sunshine (2007)

Non capisco questa media così bassa a me il film è piaciuto veramente troppo calcolando quanti film vedo al mese posso dire con un certo "potere di critica" che questo film è veramente sottovalutato... dategli un opportunità, non gli manca nulla (sopratutto a chi piace il genere di fantascienza)

Tutto sommato non è male, mi aspettavo il solito pastroccio catastrofico in voga negli ultimi anni invece Boyle per buona parte della pellicola non cade in facili clichè, omaggiando i grandi della fantascienza con un concept molto affascinante.
Sicuramente questo è un film che al cinema avrebbe avuto un giudizio migliore, vista la bellezza di alcune sequenze che andrebbero gustate sul grande schermo nella totale oscurità (come la vista dall'osservatorio, la riparazione esterna o l'arrivo nell'orbita di mercurio).

Nella seconda parte si ha come l'impressione che i produttori abbiano obbligato il talentuoso regista inglese a inserire degli elementi da blockbuster per tenere alta la tensione (o abbassare il livello qualitativo, a seconda dei gusti) per rendere il film un opera più adatta alle grandi platee.

Peccato, comunque una visione la merita.

non so se è xkè è il primo film che vedo in blu-ray, ma a me è piaciuto moltissimo. concordo che a una prima visione appare parecchio confusionario, sia sulle motivazioni di alcuni comportamenti, sia sugli apparecchi usati. se poi sia realistico dal punto di vista scientifico oppure no sinceramente me ne infischio altamente. è un film, è arte, sono immagini in movimento, mica deve essere x forza realistico! alcune immagini sono da capogiro. La mia sensazione è stata cmq - come ho già letto da alcuni commenti - una certa intenzione di boyle di creare il suo viaggio fantascientifico alla kubrick-tarkovskij con qualche sprazzo di alien (l'intruso inaspettato, forse un po' tirato, ma tuttavia comprensibile se lo si vede come una sorta di coscienza degli astronauti e, perché no, dell'umanità intera). resta il fatto che da trainspotting danny boyle è maturato tantissimo. e qui lo si vede in particolar modo. in definitiva: un 2001 meno epico, ma che almeno non annoia.

Sunshine è uno di quei film che raramente di vedono ai giorni d’oggi. La storia è di per se banale, il sole che si spegne e il racconto della spedizione che ha l’obiettivo di riaccenderlo con una carica nucleare dalle abnormi dimensioni. Ma questa è una scusa per permettere al regista inglese Danny Boyle (Trainspotting) di mostrare la psicologia dei vari personaggi e soprattutto di farci vedere delle immagini e dei colori che non hanno bisogno di essere interpretate. Un film che segue la filosofia estetica di Kubrick, fin dall’inizio si notano le atmosfere di 2001, ma anche la psicologia difficile e pesante di Tarkovskij.
La regia e la sceneggiatura non hanno intoppi e questa è merito di una delle più grandi stelle del cinema inglese. Le musiche sono belle e la fotografia all’interno dell’astronave è straordinaria. Forse gli effetti speciali non sono il massimo per noi che siamo abituati a vedere i kolossal di Hollywood ma non è questo l’importante. Le scene d’azione non sono molto entusiasmanti e piene di tensione e il finale è un po’ noioso. Le scene più belle sono quelle in cui la nave è avvolta nel silenzio e là si può ammirare il vero cinema: il cinema in cui le immagini, anche se non necessariamente legate da un filo logico, prevalgono sulle parole.
Un film difficile non solo da guardare ma anche e soprattutto da interpretare. E qui il merito va tutto agli attori tra cui spicca la nuova star Cillian Murphy (Batman begins e Breakfast on Pluto) che offre un’interpretazione intensa e magistrale. Degni di nota anche gli altri “compagni d’avventura”: Chris Evans, Rose Byrne, Michelle Yeoh e Troy Garity in particolare.
Sunshine è un film da non dimenticare, non solo perché non se ne vedono spesso dei simili, ma soprattutto perché rappresenta in qualche modo il “vero” cinema: il cinema delle immagini.

Film ben fatto, con ottimi effetti speciali e una ambientazione interessante.
Però non convince del tutto.
E' buona l'idea di giocare con lo stress provocato dalle immense responsablità dei protagonisti, ma tutto sommato la storia è un po' banale.
Secondo me è completamente fuori luogo l'irruzione dell'"intruso".
Boyle doveva e poteva fare di più.

Curioso. Da vedere

Interessante opera fantascientifica diretta da Danny Boyle.
La trama di questo action-fantascientifico rileva dei notevoli spunti che sembrano elevarlo dai classici prodotti commerciali del genere, ma che, per inspiegabili motivi di sceneggiatura, si perde purtroppo nel corso della narrazione ..la sfida tra l’uomo e la natura, il destino che dipende da quel bagliore di luce trascendente, calamita verso la scoperta di una condizione personale irrimediabilmente segnata da un percorso già scritto e dove ogni personaggio non diventa altro che la propria missione, superando in nome di questa ogni barriera fino al suo estremo sacrificio.
L’importanza dell’ossigeno dato da una rigogliosa natura riprodotta in laboratorio (encomiabile messaggio ecologista), lo scontro psicologico tra i diversi componenti dell’equipaggio, il silenzio dell’universo che sembra volerci ricondurre alla verità assoluta sull’esistenza dell’uomo (“torneremo ad essere polvere di stelle”) ..una magnifica fotografia, dei suggestivi effetti speciali e qualche ottima sequenza ricca di pathos sono le ulteriori note positive di questo ambizioso film fantascientifico. Le note negative vengono da una parte conclusiva troppo action, prevedibile e che aumenta il senso di “già visto” ..la costruzione del “cattivo” (un misto tra “Alien” e “Nightmare”) risulta solo accennata, mal gestita rispetto al modo in cui compare nel racconto e nel complesso assolutamente discutibile ..epilogo affascinate ma con una chiave di lettura troppo semplicistica.
Non male la prova del giovane cast anche se, a conti fatti, risulta palpabile l’assenza di una vera star capace di “bucare lo schermo” ..come sempre affascinate e tecnicamente apprezzabile la direzione del bravo regista inglese Danny Boyle.
Date le premesse purtroppo bisogna ammettere che sembra un’occasione persa ..si sarebbe potuto tranquillamente consegnare al filone fantascientifico un nuovo capolavoro!

Premettendo che nn vado matto per i film di fantascienza, però questo l'ho guardato abbastanza bene anche se si perde clamorosamente nel finale infatti a mio avviso l'uomo che sopravvive per 7 anni nell spazio se lo potevano anche evitare. cmq bravi gli attori mi sono piaciuti sia cillian murphy che chris evans. splendide le immagini del sole in tutta la sua luminosità.
Voto 6

Secondo me è un buon film e la media non lo premia..molto buoni gli effetti speciali e suggestive alcune scene. Ok non è originalissimo come trama (la solita lotta dell'umanità per salvare il mondo) ma ripeto è ben fatto e si lascia guardare senza annoiarti.

Voto:7

Poteva essere un capolavoro l'ultimo film del talentuoso regista inglese Danny Boyle. Poteva esserlo perchè tutta la prima ora è di un immaginifico e di una suggestione tali da suscitare rimembranze dai più grandi classici del genere: le atmosfere rarefatte di Solaris, il profondo ignoto di 2001, la paura e la lotta per la sopravvivenza di Alien. Il tutto nella splendida cornice fotografica stilizzata da Alwin H. Kuchler, che ci mostra come mai nessuno aveva prima fatto, la grande stella del nostro sistema solare, accecante per intensità e bellezza. L'analisi razionale sulla possibilità di una tale mastodontica missione viene meno, si rimane folgorati dall'alchimia degli eventi e dagli sguardi dei membri dell'equipaggio dell'Icarus II; il fisico Capa (un inedito e bravo Cillian Murphy) sembra un angelo segnato dal destino divino. Peccato che di lì in avanti, pur mantenedosi su livelli tecnici ragguardevoli, il film dirotti verso i più sicuri lidi della fantascienza di maniera, dominata dall'azione e dalle più convenzionali logiche del thriller catastrofico. E allora il fascino del mistero diviene narrazione del prevedibile, un deja-vu di tanti altri film meno nobili. Anche il sabotatore, il sopravvissuto della prima missione, non ha l'appeal dei grandi cattivi della storia cinematografica dello spazio profondo. Forse le colpe sono da attribuire alle scelte della produzione o al colassare della sceneggiatura nel vano tentativo di garantire un finale. Peccato. Nonostante ciò "Sunshine" è un film che merita comunque la visione.

La sufficienza perchè ci sono delle immagini davvero belle!!
Pero' il resto non è un granchè...

Boyle realizza un film che solo a causa di un finale troppo caotico e confuso,che si discosta notevolmente dal resto della pellicola,non raggiunge dei livelli artistici molto elevati.
Peccato, perché il regista britannico insieme al fidato sceneggiatore Alex Garland imbastisce una storia che seppur basata evidentemente sui capisaldi del genere ,mi vengono in mente Alien,2001 Odissea nello spazio,Solaris (quello di Tarkovskij e non di Soderbergh),intriga ed affascina almeno per la prima ora,grazie ad una narrazione emozionante,supportata da un’ottima colonna sonora e soprattutto dalla definizione dei personaggi studiati in maniera eccellente,tra i quali spicca il bravo Cillian Murphy.
Alcune sequenze tengono realmente con il fiato sospeso,su tutte eccelle quella della riparazione dei pannelli solari all’esterno dell’Icarus II e la tensione narrativa è palpabile,”Sunshine” riesce realmente a trasmettere angoscia e senso di solitudine, grazie anche alla presenza maestosa ed inquietante del sole, al quale Boyle concede un ruolo da protagonista assoluto sfruttandone al meglio l’indiscusso fascino grazie ad una fotografia davvero di ottimo livello.
Peccato che nel finale il film si afflosci un pochino,allineandosi eccessivamente a situazioni gia’ viste molte volte , tralasciando l’introspezione psicologica per dare campo all’action piu’ becero che rovina decisamente l’atmosfera creata in precedenza.
Accantonando discorsi prettamente tecnico-scientifici che a mio avviso avrebbero poco senso in quanto di prodotto di fantasia si tratta e quindi qualche situazione poco credibile ci puo’ stare,direi che “Sunshine” è un buon film che pero’ si perde abbastanza nel finale,rimane comunque il gran lavoro di Boyle che mostra ancora una volta di possedere qualita’ non indifferenti.

non e' malvagio ma potevano fare di meglio

L’ anno è il 2057. Il sole si sta lentamente e inesorabilmente estinguendo, condannando a fine certa l’intera umanità. L’unica speranza è far detonare un potentissimo ordigno nucleare nel cuore del Sole, rianimando così la stella da cui dipende la vita sulla Terra. Dopo il fallimento della prima missione, tentata sette anni prima dall’equipaggio dell’ ”Icarus I” di cui si è misteriosamente persa ogni traccia, tocca ora all’ “Icarus II” e ad una nuova equipe di scienziati tentare l’eroica e difficile impresa. Mille peripezie, mille imprevisti e un inatteso messaggio di soccorso dalla scomparsa ”Icarus I” si frapporranno tra loro e la riuscita della più ardua delle missioni: salvare l’umanità dalla sua estinzione.
La trama, ad essere onesto, ha il classico sapore del "già visto", infatti, Sunshine, l'ultimo film del regista inglese Danny Boyle (Trainspotting, 28 Giorni Dopo), sembra volersi categoricamente dissociare dal filone fantascientifico-catastrofico, come potremmo erroneamente intuire dalla trama e dal trailer, molto di moda in questi ultimi anni: ed è proprio così, infatti subito ci gustiamo un ottimo primo tempo, ricco di buoni spunti di riflessione e pieno di dialoghi intelligenti, facendoci presagire un piccolo cult della fantascienza, con molti riferimenti ad altri film (Solaris, 2001 e Alien).
Purtroppo però il film, nell’avvicinarsi al clou, perde i suoi binari per deviare nettamente e improvvisamente verso qualcosa di molto diverso. Infatti dal momento in cui l’azione comincia a crescere e i ritmi ad aumentare, Sunshine rivela il suo unico ma grandissimo difetto: il film scivola via dal genere fantascientifico per andarsi ad impantanare in un action-movie, L’intromissione di tanto frastuono e confusione svuota il film di ogni originalità e contenuto, ma la cosa più preoccupante è già pensare al fatto che per accontentare il pubblico medio di oggi, si deve proprio ricorrere a questi mezzucci: azione, effetti speciali, caos, inseguimenti e ancora caos. Un vero peccato, perchè allora il film, come tradizione, cade in numerosi luoghi comuni e la suspence che si era creata fino in quel momento svanisce nel nulla, come un granello di sabbia nel Sole e l'originalità, già molto flessibile del primo tempo, si spezza.
Infatti Sunshine non propone, almeno da questo punto di vista, alcuna novità. Catastrofe di turno, eroi di turno, missione impossibile di turno.
A smentire questo quadro però ci pensa la regia e la creatività di Danny Boyle alla macchina da presa e una fotografia che si eleva a picchi maestosi e pochissime volte raggiunte in passato.
Sunshine non è solo corse contro il tempo, esplosioni e bombe, ma anche poesia, riflessione, filosofia e teologia. Proprio in quest’ultimo punto, è incentrato il film: sull'enorme piccolezza dell'uomo nel Sole, nell'infinità dell'Universo e quindi a DI0.
Otto astronauti si sacrificano per l'umanità, sono consapevoli di morire e di non rivedere più i propri cari, di non ritornare più sulla Terra, ma nello stesso tempo sono molto determinati a voler sopravvivere lo stesso, anche di fronte a una potenza del Sole immensa, un tema sicuramente sconosciuto al cinema commerciale, che qui viene trattato senza falsi intellettualismi. Boyle ci regala personaggi di carisma e spessore, molto veri e lontani da ogni già visto stereotipo americano. Anche la nave spaziale, l’ ”Icarus II” viene concepita in modo vivo e innovativo: niente cannoni laser o salti nell’iperspazio, ma grandi, immense vetrate da cui ammirare il sole morente.
Tra gli attori da notare è la prova del protagonista, Cilliam Murphy (Capa), Michelle Yeoh (l’astronauta responsabile di curare l’orto a bordo della navicella) e Chris Evans.
Ci sono tanti buoni film che partono male per poi recuperare in corsa, più difficile è considerare buono un film che parte benissimo, ma che in corsa si azzoppa, in ogni modo un voto alto se lo merita, perchè se messo al confronto con i suoi colleghi (Armageddon, The Core ecc.) questi ultimi ne escono distrutti. Al botteghino ovviamente vincono. Che tristezza!
Il film è piaciuto sia a me, che alla mia ragazza e una seconda occhiata al Dvd io gliela darò sicuramente, soprattutto per cogliere i particolari sfuggiti al cinema, invece TU? Cosa fai ancora lì a leggere i commenti? Guarda il film e poi commenta! FILA!

John

un film emozionante, definirlo freddo mi sembra insensato, tra l'altro il sole è protagonista qui! eh eh (non mi sembra che il sole sia freddo).
Scherzi a parte Cillian Murphy è secondo me un'ottimo attore, il regista ha fatto tanto con 40 milioni di sterline, i personaggi sono ben caratterizzati, una pecca è che se ne vorrebbe di più...

SPOILER

E' veramente necessario che la fantascienza sia credibile? Preferite alieni giganti e dotati di superpoteri? Preferite spade laser e minchioni incappucciati?
Film lirico, appassionato, claustrofobico e sconfinato insieme. Non so cosa è andato a vedere chi lo definisce freddino o cosa si è fumato chi non apprezza la sceneggiatura... mah!

I voti del film oscillano da 8 a 1... Non c'è che dire! E' indubbio che questo film fa alquanto discutere: vediamo perché.

. Come film di pura fantascienza, niente da eccepire: la trama è banale, la motivazione improbabile (il sole che si spenge da solo?!?! Ma per favore...), il thriller è messo lì a forza, gli "eroi" per metà del tempo si insultano da soli senza che nessuno ne capisca il perché... ogni tanto qualcuno muore, arriva il cattivo ed inizia a tagliare gole, la bomba scoppia e partono i titoli di coda.

. Per un film di fantascienza, dargli 3 è grazia.

. Eppure c'è chi gli ha dato 8 (oltre a me...)

. Il motivo è semplice: SUNSHINE NON E' UN FILM DI FANTASCIENZA: o meglio, la fantascienza è solo lo sfondo sul quale il regista dipinge la sua trama. L'obiettivo del regista, sfortunatamente compreso da pochi (e non per colpa degli spettatori), è tutt'altro: è quello di FARE UNA RIFLESSIONE SUL RAPPORTO FRA UOMO E DIO.

. Il sole che si spenge è il protagonista indiscusso del film: onnipresente ma mai visto direttamente, i cui raggi bruciano chi lo osserva, l'obbiettivo ultimo del viaggio...

. e l'astronave, gigantesca e perfetta, ruotante su se stessa come un orologio, autonoma persino rispetto al suo equipaggio, che pretende di avvicinarsi all'astro di fuoco...

. cosa sono se non la simbologia di DIO e della MENTE UMANA, la seconda che cerca il primo lungo un viaggio tortuoso (la rotta viene cambiata), pieno contrasti e di errori umani (la mente è perfetta ma la fallacità umana porta all'errore), gigantesca e precisa ma COMPLETAMENTE VUOTA DI SIGNIFICATO (l'astronave continua a ruotare, perfetta come un orologio, anche quando va a pezzi).

. mentre il Sole-Dio è tanto luminoso quanto invisibile, impossibile da osservare perché i suoi raggi bruciano come quelli del Dio biblico, che si palesa all'equipaggio solo attraverso i suoni dele distorsioni termiche degli scudi e dei valori numerici del monitor.

. L'astronave è gigantesca ma rispetto al Sole ed al Cosmo essa è meno di niente.

. La parte umana è l'equipaggio: non importa qual è la loro storia o perché proprio loro sono stati mandati. Essi non rappresentano la figura degli eroi e nemmeno quella degli astronauti; piuttosto sono il simbolo dell'umanità con le sue emozioni, i suoi eroismi, le sue paure, i suoi errori, le sue scelte prese senza sapere realmente quali saranno le conseguenze perché l'astronave-mente, con la sua gigantesca mole, è infima rispetto al TUTTO...

. Il viaggio è una ricerca continua per avvicinarsi a Dio. E qual è il massimo premio se non quello di VEDERE DIRETTAMENTE la Divinità? IL SOLE E' BELLO VISTO DIRETTAMENTE CON GLI OCCHI: il comandante fuori dall'astronave, dovendo scegliere fra una possibile fuga e una fugace occhiata che gli costerà la vita sceglie quest'ultima: l'astronauta rimasto sull'astronave morta preferisce vedere direttamente il Sole piuttosto che vivere il resto della sua vita nell'ombra: e il comandante impazzito dichiara che il Sole è bellisimo. Vedere direttamente Dio non è per l'Uomo, come afferma la Bibbia: i suoi raggi bruciano ma un attimo di infinita bellezza può valere la perdita della vita.

. Il comandante impazzito... E' UN ANGELO. Ha visto Dio e ne è rimasto bruciato ma non è morto: dunque di Dio ha preso una visione imperfetta (lo dimostra il fatto che non è cieco. La Bibbia ed i Vangeli da cui la metafora del Dio-Sole è ripresa mostrano che osservare VERAMENTE Dio porta alla cecità: non si può vedere Dio e poi ritornare a vedere le cose di questo mondo). Dunque, un uomo che è trasceso oltre l'Umanità ma che della Divinità ha compreso solo la Potenza. "Il mio Dio non è il tuo Dio" afferma dopo aver accoltellato l'astronauta. Ed infatti il suo Dio è quello biblico, impietoso nella sua algida giustizia, disprezzante della fragilità umana.

. Ed infine il Sole viene riattivato... non perché Dio ha bisogno degli uomini per esistere (o forse sì? Può esistere una Divinità se non c'è chi vi crede?)
ma perché ciò che era spento era la sua luce sulla Terra, cioè dentro di noi.

. L'uomo cerca Dio per riaccenderlo dentro di sè...

. Bella l'idea e come è stata portata avanti... ma Boyle non è Tarkowski e neppure Sunshine è Solaris...

. ...e perciò non a tutti è arrivato il vero senso del film.

Peccato, davvero peccato.
Peccato perchè gli attori reciticchiano benino, gli effetti speciali sono simpatici e la sceneggiatura è buona.
Purtroppo è lontano mille miglia da una qualsiasi giustificazione scientifica di ciò che si vede.
Ci sono stati in passato film di fantascienza in cui non si vedevano svarioni della serie 2+2=5, questo non lo è.
La fantascienza fatta bene non fa volare gli asini.
Perchè poi, in un futuro più tecnologicamente avanzato del nostro, debbano caricare un equipaggio per dirigere la bomba, quando anche oggi fanno atterrare i satelliti sulle comete (assai più piccole del sole e in movimento), è un mistero che non è dato sapere.
Insomma l'idea non è che sia un granchè.

SPOILER

E' un buon film...trama decente, scenografia,ambientazione ed immagini STUPENDE...Ottima colonna sonora...bravi gli attori. Solo per gli amanti del genere.

Come mai dei voti così bassi?

Partendo dal pesupposto che a me Danny Boyle piace molto come regista ritengo veramente bello questo film...
La fotografia è stupendae le ambientazioni sono azzeccatissime...
Un applauso poi agli effetti speciali...
Come trama veramente interessante...

Tirando le somme un buon film, i soldi del cinema sono stati spesi più che bene...

SPOILER

Aggiungo mezzo punto per alzare la media ma per me sarebbe da 6e mezzo, peccato per qualche personaggio evitabile e per il finale non troppo significativo...

Bello, un grande lavoro di Boyle, un film sulla luce, buon ritmo, grandiosi effetti speciali, un bravo Cillian Murphy e una trama che poteva sembrare scontata diventa molto interessante..

Carino....mi è quasi piaciuto.....se non fosse stato un po per la fine.
Sicuramente originale nella trama, questo famoso sole che sta scomparendo, però il finale mi ha deluso.
Da vedere senza molte pretese.

Molto carino, vedere certi parti dell'universo che per noi sono molto lontane è fantastico, emozionante!!! Nel complesso un film buono, girato completamente in una navicella e con degli interpreti non male!! Insomma da vedere.

niente di speciale ma molto carino. bella la fotografica e dei tocchi che fanno vedere che il regista è quel pazzo di Boyle..azzeccato il cast buoni gli effetti speciali. in conclusione un film ambientato tutto in una navicella non annoia mai!

SI POTEVA FARE DI MEGLIO. E ALCUNE SCENE SONO UN PO TROPPO FANTASCIENTIFICHE

Nonostante io sia uno abbastanza affezionato alla forza di gravità, non mi è pesato rinunciare alla sua esistenza per l'intera durata del film.
Molti alti e qualche basso, nel complesso a mio parere un film eccellente


SPOILER

La metafora della vita. Il vouayerismo nel nulla. La selezione. la RIVELAZIONE.

c'è poca umanità...un pò freddo e distaccato..però scorre bene..forse avrebbero dovuto mettere più immagini della terra che si stava congelando...infatti l'ultima immagine di Sidney è stata molto suggestiva...
___siamo solo polvere di stelle____

E' un po' asettico e freddino, anche e riesce trasmettere una certa inquietudine. Si perde completamente nel finale, andando a creare un bordello roboante esageratamente pioneristico. Si perdonano alcune idee ridicole

SPOILER perchè nonostante ciò Boyle si conferma buon regista, con uno stile originale e personale.

Visivamente è potentissimo, il livello stilistico delle inquadrature è si manieristico, ma con la capacità di uscire dalla semplice linearità pubblicitaria, riuscendo ad assecondare poeticamente il viaggio della Icarus: l luce, i riflessi, il buio.
Nonostante usi cliché filmici già conosciuti, riesce a tenere alta una tensione claustrofobica grazie a forti primi piani.
Si perde è vero nella parapippa filosofica finale, ma non per contenuti, quanto per non riuscire più a tenere il livello delle immagini alto quanto iol resto del film.
Anche come montaggio alla fine sembra voler chiudere buttandola in psicadelia pura, ma fa solo confusione.
Bellissimo il sound desin, come pure la fotografia.
Chiave di lettura del film i primi trenta secondi, quando...

SPOILER
Forse può deludere come storia, ma la capacità di Boyle di usare le immagini, accompagna bene questa (per altri casi) pecca.

Forse il voto dato paga il fatto che ero partito per vedere ben altri film e mi sono trovato a vedere questa pellicola fantascientifica/psichedelica del buon Danny Boyle, che fa fatica a riconfermarsi dopo i fasti di Trainspotting. Buone le scene, buono il cast, per il resto niente di nuovo. Visti i film della settimana si può tranquillamente evitare.

La classica occasione buttata via.........
Inizio bello e interessante , ma con il passare del tempo il film si affloscia diventando noioso e con risvolti veramente inguardabili ( sopravvissuto della prima Icarus docet ) .
Veramente orrendo il finale.
Che dire ............. peccato !
Ottimo solo visivamente parlando ma non per questo sopra il sei .

Un film di alto valore tecnico e architettonico. L'idea è buona, perché il sole dovrebbe fornire sempre energia costante? Perché non esplode o non si altera qualcosa nel suo funzionamento? Questione di fortuna? Ma quanto può durare la fortuna?

La storia funziona evidenziando un'estetica inedita molto segnata da forti contrasti tra luce e ombre in ambienti tecnologici da favola.
Numerose invenzioni racchiuse nei particolari del racconto e qualche copiatura omaggio al "Pianeta delle scimmie" (il vecchio computer che si riaccende) e a 2001 Odissea nello spazio (la smorfia dell'astronauta sotto stress chiuso nella capsula esplorativa).

Filosoficamente e teologicamente il è interessante perché evoca la questione di Dio nella disperazione e dell'eroe mitico nonché del vigliacco di turno che tenta di sabotare la missione nel mentre il viaggio assume toni psicologici da sacrificio generale.

Finale un po' scontato ma non deludente. Scene di suspense numerose anche se non eccezionali.

il film è confuso,non c'è un inizio ed alla fine ci sono troppe parti incomprensibili..detto questo il voto è giustificato dalla stima che ho verso il regista e dalla bellezza degli effetti visivi.

un buon mix di elementi cinematografici per questo genere

mi e piaciuto,si rifà come stile e trama a Event horizon(bellissimo) con musiche bellissime ed immagini stupende,qualche caduta di tono c'è ma in generale rimane un buon film! e da un pò di tempo che non usciva un bel film di fantascienza. guardatelo!

io l'ho amato

Mi associo in tutto e per tutto al commento di Requiem. Pellicola all'inizio più che dignitosa, perfino esemplare nel presentare la luce solare come nemico strisciante e come potente forza distruttiva, come una specie di dio atomico. Occasione sprecata nel'introdurre un elemento da film thriller assolutamente fuori posto. Peccato, comunque non un brutto film.

Mi viene da dire peccato, peccato per le interpretazioni pessime (solo il protagonista si salva) peccato per il lato filosofico/fantascientifico solo accennato in favore di un colpo di scena trhilleroso assolutamente evitabile. Insomma mi sembra che questo film sia sceso troppo a compromessi rovinando così un'atmosfera sci-fi buona.
Anche la scenografia non mi ha convinto, a Carpenter sarebbe bastato 1/10 del budget per fare molto meglio..

Un dignitoso e insolito film di fantascienza di Danny Boyle, che pur nella sua assurdità, risulta comunque divertente.
Boyle vorrebbe ispirarsi a una fantascienza di tipo onirico-filosofico, in stile 2001- Solaris con interni tipo sottomarini nucleari e astronavi stile Alien.
Ci riesce tutto sommato per quasi tutto il film, dove rispetto al precedente e dignitoso "28 giorni dopo" , presenta uno stile pacato e asciutto.
Si perde però nell'ultima parte dove si lascia prendere la mano in scene d'azione inutili e idiote che stonano rispetto al resto del film e con un finale ottimista imbarazzante.

Nel complesso comunque può risultare divertente, a patto che si riescano a digerire i troppi effetti speciali (che nell'ultimo quarto d'ora danno molto fastidio) e le assurdità della storia. Proprio immagino come sia possibile che le sorti dell'umanità siano affidate a un gruppo simile di età media 10 anni pronti a prendersi a calci fra di loro alla prima occasione.

Nel cast Michelle Yeoah e il protagonista, Cillian Murphy, che per me è un ottimo attore con notevoli potenzialità.
Solo per fan del genere.

Sarà che a me piacciono molto questi generi di film...detto ciò devo dire che mi ha appassionato molto! ottima scenografia ottimi gli effetti ottimo tutto!!
Andate a vederlo :)

Film molto affascinante e splendidamente diretto dal sempre piu' bravo Danny Boyle, che dopo l'ottimo "28 Giorni Dopo", si cimenta in un nuovo genere tra fantascienza e filosofia.
In un futuro prossimo il sole si sta spegnendo, e con lui la Terra e tutte le creature che ospita. Morale cupa e interessante, che scrolla di dosso ogni responsabilità dall'uomo stesso, tanto sbandierata dagli ambientalisti piu' accaniti. Non siamo dunque noi i parassiti del nostro pianeta, siamo in fondo granelli di polvere insignificanti al cospetto dell'infinito universo, i cambiamenti climatici non dipendono dalla nostra evoluzione, ma dalla nostra stella che sta morendo. L'uomo visto finalmente come salvatore e non distruttore della nostra terra, l'uomo che porta con se la conoscenza necessaria a dare vita all'ultima speranza per "riaccendere" un grigio sole che sta collassando. Se la morte del nostro sistema solare faccia parte di un disegno superiore (Dio? Il fato? Il caso?), se sia giusto voler provare a cambiare un destino già scritto, e forse voluto, è la domanda che si pone il bizarro antagonista della pellicola, ed è grazie alla forza caratterizzante della nostra specie che la speranza non muore, la voglia d vivere nonostante tutto, ed una piccola fiamma riaccende e da essa il sole risplende e riscalda un pianeta grigio e ghiacciato. La vita rinasce, la speranza non muore mai.

Film bellissimo, magnificamente girato, condito da una colonna sorona splendida e da una grande interpretazione del cast, su tutti il sempre piu' bravo Cillian Murphy.

Bello in tutte le sue componenti, soprattutto la realizzazione. Mi è piaciuto soprattutto per l'attenzione che viene data a molti particolari che in altri film di fantascienza erano stati ridicolosamente trascurati. In generale la trama è banale: solita storia della navicella che procede verso il suo obbiettivo e nel suo viaggio succede di tutto, ma almeno questo è stato realizzato molto bene, fatto come si deve, e anche il finale non mi è dispiaciuto affatto

SPOILER

Insomma grande Boyle, secondo me molto bravo dietro la telecamera, ma non so perchè gli manca ancora qualcosa per arrivare al capolavoro. I suoi sono indubbiamente bei film, ma difettano di qualcosa a livello di trama forse.

Cmq come film sci-fi non è per tutti, nel senso che la vicenda è "presa" in un modo che può non appassionare

Per me non è niente male questo film. L'ho trovato avvincente, ben girato e con una bella tensione. Non ho capito molto perchè Boyle abbia voluto ad un tratto dare questa sterzata verso l'horror.
Buon film comunque. Da vedere.

SPOILER