Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Film allucinato e allucinante eppure lucido ed schietto nel raccontare una fuga, la fuga dalla propria vita della quale si è perso il controllo. E’ come un nastro di Moebius che si riavvolge su se stesso, come un nastro impazzito che ossessivamente si rigira. Durante il film non si deve cercare di carpirne il senso, ma ci si deve lasciare trasportare dall’inquieta bellezza delle immagini e farsi travolgere dalla narrazione surreale. E’ nell’inconscio che il film va interiorizzato e vissuto. Il film “allucinato” più bello di Lynch.