the assassination regia di Niels Mueller USA, Messico 2004
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the assassination (2004)

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locandina del film THE ASSASSINATION

Titolo Originale: THE ASSASSINATION OF RICHARD NIXON

RegiaNiels Mueller

InterpretiSean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Brad Henke

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA, Messico 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Niels Mueller

•  Link al sito di THE ASSASSINATION

Trama del film The assassination

La storia vera di Sam Bicke, un commerciante di mobili che nel 1974 pianificò l'assassinio del Presidente Richard Nixon.

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Voto Visitatori:   6,13 / 10 (51 voti)6,13Grafico
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Voti e commenti su The assassination, 51 opinioni inserite

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VincVega  @  05/07/2021 09:59:27
   7 / 10
Il modello è palesemente "Taxi Driver" (ed è curioso come i nomi dei due protagonisti, Samuel Bicke (Byck nella realtà, dato che si tratta di un film ispirato a eventi realmente accaduti) e Travis Bickle si assomiglino tanto), ma "The Assassination of Richard Nixon" ha un'anima propria e non capisco perchè sia rimasto un film di nicchia poco conosciuto e non abbastanza apprezzato. Un Sean Penn mostruoso nei panni di un venditore un po' disadattato alla ricerca dell'"American Dream", piano piano capisce che quel sogno rimarrà un'utopia. Samuel capirà che quegli ingranaggi non fanno parte del suo modo di essere e progressivamente cadrà in un vortice di paranoia e follia, complice anche una situazione familiare disastrata, troverà in Nixon il bersaglio delle sue frustrazioni. Qualche momento fuori fuoco c'è, in particolare nella seconda parte, ma "The Assassination" è una pellicola che vale la visione.

DarkRareMirko  @  14/01/2016 02:57:42
   8½ / 10
Quasi ottimo affresco sulla pazzia, con un Penn fenomenale (basta guardargli gli occhi...); molte volte sono stati portati on screen persone instabili ma tale Sam Bicke rimane comunque impresso.

Mueller dirige con mano sicura e solida, ma lo script poteva dare più spazio alla moglie (discreta la Watts), al fratello (Wincott imperturbabile) e a presupposti vari (quanti potenziali Bicke ci sono oggigiorno?).

C'è un'atmosfera tutta particolare che mette molto a disagio, e c'è anche molta maestria, quindi, capace di comunicarla, sino ad un finale intensissimo e molto drammatico (sull'aereo), molto fedele alla vicenda reale.

Interessante notare, come dicono anche altri siti, che Bicke fu una delle prime persone a voler usare un aereo come bomba volante (lui infatti voleva schiantarsi contro la Casa bianca e non può non tornare alla mente l'11 settembre, o il mito dell'11 settembre).

Coproducono Di Caprio ed Alfonso Cuaron.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  31/03/2015 19:30:59
   8 / 10
Ottimo film ... Ideale incrocio tra Taxi Driver e Un giorno di ordinaria follia ... in più ispirato a una storia vera ,quindi con la prerogativa dell'assoluta originalità degli eventi...
Grandissimo Sean Penn.. per me ci poteva stare anche una nomination agli oscar.
Si scivola per l'intera pellicola nel vortice di follia delineato dalle convinzioni del povero Bicke.. non c'e' più nessuna certezza ,il matrimonio il lavoro e lo Stato ogni fallimento alimenta il serbatoiodella vendetta che arriverà con la forza della disperazione e della pocoa lucidità di chi è vittima delle proprie turbe..
Potrebbe sembrare un pò lento nella parte centrale ,ma voglio imamginare che sia voluto per far meglio capire il disaddattamento del protagonista..

Goldust  @  12/05/2013 16:16:00
   6½ / 10
Un film tratto da una storia vera che si lascia vedere e nulla più. Il suo motore è un gigantesco Sean Penn, abilissimo nel rappresentare alla perfezione la pericolosa instabilità ideologica di Sam Bicke.

maitton  @  05/12/2012 10:07:01
   6 / 10
mah...a mio modo di vedere e'un film riuscito solo in parte.
credo manchi, fondamentalmente, una buona parte introduttiva del personaggio sam, cosa che alla lunga si riflette negativamente sul film.
sean penn splendido come sempre, ma stavolta non basta.

Federico  @  22/11/2011 16:39:57
   7½ / 10
film al di sopra delle aspettativa, non l'ho trovato assolutamente lento... penn, allo stato attuale, è il miglior attore in circolazione

Manu90  @  24/09/2011 12:17:53
   4½ / 10
Film "sciapo", con una regia quasi inesistente. La pellicola viene salvata da un grande Penn, come suo solito, che sforna un interpretazione davvero non male. Consigliato? si e no. No per il film di per se, si per la prova del protagonista, per vedere che razza di attore è Sean Penn.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  07/05/2011 10:33:24
   7 / 10
Bel film, sean penn ci lavora sopra praticamente da sopra. Viaggio nella vita di un venditore di mobili disturbato, con problemi lavorativi, affettivi e familiari. Molto riflessivo ma non mi ha annoiato.
Buono.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  03/02/2011 14:37:31
   3½ / 10
Penn fornisce un'ottima interpretazione, ma il film è estremamente noioso (ma davvero tanto).

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/03/2020 21.12.54
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Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  08/02/2010 17:30:55
   4½ / 10
Rivisitazione in chiave moderna del capolavoro di Scorsese (Taxi Driver) non riuscita... che punta principalmente sull'interpretazione magistrale di Sean Penn ma rovina su stesso per quanto concerne l'efficacia dei singoli personaggi

paolo80  @  11/10/2009 18:40:32
   6 / 10
La pellicola si regge quasi esclusivamente sulle spalle di Penn che, pur non essendo in presenza del suo miglior lavoro, ancora una volta si dimostra esser molto bravo.
Lo sviluppo della vicenda è molto lento ed anche un po' monotono, con poche scene che rimangono nella memoria; la seconda parte si mostra esser migliore della prima, sia come ritmo della narrazione che come storia.

Paolo70  @  11/05/2009 17:31:06
   5½ / 10
Film patetico, assegno un voto in più per l'interpretazione di Sean Penn e per il fatto che il film sia ipirato ad una storia vera.

topsecret  @  29/04/2009 16:32:44
   7 / 10
Una buona prova di Sean Penn, emotivamente convincente nei panni di un uomo che incarna la solitudine e la follia ossessiva che riversa nei confronti della società e di un sistema politico bacato e corrotto.
Un finale crudo ed inevitabile, dall'esito scontato.
Naomi Watts e Don Cheadle svolgono bene il loro ruoli da comprimari.

Invia una mail all'autore del commento franx  @  04/02/2008 18:17:06
   6½ / 10
Ottimo Sean Penn, ma probabilmente TROPPO Sean Penn.
La follia omicida dell'uomo qualsiasi è resa in maniera estremamente realistica e mi torna in mente UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA che però è più macchiettistico.
Scene estremamente lunghe rovinano un po' i toni, ma alla fine riesce a convincere e a far entrare lo spettatore in questo personaggio, nella sua sensibilità ferita, nel suo desiderio di umanità che si scontra sul muro del vivere quotidiano, muro su cui tutto ciò che sei e che hai fatto viene rapidamente scritto e altrettanto rapidamente cancellato, senza lasciare traccia.
A questo Sam si ribella, ma il suo tentativo fallisce e il sistema lo stritola.
Il tema è attualissimo se si pensa alle varie stragi nei licei e via dicendo, la strage di Erba.
La follia, il sangue e la morte come risultato di una serie di vessazioni per lo più invisibili, di torture celate, che per una persona "normale" sono "vita ordinaria", mentre per coloro i quali sono rappresentati dal personaggio del film, sono assolutamente insostenibili.
Colpi su colpi, fino alla goccia che fa traboccare il vaso di una mente malata, già malata, come il film lascia intuire.
Un discreto colpo al sistema americano, al sogno americano e alle altre stupidaggini.

quaker  @  24/11/2007 21:53:37
   7 / 10
Sean Penn è senza dubbio un grande attore, ma questo non è certo il migliore dei suoi film. Troppo lento, insistente sul tema dei vincitori e vinti, scontato, senza nerbo, senza un messaggio chiaro. Naturalmente è al di sopra di tante schifezze che circolano, ma pretende troppo dallo spettatore e dà pochissimo.
Vale la pena di vederlo, ma non ti rimane impresso, non ti coinvolge in nessun modo. Non spiega le ragioni dei vinti, tace o è ambiguo sui torti dei vincitori.

luca2012  @  20/10/2007 22:48:26
   8 / 10
Bellissimo film con un grandissimo Sean Penn. A mio avviso molto più bello di Taxi Driver.

sonhador  @  14/10/2007 17:13:10
   8 / 10
bellissimo film sulla storia di un uomo che subisce una serie di ingiustizie e si ribella invano al sistema. Il "taxi driver" del duemila. Bravissimo Penn

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/08/2007 18:24:34
   5½ / 10
Sebbene la bravura di Sean Penn riesca a dare un contributo decisivo per non dire preponderante al film, la scelta del regista di dare un tono troppo dimesso alla pellicola, ne accentua troppo la sua pesantezza e sacrificando i ruoli di contorno. Don Cheadle e Naomi Watts avrebbero meritato più spazio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/06/2007 00:17:46
   7 / 10
film che arriva al sette grazie alla bravura del protagonista...a mio avviso una delle sue migliori interpretazioni!
tiene in piedi un film che non ha molto di originale(oltretutto tratto da una storia vera)...
ha il merito di non annoiare mai!
riflessivo

Sciamenna  @  17/06/2007 11:32:36
   7 / 10
Il film vuole essere una costante e degenerante introspezione nella mente di un uomo che diventa prigioniero di se stesso, della sua educazione, della sua umiltà e del suo represso desiderio di vendetta..
Nixon dalle fattezze demoniache via cavo è il simbolo di un angoscia che latita, di quell'angoscia che un uomo introverso e sognatore prova sempre più forte per la perdita del suo mondo, di un equilibrio mentale precario andato progressivamente a perdersi e simboleggiato nel film dal parallelo e progressivo distruggersi della famiglia di sam..

Dare un senso alla sua vita, alla rabbia ed al rancore provato per piccole e quotidiane ingiustizie in una piccola america, diventa per sam " sublimare " il suo odio per il quotidiano in un atto simbolico in aiuto di tanti altri come lui ( si spiega così anche il supporto alle " black panthers " )..

Questa interessantissima storia è retta quasi interamente da Sean Penn, la regia mi è sembrata forse poco caratterizzante

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  27/02/2007 17:11:24
   6 / 10
Un voto che raggiunge la sufficienza solo grazie alla interpretazione di un Penn molto bravo, un uomo semplice e onesto che improvvisamente sviluppa una ossessione per Nixon fino ad arrivare a pensare di ucciderlo. Un America anni 70 ritratta dal punto di vista di un emarginato disperato, con molti problemi anche familiari e con un contrasto ideologico con il potere e le sue menzogne. Molto drammatico, ma impalpabile come un brodino sciapo.

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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  01/10/2006 09:27:53
   6½ / 10
Film essenziale costruito sulla straordinaria, ma non sempre naturale, interpretazione di un grandissimo Penn , che è il film stesso.
Quindi valutando il film si valuta l'attore. Per questo motivo alzo il voto, perchè, pur rimandandomi a Taxi driver per il tema di fondo, il film mi è parso meno sincero, meno efficace: qui la regia latita, là c'è Scorsese.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  20/05/2006 15:10:29
   4 / 10
Lento, piuttosto noioso e con un brutto finale.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  20/05/2006 15:00:42
   6 / 10
Un film asciuttissimo e a tinte scure, con elementi positivi come la straripante interpretazione di Sean Penn - davvero uno dei più valenti attori americani in circolazione - e lati negativi, come un minimalismo che diventa eccessivo.
Interessante la tematica, ma la realizzazione stenta, e alla fine ci si ritrova parzialmente delusi.
Comunque la sufficienza la raggiunge.

juliette  @  08/05/2006 21:54:12
   4½ / 10
Non mi è piaciuto per niente, troppo lento, noioso.
Finale pietoso. Peccato perchè era anche originale e incomprensibile a tratti, ma tutto si svolge al ritmo di una lumaca. Non m'è piaciuto

Mensanina  @  04/01/2006 01:09:48
   3 / 10
Brutto! Ho noleggiato il dvd e Blockbuster sentitamente ringrazia!

CRJONTHEWEB  @  09/12/2005 14:54:11
   2 / 10
RISPARMIATE SOLDI, EVITATELO.

deus  @  23/10/2005 13:26:33
   5 / 10
sean penn oramai come attore è in pieno declino,sono lontani i suoi film nell'epoca "*******". in questo film la sua recitazione è stata alquanto macchinosa,lenta, e a tratti ridicola,rendendo il film una lagna continua con un finale affrettato e senza pathos. Magari il tutto poteva girare meglio con un attore diverso

volubilis  @  05/10/2005 14:30:05
   5 / 10
La storia prometteva.... poi mi ha un po' deluso... ma Penn è molto valido.

Tara84  @  27/08/2005 12:15:23
   7 / 10
Come influisce la società americana su di un uomo dai semplici e veritieri ideali?? Creando un potenziale assassino.....!!
Un buon film drammatico molto semplice che però fà pensare...!
Sean Penn davvero bravo e una sufficienza piena anche a Naomi Watts (l'ombra di The Ring e del filmaccio che ne è stato aleggierà per molto tempo sulla sua testa!).
Da Vedere!


brenz  @  23/08/2005 12:44:24
   7 / 10
Il protagonista è veramente bravo.
La storia può sembrare un po' scontata, il film magari un po' lento, ma se lo si guarda attentamente si scopre piano piano la psicologia di tutto quanto.
Non è un colossal ma in qualche modo è intrigante.

frank193  @  18/07/2005 17:02:50
   4 / 10
lento lento LENTO!!!!!! assolutamente soporifero!!! la trama potrebbe anche esserci ma non "succedendo" nulla per tutto il film, sfuggire al dormiveglia e' quasi impossibile........
sprecato anche su dvd....

Moderator  @  04/06/2005 17:04:10
   7 / 10
kekkolorusso  @  16/05/2005 14:13:51
   6 / 10
Carino!
Bravo Penn......però non so c'è qualcosa che non mi convince!
Sarà che il Penn di questo film mi ricorda troppo quello di Mi chiamo Sam!

carlinho82  @  20/04/2005 16:01:18
   7 / 10
mi pare un bel film,che evidenzia i problemi di una società,ma è troppo lento e tragico.in ogni caso l'interpretazione di sean penn è come sempre ottima


Delfina  @  14/04/2005 15:47:39
   10 / 10
Un film molto interessante che ci parla dell'epoca hippy e di Nixon in America... e del conflitto e della crisi tra questi due mondi.
Molto bella la fotografia, che mostra la desolata provincia americana, e la sceneggiatura. Utile anche per ripercorrere la storia degli ultimi trent'anni. Grande Sean Penn, con una recitazione di un crescendo drammatico avvincente.

brian  @  07/04/2005 22:38:31
   5 / 10
ma...ma...non so...pensavo molto meglio....la storia è noiosa e non si evolve...salvo solo sean penn...

Ballpoint  @  07/04/2005 20:33:01
   3 / 10
......noto con dispiacere che al peggio non c'è mai fine........

gibi  @  28/03/2005 16:48:35
   4 / 10
Ragazzi, che tristezza. Il film è di una lentezza esasperante e di una banalità senza fine. Certe scene ed espressioni sono ripetute senza fine. Prevedibile. Non un guizzo, non un colpo di scena, niente, né a livello di trama, né di dialoghi, né di analisi interiore dei personaggi. Le riprese con la macchina da presa non fissa, che si muove, a volte fanno venire il mal di stomaco. Non ho parole. In una delle ultime scene il protagonista sta quasi per addormentarsi... anch'io ho rischiato... il finale non poteva che essere in linea con il resto del film. Piatto. Non si capisce se il protagonista debba essere considerato un eroe, un mentecatto, un poveretto, un pazzo, un illuso, uno che va ricordato perché ha cercato di fare qualcosa. O forse è proprio questa la chiave attraverso la quale va letto il film: questo sistema produce questi drammi. Ma se è questo il fine, lo si poteva sicuramente rendere meglio. Non andatelo a vedere, per favore.

Fredsss  @  21/03/2005 19:17:28
   1 / 10
Dio, PERCHE'??????????????????????????

marie  @  20/03/2005 20:01:32
   4 / 10
Un film che ho guardato con tutta la pazienza e l’attenzione, influenzata senza dubbio dalla presenza di Sean Penn, ma è impossibile salvarlo. Inutile perdersi in banali analisi psicologiche è semplicemente inconsistente e noioso da sentirsi male. Una persona disperata e che entra nel pericoloso circolo della paranoia e ossessione, ma non credo sia necessario sprecare parole, troppo deprimente e angosciante non regala neanche un attimo di emozione.
Sean Penn è comunque un attore incredibile e lo dimostra ancora una volta


8 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2005 14.45.32
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mmax  @  17/03/2005 19:28:45
   8 / 10
un film lodevole per contenuti,non facile per tutti .bravo sean.

pardossi  @  15/03/2005 23:55:39
   7 / 10
Critica estremizzata ed esasperata di una società per molti versi pregna d'ipocrisia e opportunismo, che poco o nulla lascia a chi vorrebbe o sognerebbe di cambiare l'ormai incrostato apparato.
Veramente ottima interpretazione di Sean, un film che colpisce per l'apparente semplicità con qui il regista trasmette le emozioni del protagonista.


Ciccio  @  11/03/2005 13:57:37
   9 / 10
Che grande attore, in alcune scene ricorda il nostro Giorgio Tirabassi! Comunque... La regia è mediocre! Gli attori TUTTI magistrali... Anche il panzone! Le musiche e la ftografia sono da OSCAR eil film meritava almeno un oscar. W Federica Felini e la sua scollatura

ellida  @  09/03/2005 16:36:20
   8 / 10
Eccezionale Sean Penn, che rappresenta l'altro lato della medaglia del "sogno americano".
Semplice, insicuro, fragile psicologicamente, non riesce ad inserirsi nel mondo degli uomini d'affari-pescecani a causa della sua onestà ed integrità.
Vittima in tutti i sensi: non è in grado di ottenere il lavoro sperato e per mesi deve subire le angherie del suo datore di lavoro prima di licenziarsi e quindi finire in ristrettezze economiche; abbandonato dalla moglie che lui non aveva mai smesso di amare e che ha preferito un nuovo compagno; quasi del tutto privo di amici e per di più rinnegato dal fratello, che lui aveva cercato di ingannare.
La sua morte viene colta nell'indifferenza più totale da parte di quelle persone che lo conoscevano.
E' un film che ti spinge a riflettere.

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Ultima risposta 10/03/2005 16.27.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/03/2005 01:20:51
   7 / 10
Siccome io "vivo i film senza vederli" devo ammettere che l'unico sollecito a vedere questo film era la presenza di Sean Penn. Detto questo, temevo questo film come la peste: proprio mi indisponeva l'idea di trovarmi davanti i vari "tutti gli uomini del presidente" o "salvate la tigre", film solidi cui pero' il mio stato d'animo opponeva un netto rifiuto. Beh in parte mi sbagliavo. Superato il timore di ritrovarsi alle soglie dei misteri delle tre carte, un vago ricordo del "giorno dello sciacallo" mi riporta in binari più consoni.
Mi sembra interessante quanto il cinema recentemente faccia del verbo e della parola una metaforica riconoscibilità (dai tempi di Welles ai giorni nostri, "il prezzo del futuro" vs. Hughes-Di Caprio in "The aviator") e il Sam Bickle di Penn, uno tra i 211 milioni di granelli di sabbia degli Stati Uniti d'America, lo conferma continuando a percepire la dimensione sociale con quel senso di vuoto in cui integrarsi o denunciare un netto rifiuto, ripetendo continuamente "io io avrei un'obiezione da fare". Il condizionale è d'obbligo: nel momento in cui sopraggiunge l'obiezione, la mente di quest'uomo vacilla e quasi "pretende" di proteggere il sistema. Sam Bickle è un medio(cre) che sta esattamente a metà tra le due mete prefisse: si cruccia di non poter essere come quel mostruoso capo e il suo squallido figlio, fiuto degli affari e orribile vocazione sorniona a stritolare l'ultimo perdente nella propria morsa E si lascia ferire, mortificare, colpire. Ma al tempo stesso non ha abbastanza fegato per reagire, se non attraverso un'interiorità che lo porta via via verso la follia, vomitando letteralmente tutto il dissenso che da pasionaria rivendicazione dei diritti civili e umani diventa febbre distruttiva e apoteosi di (carente) onnipotenza: il delirio ("un uomo viene ricordato solo per quello che ha fatto" ) si sviluppa gradatamente, con una staticità a volte inesorabile (decisamente tediosa per chi non si è preparato in tempo) ma trova proprio nella prima parte scampoli di altissima abilità a connettersi tra desiderato e possibile, l'ambivalenza di un'uomo che impara inutilmente "il potere è uno stato della mente" - tipicamente reader's digest - con colui che "penetra" ed empatizza le rivendicazioni razziali della Pantere Nere o di altri più o meno evidenti Servi dell'Umanità. Torna alla mente Taxi Driver, quel Travis Bickle incapace di lasciarsi alle spalle i ricordi del Vietnam, ma Sam Bickle non solo VIVE la sua trincea senza essere stato al fronte, ma trova in Nixon - presidente della famosa "dirty war" - il più attendibile nemico su cui riversare tutto il senso dell'odio per l'ingiustizia e per la sua sofferenza. Emblema del fallimento che conia lo slogan pretestuoso dei "tanti poveri soldati morti per colpa sua" solo per il proprio ego(t)istico dissenso personale (certo non per solidarietà o indignazione concreta). Travis Bickle l'epuratore di New York è rimasto Icona assoluta, mentre Bickle ha la tumultuosa affettazione di un Timothy McVeigh, almeno nel finale. Scrive a Leonard Bernstein trovando un'insolita confessione col celebre autore di West Side Story, quasi cercasse un confronto filosofico o teologico con quello che è soltanto un grande musicista. Si capisce che sia farina del sacco (lo script) di Payne, evidenti certi insistiti parametri nel personaggio. Ma proprio come il cinema di Payne, a volte questa (interessante ma faticosa) radiografia unilaterale, questo bisogno di comprimere il personaggio per l'intera durata del film, calcando la mano sulla sua psiche instabile e rafforzando sempre più la sua follia, rischia di essere il suo grande limite: sembra interessare una sfera in cui l'apologia del contesto (tutto sommato comprensibile, eccessi e contraddizioni di Bickle a parte) originario sfuma nel bisogno omertoso e un po' vile di respingere la rabbia per incontrare la follia. Un'epilogo inquietante sì, ma tutto sommato costruito in modo da rassicurare lo spettatore che in fondo si tratta sempre di psicopatologia mentale, di dividere percio' lo spettatore dall'identificazione anche parziale col pur ambiguo personaggio (mai si solidarizza davvero con lui, mostra la corda molto presto, ma nel sentirsi "schiavi" e accettarlo un fondo di verità analogica esiste). Questi in fondo le lacune formali che non mi fanno gridare al capolavoro, ma indubbiamente un'esperienza tutt'altro che edulcorata che non ho evitato di fare. L'alienazione costerna, e mi costringe a viverla, per quanto odiosa sia. Di quanti film potrei dire lo stesso?

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Ultima risposta 22/03/2005 12.21.21
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andreapau  @  05/03/2005 14:37:29
   7 / 10
mi è piaciuto,perchè credo di aver raggiunto una maturità tale,da riuscire a giudicare una pellicola senza immedesimarmi.e vi assicuro,che è molto facile,cadere dentro questo film,per la interpretazione estremamente forzata di penn.è difficile non provare una innata simpatia per la sfortuna e la purezza autistica di questo antieroe,di questo sconfitto.ma come ho detto,ormai sono grande,e non credo piu' alle favole.quindi,questa è niente altro che la storia di un quasi psicopatico,che viene schiacciato dalla pressione alla quale TUTTI siamo sottoposti.non provo solidarietà per uno che in nome di pseudo-principi,sacrifica qualunque cosa,anche la sua famiglia..e non è certo un vile,chi cerca di essere un po' flessibile.questo è il personaggio e la sua utopia.attraverso questo antieroe,il lato buono della pellicola:un america che la smette con i lustrini e le parate cinematografiche autocelebrative,per "distrarsi"un attimo da se stessa,e immaginare,solo per un attimo,che forse la perfezione del suo sistema,fà acqua sotto diversi punti di vista.mi sembra un film rispettoso e mai ruffiano,spietato e non autoindulgente,che non classifica e non giudica,che rispetta molto la libertà dello spettatore

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Ultima risposta 22/03/2005 12.24.23
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Massimiliano73  @  05/03/2005 07:38:18
   9 / 10
Bellissimo!
Grande prova d'attore per quello che forse oggi è il più grande di tutti .

SimmetriA  @  04/03/2005 18:03:50
   4 / 10
basta con questi film..."tratti da una storia vera".... mi sono stancato di veder romanzare storie, modificarle a piacimento...giocare su storie tristi...
la trama nn è un granchè ...non è originale...è una brutta copia dello splendido TAXI DRIVER.....che immagino nessuno di quelli che apprezza il film conosce minimamente...
bhe la verità è che mentre De niro era ingenuo impacciato ma sempre con stile, qui sean penn sembra un allucinato autistico...senza togliere nulla a sean penn che c ha regalato un ottimo mystic river....ma qui mi è parsa una recitazione forzata non coerente con grosse lacune...
la regia non è nulla di particolare...come anche la fotografia..

gli dò un 4 perchè a mio giudizio il film merita di meno di un 8 o un 9....essendo una farsa...o meglio una parodia di taxi driver....(che è da vedere)


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Ultima risposta 06/03/2005 00.32.54
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Viaggiatore  @  03/03/2005 09:16:21
   7 / 10
Il film è ispirato a una storia vera che io francamente non conoscevo.
E' la storia di un venditore frustrato e in parte psicolabile che matura piano piano la consapevolezza che il mondo è sbagliato, che ci sono quelli (pochi) che si arricchiscono e quelli (tanti) che navigano nelle mer.da e nelle difficoltà.

Direi una storia attualissima e non solo in America la terra del grande sogno, forse in passato....(ora ci vuole il passaporto elettronico solo per passarci....)
E S. Penn è un uomo solo contro il sistema, sistema sbagliato secondo lui, è un uomo con un lavoro in cui non crede, una moglie che l'ha mollato, amici zero, la solitudine nell'America di Nixon, di un presidente che ha rappresentato per anni l'avidità del potere, dei soldi e dei sotterfugi.

Penn è questo film, il resto è contorno, il suo stato d'animo viene disegnato molto bene, il crescendo di irrequietezza è reale, le sensazioni e le difficoltà che trasmette sono palpabili.

Gli altri personaggi sono marginali a parte forse il suo capo, insegnante delle basi di una PNL arcaica applicata all'azienda.... come diventare un uomo di successo e credere in sè stessi.... è il suo insegnante, ma forse anche la sua fine....

Il film scorre effettivamente un pò lento, ma è naturale visto che si gioca su un solo personaggio molto interiorizzato.
Se si segue la sua evoluzione risulta molto interessante, personalmente l'ho trovato così, se si aspetta l'azione si aspetta troppo.....

Ricorda per certi versi Taxi Driver, di cui riprende alcuni motivi: come la voce fuori campo dei pensieri, come il maturare delle scelte di T. Bickle
che qui sono quelle di Bicke (notare la somiglianza del cognome...), come la decisione di fare qualcosa di importante per farsi conoscere....

Alcune scene sono molto belle, su tutte quella nella sala d'aspetto dell'aeroporto.

E poi una menzione speciale all colonna sonora: il sottofondo del concerto n° 5 per piano "Imperatore" di Beethoven...tra le mie musiche preferite....
complimenti.

Da vedere non a cuor leggero.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/03/2005 14.40.58
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magy  @  02/03/2005 16:02:05
   9 / 10
bellissimo...
nn mi aspettavo un film così triste e commovente ...ma mi aspettavo un interpretazione da brivi di sean penn...
mi è piaciuto tantissimo ,,
da vedere

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