suspiria (2018) regia di Luca Guadagnino USA, Italia 2018
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suspiria (2018)

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locandina del film SUSPIRIA (2018)

Titolo Originale: SUSPIRIA (2018)

RegiaLuca Guadagnino

InterpretiDakota Johnson, Tilda Swinton, Chloë Grace Moretz, Mia Goth, Jessica Harper, Sylvie Testud, Angela Winkler, Malgorzata Bela, Ingrid Caven, Lutz Ebersdorf

Durata: h 2.32
NazionalitàUSA, Italia 2018
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 2019

•  Altri film di Luca Guadagnino

Trama del film Suspiria (2018)

Nel 1977 la ballerina americana Susie Bannion si trasferisce a Berlino per far parte della facoltosa Markos Tanz Company. Susie si perfeziona sotto la guida di Madame Blanc e stringe amicizia con Sara, con la quale condivide sospetti sulla direttrice e sull'intero istituto, dopo una serie di efferati omicidi.

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Voto Visitatori:   5,97 / 10 (77 voti)5,97Grafico
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Voti e commenti su Suspiria (2018), 77 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Oskarsson88  @  27/01/2023 11:37:59
   5½ / 10
Indiscutibile la qualità registica di Guadagnino, la fotografia e le bellissime scene di danza e rituali esoterici, ma la rivisitazione del Suspiria argentiano all'atto pratico non mi ha preso più di tanto, e la sua deriva splatter non mi ha coinvolto. Un'occasione sprecata, un film che non mi ha dato molto, ma che aveva un ottimo potenziale.

alex94  @  11/10/2021 22:41:51
   5½ / 10
Guadagnino è sicuramente da lodare per l'impegno,in quanto non si limita a realizzare un remake fotocopia del classico argentiano ma lo rielabora e lo reinterpreta in modo personale.
Purtroppo però dopo un inizio intrigante ,la tensione viene a mancare,non riesce praticamente mai a coinvolgere e si segue stancamente fino ad un finale sanguinoso ma che non convince troppo.
Non aiutano neanche alcune sottotrame,francamente piuttosto inutili che non fanno altro che appesantire la visione.
Esteticamente piuttosto elegante,presenta un ottima fotografia cupa ( completamente opposta a quella dell'opera originale),una regia solida e delle musiche che fanno la loro porca figura.
Cast in forma con una Swinton mattatrice.
Un lavoro ambizioso e da non disprezzare,su di me però non ha fatto presa.

Alpagueur  @  11/12/2020 20:14:35
   5½ / 10
Ancora saluti dall'oscurità. Ha perfettamente senso se ci pensi. Dopo tre progetti artistici di prestigio ("Io sono l'amore", "A bigger splash", "Chiamami col tuo nome"), il regista italiano candidato all'Oscar Luca Guadagnino decide di lasciare sventolare la sua bandiera bizzarra. E quale modo migliore che rendere omaggio al classico cult surreale del 1977 del suo connazionale Dario Argento che presentava una tavolozza di colori accecante, angoli di ripresa ottusi e abbastanza schlock-horror (in senso buono) da rimanere un film di mezzanotte preferito per più di 40 anni? Anche se entrambi i film sono pazzi, non possiamo fare a meno di pensare che un regista del calibro di Guadagnino avrebbe dovuto fare di meglio. Dakota Johnson ("50 sfumature di grigio/nero/rosso"...manca qualche colore all'appello?) interpreta Susie, una ballerina autodidatta dagli occhi bamboleschi cresciuta nell'Ohio dai suoi genitori mennoniti. Seguendo il suo sogno, si presenta per un'audizione alla 'Markos Dance Company' di Berlino, rinomata in tutto il mondo. Il film è ambientato nel 1977 (lo stesso anno in cui è uscito l'originale) e Susie impressiona sufficientemente la direttrice della compagnia Madame Blanc (Tilda Swinton) da essere invitata a partecipare. Un intertitolo ci informa che stiamo per intraprendere "Sei atti e un epilogo ambientati nella Berlino divisa". Avrebbe dovuto aggiungere anche il runtime di due ore e mezza (sembrava più lungo). Per quelli di noi che pagherebbero per guardare Tilda Swinton in qualsiasi ruolo, questo film offre un valore bonus. L'attrice di enorme talento che si è scomposta in numerosi personaggi nel corso degli anni, interpreta altri due ruoli qui, mascherata da un trucco pesante in entrambi. Il compromesso è che la signora Johnson è la protagonista, quindi non solo siamo soggetti ai limiti della sua recitazione, ma anche agli inganni della telecamera quando si tratta delle sue scene di danza. Una folta pettinatura rossa le nasconde il viso durante le sequenze di danza più impegnative dal punto di vista fisico...pensiamo al Cugino Itt della famiglia Addams! Un cast quasi interamente femminile presenta alcune scelte interessanti provenienti da confini generazionali e geografici. Angela Winkler (miss Tanner) e Ingrid Caven (miss Vendegast) sono da tempo volti noti sul grande schermo, e Mia Goth (Sara Simms) e Chloe Grace Moretz (Patricia Hingle) sono ottime scelte per i membri più giovani della compagnia. Come bonus aggiuntivo, Jessica Harper appare in un segmento verso la fine (nei panni della moglie dello psichiatra Josef Kemplerer, Anke Meier). La signora Harper ha interpretato il ruolo principale di Susy Benner nell'originale del 1977 di Dario Argento. Altri confronti divertenti tra i due film sono la colonna sonora originale di Claudio Simonetti (Goblin) rispetto alla colonna sonora aggiornata (e più serena) di Thom Yorke dei Radiohead, e la tavolozza di colori tenui scelta da Guadagnino e dal direttore della fotografia Sayombhu Mukdeeprom per questa versione aggiornata. La ragione per cui c'è un posto vacante nella compagnia per Susie è che Patricia (Chloe Grace Moretz) è scomparsa dopo aver scaricato la sua teoria della "congrega delle streghe" su un anziano psichiatra, il Dr. Josef Klemperer. Il dottor Klemperer (interpretato dall'attore di Monaco di Baviera Lutz Ebersdorf...o forse dalla stessa camaleontica attrice scozzese Tilda Swinton pesantemente truccata? divertitevi a scoprirlo), inizialmente pensa che l'isterica Patricia sia delusa e preferirebbe crogiolarsi nel suo dolore per la perdita della sua amata moglie Anke, scomparsa dalla Seconda Guerra Mondiale. Quando Susie ottiene il ruolo della ballerina protagonista in quella che sarà la performance finale della compagnia del suo pezzo di danza più famoso (il Volk), otteniamo la migliore sequenza del film e uno dei pochi momenti WTF. Uno studio di danza tutto specchiato è il luogo di una violenza inspiegabile e un fantastico montaggio ci spara avanti e indietro tra arte e caos. È difficile da guardare ma estremamente ben fatto. Sfortunatamente, i momenti davvero bizzarri e orribili sono troppo rari. In effetti, alcuni segmenti risultano involontariamente divertenti, il che non è una buona cosa per un film horror. La danza primordiale non sembra mai sensuale, il finale del bagno di sangue è troppo esagerato e il sottinteso politico con il gruppo terroristico di estrema sinistra Baader-Meinhof (RAF) non sembra mai adattarsi ad una storia di streghe (ma forse questa è la versione 2.0 di internet della classica strega brutta col volto deforme e le mani pelose dotate di lunghissimi artigli come quella del film di Argento? Più moderna, bella, disinibita, giovanile....nel caso è davvero venuta male, molto male). Durante la visione, mi sono venuti in mente alcuni film: "Il cigno nero", "The wicker man", "Madre!" e "Rosemary's' baby", anche se questo non raggiunge il livello di nessuno di questi (figuriamoci quello di "Suspiria" originale). Qualcuno ha detto che se ti era piaciuto "Shining" avresti potuto amare questo film: mi è discretamente piaciuto "Shining", ma ho trovato "Suspiria" noioso, pretenzioso, troppo lungo e privo di una narrazione forte. Per realizzare un film horror efficace di 152 minuti sarebbe stata necessaria una sceneggiatura forte e un grande regista/montatore e "Suspiria" di Guadagnino è purtroppo carente in queste aree. Quasi tutti i film recenti potrebbero richiedere la rimozione di circa trenta minuti e questo "Suspiria" non ha il contenuto per più di 90 minuti, ma qui abbiamo registi che soffrono dell'illusione di essere Stanley Kubrick ma sono più vicini a Edward D. Wood jr. con un budget elevato. Le uniche due cose che mi hanno impressionato in questa specie di rivisitazione post-moderna del classico di Argento sono state il trucco di Tilda Swinton (bravo Lorenzo Tamburini) e la sequenza del balletto truculento di Elena Fokina (Olga) in parallelo a quello della protagonista Susie, ma un buon trucco e una inquietante sequenza musicata non compensano la moltitudine di carenze di questo film. Specialmente se nel finale deraglia paurosamente fino a sfiorare il ridicolo con quella orribile messa in scena di gruppo e l'accanimento della macchina da presa nel volerci mostrare tutti i dettagli fisici. Ecco proprio questo finale mi ha fatto ripensare, dato che siamo in tema di streghe, a quello di The Blair Witch Project del 1999, di Eduardo Sanchez, come quel film sia riuscito, con la sua pochezza di budget e di attori (e di sangue), a infondermi una sensazione di paura e di inquietudine come pochi altri, lontana anni luce dalle streghe di questo film...li la strega la respiravo proprio, la percepivo (pur senza vederla mai), era una presenza costante e opprimente e che solo alla fine si scatena con lo stalking nella baita su Mike e Heather, questa è la cosa che deve far riflettere. Lo stesso Argento, intelligentemente, non si è spinto troppo nel mostrare i dettagli fisici di Helena Markos, se non nella famosa scena delle palle del pavone che rotolano sul pavimento fino al letto di Helena e del suo skyline in controluce. Ma sono stati pochi secondi. E che anche li stavano per diventare 'troppi'...Ma qui, a prescindere, non funziona proprio l'esteriorità delle streghe (regina o meno), somigliano molto a quelle della Terza madre (Mater lacrimarum) di Argento, vanno in giro, si divertono, mangiano assieme nei locali, sembrano troppo distratte e preoccupate dalla politica, con l'onnipresente telegiornale che ci ricorda gli avvenimenti di cronaca che si stanno susseguendo a Berlino e che fanno i conti con la storia tedesca di quegli anni (in realtà più che a Berlino negli anni '70 sembra di stare a Cracovia nel ghetto nei primi anni '40). Spostarsi da Friburgo alla Germania Est forse non è stata una buona idea...con tutti quegli attentati della RAF e la cortina di ferro, troppe, troppe distrazioni. Un film che sembra avere tutto, ma non abbastanza, e che con questa sua pochezza non fa altro che rivalutare alla grande il film di Dario Argento (se mai ce ne fosse stato bisogno, a distanza di oltre 40 anni!), incastrandolo sempre più saldamente tra i 3 migliori horror 'puri' della storia del cinema insieme ad "Halloween: la notte delle streghe" di John Carpenter e (forse) "Non aprite quella porta" di Tobe Hooper.

TheMetalGod  @  10/07/2020 20:56:16
   2 / 10
Ma no, è assolutamente orribile, un guazzabuglio di idee, forse alcune valide, ma che non raccontano nulla. un film pesantissimo, lento, con alcune scene lunghe fino al parossismo e un finale quasi tragicomico; e lasciamo perdere, poi, il senso di definirlo remake: cioè, un film che non ha praticamente nulla da spartire con l'originale, tutto diverso, potrebbe essere una mossa commerciale? Mah!!!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  27/02/2020 15:30:33
   5½ / 10
Non è certo un remake, ed è evidente, è più una citazione, un omaggio al cinema di Argento. E Guadagnino pesca, proprio da Argento, pregi e difetti: film tecnicamente molto buono, visivamente accattivante ma debole nella scrittura, con una storiella banale che si trascina per una durata spropositata. Nel complesso, ha il sapore di un'occasione mancata.

TheLegend  @  24/02/2020 22:30:40
   4 / 10
Inguardabile nonostante tecnicamente valido.

barebone  @  07/01/2020 19:51:14
   4 / 10
Tentativo miseramente fallito di rivisitare un grande classico del filone horror "commerciale" trasformandolo in un prodotto d'autore di alto livello. Il risultato è un film lento, strampalato e dalle atmosfere grigie; in cui tutto ciò che avrebbe dovuto essere stiloso risulta semplicemente brutto e tutto quanto riveduto e corretto resta gravemente al di sotto del prodotto originale.

In pratica, una specie di "Corazzata Potemkin" in versione horror.

Inguardabile.

DankoCardi  @  07/09/2019 13:32:06
   5 / 10
Domanda: chi aveva bisogno del remake di uno dei più grandi e perfetti film horror di tutti i tempi?
Risposta: i produttori ed il regista che ci hanno speculato sopra, non certo il pubblico!
In verità Luca Guadagnino, per mascherare la commercialata a cui prende parte infarcisce la pellicola di giochi di regia e di virtuosismi tecnici commettendo però l'errore di rendere troppo d'autore una storia che non aveva bisogno di esserlo. Questo si denota anche nei dialoghi che spesso risultano troppo pomposi e non fanno altro che appesantire un film che con le sue 2 ore e mezza a volte, per fortuna non sempre, diventa proprio quello che si teme: un indigesto pappone! Le citazioni all'originale di Argento, che avrebbero anche potuto essere interessanti, muoiono sul nascere, la sceneggiatura mette troppa carne al fuoco: è un susseguirsi di eventi senza senso, di scene prive di logica e di avvenimenti che poi non vengono spiegati creando in sostanza solo una gran confusione. Si vuole inserire una componente politica (i terroristi nella Germania di fine anni '70) che non centra assolutamente nulla con l'economia della storia e troppo spazio viene dato alla figura dell'anziano dottore psicologo che alla fine risulta sostanzialmente inutile...forse messo solo per giustificare il cameo della rediviva Jessica Harper. Poi capisco che negli anni '70 si poteva fumare ovunque ma sinceramente ho trovato ridicolo far vedere le protagoniste sempre con la sigaretta in bocca. Ritmo, suspance ed orrore latitano e anche la colonna sonora non lascia il segno. Ed ora arriviamo al finale: un insensato coacervo di effettacci splatter quasi del tutto fini a se stessi che anzichè chiarire qualcosa della vicenda rendendo il tutto ancora più pasticciato...e avrebbe dovuto essere la parte migliore dell'opera! C'è solo una scena degna di nota-che spiego nello spoiler- Questa, insieme ad una splendida fotografia ed alla sempre eccezionale Tilda Swinton sono le uniche cose che mi impediscono di dargli un voto più basso.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/09/2019 15:53:08
   4 / 10
Film brutto.
La sceneggiatura è la parte più scadente. non decolla mai.
Troppo lento e noioso.
Risulta un pasticcio che poco o nulla ha a che fare con l'originale di Dario Argento.

Noodles71  @  24/08/2019 13:51:34
   5 / 10
Si parlava di questo remake da anni ed ero molto ansioso di vederlo. Quando vidi il film di Argento ero adolescente e ricordo che la notte non ero riuscito a dormire, sudavo e immaginavo di vedere nel buio della camera quei due occhi gialli e sentire il respiro ossessionante di Helena Markos... Suspiria di Guadagnino non è assolutamente un remake, solamente i nomi delle protagoniste e delle "streghe" sono gli stessi, non è un horror, come scritto da altri è un omaggio al film originale del 1977 che secondo mio modesto parere era evitabile.... Una delusione perchè mi aspettavo di vedere una fedele ricostruzione con effetti speciali migliorati che mi avessero ricreato quel puro terrore di anni fa... Neanche il respiro di Suspiria... Insufficente

addicted  @  12/06/2019 23:46:24
   2 / 10
Le unicche cose da salvare di questa sbagliata reinterpretazione del capolavoro di Dario Argento sono una sola scenza e Tilda Swinton. Lei è un'attrice magnifica, che da sola riempie l'inquadratura ed emana un magnetismo animale irresistibile.
Ma questo è merito suo, certo non dì Guadagnino, che sbaglia praticamente tutto.
Argento aveva messo in scena una fiaba ancestrale, per questo potentissima. Guadagnino per non ripercorrere quella strada azzera il fiabesco e impone alla storia un sottotesto storico e politico. Solo che non ha le doti di scrittura per gestire la materia e deraglia miseramente. L'unica buona idea sarebbe quella della danza come rituale magico, ma per farla sbocciare serviva una mano ben più sicura e quindi le scene di ballo si perdono, implodono, non coinvolgono.
E poi il finale... semplicemente imbarazzante. Non ci sono altre parole. Cosa ci vuole dire? Non si capisce il senso dell'operazione. Velleitario e claudicante. Bocciato.
Unica scena decente: la morte nella sala degli specchi. Ma una sola scena e Tilda Swinton non bastano a salvare un film sbagliato.

floyd80  @  29/05/2019 18:38:38
   5 / 10
Purtroppo anche se preso come film a se stante non funziona.
Sembra che il regista voglia continuamente citare i film di genere degli anni settanta, soprattutto con le inquadrature e cercando invece nella sceneggiatura una storia che possa appassionare e spaventare lo spettatore. Purtroppo però la pellicola risulta piatta all'inverosimile, con personaggi appena accennati, ci sono degli attori che "fanno cose" senza alcuna logica e senza alcuna anima, maledetta o benedetta che sia.
Insomma il classico film d'autore che però non riesce a trasmettere niente.

ferzbox  @  15/05/2019 19:11:29
   5½ / 10
Non volevo vederlo, ma ho pure pensato che sarebbe stato un errore avere dei pregiudizi su qualcosa che non si è mai visto; quindi alla fine(insieme ad altri 2 amici) ci siamo fatti coraggio e abbiamo deciso di rischiare.
Ovviamente la paura a cui mi riferisco non è quella che poteva suscitare il film, ma quella di vedere infangata l'opera originale(nonchè a mio giudizio insuperabile) di Dario Argento.
Sia ben chiaro; per quanto mi riguarda "suspiria" non aveva bisogno di alcun remake; ne ora ne mai, ma sfortunatamente viviamo in un epoca dove il business e la strumentalizzazione di qualsiasi cosa possa trarre guadagno è all'ordine del giorno; ragion per cui non mi sono nemmeno stupito di vedere "Amazon" come casa produttrice(uno dei momenti più terrificanti del film....vedere quel logo appena si preme "Play").
Allora....dopo 5 minuti o poco più ho subito pensato che il confronto con l'originale non aveva alcun senso, considerato che la pellicola fa subito capire allo spettatore che non si tratta di un "copia e incolla" moderno, ma semplicemente di una rivisitazione della storia originale, dove rimangono uguali alcuni personaggi e lo scheletro narrativo, ma dall'identità completamente differente; lontana anni luce dal cinema crudo e sanguinoso della filmografia italiana anni 70.
Questa scoperta è stata paradossalmente positiva; ho cominciato a pensare che forse(dal momento che l'originale non era contemplato) potevo giudicare l'opera senza fare troppi confronti, concentrandomi sul nuovo messaggio o sulla nuova chiave di lettura.....e aggiugerei anche "meno male"....
Vi dirò, per certi aspetti il film non mi stava dispiacendo; le streghe erano viste sotto un profilo più psicologico ed esoterico, associando il concetto della danza a qualcosa che è sempre appartenuto al loro mondo(e chi si scorda i loro balli intorno al fuoco nei racconti di folklore); considerazione che il film di Dario Argento non mi aveva mai fatto fare; e questo era un concetto interessante.
Altra caratteristica che mi ha colpito positivamente è stata la variante utilizzata per mostrare la cattiveria delle streghe, rispetto alla violenza più cruda di Argento(il primo omicidio di questo remake era veramente, ma veramente figo...e non c'era una goccia di sangue).....
Insomma, c'erano aspetti parecchio interessanti che mi stavano quasi spingendo a dire che il film non era poi così male, nonostante alcune sbavature e parti troppo autoriali e inutili(e sempre senza tener conto dell'originale).
Dopodichè iniza la seconda parte che non fa altro che allungare la brodaglia rendendo il film troppo prolisso e pesante, con situazioni inutili e totalmente fuori contesto, fino ad un finale che fa cascare le braccia; confusionario, inutilmente moralista; inutilmente teatrale e inutilmente e basta......
Poi magari ci si potrebbero fare mille considerazioni, perchè non proprio tutto è da buttare, e alcune cose possono dare origine a delle considerazioni per eventuali messaggi nascosti tra le righe.....ma alla fine a me è saputo troppo VOLUTAMENTE articolato e ridondante.....a sto punto, se volete vedere qualcosa che crei un alternativa a "Suspiria" di Argento è molto meglio "Masks" di Andreas Marschalls.....
Pensavo peggio, ma il film non si è allontanato più di tanto da quello che pensavo; potevamo tranquillamente farne a meno.....

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/05/2019 17.45.01
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Leonardo76  @  12/05/2019 09:41:35
   4 / 10
Sembra un brutto miscuglio di "La talpa" e "Le streghe di Salem".
Troppe attici famose, troppo intellettualismo, su 150 minuti non regala un'emozione che sia una, bisogna che i registi italiani inizino a drogarsi come ai vecchi tempi.

ValeGo  @  27/04/2019 18:23:31
   5 / 10
Elementi a sfavore: titolo che fa presumere un remake, e non lo è; genere che si definisce horror, e non lo è; trama che avrebbe avuto tutti gli ingredienti per suscitare tensione e inquietudine nello spettatore, e non lo fa. Anzi, via via che il film va avanti ti chiedi quando arriverà il culmine. E arriva, ma in modo inaspettato e del tutto fuori luogo. Ho letto dei commenti in cui si cita Lynch...ma non scherziamo. Basta una scena di un film di Lynch per provare angoscia senza budella di fuori o vecchie raggrinzite nude. Qui in 2 ore e passa di film non si prova la minima inquietudine, sarà la totale inespressività di Dakota , sarà che alla fine degenera in un non senso, sarà che suscitare paura è un'arte per pochi...Elementi a favore: le interpretazioni delle attrici, soprattutto Tilda Swinton.

BlueBlaster  @  24/04/2019 17:12:38
   3 / 10
Terribile remake che con il film di Dario ha davvero poco a che spartire!
Oltremodo lento e tecnicamente ostentato, l'osannata colonna sonora fa rimpiangere i Goblin, recitato in modo teatrale.
Uniche note positive la fotografia e le scenografia...
Una inutile palla senza fine ed il voto è così cattivo per due motivi: prima cosa ho visto tipo 20 volte il vero "Suspiria" e mi piace assai, seconda cosa è che attendevo con ansia di vedere questo remake e la delusione è stata scottante!

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Ultima risposta 08/04/2023 10.22.56
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Scanlon  @  24/04/2019 01:49:53
   4½ / 10
Voto basso e giustificato per aver "rubato" un titolo celeberrimo, per aver vantato una parentela nobile con un must dell'Horror mondiale e per averne infine tratto un'opera scialba, pomposa e furbescamente spacciata per colta rivisitazione.

C'è da chiedersi infatti: che senso ha fare nelle intenzioni un remake di Suspiria per poi tentare in ogni modo di smarcarsi dal soggetto originale ? Eh, che senso ha Guadagnino ? Tanto valeva fare un altro film semplicemente ispirato a, conferendogli poi un titolo diverso. E occhio, perché nei titoli di apertura possiamo leggere "tratto dalla sceneggiatura di Dario Argento e Daria Nicolodi" e non "liberamente tratto da". Sembro ovvio, date le premesse, non potersi dunque tirare indietro dal fare un paragone.

Che cosa rappresenta questo lavoro ?

Lo stravolgimento di un capolavoro perfetto che viene cannibalizzato dalla presunzione di un regista avvezzo alla griffe autoriale e che con i suoi accorgimenti riconferma quello sciocco pregiudizio radical chic secondo cui, l'horror sacrificato alla sola paura e tensione è un genere bassolocato che per nulla esalta l'intelligenza di chi lo confeziona ! E allora ecco che Guadagnino e company impolpano la storia di sottotrame inutili che frammentano l'unità narrativa del racconto, di inutili contestualizzazioni politiche sulla Germania settantiana aprendo pure a squarci sul nazismo, di spaccati di vita familiare della protagonista, di inserti da film di costume, appesantendo poi il tutto con cascami di psicologismo melodrammatico che si risolvono a tratti in punte di confusa visionarietà e rimuovendo in ultimo la basilare componente horror della storia originale in favore di scene macabre da Grand Guignol e basta.

Stupisce chi esalta questo fraudolento pasticcio che sembra la ripresa continua di una messinscena teatrale, con recitazione, dialoghi pedanti e inquadrature da kammerspiel (e basti guardare la locandina del film che quasi ricorda un manifesto da teatro futurista o la stessa divisione del film in atti). Stupisce oltretutto che qualcuno nel valorizzare questo pastrocchio osi ridurre l'horror tradizionale a jumpscares o a soli effetti in computer grafica. Un consiglio: andate a recuperare il vecchio Suspiria e poi capolavori come Profondo Rosso, L'esorcista, lo Shining di Kubrick, tanto per citarne alcuni, almeno per capire con onestà di ragionamento che cosa significhi realmente costruire un meccanismo di tensione in costante ascesa, di quanto non sia semplice, che cosa siano l'inquietudine e la paura e come si toccano le corde del rimosso oscuro nello spettatore. Li recuperi anche Guadagnino, se li riguardi ben bene, soprattutto per rendersi conto della sua magistrale incapacità registica e sceneggiativa in fatto di cinema del terrore, che è pari solo al suo rapinoso velleitarismo. Guadagnino svuota il contenitore Suspiria, ne preserva il nome ma lo riempie con un soggetto che, superata la prima mezzora, diventa già un altro film che non ha più nulla a che spartire con l'illustre predecessore. Della serie: tanto fumo ma niente arrosto.

In due ore e mezza di durata, la noia regna sovrana assieme alla confusione. Si guarda l'orologio e si assiste ad un film costruito con algido intellettualismo e con creativa anarchia, senza alcuna nota di mistero e di grinta, penalizzato da un montaggio che singhiozza dietro una sceneggiatura dispersiva e in fine coronato da un epilogo che, come accennavo sopra, pare un numero da palcoscenico del Grand Guignol francese mescidato a ? Suggestioni da body art ? Videoarte ? O a funanbolismi aronofskyani e lynchani ?? Quando si è giunti a questo punto, Guadagnino va ormai a mano libera e non sa più lui nemmeno dove e che cosa volesse in verità realizzare. Saltano tutti gli schemi, proprio come in una partita di calcio in cui si va alla disperata ricerca del gol. Ne esce fuori un'opera caotica, priva di una chiara identità, un'accozzaglia di stili e stilemi che superano letteralmente il concetto di cinema così come viene comunemente inteso ( non è un pregio in questo caso). Ma dobbiamo quindi considerarlo un lavoro compiuto o semplicemente uno showreel sulle molteplici qualità del Guadagnino regista ?

Assurdo il budget milionario messo a servizio di questo lavoro. Uno spreco in piena regola punito anche al botteghino.

Curiosità: ma affidare la regia e il progetto nelle mani di un James Wan o di uno Scott Derrickson o di un Fede Alvarez (a dire poco) non sarebbe stata forse una scelta più appropriata ?? Se non altro non ci saremmo trovati di fronte l'esibizionistico delirio d'autore di un regista che dovrebbe essere meno esibizionista e più di sostanza.

Budojo Jocan  @  20/04/2019 10:42:39
   5½ / 10
Ben realizzato ma una mattonata clamorosa, non è così che si tratta lo spettatore che vuole vedere un horror...

Gedeone75  @  06/04/2019 17:09:43
   2 / 10
visto Suspiria....sono convinto di aver buttato 2 h e mezza....che ca.. assurda, niente a che vedere con l'originale.....zero suspense...zero ansia...regia di livello piu basso, effetti speciali degni di un videoclip anni 80.... cmq non fa paura,non fa ansia....fa solo perdere 2h e mezza.L'originale era un bel film ..mi ricordo quando lo vidi avevo sui 12-13 anni ...e alcune scene erano belle...mettevano ansia ...me le ricordo ancora adesso...questo qua , chiamarlo Suspiria è una bestemmia...ma perchè fanno ste cose? .....ma come fanno a trovare qualcuno che investe soldi per simili scempiaggini?

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Larry Filmaiolo  @  10/03/2019 11:24:35
   4 / 10
La boria e la presunzione di Guadagnino non hanno fine, come il moloch amorfo che è questo Suspiria - manco si dovrebbe chiamare così, forse Suspossession 3 - la genesi sarebbe un titolo più adatto. Linee "narrative" ovunque, la metà delle quali irritanti, in un caos di rimandi compiaciuti quanto vacui a cose più grandi che stanno su altri livelli e pianeti; abusati temi, con sprezzo sprecati; un'interprete semplicemente inefficace come la Johnson e musiche quanto mai inutili del precoce demente quale è Yorke; e per finire quello stile anonimo e paradio*, che può avere personalità forse agli occhi dello spettatore anglosassone avvezzo a Netflix e poco più. Poco importa del confronto con l'originale, il film non regge a prescindere, e l'orrore sta decisamente da un'altra parte: non nelle paturnie di un autore catapultato a un piano in cui sembra muoversi goffamente, a fatica, a discapito delle pretese. Dispiace per i pochi momenti gustosi disseminati in questa interminabile ciofeca.

topsecret  @  21/02/2019 15:30:10
   5½ / 10
Pare strano ma, a mio avviso, Guadagnino in quasi 2 ore e mezza è riuscito a non raccontare nulla.
L'atmosfera ricreata funziona a sprazzi, il livello tensivo latita quasi del tutto, se non nel finale, la storia non mi ha coinvolto nè lasciato nulla da ricordare. Le caratteristiche da evidenziare in positivo sono la regia abbastanza creativa e la prova del cast che mi è sembrata discreta, ma complessivamente questo SUSPIRIA mi ha lasciato poco in termini di intrattenimento.
Forse mi aspettavo di più.

SKULLL  @  19/02/2019 05:53:59
   5 / 10
Molto noioso, personaggi non approfonditi, storia confusa. Il finale non mi è piaciuto, abbastanza squallido. Bellissima la resa degli anni '70, non male alcune parti, ma non l'insieme. Delusione, mi aspettavo molto di più.

AMERICANFREE  @  23/01/2019 22:43:28
   5 / 10
Mi ha deluso, la prima parte mi aveva interessato, ma il finale l'ho trovato abbastanza ridicolo.Il capolavoro di Argento non ha nulla a che fare con questo film

Spera  @  21/01/2019 19:10:39
   5 / 10
Mi aspettavo tutt'altro, tipo di non poterlo nemmeno definire un horror, invece da un lato mi ha sorpreso la direzione di Guadagnino.
Nel complesso peró non posso ne dire che mi sia piaciuto ne dire che Guadagnino sia la persona giusta per dirigere un film di questo genere.
Innanzitutto avrei chiamato il film in un'altro modo non essendo un remake ma più un tributo al film di Dario Argento.
Poi le scelte fatte dal regista non sono per nulla azzeccate, in primis la durata di due ore e mezza passate che per un film horror è praticamente una bestemmia.
In secondo luogo la scelta della colonna sonora che anche se costituita di pezzi stupendi di un grande autore non ci azzecca niente, rovinandomi anche la sequenza finale che visivamente stavo apprezzando.
Se poi ci aggiungiamo una trama inutilmente politicamente intricata, personaggi appena abbozzati che non vengono sviluppati e compiono azioni senza un senso e una compagnia di attori che non convince dall'inizio alla fine (a parte la fantastica Tilda ovviamente) il gioco è fatto.
Si poteva evitare.
Non capisco se questa mossa del regista è una trovata totalmente pubblicitaria per rilanciarsi anche in Italia come autore che ha poca visibilità rispetto a quella che ha all'estero o cosa.
Sta il fatto che la sala del cinema era l'unica esaurita ed era piena di ragazzini.
Guadagnino non ha mai attirato tanti Italiani al cinema, tanto meno i ragazzini della domenica pomeriggio.
"Suspiria" invece il miracolo probabilmente l'ha fatto.
Bah...

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  21/01/2019 01:26:32
   4 / 10
Forse non dovrei commentarlo a caldo, ma non nego di essere irritato!
Amazon produce con un budget di circa 20 milioni di dollari questo film che, come mi pare assolutamente ovvio giusto e motivato, per adesso ha fatto un grosso buco nell'acqua incassando circa 6 milioni di dollari in tutto il Mondo...
Lasciamo perdere per un momento il film di Dario Argento, anzi lasciamolo proprio perdere del tutto perché, ad eccezione dei nomi e di una basica parte del soggetto, il film di Guadagnino con l'originale del 77 non ha quasi nulla a che vedere.
Il Suspiria di Guadagnino non è un remake e pur attingendo in particolare all'intera trilogia Argentiana sulle Tre Madri (sì purtroppo ha attinto anche a quella schifezza de La Terza Madre), è un film che si proietta maggiormente nell'immaginario artistico di autori come Zulawski e Tarkowsky e in quello degli autori che a questi due fanno riferimento, come in particolare Lars von Trier e Darren Aronofsky senza però dimenticarsi del cinema di Ken Russell.
E va be'... riferimenti artistici apprezzabilissimi e allora?
Non mi stancherò mai di dire quanto in un film sia fondamentale il ruolo della sceneggiatura e qui chi abbiamo come sceneggiatore? David Kajganich! Quello che ha già scritto per Luca Gudagnino l'improbabile remake de La Piscina intitolandolo A Bigger Splash? Sì, proprio lui ( e già tremo all'idea di quello che può aver fatto di quel capolavoro di Pet Sematary, il cui remake è prossimo ad uscire... e poi incominciare a scrivere qualcosa di originale senza deturpare le opere del passato proprio no?).
Ecco l'intento di politicizzare la storia di Suspiria calandolo in un contesto storico e sociale ben preciso e volendoci infilare di mezzo anche il nazismo e la seconda guerra mondiale, filosofizzando il tutto aggiungendoci le proiezioni e in particolare il transfert psicoanalitico trasformando quella che era una semplice , ma possente, favola orrifica, in una storia d'amore, di colpa e di espiazione che trova la propria catarsi in una proiezione orrifica del sabba, poteva essere una brillante idea, ma indubbiamente molto pericolosa e difficile da realizzare... molto difficile.
Il risultato infatti è un gran pasticcio narrativo. La storia non decolla mai! Non individua le motivazioni di base dei personaggi né fornisce degli archi di trasformazione degni di essere definiti tali. E non mi si contesti il presunto arco di trasformazione di Susie, perché è talmente posticcio e privo di qualsiasi progressione narrativa da risultare inesistente.
Il film risulta monotono, lento, noioso, senza suspense e si trascina avanti per oltre 2 ore e mezzo senza mai avvincere né coinvolgere. (almeno a me non mi ha avvinto né coinvolto, ma mi ha profondamente annoiato).
Il solo legante che ogni tanto mi ha dato qualche guizzo di speranza è stato con mia sorpresa la regia di Guadagnino. Eh sì, devo dire che alcune coreografie e alcune sequenze, specie quelle orrifiche che vedono protagonista Mia Goth, sono davvero belle e meritano una visione. peccato che qualsiasi sforzo registico sia poi reso vano da un montaggio involuto, frastagliato e assolutamente gratuito.
Anche il famigerato sabba se analizzato esclusivamente sotto un profilo di regia e fotografia sarebbe un momento memorabile, ma a causa della sua funzione narrativa e degli effetti visivi scivola rapidamente nel ridicolo e nella bruttezza assoluta... tanto da far impallidire anche Rob Zombie che ancora beve ettolitri di whisky per dimenticare quella ****** del suo The Lords of Salem...
Va be'...
In sintesi Suspiria 2018 è un film ben interpretato (Tilda Swinton è ormai una certezza... è capace di nobilitare anche i film peggiori e più arroganti della Terra) con una buona regia, anche se non sempre consona al contesto, che regala non poche suggestioni artistiche, ma con una sceneggiatura vergognosa e un impianto narrativo globale che fa ribrezzo.
Il budget di 20 milioni di dollari è assolutamente fuori luogo(ricordiamoci che un film dall'impianto simile, ma quello sì che era un capolavoro, Black Swan di Aronofsky ebbe un budget di 11 milioni e ne incassò, meritatamente, 270 in sole 6 settimane).
Anche le musiche del pur bravo Thom Yorke mi sono piaciute poco e, nel suo complesso, il film risulta vuoto, troppo vuoto sotto il profilo musicale.

Forse meno pretese e maggior umiltà avrebbero permesso agli autori di offrire al pubblico un film più interessante e sicuramente più dignitoso.

P.S.
La locandina è orripilante!

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Ultima risposta 23/01/2019 09.32.02
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albert74  @  19/01/2019 21:39:07
   4½ / 10
ma cosa è uno scherzo?
in primo luogo vorrei che i registi abbiano la decenza - e meno arroganza - nel dare titoli altisonanti ai film. suspiria è un capolavoro, questo no.
chiarito questo punto andiamo oltre:

se a livello figurativo suspiria era su livelli altissimi qui si sta agli antipodi. Nessuna coreografia pittoresca né magniloquente ma tutto povero e scarno. Il primo ad essere povero è il tempo, dilatato all'infinito da sequenze interminabili, da silenzi che non preludono però alla giusta tensione, da dialoghi verbosi, da balli infiniti, e siamo ai primi 50 minuti.
La trama quasi si annulla e la noia viene costruita minuto dopo minuto. Una certa ambizione registica si nota nella cura e nella confezione d'insieme ma latita il terrore, quello vero, latita la tensione, latita la morte, sempre presente nel film di Argento.
non c'è più nulla di fiabesco, nulla di magico o arcano. Il clima che si respira e di bettola putrida in una Berlino plumbea con qualche riferimento ai torbidi anni '70 tedeschi (e alla r.a.f).

altra cosa: un horror che non fa paura non è un horror. Un film che vuole essere autoriale non deve scimmiottare i fasti di suspiria fin dai titoli per poi approdare al nulla.
Le musiche qui sono noiosissime laddove nell'originale erano eccezionali, martellanti, ossessive.
la recitazione era di buon livello; qui è solo discreta.
Il livello figurativo era da oscar con livelli talmente elevati che non furono mai raggiunti da horror e raramente da altri film in generale;
qui il livello figurativo è nullo, le scenografie sono poverissime.
La tensione lì era su ritmi fortissimi; qui la noia la fa da padrona.

non ci siamo proprio.
Il finale raggiunge vette di un ridicolo che si riscontra solo in alcuni b-movie di 30 anni fa.
NOn so cosa salvare.
veramente non lo so.
sono deluso
molto

dagon  @  19/01/2019 19:13:22
   4½ / 10
Noioso, pretenzioso, irritante. Già fastidioso nella scelta della divisione, pretestuosissima, in atti, secondo i dettami del neopiacionesimo fintoautoriale alla Wes Anderson, per proseguire con una ingiustificata durata monstre. I riferimenti alla realtà del momento sembrano più per dare una spruzzata di intellettualismo spicciolo che per altro. Persa l'atmosfera fiabesco/lisergica del capolavoro Argentiano, ma anche il delirio di "inferno" (a cui mi è sembrato più vicino che non a Suspiria), rimane un film horror (?) che non ha tensione, non ha mistero, non fa paura, ma annoia soltanto. La scena verso il finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Vedo che c'è a chi è piaciuto... de gustibus...

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Ultima risposta 04/02/2019 15.04.12
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lungara  @  15/01/2019 02:01:36
   1 / 10
film che parte bene...piano piano scivola nel ridicolo provocando risate involontarie.

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Ultima risposta 04/02/2019 15.06.17
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Strix  @  09/01/2019 03:09:53
   4½ / 10
Io davvero boh.

Non so se essere arrabbiato con Guadagnino più per il fatto che poteva tirar fuori un capolavoro e si è perso nel nulla, o per il fatto che ha avuto tanta presunzione da pensare di poter far pagare la gente per vedere 2 ore e mezza di questo delirio.

E' un peccato perchè il comparto tecnico merita, ma è come un bellissimo abito che va largo a chi lo indossa.

Un megamattone che ci mette una vita a partire, la prima scena significativa arriva dopo più di mezz'ora; come se non bastasse, la fotografia è così poco accattivante che sembra davvero un film girato nel '77; lo so che è una cosa voluta, ma secondo me si poteva puntare su un'impronta più moderna e piacevole.

Flashback che si mescolano a visioni/sogni e fatichi a distinguerli, personaggi nuovi che sbucano un attimo e poi rispuntano dopo un'ora e mezza e tu ti chiedi "aspe', ma chi c**** era questo?";

robe politiche buttate lì senza una vera connessione con la trama, giusto per fare gli impegnati quando poi in realtà il film NON ci dice la sua su tali avvenimenti;

finale che ha strappato risate in sala (non a me che faticavo a stare sveglio e gli ultimi 10 minuti me li son dovuti far raccontare perchè non ero più sicuro se ciò che vedevo fossero mie visioni in fase di dormiveglia o se fosse effettivamente il film).

Per carità, anche l'originale di Argento è lentuccio, ma se non altro dura meno di 2 ore e non è pretenzioso.

Salvo solo 2 o 3 scene di pregevole fattura (troppo poche per un film così lungo) ma per il resto, d'ora in avanti, secondo me, Guadagnino dovrebbe lavorare al soldo di altri che gli scrivono la sceneggiatura e gli impongono di rispettare storia e tempi, perchè se gli si dà carta bianca 'sto qui ti fa uno sfacelo.

Con la rabbia che ho al momento della scrittura di questa recensione, non esiterei a dargli 2, ma so che in fondo un po' di lavoro c'è stato e oggettivamente lascio un voto un po' più alto. Ma siamo lontani dalla sufficienza.

7 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2019 21.42.56
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tris  @  06/01/2019 23:00:15
   3 / 10
Noioso brutte le musiche le scenografie i dialoghi troppo realistico nell'affrontare il tema dell'occulto non ci siamo.

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Ultima risposta 12/01/2019 00.31.41
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FABRIT  @  06/01/2019 10:50:38
   4½ / 10
Peccato. veramente un gran peccato, Guadagino ha rovinato tutto con quegli ultimi 30 minuti così confusionari, pasticciati e indecifrabili da far venire la rabbia.
2 ore quasi perfette (forse con troppa carne al fuoco) spazzate via da un finale assurdo...

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  05/01/2019 19:39:03
   3 / 10
Mi dicono se vedi Suspiria non devi metterlo a confronto con il maestro.
Ma come si fa a non farlo??? Praticamente Guadagnino fa un Film sulla spiegazione dell originale, come se noi fossimo stupidì a non capire. Suspiria di Guadagnino non è che una dettagliata spiegazione sugli eventi della scuola di ballo più trrrificante della storia del cinema . Alcune scene valgono la pena vederle ,ma per il resto è il nulla . Non credo che nessuno volesse una traduzione di Suspiria perché la bellezza nell originale e proprio il mistero. La scena finale è una scopiazzata dubbi a carrie.
Non sono rimasto deluso perché non mi aspettavo nulla e nulla ho ricevuto .

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2019 19.33.10
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Bonzobob  @  05/01/2019 18:24:08
   5 / 10
No, non ci siamo. Parte bene, ti fa pensare "Guarda qui che che roba!" e poi storia pasticciata, scene presuntuose, citazioni a manetta rovinano il tutto. E' l'ennesima bellissima cornice che imbelletta un quadro scadente. Cornice costosissima che si stenta a capire come sia stato possibile creare: chi può fornire un simile dispendio di denari per un così povero risultato artistico?

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

marlin  @  05/01/2019 02:58:50
   4 / 10
Mi spiace ma il film a tratti è imbarazzante...scene sul finale che strappano la risata ed effetti speciali osceni.

Venticello  @  04/01/2019 18:06:38
   5 / 10
Nulla a che vedere con l'originale. Scusate, ma per me Guadagnino é molto, ma molto sopravvalutato! Nessuno sentiva il bisogno di questo remake!!

Invia una mail all'autore del commento roizzz  @  04/01/2019 01:40:06
   4½ / 10
Il solito Guadagnino.. Che cita, omaggia e scopiazza altro cinema... Che non gli appartiene e cerca di fare suo. Convintissimo in quello che fa, gira un film con un dispiego di mezzi enorme da lasciar basiti...

Ma ancora una volta tanto fumo e niente arrosto... La sceneggiatura è confusa, intricata, supponente, noiosa, inconcludente.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/01/2019 00.38.54
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outcast  @  04/01/2019 00:25:37
   3 / 10
A dir poco imbarazzante. Prima di fare i cazzotti con le inquadrature simmetriche, la fotografia ricercata e la musica d'autore bisognerebbe essere in grado di raccontare decentemente una storia, invece di dividerla in capitoli dai nomi buffi.

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Ultima risposta 09/01/2019 02.43.43
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CyberDave  @  03/01/2019 01:39:37
   4 / 10
Avevo accumulato tanta tanta attesa per questo film, decisamente troppa per quello che poi si è visto sullo schermo.
Come detto ormai da tutti prima di me non c'entra quasi nulla col capolavoro di Argento, giusto il nome, i nomi dei protagonisti e qualche spunto, per il resto cerca di differire su tutto, peccando però su praticamente ogni fronte.
Se non fossi stato al cinema avrei fatto davvero fatica a finirlo, prima parte soporifera e priva di contenuti decisivi, i momenti chiave tardano ad arrivare, quello che dovrebbe restare nascosto viene invece mostrato togliendo ogni senso di suspance nel film.
La trama viene resa intricata e poco chiara senza un evidente motivo, un paio di buchi di sceneggiatura che resteranno tali anche alla fine.
Nella seconda parte il film migliora, sembra subire un accelerata decisiva fino ad arrivare ad un finale osceno, assolutamente senza senso e reso conturbante senza un vero perché, infatti non riesce a dare nulla di uono al film, anzi, se possibile lo peggiora.
Davvero una grandissima delusione, non capisco come anche Argento ne abbia parlato cosi bene, io avrei chiesto i danni per aver associato il suo nome a questa porcheria.
Da guardare per completezza cinematografica, non per il risultato finale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/07/2021 11.28.57
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