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Il film è ispirato a una storia vera che io francamente non conoscevo. E' la storia di un venditore frustrato e in parte psicolabile che matura piano piano la consapevolezza che il mondo è sbagliato, che ci sono quelli (pochi) che si arricchiscono e quelli (tanti) che navigano nelle mer.da e nelle difficoltà.
Direi una storia attualissima e non solo in America la terra del grande sogno, forse in passato....(ora ci vuole il passaporto elettronico solo per passarci....) E S. Penn è un uomo solo contro il sistema, sistema sbagliato secondo lui, è un uomo con un lavoro in cui non crede, una moglie che l'ha mollato, amici zero, la solitudine nell'America di Nixon, di un presidente che ha rappresentato per anni l'avidità del potere, dei soldi e dei sotterfugi.
Penn è questo film, il resto è contorno, il suo stato d'animo viene disegnato molto bene, il crescendo di irrequietezza è reale, le sensazioni e le difficoltà che trasmette sono palpabili.
Gli altri personaggi sono marginali a parte forse il suo capo, insegnante delle basi di una PNL arcaica applicata all'azienda.... come diventare un uomo di successo e credere in sè stessi.... è il suo insegnante, ma forse anche la sua fine....
Il film scorre effettivamente un pò lento, ma è naturale visto che si gioca su un solo personaggio molto interiorizzato. Se si segue la sua evoluzione risulta molto interessante, personalmente l'ho trovato così, se si aspetta l'azione si aspetta troppo.....
Ricorda per certi versi Taxi Driver, di cui riprende alcuni motivi: come la voce fuori campo dei pensieri, come il maturare delle scelte di T. Bickle che qui sono quelle di Bicke (notare la somiglianza del cognome...), come la decisione di fare qualcosa di importante per farsi conoscere....
Alcune scene sono molto belle, su tutte quella nella sala d'aspetto dell'aeroporto.
E poi una menzione speciale all colonna sonora: il sottofondo del concerto n° 5 per piano "Imperatore" di Beethoven...tra le mie musiche preferite.... complimenti.