the addiction - vampiri a new york regia di Abel Ferrara USA 1994
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the addiction - vampiri a new york (1994)

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locandina del film THE ADDICTION - VAMPIRI A NEW YORK

Titolo Originale: THE ADDICTION

RegiaAbel Ferrara

InterpretiChristopher Walken, Paul Calderon, Lilli Taylor, Annabella Sciorra, Edie Falco, Kathryn Erbe, Michael Imperioli

Durata: h 1.26
NazionalitàUSA 1994
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 1994

•  Altri film di Abel Ferrara

Trama del film The addiction - vampiri a new york

Studentessa alla vigilia della laurea in filosofia viene contagiata da una vampira di nome Casanova, traendone piacere, forze e vitalità. Sprofonda nell'abominio del sangue, contagiando uomini e donne con cui viene in contatto.

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Voto Visitatori:   6,99 / 10 (71 voti)6,99Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su The addiction - vampiri a new york, 71 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Vegetable man  @  24/10/2022 22:12:38
   5 / 10
Un film pretenzioso, didascalico, verboso, e poco riuscito. Se non altro non la tira per le lunghe, ma quel poco che si vede non è certo memorabile. Il nome di Walken in locandina è praticamente uno scam, compare per una scena di due minuti appena. C'è giusto la curiosità per la presenza di due degli attori principali dei Soprano, Edie Falco e Michael Imperioli (quest'ultimo compare per una manciata di secondi).

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Ultima risposta 25/10/2022 10.20.16
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LucaT  @  18/09/2020 01:35:40
   2 / 10
un film che avevo tempo fà visionato di sfuggita
vedi per il bianco/nero vedi il poco interesse che la storia sembrava proporre
ripreso con attenzione non lo trovo personalmente un film degno di nota
anche se l interpretazione di Christopher Walken è gradita
ma come film nel suo insieme non mi ha soddisfatto
nella mia -ignoranza senza confini- non ci trovo nulla di cosi eccelso
inoltre anche il bianco/nero artistico non trovo che aiuti
come la parte finale degenerata e sanguinosa
che sembra fatta a doc come fosse un -contentino- alla visione
o come il finale non-sense
e i buchi di sceneggiatura come fossero -time lapse-
ma tutto questo è arte
a me non basta questo per dire arte
e anche se fosse cè anche quella che non è fatta bene
è un film che a me personalmente non è proprio piaciuto

antoeboli  @  25/07/2014 00:15:05
   5 / 10
Tecnicamente è uno sballo ancora oggi , poi con la fotografia tutta particolare in bianco e nero , rende l atmosfera maledettamente inquietante , e con i personaggi molto dei quali con occhialoni scuri , quasi siano li che ti vogliono mangiare .
Quello che però non funziona almeno per i miei gusti è la regia troppo lenta ,che riesce facilmente a far venire sonno . Inoltre non è sicuramente il classico film sul vampirismo che ti aspetti , ma ha un suo significato profondo che bisogna saper cogliere .
Il livello di recitazione è molto buono , anche se dal trucco mi aspettavo che spuntasse una volta almeno qualche canino insanguinato . Mentre questi vampiri sembrano avere tutti denti standard.
Lo consiglio diciamo a quelli che sono alla ricerca dell'horror di classe per soli palati fini.

topsecret  @  14/05/2014 20:08:50
   5 / 10
La verità è che non m'importa nulla delle metafore, del simbolismo, delle citazioni filosofiche sul confine esilissimo tra bene e male. Il film di Ferrara mi ha annoiato per lunghi tratti: ho faticato a seguirlo soprattutto nella prima parte, dove dialoghi, situazioni e personaggi non mi hanno coinvolto e il ritmo blando di certo non aiutava. La Taylor è brava e mi va a genio come interprete, ma gli altri mi sono sembrati poco coinvolti e decisamente poco sfruttati e la storia, a mio avviso ne risente.
Ferrara usa il tema del vampirismo per realizzare un film in bianco e nero, quasi come per sottolineare le sfumature tra il bene e il male, per mettere l'accento su altre tematiche come la dipendenza e la volontà di scegliere ("non siamo malvagi per il male che facciamo, facciamo del male perchè siamo malvagi").
Purtroppo non mi ha colpito e dubito che lo rivedrò ancora...evidentemente non è un film per tutti.

GianniArshavin  @  24/11/2013 13:17:29
   5 / 10
Primo approccio personale con Ferrara devo dire tutto sommato negativo,ma con qualche riserva.
The Addiction,infatti,non è un film che mi abbia fatto impazzire ma sicuramente la sua visione non lascia lo spettatore indifferente. La breve pellicola è infarcita di elementi positivi ed altri negativi,ed è una di quelle opere che divide e spacca nettamente l'opinione del pubblico.
Fra i pregi abbiamo un'atmosfera fantastica e malsana,resa ancora meglio grazie all'uso di un bianco e nero davvero di grande impatto visivo e di gran classe,degli attori assolutamente indovinati e un messaggio di fondo che comunque arriva allo spettatore.
Purtroppo le cose positive terminano qui per lasciare spazio ai difetti,su tutti una lentezza esasperante nonostante la breve durata e continue citazioni filo-letterarie che rimangono fini a se stesse. Proprio queste ultime risultano troppo irritanti,quasi a voler per forza donare alla vicenda un alone intellettuale e mistico.
Sicuramente a livello di messaggio e significato il film si difende bene nonostante le continue citazioni, e devo ammettere che una seconda visione potrebbe giovare per apprezzare di più del lavoro del regista Italo-Americano.
Rimandato!

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/08/2016 12.18.27
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  24/11/2012 09:54:26
   5 / 10
Grande delusione...interessante solo il parallelismo fra vampirismo e dipendenza da droga. Per il resto mi limito a dire che l'unico altro pregio del film è che dura poco...

Charlie Firpo  @  11/11/2012 09:25:59
   5½ / 10
Sopravvalutato film di Ferrara con il suo solito taglio realistico accentuato dal B/N ma girato con i soldi che servono per fare un pieno di benzina , inutili gli spunti di riflessione dei vampiri filosofeggianti dopo un pò giunge la noia e la ripetitività.

Si salva solo Christopher Walken in quello che si può definire un breve cameo sicuramente a titolo gratuito o quasi visto il budget. Ai botteghini il film si rivelò un fiasco completo , il ricavato all boxoffice bastava giusto per acquistare un appartamento.

Jolly Roger  @  15/10/2012 10:36:09
   5 / 10
Sinceramente, mi sembra un film un po' sopravvalutato. Il tono intellettuale di cui il film va tronfio, in realtà stona con la storia, che, alla fine, è qualcosa di banale e di già visto migliaia di volte, ovvero: una donna viene morsa da una vampira e diventa vampira. Oltretutto le frasi presunte filosofiche sono, per dire, piuttosto "ermetiche", slegacciate l'una con l'altra e si fa fatica a seguire il percorso umano e intellettuale della protagonista.
Si può dire, sostanzialmente, che il film rappresenta il baratro del nichilismo, nel quale la protagonista viene inghiottita e nel quale muta radicalmente tutte le convinzioni in cui aveva creduto fino ad allora – in una sorta di illuminazione "nera" - ripudiando non solo gli insegnamenti filosofici – ma la cultura intera: la biblioteca, nella sua mente, diventa un gigantesco ossario vuoto, non serve a nulla, anzi. È il Nulla. L'unica verità "vera" è la dipendenza, e l'unica dipendenza degli essere umani – l'unico vizio – è il desiderio di sangue di altri esseri umani.

Siamo cattivi. Siamo nati per il male. Non esiste nulla. Siamo dipendenti dal sangue degli altri. A me questa "filosofia" spiccia, da band di death metal di periferia, mi ha rotto un po'. Inoltre, l'utilizzo strumentale di tutte quelle immagini dei campi di sterminio nazisti e delle fosse comuni, inserite nel contesto di un film dell'orrore col solo pretesto di creare un'atmosfera decadente e grave e renderci così più comprensibile il frettoloso mutamento psicologico della protagonista, forzandoci a condividere le sue amare riflessioni sulla cattiveria umana – beh, io francamente l'ho trovato un po' di cattivo gusto.

***DA QUI IN POI SPOILEROSO***
Con questo non voglio dire che il film non abbia un senso – un senso ce lo ha eccome, anche abbastanza profondo. La conversione al cristianesimo, unita al sacrificio più alto – il sacrificio di sé stessi - come supremo atto di ribellione verso il male nichilista, quando esso ormai ti ha corroso così tanto da non lasciarti più la forza di combatterlo. "Preferisco morire piuttosto che uccidere ancora" – questo, sostanzialmente, l'apprezzabile ragionamento finale della protagonista. Ragionamento che – e qui è altrettanto apprezzabile – rappresenta davvero una piccola "svolta" nel mondo vampiresco, in cui i vampiri sono una sorta di invidiati eroi, immortali, magari pure belli come i vari Lestat e la sua combricola, saggi, misteriosi, affascinanti e…e del sangue altrui chissenefrega. Insomma, questo film innova il solito tema, presentandoci il vampiro nella sua forma più umana, quella capace di provare il senso di colpa per le proprie azioni. Il vampiro che, dal vampirismo, ha perso più di quanto ha ricevuto in cambio – perché ha perso l'umanità, la speranza, la fede in senso generale, intesa come qualcosa in cui credere.
Forse, però, ci sarebbero state altre strade per la redenzione. Forse anche più apprezzate da lassù rispetto al suicidio, ma chissà, mi astengo da ogni giudizio su questo.
A parte il giudizio sul film nel suo complesso che, per la sua banalità di trama e la fumosità filosofica, mi ha un po' deluso e, nonostante quanto ho detto sopra, resta negativo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  30/06/2010 12:01:32
   4½ / 10
Mi rincuora leggere commenti molto negativi su questo film perchè a furia di sentirlo elogiare mi sentivo un po'un alieno. A parte gli attori infami, la storia non sa proprio di niente secondo me. Sì, ci sarà questa idea del Male e dell'uomo corrotto nel profondo, ma a me è parso assai poco profonda questa "riflessione". E per chi vuole insistere sulla sua profondità filosofica, posso dire di averlo visto con la mia ragazza, ricercatrice universitaria di filosofia, che, come me, ha pensato "sto film non sa di niente". Ed è pure noioso.

marfsime  @  03/08/2009 18:50:56
   2½ / 10
Il voto probabilmente è anche frutto del fatto che m'aspettavo un film completamente diverso..non un quasi trattato filosofico pieno di citazioni..in effetti alla fine m'ha annoitato parecchio..proabilmente con una predisposizione diversa l'avrei valutato diversamente..magari non con un voto eccellente ma sicuramente superiore a questo.

Sig. Chisciano  @  31/03/2007 05:18:48
   5½ / 10
Sono in difficoltà a commentare questo film e a dare un voto. Nonostante ci siano alcune sequenze molto belle e anche una certa atmosfera notturna resa molto bene il film annoia moltissimo, le molte citazioni filosofiche e letterarie sono sbattute con nomi e cognomi, non che mi dia fastidio ma trovo troppo facile esplicitarle così piuttosto che evocarle attraverso atmosfere e trovate registiche. Nonostante tutto il film un suo fascino lo ha e lo salva un po'!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/03/2007 23:45:24
   4½ / 10
film che ha un fascino particolare dovuto anche alla scelta del bianco e nero ma a me sinceramente ha annoiato moltissimo!

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Ultima risposta 30/01/2008 10.57.21
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Someone  @  15/07/2006 11:39:01
   5 / 10
Trovo facile e limitativo basare un film su una trama esile, a tratti banale, tentando di farla stare in piedi grazie a decine di citazioni di grandi filosofi e letterati. Un'opera forzata e pesante nel suo incedere lento e soffocante. Buona la scelta del bianco e nero, che comunque può essere letta come un pretesto per conferire all'opera un sapore "autoriale".
I clichè sono molti, troppi, e spesso si cade nella noia, nell'attesa che il film prenda una piega diversa.
Non orrendo, ma neanche sufficiente, a mio modesto parere!

benzo24  @  07/02/2006 19:23:51
   3 / 10
Brutto film di Ferrara, che confezione un prodotto retorico e fine a se stesso. che ha il sapore di un opera incompiuta. Il film è breve ma non manca di annoiare, solo qualche sequenza è veramente riuscita, i personaggi praticamente inutili, compresa la protagonista che si cimenta in una insulsa recitazione (si salva solo Walken, ma non fatevi ingannare compare solo 5 minuti). Il tema è affrontato male e svolto nel peggiore dei modi, lo stesso Ferrara affrontando sempre le stesse tematiche (Il Male, la tossicodipendenza, la redenzione) aveva sfornato pellicole di ben altra caratura come Il Cattivo Tenente o il superbo King of N.Y..

jasnagora  @  01/02/2006 00:32:35
   4½ / 10
Ok senso escatologico, ok citazioni dotte, ok manicheismo bene/male, ok filosofeggiare, ma ricordiamoci che è un film. Deve avere un senso, una sceneggiatura valida. La snervante attesa di vedere accadere qualcosa viene resa ancor più insopportabile dalle citazioni il più delle volte incomprensibili (chi dice il contrario è ipocrita!). Il film si illumina quando compare l'enorme Walken, prende un senso: ma è solo un'illusione. Walken scompare e rimane un mirabile bianco e nero che racconta il nulla più assoluto. Un paletto di frassino finale avrebbe avuto molto più senso di tante parole insulse.

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Ultima risposta 24/09/2006 15.08.03
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  28/12/2005 17:24:06
   4 / 10
Un insieme di citazioni filosofiche, niente di più. La mia idea è che fare un film non è scrivere un libro. Considerando che:
- il collegamento tra le "tematiche" di cui accenna il film è troppo forzato
- il film dura poco più di un'ora e dopo venti minuti ne hai già piene le palle
- la trama è molto esile e non originale visto che riprende il tema del vampiro
- gli ultimi venti minuti (tralasciando il finale vero e proprio) sono l'unica parte riuscita abbastanza bene
- considero la filosofia fine a se stessa (nel senso che insegna ben poco in ottica futura)
beh... tutti questi ingredienti sfornano un 4!

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Ultima risposta 25/09/2006 14.02.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  04/10/2005 09:59:09
   4 / 10
Conosco quasi tutte le opere di Ferrara (regista che stimo con qualche riserva)ma questo film non ero ancora riuscito a vederlo.La delusione è stata grande una volta raggiunto il mio intento,la pellicola ci sottopone una sorta di ragionamento prendendo spunto da una mite studentessa di filosofia che si trasforma in una vampira assetata di sangue,mettendo in luce i suoi tormenti dinnanzi al male che provoca,sino al raggiugimento dell'espiazione dei propri peccati e alla conseguente redenzione.
L'uomo è malvagio in quanto lo è la sua indole oppure sono gli eventi esterni che lo fanno diventare tale?La domanda di fondo è questa,volendo riassumere brevemente il senso del film...ebbene piu' che un horror mi è sembrato un trattato di filosofia,estremamente verboso ed in parte noioso.La mano di Ferrara è comunque quella del regista capace,gli ultimi 20 minuti infatti sono davvero molto belli,non bastano pero' ,a mio avviso,a salvare questo lavoro.Intelligente l'idea del bianco e nero,scelta soprattutto per evitare di incappare nella censura e di rendere il film troppo "splatter" viste le parecchie scene sanguinolente,brava la Taylor,attrice poco hollywoodiana(non è la tipica incarnazione della bellezza),ma sicuramente dotata di grandi capacita' interpretative.

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Ultima risposta 16/04/2015 11.35.42
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  03/02/2005 17:54:47
   1 / 10
per tutto il film ho atteso invano qualcuno che se ne uscisse dicendo "sorridi, sei su candid camera". Purtrippo no, era tutto vero. ferrara, da sempre regista maledetto, produce stavolta un filmucolo che vorrebbe all'apparenza autoriale, ma in realtà è solo ciarpame. Il bianco e nero come cifra stilistica? Ok, ma la fotografia fa schifo. Non dico che tutti debbano assumere a modello il bianco e nero alla bergman, ma insomma; illuminare il set con più di una lampadina poteva farlo. Ci sono degli esseri umani che camminano nel film che da alcune parti vengono chiamati attori; sconcertante che ferrara non ne abbia trovato manco uno. Del resto, uno che fa recitare ******* e la argento tante pretese non le ha...
nessuno tra l'altro è in grado di esibirsi in un dialogo per lo meno normale, e ferrara, che non aveva voglia di scrivere una sceneggiatura, non ha fatto altro che strappare a caso le pagine dal bignami di filosofia del liceo tecnico.
Ed è incredibile come ferrara non zecchi un'inquadratura che sua una; pare che scelga gli angoli di ripresa con la tecnica del bim bum bam, epperò è pure s****to, perchè gli esce sempre l punto di vista più lercio. per fortuna dura poco (e ci mancherebbe altro).
C'è pure qualcuno che esorta ad andare in fondo.
In questa mer.da di film? ma per piacere.

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Ultima risposta 30/06/2010 12.18.42
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