi sinceramente gli attori non mi sono piaciuti, troppo mielosi e forzati, uan pellicola interessante ma niente di più.

marfsime  @  14/05/2010 13:04:54
   6½ / 10
Commentare questo film è veramente difficile. Non nego che da una parte m'ha tenuto incollato alla poltrona..la trama è molto interessante ed ha quel giusto tocco di mistero..dall'altra parte non si può negare che a livello di scenggiatura ci siano dei buchi molto evidenti con domande che restano in gran parte senza risposta. Insomma mi sembra il classico film che potenzialmente poteva essere un capolavoro ed invece si rivela un'onesta pellicola incompiuta. Sufficienza abbondante ma non mi sento di dargli di più. Ps: la Diaz è sempre uno spettacolo!

axel90  @  08/05/2010 20:07:28
   5½ / 10
Kelly kelly!!!! Da un certo senso ti ammiro perché questo e il tuo primo grande film “Donnie Darko” sono opere, come dire, non per tutti, ambigue ma allo stesso tempo affascinanti. Però ti piace troppo autocompiacerti, ti piace troppo rivisitare i vecchi fasti e dire: “Cacchio se Donnie Darko è piaciuto a molti perché non fare qualcosa che dopotutto si ci avvicina?” E così via, squadra che vince non si cambia! Oh si?
Duole ammetterlo ma questa volta caro Kelly hai leggermente toppato, perché Donnie come opera prima era folgorante mentre questo “The box” è solo un modo di offrirci prove del tuo talento unito a quelle tematiche che ti piacciono tanto, quali libero arbitrio, destino, esoterismo, mistero… sfortunatamente senza riuscire a raggiungere picchi di magniloquenza.
Punto primo: l’ambientazione è perfetta, ma soprattutto ciò che convince a pieno e che Kelly dimostra di saper fare molto bene è realizzare film in cui la suspense, il mistero e l’ansia sono padroni dello schermo, riuscendo a coniugare sapientemente un ritmo narrativo incredibilmente sostenuto, una regia sgranata, molto stile anni ’70 e una storia intrecciata in modo pressoché concitato, aumentando nello spettatore la confusione di una storia che crea più domande di quante possa risponderne. Ma come sempre questo è uno stratagemma di Kelly, quindi non mi pronuncio sul fatto che alla fine si resterà ammutoliti o estraniati se la confusione regnerà sovrana.
Cosa realmente non funziona? Se nella forma Kelly è dotato, nel contenuto invece è abbastanza misero. I dialoghi troppo spesso, sono deprimenti, involontariamente divertenti e poco profondi. Kelly non riesce a tracciare nello schermo quello che dovrebbe essere il fulcro della storia: quante persone premeranno quel pulsante pur di ricevere un milione di dollari? E prima di premere il pulsante, quale sarà l’approccio che la coppia avrà sapendo di aver ucciso un uomo? Il tutto è trattato malamente, approssimativamente e in maniera blanda e stanca da due attori che proprio non riescono ad esprimersi a loro piacimento: una Cameron e un Marsden fin troppo “inscatolati”, freddi e insensibili. Una coppia che se dovrebbe presentarsi nei gossip non funzionerebbe nemmeno una settimana.
Oltretutto Kelly allunga il brodo aumentando in modo imbarazzante un storia che raccontata non richiederebbe più di 1 ora e mezza (ancora troppo). Quindi non ci si deve sorprende se ogni tanto tra sviolinate che tendono alta la tensione e qualche sega mentale di troppo non prende l’abbiocco.
Non è da buttare, ma da un film del genere, costruito ancora meglio poteva venirne fuori un piccolo gioiellino.

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Ultima risposta 30/07/2010 11.36.29
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John Carpenter  @  07/05/2010 17:37:34
   8 / 10
Bellissimo, Richard Kelly dopo quella vaccata di Southland Tales si riprende totalmente e dirige questo mix tra thriller e fantascienza da uno spunto intrigante e misterioso. Cameron Diaz nonostante le critiche ricevute, io l'ho trovata molto credibile e mi è piaciuta moltissimo, e assolutamente in parte anche Frank Langella. Belle anche le ambientazioni in stile anni '70.
Nella marea di remake e sequel, esce questa perla visionaria e piena di suspence; in alcuni momenti in particolare sono da applausi e il finale calza proprio a pennello. Nonostante la lunga durata di due ore, il tempo passa velocemente perchè il ritmo è abbastanza incalzante e alla fine ti dispiace che sia già finito tutto.
Speriamo che venga distribuito presto in Italia perchè non si possono perdere film importanti così.

John.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  04/05/2010 19:33:21
   8 / 10
E' da un sacco che mi scervello su questo film. Ogni tanto mi torna in mente e continuo a rimuginarci sopra, un pò come capitò con Donnie Darko. Quindi, sebbene non abbia ancora capito il perchè, credo di poter dire che The Box mi sia piaciuto. E non poco.
Avrà i suoi difetti nella sceneggiatura delirante o nell'interpretazione dei protagonisti (Cameron Diaz voto zero.) e mettiamoci pure che Richard Kelly sia uno che se la tira un pò troppo, ma mi ha affascinato tantissimo.
E' deliziosamente retrò e con un'atmosfera tipica dei vecchi film di fantascienza.
Avevo paura di trovarmi di fronte ad un film simile a Southland Tales, ma per fortuna non è stato così.
Per me è ok.

Bathory  @  08/04/2010 12:43:04
   7 / 10
Per me è stato il film più atteso dell'anno, quindi le aspettative erano molto grandi.
Uno come Richard Kelly con un soggetto di Matheson è quanto di meglio un'appassionato di cinema di fantascienza possa desiderare...eppure alla fine del film qualcosa non mi è quadrato.

Ritmo abbastanza alto e grande suspence e tensione per buona parte del film, per giungere ad un finale forse troppo affrettato, o comunque non sufficientemente esplicativo..anche se ben "confezionato".

Resta comunque un film da vedere, se non altro per la faccia e il personaggio di Frank Langella, in un personaggio inquietante come pochi.

Noodles_  @  08/04/2010 12:08:36
   7½ / 10
Bel thriller soprannaaturale, con un'idea originale e uno svolgimento abbastanza lineare che alla fine non lascia nulla di irrisolto.
E' anche un atto d'accusa verso la cupidigia umana, il che non guasta mai...
Ritmo lento ma molto intenso.
Strepitoso Langella, ma anche la caratterizzazione del personaggio della DIaz, dimesso e pacato, non è male.

Iree__  @  14/03/2010 18:18:35
   7 / 10
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più però tutto sommato non è male. Un po' inquietante...quello che mi è piaciuto è che fa pensare che chiunque per denaro ucciderebbe...il che è parecchio triste.

desertoceano  @  26/02/2010 22:48:09
   4 / 10
non ho capito il senso di questo film! Vista la media del 7 mi aspettavo un bel thriller..considerati i due protagonisti erano ottimi i propositi invece benchè io abbia seguito con attenzione il film sperando in non so quale rivelazione, cercando di trovarne un senso, il finale è stato un gran pacco! Al meno a me ha deluzo!!!

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  18/02/2010 16:51:57
   7 / 10
buon thriller, parte bene con un'idea semplice ma intrigante. dopo la prima ottima mezz'ora le cose si complicano e già sui 45 minuti emerge lo stile del solito kelly un po' confusionario e un po' visionario allo stesso tempo. troppa carne al fuoco non aiuta certo un thriller che poteva esser svolto in maniera ottima tralasciando le esagerazioni ai limiti del ridicolo con cui invece kelly l'ha farcito. non mi sento comunque di bocciarlo, il coinvolgimento è alto per tutta la durata del film e la "tensione" costante

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  14/02/2010 17:06:02
   4½ / 10
Dopo un disastro come Southland Tales tutto mi aspettavo da Kelly tranne che un film come The Box. E invece no, c'è ancora qualcuno che ha le palle di finanziare mister Donnie Darko e via così, altro filmaccio contorto fino all'inverosimile e altro flop al botteghino, almeno negli states. Fortunamente non c'è bisogno di un libretto delle istruzioni come in ST. Forse.

La prima mezz'ora è principalmente un adattamento del racconto di Matheson "Button": siamo negli anni 70, in primo piano una coppia di sposini quasi alla canna del gas, a lui viene negata una promozione mentre lei viene improvvisamente licenziata. Come poter rifiutare l'offerta dell'uomo misterioso? Una scatola, un bottene, se lo premi ammazzi uno che manco conosci ma vinci un milione di dollari. Fin qui, nonostante l'assurdo contesto, la pellicola è meravigliosa, con un Kelly sorprendentemente sobrio e con il freno a mano tirato. Peccato sia tutto un miraggio.

Eccoci qua, minuto 45: va tutto a *******. Messa da parte la semplice premessa - vedi il dilemma morale di Norma e Arthur - il regista perde completamente il controllo della storia, e vai con 70 minuti di inarrestabile caduta libera per un altro delirio di onnipotenza. La coppia di sposini viene accerchiata, ma da chi? Chi è Arlington Steward? Basta qualche informazione sparsa qua e là per caratterizzare un personaggio cmq sublime come quello interpretato da Langella? Secondo me no. Ma non è finita: c'è qualcuno che comincia a perdere sangue dal naso, altri iniziano a comportarsi come zombie, tutto all'improvviso, di punto in bianco. Una congiura. Forse è una congiura. Architettata dal tizio della scotola. Il come ovviamente non è dato sapere. Il tutto immersi in una noia infinita fino al punto in cui finalmente capisci che ci sei cascato un'altra volta. E pensare che ai tempi di Donnie Darko ogni volta che sentivo il suo nome avevo orgasmi multipli.

Note positive: il cast, la regia e la fotografia. Il resto è tutto una porcata.
Ma poi parliamoci chiaro: uno che accetta un milione di dollari da un tizio senza un pezzo di faccia è chiaramente un deficente. O sbaglio?

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Ultima risposta 31/07/2010 16.10.18
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Gold snake  @  13/02/2010 23:12:04
   10 / 10
Stupendo, magnifiche atmosfere e ti mette una tensione addosso impressionante, complice anche la colonna sonora.

Aztek  @  07/02/2010 11:33:31
   8½ / 10
Film fatto veramente bene, mi ha coivolto in una maniera incredibile, la sceneggiatura l'ho trovata molto originale, ed è per questo che nelle sue quasi due ore il film non annoia praticamente mai.
Il film è girato molto bene, così come sono state buone le interpretazioni dell'intero cast (bella e brava, come sempre, la Diaz).
Consigliato.

xanter  @  03/02/2010 00:19:49
   6 / 10
Anche se non pecca di certo in originalità, sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto, mi sembra il classico thriller "tanto fumo e poco arrosto".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  31/01/2010 14:58:53
   7½ / 10
Mi è piaciuto molto questo film di Kelly, al contrario di Southland che non ho per niente apprezzato e capito fino in fondo. Sulle orme di Dark City e ispirato da un racconto breve di Matheson (e chissà, magari anche il telefilm Lost) ancor prima di Asimov, The Box richiama atmosfere noir nel paesaggio della fantascienza pura, con la giusta nube di mistero senza essere eccessivamente criptico ed ermetico, al contrario del film precedente. Per quello che riguarda l'influenza di Lynch a mio modesto parere qui è meno evidente rispetto a Southland, nel quale il tentativo di disorientare continuamente lo spettatore e il nonsense generale apparivano come un tentativo goffo di emularlo, facendo piuttosto trasparire una certa confusione in merito alla trama. Sono curioso di vedere come lo prenderà il pubblico italiano, dato che il film finora si è rivelato un flop.

-tony barba-  @  23/01/2010 23:17:36
   8 / 10
ottimo film
la storia è appassionante e si segue volentieri, insomma nulla a che vedere con il precedente lavoro del regista (una ****** pazzesca)
comunque donnie darko resta ancora il n.1
PS. non vorrei dire un eresia ,ma certe inquadrature e atmosfere mi hanno fatto venire in mente kubric!

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  23/01/2010 01:50:55
   8 / 10
Bel film.

nonostante il clichè in stile "Prposta Indecente" evidenzia la fragilità dell'animo umano quando lo si mette di fronte a una scelta.

Il film prende fin dall'inizio e mantiene quasi fino alla fine un buon ritmo.
Un ottimo Mix tra fantascenza e Thriller

Il finale è abbastanza scontato, ma è talmete ben costruito dal regista che non lascia di sicuro delusi

D'altra parte il film è tratto da un racconto del 1970 scritto da Richard Matheson "Butto, Button" (Lo si vede anche nei titoli di coda) che a questo punto mi prometto di leggere.

Consigliato

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Ultima risposta 03/05/2010 12.26.43
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  16/01/2010 20:22:46
   6 / 10
Una volta metabolizzato, questo film non lascia davvero tracce. Non di qualcosa di realmente positivo, almeno. Come dice Matteo, la possibilità che The Box piaccia dipende anche - se non soprattutto - dall'approccio che si ha coi pipponi mentali fini a se stessi.
Ed ha assolutamente ragione anche quando afferma che Kelly è un bel furbetto. Difatti, questo giovane regista col suo esordio cercava di autoproclamarsi erede di un Maestro, soddisfando ampiamente i critici e non solo, e con questo terzo lavoro personalmente credo abbia voluto stuzzicare anche quella fetta di pubblico sgranocchiapopcorn senza voler però mollare del tutto i cinefili: stringi stringi, infatti, la sua è tanto per cambiare un'altra assurda ed indefinibile elucubrazione onirica, che però ti tiene incollati davanti allo schermo per tutto il tempo. Si può dire che il risultato sia tutto tranne che barboso.
Riuscito a metà, dunque, per quanto mi riguarda; anche grazie alla collaborazione di un folgorante Langella.

Riccardino è riuscito soltanto a confermare ciò che pensai di lui quando vidi il suo Donnie Darko: è un tipo con l'abilità innata di riuscire a prendere per il sedere con estrema facilità una massiccia quantità di spettatori.

6 risposte al commento
Ultima risposta 15/05/2010 10.21.49
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benzo24  @  12/01/2010 12:46:21
   4 / 10
richard kelly e le sue seghe mentali. cerca di fare film e invece fa pasticci. un altro film senza senso che molti cerceranno di capire e qualcuno si convicerà pure di aver capito. poi basta paragonare questo regista da 4 soldi a lynch. sono due registi completamente diversi che non hanno niente in comune.

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Ultima risposta 16/01/2010 14.06.00
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  11/01/2010 12:51:45
   6½ / 10
Dopo qualche giorno di riflessione ho capito che questo The Box, per me, è un film riuscito a metà. Forse troppo lungo, forse troppo vuoto, per i primi 3/4 d'ora mi ha fatto pensare al capolavoro, per poi cadere in un nulla amorbante e francamente persino noioso in cui Kelly sembra non sappia cosa volgia fare: vuole spiegare come stanno le cose allo spettatore? Vuole virare verso la fantascienza più tradizionale? Vuole prenderti per il cul.o?
Fino a che, per magia, non se ne esce co un finale bello teso che per lo meno ti tiene incollato alla poltrona, ma come al solito non facilmente intelleggibile e con quella melassa francamente non nelle sue corde.

La cosa più lampante in questo film è un certo gusto Lynchiano che quasi sfocia nell'imitazione. Non parlo solo delle sensazioni che suscita, ma persino di scelte narrative e di suspance (suspance che Kelly, inutile dire, è bravissimo a costruire). Per altro mi ha ricordato, alla lontana, persino Ultimatum alla Terra.

Insomma, tanta buona forma (ma anche calderone di impressioni, citazioni e autociatazioni) e poca sostanza. Con le capacità che ha Kelly potrebbe fare qualcosa di veramente eccezionale, persino superiore a Donnie Darko (premettendo che devo ancora vedere S T), ma sembra quasi che si perda per non si sa quale motivo. Ma è solo una mia impressione.

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Ultima risposta 11/01/2010 14.59.26
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  09/01/2010 18:19:58
   6 / 10
Incipit: un padiglione auricolare privo del suo corpo viene trovato in mezzo ad un prato. Incipit: una bellissima donna mostra il suo corpo privo delle sue dita del piede destro.

La scatola: essa rappresenta l'anello di congiunzione fra i due mondi, la realtà e il sogno. La scatola: essa rappresenta la decisione di una vita, la paura di fare delle scelte, la distruzione della bella famiglia borghese americana.

Il telefono: "Io sono a casa tua, chiamami se non ci credi". Il telefono: "Ti sto già vedendo, sono nel tuo giardino, guardami".

Kelly non si autocelebra, Kelly deve tanto al mondo di David Lynch ed è già la terza volta che lo dimostra.
I primi due film del regista non li ho commentati e non credo li commenterò mai: se il primo, DD, lo ritengo alla stregua di un Meccano, con tutti quei pezzi da ricongiungere con sotto mano un libretto delle istruzioni (e se vi ricordate bene alla fine il risultato era sempre peggiore della figura nella scatola), il secondo, "Southland tales", lo ritengo un film tanto bello quanto misterioso.

Lynch attraverso il suo cinema analizza l'animo umano esplicitandone i sogni, le paure, le incertezze. Kelly invece si diverte solamente a presentarci due sequenze oniriche e qualche s-cervellamento inutile.
Se alla fine di un film di questo tipo non mi interessa andare a cercarmi delle spiegazioni o pensare a quello che ho visto, vuol dire che non mi ha colpito più di tanto e che forse quello che aveva da dire era ben poco.
E' uno bravo a preparare gli antipasti, a renderli sazievoli per gli occhi ma non per lo stomaco. Non credo diventerà mai uno chef.

PS: Frank Langella è un grande.

oracolo  @  08/01/2010 19:55:48
   6½ / 10
“Reiterazione a ripetere”; userò, forse inappropriatamente, un termine di origine psicoanalitica per introdurre questa mia personale “opinione” su The Box, ultima fatica cinematografica di Richard kelly.
Spazio e tempo, “porte di confine” (Ahh! Che splendida definizione), messaggeri disturbanti (...Frank...Mr. Steward), la fine del mondo...sono tutti temi che si ripresentano in forma “riveduta e corretta”in questa nuova opera adattandosi ad una matrice narrativa che dichiara tutta la sua sudditanza nei confronti del bellissimo (questo sì) Donnie Darko. I film di Kelly, non sono facili, ed in fondo questo potremmo definirlo un pregio; ma la sensazione è che il regista si sia autocelebrato rifacendo il verso a se stesso con risultati purtroppo deludenti.
Così, se in Donnie Darko proponeva una collocazione temporale a cavallo degli anni 80, ottimamente supportata da una splendida colonna sonora (oltre che da costumi e scenografie) in The Box troviamo “in alternativa” una precisa ricostruzione iconografica e stilistica dei primi anni 70 (in America), enfatizzata da una fotografia sporca e patinata. La mia sensazione è che in realtà il regista (memore degli ottimi risultati di critica e pubblico) abbia voluto riutilizzare lo stesso layout (una sorta di sua cifra stilistica), riadattandolo e plasmandolo su di una nuova storia che esattamente come Donnie Darko (anche se con un processo diverso) entra in looping per riportarci infine ad un punto ben preciso da intendersi quale chiave di volta dell'intera matrice narrativa. Una dinamica già usata (con risultati più o meno soddisfacenti) da registi del calibro di Lynch (in Lost Highway), ma soprattutto M. Night Shyamalan (il sesto senso, Unbreakable, The village). La differenza è che mentre in D.D. i piani di lettura sono diversi, complessi e mirabilmente legati ad una serie di nozioni tra il reale ed il puramente fantasioso che ben riescono ad immergere completamente lo spettatore in una vorticosa concatenazione di eventi fino alla rivelazione finale (variabile a seconda delle diverse scuole di pensiero). In “The Box” i primi 25 / 30 minuti sono davvero magistralmente diretti e interpretati, sono sequenze nelle quali è riconoscibile una sorta di rumorosa inquietudine di fondo; un disagio dell'anima che serpeggia e che pian piano prende il posto della “maschera” da tranquilla famiglia felice americana. C'è qualcosa di più, ci sono aspettative disattese e traumi interiori repressi.
Eccezionale la forza espressiva e gestuale di Mr. Steward nel descrive a Cameron Diaz il funzionamento della macchina ed il relativo “contratto”.
Andando oltre, il calo qualitativo e stilistico è tangibile; il film si sfilaccia...racconta ma non risolve e le possibili interpretazioni hanno una base davvero deludente legata alla “degenerazione morale”e al possibile riscatto “solo se”...Non mi sento comunque di bocciarlo pienamente, anche se alla fine è già il secondo tentativo (vano) da parte di Kelly di riprodurre lo standard eccelso raggiunto con Donnie Darko.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  08/01/2010 13:17:19
   9 / 10
Come scritto nel commento precedente è un film che o si ama o si odia.
Personalmente, alla prima visione, è un film che ho amato e che mi ha tenuto incollato alla poltrona. Quasi due ore di grande cinema, di grandissima atmosfera. un cinema che ricorda molto i film di complotti anni '70. un po i classici noir, con venature da horror e da commedia e un pizzico di fantascienza.
Il ragazzo prodigio Richard Kelly scrive, dirige e produce basandosi su un racconto breve di Matheson. La trama è originalissima, di grande interesse e molto appassionante. Magari analizzandolo meglio e ad una seconda visione la sceneggiatura potrebbe risultare leggermente incompiuta, perchè vengono trattati diversi temi importanti, senza mai essere ben approfonditi. Naturalmente servono a mantenere quell'alone di mistero (molto lynchano) e incertezza di cui la pellicola è stracolma, ma non si può buttare tutta questa carne al fuoco rischiando di lasciare buchi enormi sulla strada. In questo Kelly deve ancora maturare.
X-files, 2001, Strade perdute, autocitazioni a Donnie e Southland Tales tutto mescolato con tanta originalità in un'opera emozionante e da brividi. Diretta in maniera superba, fotografata alla grande, con delle ottime musiche e con un cast discreto, infatti se la Diaz è pessima il personaggio indimenticabile è quello dello straordinario Frank Langella.
In conclusione alla prima visione questo è il mio voto, magari riguardandolo calerà, ma posso assicurarvi che questo film non si dimentica.

Questo ragazzo ha il dono di riuscire a far riflettere lo spettatore, a farlo pensare e a fargli mettere in moto in cervello, durante e (soprattutto) dopo la visione di un film. Applauso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  06/01/2010 23:37:26
   9 / 10
Condannereste a morte qualcuno che non conoscete per 1 milione di dollari? Il tutto semplicemente premendo un tasto rosso in una scatola?
L'ultima fatica di Kelly parte proprio da qui.
Basato su una short story di un grande come Matheson (incredibilmente pubblicato per la prima volta su Playboy), Kelly sceneggia e dirige il suo ennesimo lavoro atto a dividere: chi lo ama o chi lo ritiene una grossa castroneria.

Se devo esprimere un aggettivo per questo interessantissimo regista direi: furbo. Anzi intelligentemente furbo. Infatti costruisce un'opera basata sul mistero, strani individui che lasciano messaggi criptati, sfigurati e sinistri commercianti porta a porta. Via via, tra sequenze oniriche che richiamano Lynch, viaggi interspaziali e temporali, scene drammatiche, altre di richiamo horror qualcosa si chiarisce ma chi conosce il cinema di Kelly non può certo attendersi la pappa pronta. Ed infatti molte sono le cose non chiare ma la soddisfazione di esser rimasti un'ora e 50 attaccati alla poltrona c'è.
Ben diretto, ben costruito (o furbamente costruito) e ben recitato (Frank Langella un mito!).
Francamente mi trovo in grosso imbarazzo a valutarlo numericamente e sarà divertente vedere come i cinefili si spaccheranno nettamente di fronte a questa pellicola. E siccome bisogna prendere una posizione estrema (o si odia o si ama) ecco il mio voto.

15 risposte al commento
Ultima risposta 18/07/2010 17.03.23
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