the aviator regia di Martin Scorsese USA, Giappone 2004
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the aviator (2004)

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locandina del film THE AVIATOR

Titolo Originale: THE AVIATOR

RegiaMartin Scorsese

InterpretiLeonardo DiCaprio, Cate Blanchett, John C. Reilly, Kate Beckinsale, Jude Law, Adam Scott, Kelli Garner, Gwen Stefani, Nellie Sciutto, Alec Baldwin, Danny Huston, Matt Ross, Ian Holm, Alan Alda, Frances Conroy, Vincent Laresca, Brent Spiner

Durata: h 2.49
NazionalitàUSA, Giappone 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2005

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Trama del film The aviator

Gli anni d'oro dell'eccentrico miliardario Howard Hughes, industriale, produttore, regista, progettista e aviatore, ma ancora più celebre per i suoi amori per le dive più belle e famose dell'epoca.

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Voto Visitatori:   6,52 / 10 (250 voti)6,52Grafico
Miglior attrice non protagonista (Cate Blanchett)Migliore fotografiaMigliori costumiMigliore scenografiaMiglior montaggio
VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR:
Miglior attrice non protagonista (Cate Blanchett), Migliore fotografia, Migliori costumi, Migliore scenografia, Miglior montaggio
Miglior film drammaticoMiglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio)Miglior colonna sonora (Howard Shore)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio), Miglior colonna sonora (Howard Shore)
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Voti e commenti su The aviator, 250 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

nerio  @  21/02/2005 16:00:44
   8 / 10
RAGAZZI, (E KOWALSKI), UNA RIFLESSIONE…

Non sono al di sopra delle parti però,.. non vi sembra che ci siano dei giudizi un po’ troppo negativi su molti film di un certo spessore?
Da 1 a 10 dare quattro significa dargli la completa insufficienza, hovisto anche dei 3, dei 2, se i voti hanno un senso vuol dire che 3 significa una schifezza totale, con motivazioni dure, del tipo…(solo dei cretini possono vedere un film del genere…una colonna sonora più vomitevole non l'avevo mai vista… il resto del film cioè la regia, la sceneggiatura, la musica fastidiosissima e la fotografia sono proprio da dimenticare…Si provano le stesse senzazioni di quando ci si reca dal dentista: non si vede l'ora che sia tutto finito.. molto noioso sorpatutto la prima parte.. Una schifezza inenarrabile..)

Ora, premetto che ognuno può dire quello che gli pare, ci mancherebbe, e non penso che sia stato il mio lungo esilio dalle sale (la nascita del mio splendido Manuel) a farmi maturare giudizi quasi opposti ( a proposito di Aviator e Neverland) rispetto a buona parte degli interventi, però, scusatemi, qui stiamo parlando di film di un certo calibro, non di vanzinate! Allora per film inferiori che voti bisogna dare, sottozero? senza andare a pescare godzilla contro Ercole o compagnia bella, certe commediole americane possono piacere… invece secondo questa logica dovrebbero essere pura cacca.. mi si può replicare dicendo che da grandi registi è giusto desiderare sempre il meglio, bene, se per certi versi può essere valido il concetto di usare grande severità verso chi ti aspetti di più non credo però che sia giusto condannare senza mezzi termini (penosa la regia e fotografia?) registi e film di una certa rilevanza e di una certa importanza. Né Neverland né Aviator sono stati concepiti superficialmente raffazzonando su tutto quel che capitava, sia Scorsese che Foster si sono ben documentati (addirittura per anni) e poi inevitabilmente, dovendo raccontare storie così complesse, hanno dovuto fare delle scelte. E’ chiaro che chiunque, magari anche più bravo di Scorsese, (e non stiamo parlando di un esordiente, no?) avrebbe tagliato alcuni aspetti per privilegiarne altri, quelli che riteneva più idonei da raccontare. E’ nella logica di un racconto per immagini, che non è un libro, che ha un altro linguaggio e soprattutto altri tempi.
Se io volessi raccontare la storia di Garibaldi, a dir poco straordinaria, devo per forza rinunciare a qualcosa, magari anche corposo, ma se accenno appena ad es. all’amore (o parti della sua ascesa o il declino, o la battaglia di, le sue relazioni con, l’Italia nel suo insieme, l’unione europea che sarebbe venuta..) scontenterò chi lo voleva conoscere l’eroe proprio in relazione a.. e quindi sono superficiale perché ho poco sottolineato x y z…mi sembra che molti vadano al cinema non aperti a ricevere, ma chiusi nei loro recinti…provate a pensare a quanto ho scritto poc’anzi, mi è venuto di getto ma penso che corrisponda a verità, c’è chi da dei cretini a quanti è piaciuto e chi ritiene fondamentale tutto quello che non si è visto, superficialità o iperitelletualismo sono sempre e comunque delle barricate, e più si rimane nella propria trincea più si fatica non solo a godere delle bellezze che ci sono ma addirittura a “vedere” queste bellezze.

Naturalmente questo discorso non chiama in causa gli altri che pur trovandolo appena sufficiente perché appesantito da una sceneggiatura non proprio perfetta, un po’ troppo elencativo in alcuni punti, prolisso a tratti, poco approfondito in altri, con un finale non ben chiuso, beh, queste sono critiche abbastanza motivate e per lo meno vengono considerati anche i notevoli aspetti positivi .. è chiaro che io parteggio per chi è andato oltre una risicata sufficienza, queste pecche che possono esserci non possono infisciare il risultato finale, perché se ci sono le pecche ci sono anche ragguardevoli e abbondanti punti di forza, perché vedere solo quel che c’è di sbagliato?

Il bello è rappresentato da una sfavillante ricostruzione scenica della holliwood anni trenta non solo rappresentativa ma viva, vivace, pensate a quelle scene mirabolanti nei locali alla moda, che spettacolo! Pensiamo al montaggio delle sequenze aeree, ai totali grandiosi d’insieme, pensiamo a tutto questo che fa da sfondo all’ esaltato protagonista che pretende e impone anche con la forza dei
suoi dollari di coronare il suo sogno. E’ difficile pensare che tutto questo non abbia ritmo.. eppure molti di quelli che si stavano addormentando, caro kowalsky, motivano il loro sdegno
principalmente per la mancanza di ritmo… ma come fanno a dire questo? La prima mezz’ora è grande cinema soprattutto perché HA ritmo, un giovane miliardario (esaltato o don chisciotte che sia) che vuole superare limiti estremi con la determinazione di chi vuole farcela ad ogni “costo”, già solo questa riga è invitante, ha già ritmo questo incipit e siamo solo a livello di sceneggiatura, naturalmente poi bisogna vedere come lo si gira e lo si monta, bene,e allora vediamolo, calcoliamo anche la tempistica degli stacchi, se quelle non sono immagini spettacolari assemblate con ritmo incalzante allora parliamo due lingue diverse, non credete? Non è per difendere la mia categoria però a questo punto vorrei sapere da voi che cosa si intende per ritmo? e cosa di meglio avreste fatto voi in quel film? … Perché ho premesso che tutti possono dire la loro però se ci sono critiche gratuite o che cadono in contraddizione è giusto anche replicare, no?
Ad esempio molti sottolineano la prova degli attori principali e poi deprecano la regia, ma guardate che la regia è soprattutto la direzione degli attori, poi vengono anche gli stacchi e gli attacchi in post ma principalmente si lavora sugli attori, anzi, gli attori devono e vogliono essere guidati, altrimenti anche un Robert de Niro me lo ricordo moscio in un film di un regista ormai un po’ arrivato, dunque l’attore (che deve avere delle potenzialità, è chiaro) ben istruito da il meglio di sé e se di caprio ha fatto un salto di qualità notevole è merito solo ed esclusivamente di scorsese, ma se questo è un pregio perché questa semplice verità viene tranquillamente taciuta? O non si era a conoscenza di questo o è sbagliato, no?

..dopo quella mezz’ora vorticosa il film rallenta, non cala ma prende fiato, e io non vedo ancora nessun spettatore appisolato, anzi sono tutti ben attenti a seguire un’iniziale storia d’amore che si snoda in maniera del tutto particolare, fra golf e idrovolanti, e mi sembra che vi siano altre pregevoli gemme filmiche, ad es.la trasvolata notturna, avvero magica, o l’incontro singolare con una bisbetica famiglia borghese, pensateci, è l’unica che riesce a zittire l’invasato, qualcosa ci vorrà pur dire il regista, no? Un film si può apprezzarlo anche per queste sfumature, mentre scrivo me ne viene in mente un’ altra (porca vaca sto facendo tardi per andare in montaggio ma forse è fare un po’ cinema anche qua con i nostri confronti..) tanto per sottolineare che ha grande ricchezza questo film, vi ricordate quando i nostri incontrano Errold flinn alla festa nel grande locale da ballo? Ebbene c’è una sequenza che forse più di tante parole interpreta il sogno americano, dapprima Hughes non tollera che uno sconosciuto freghi qualcosa dal suo piatto, c’entrano sicuramente le sue flippe igeniste, d’accordo, ma c’è anche un attore che vuole imporre il suo stile da buletto vanitoso, sembra quasi uno scontro tra due personalità che vogliono arrivare e probabilmente lo è, sembra dirci che se in America non ti imponi non arrivi! Dopo che Hughes non cede un invitato reagisce al Flinn che gli aveva fregato la sedia e nasce un altro scontro, questo davvero fisico, e quardate la macchina da presa dove panoramica, verso la sala da ballo, gremita di gente festante con il cantante autoeccitato dal suo stesso spettacolo, è una panoramica che racconta, e ci dice che lo show deve andare avanti, sempre, anche se due si accoltellano di fianco, l’iperottimismo americano, o l’ipercinismo se vogliamo, ognuno il sogno americano lo interpreta come vuole ma quel movimento, voluto, perché poteva benissimo uscire prima, è una panoramica descrittiva che evoca riflessioni con la sola forza delle immagini!

Poi prende corpo la sua ossessione, facciamo ancora a tempo ad assistere ad uno spettacolare incidente aereo dopo quello nelle barbabietole (tutti reali) ed infine scorsese comincia a scavare sugli intrighi che personaggi equivoci mettono in atto per arrestare la sua ascesa,.. beh, se questa è una sceneggiatura banale..
..certo, nella seconda parte il regista si sofferma molto sulla vicenda della concorrenza aerea, qui possoconvenire che cambia, non perde, cambia ritmo, e nell’economia generale si avverte questo cambio di rotta che forse inficia l’equilibrio, ok, anche il finale, volendo dirci con le continue ripetizioni che da li incominciava l’ossessione definitiva che l’avrebbe schiacciato, beh possiamo discutere se veramente quell’inquadratura suggerisce tutto questo (un finale un pò equivoco o non tanto chiaro può svalutare un giudizio complessivo e viceversa) ma se avesse trovato la quadra anche in quei momenti avremmo avuto un capolavoro, no?
Certo, tra i giudizi ci sono anche eccho che da 10 e spara a tutti, il “folle colto” kowalschi che si chiede che puntini di film andate a vedere e burdi che dice con forza che c’è qualcosa che non va in giudizi così negativi su di un film di quella levatura.
Ho scritto questo piccolo sfogo, mi sembra abbastanza controllato, per sapere quanti la pensano come me, o se non sono io che non mi scorporo bene dalle emozioni per andare a vedere altre cose.. certo che a proposito di emozioni..penso che un film dovrebbe veicolare principalmente quelle sensazioni, e sebbene anche in Neverland, se proprio vogliamo spaccare il capello, c’èra qualcosa in cui si indugiava o si sorvolava, beh, il modo in cui si raccontava il tocco magico forse non coinvolgeva? Parlare agli spettatori “dentro di loro” pensate forse che sia facile? sembra che sia quasi scontato riuscire ad emozionare, anche tu kowaski (sto c.. di nome) denunci le “furberie” del regista,… ma se invece furberie non fossero? Se io avessi voluto raccontare così la storia perché per prima cosa la sentivo cosi dentro di me? Non sono scene fine a se stesse per strizzare l’ochio al botteghino (sebbene tutti ne tengano conto) ma funzionali ad un raconto intelligente. Ci sono emozioni ed emozioni, lacrime e lacrime, c’è chi piange per la Defilippa o beautiful e chi per Neverland, dove i contenuti non sono optional ma colonna portante del film, comprese le scene intense (magiche, non sdolcinate e mielose, amico lord arathom che dai 1…)
Senza polemica amico polacco, in fondo penso che tu la pensi come me, infatti ora vorrei chiedere:
Chi mi dice qualcosa? Chi lo pensa come me? O in parte? Mi farebbe piacere saperlo. Forse sono stato un po’ lungo e anche ripetitivo ma penso sincero.
Un abbraccio a tutti
Ades i vag a muntè (immagini)
Nerio




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