Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Premessa: ho visto il film senza sapere assolutamente nulla della trama e senza aver letto nessuna recensione (o pseudo-tale). La prima mezz'ora entra di diritto tra le cose più disturbanti, angoscianti e, se vogliamo, paurose che abbia visto su pellicola. Il tutto semplicemente grazie al magistrale utilizzo di luci, musiche e movimenti di camera. La seconda parte del film, dopo la prima visione, non mi permette di andare per il momento oltre al voto dato. Penso che un film per essere definito capolavoro a tutti gli effetti non debba mai far passare la trama completamente in secondo piano, ok che stiamo parlando di Lynch e per lui la trama è spesso solo un pretesto per catapultare lo spettatore in uno dei suoi deliri onirici, ma così ci si trova semplicemente davanti a un puro esercizio di stile, realizzato magistralmente, ma pur sempre un esercizio di stile. Sicuramente lo rivedrò con occhio più critico.