Ted è un ragazzo bello, intelligente, carismatico e affettuoso. Liz è una ragazza madre, attenta e innamorata. Una normale coppia felice, a cui in apparenza non manca nulla. Quando Ted viene arrestato e accusato di una serie di efferati omicidi, Liz viene messa a dura prova: Chi è davvero l’uomo con cui condivide tutta la sua vita?
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L'aspetto più originale, e riuscito, di questa sorta di biopic sul serial killer più efferato d'America è il suo voler mantenere lo spettatore nel limbo, con una linea narrativa che evita di farci sapere, almeno fino al finale, se il protagonista sia innocente o effettivamente colpevole delle atrocità di cui viene accusato (anche se ovviamente tutti conoscono la verità). Scelta "strana" ma comunque sensata se si considera che la pellicola è un adattamento di un libro scritto dalla fidanzata di Ted Bundy che per lungo tempo ha creduto alla sua innocenza, anche se il film ad un certo punto "tradisce" questa sua condotta passando dal punto di vista di Liz a quello dello stesso Ted Bundy e del legal-drama. D'altra parte la raffigurazione di Bundy, così facendo, manca di farci vedere la sua ambiguità e il suo lato malvagio, mostrando solo quello più fascinoso e risultando di conseguenza superficiale, oltre a creare la strana sensazione di assistere ad un film che restituisce per nulla l'idea di chi realmente Bundy fosse.
Per quanto riguarda le interpretazioni quella di Zac Efron è comunque veramente buona, mentre John Malkovich sembra essere in vacanza. In un certo modo è invece divertente vedere Jim Parsons recitare come se stesse ancora interpretando Sheldon.