star crash - scontri stellari oltre la terza dimensione regia di Luigi Cozzi USA, Italia 1978
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star crash - scontri stellari oltre la terza dimensione (1978)

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locandina del film STAR CRASH - SCONTRI STELLARI OLTRE LA TERZA DIMENSIONE

Titolo Originale: STARCRASH

RegiaLuigi Cozzi

InterpretiMarjoe Gortner, Caroline Munro, Christopher Plummer, David Hasselhoff

Durata: h 1.32
NazionalitàUSA, Italia 1978
Generefantascienza
Al cinema nel Giugno 1978

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Trama del film Star crash - scontri stellari oltre la terza dimensione

Starcrash narra le avventure cosmiche della piratessa Stella Star e del suo amico super-potente Akton, contro i perfedi nemici della galassia, comandati dal conte Zartharn, che minaccia l'impero del bene con un'astronave a forma di artiglio spaziale. Stella e Akton, aiutati dal robot Elle e dal poliziotto spaziale Thor, vengono incaricati dall'imperatore della galassia di trovare la suddetta arma spaziale e l'erede al trono, il principe Simon, creduto morto in un'esplosione. Stella & co dovranno vedersela con mostri, donne guerriere, traditori ed astronavi nemiche, prima di assolvere al compito assegnato.

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Voto Visitatori:   5,81 / 10 (16 voti)5,81Grafico
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Voti e commenti su Star crash - scontri stellari oltre la terza dimensione, 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Italo Disco  @  03/02/2023 01:10:14
   7 / 10
Per carità non manca un po' di sventatezza qua e là ma non che il film di Lucas fosse così perfetto eh...Meno cialtronesco di quello che si possa pensare, dopotutto la passione si avverte, le carenze maggiori magari si possono trovare nella sceneggiatura, ma è un problema riscontrabile nel filone "stellare" di quegli anni, anche in prodotti hollywoodiani. Riuscì perfino ad entrare nella top 100 nella stagione 1978/79 piazzandosi 92°, uno dei pochi casi di fantascientifico italiano, di serie B, a fare l'impresa.

Evarg Nori  @  03/10/2019 11:18:28
   5½ / 10
Cozzi,con lo pseudonimo di Lewis Coates,si butta nella fantascienza cavalcando il successo di "Guerre Stellari",sebbene a sua detta il soggetto vene realizzato prima dell'uscita film di Lucas.Lo stile viene dritto dai film nostrani del decennio precedente,Bava e Margheriti in primis.Visivamente parlando è una goduria trashosa.La povertà dei mezzi aggiunge un innegabile fascino per quell'artigianalità d'altri tempi tra sovrimpressioni,astronavi giocattolo,fondali,scenografie essenziali e colorate,laser a go-go,pupazzi meccanici animati in stop motion e varie creature improbabili.Ma la storia è a pilota automatico,con i protagonisti che si tirano sempre fuori dai pasticci in pochissimo tempo.Divertenti i cavernicoli smorfiosi e ovviamente appetitose le amazzoni.Dialoghi puerili,ma i nomi del cast sono intriganti per i fan del genere.Spinell(troppo in sordina) e la Munro(al top della bellezza e quasi sempre in bikini succinto)avrebbero recitato in "Maniac" proprio grazie a questo film.Il futuro Mitch Hasselhoff,26enne e praticamente esordiente,ha una bella faccia da bambolotto.Plummer è in scena per 10 minuti appena.Girato in 6 mesi con 4 milioni di dollari perlopiù a Cinecittà con un cast tecnico sia nostrano che americano(in America venne riportato che le riprese si svolsero anche in Marocco,Tunisia e a Hollywood).Distribuito negli States da Roger Corman.Musiche di John Barry che pare non abbia potuto visionare il progetto concluso poichè temevano potesse tirarsene fuori.Col tempo ha conquistato una certa fama,e non è spiacevole purchè lo si accetti per com'è.

Niko.g  @  25/06/2019 23:32:01
   4 / 10
Simpaticissima epopea spaziale messa in piedi con un budget di duemila lire, mezza saponetta e tre fusaglie.
Non mancano le risate involontarie per le interpretazioni all'insegna dell'anticlimax e il doppiaggio accuratamente diretto per peggiorare le cose.
Un discreto scacciapensieri, dunque, tra nostalgia di avventure in stile Star Trek e paradossi indimenticabili, come la compartecipazione di Christopher Plummer (Beginners, The insider, A beautiful mind) e Nadia Cassini (Mazzabubù quante corna stanno quaggiù, Io zombo tu zombi lei zomba, L'infermiera nella corsia dei militari).

DankoCardi  @  02/03/2019 19:16:33
   6 / 10
Ok, non mi dilungherò ulteriormente sulle evidenti carenze tecniche del film che non sfuggirebbero nemmeno ad un cieco già di per sè...quindi figuriamoci se paragonato a "Guerre stellari" di Lucas. C'è però nostalgia per questo cinema popolare e genuino che nel suo piccolo riusciva a tener testa alle produzioni americane portando comunque gente nelle sale. Oggi con la computer grafica imperante pare che nemmeno Hollywood riesca a tener testa a se stessa! Sebbene con diverse ingenuità il regista Luigi Cozzi ci rende partecipi di tutta la sua passione per la fantascienza infarcendo la sua pellicola di "sense of wonder" e di voglia di sognare che prescinde il budget e gli perdoniamo volentieri scene come Caroline Munro che si risveglia da una ibernazione comatosa...con i capelli freschi di permanente o la regina delle Amazzoni Nadia Cassini che pronuncia la battuta: "Uccidete il robot!". Poi il cast è di tutto rispetto e le musiche di John Barry sono una vera chicca. Se siete fan della fantascienza vintage non potete non apprezzare questo film. E pensare che all'epoca aspettavamo con ansia pellicole tecnicamente perfette ed oggi che finalmente le abbiamo...rimpiangiamo queste vecchie produzioni imperfette, ma fatte col cuore!

antoeboli  @  04/08/2018 10:08:31
   5 / 10
Film di Luigi Cozzi realizzato sull'onda dell'avveniristico Star wars , nel suo momento di debutto .
Con soli 2 mld di lire Cozzi realizza un piccolo miracolo di effettistica artigianale e una trama facile da seguire e godibile . Peccato che la recitazione è qualcosa di orripilante e che nell'ultima mezz'ora sembra ci sia una mancanza di idee nel creare qualche situazione interessante . La stessa morte del cattivone di turno me la sarei aspettata qualcosa di più memorabile .
Da vedere se siete estimatori di questo genere di film italiani che cercavano di copiare dalle grosse produzioni americane .

Beefheart  @  08/04/2015 22:36:24
   4 / 10
Lo Star Wars de noantri è, a tutti gli effetti, indimenticabile; a partire dalla recitazione caprina di un cast sorprendente ed eterogeneo (del quale si salvano solo il fisico di Nadia Cassini e la professionalità di Christopher Plummer), agli effetti raccapriccianti, passando per dialoghi improponibili, costumi agghiaccianti e sfondi ridicoli. La sceneggiatura invece è sorprendente per fantasia, citazionismo e ardore. In sostanza trattasi di obbrobrio quasi inguardabile ma fatto con una certa passione. Voto di stima.

alex94  @  25/06/2014 17:24:12
   6 / 10
Simpatico questo filmetto di fantascienza italiano diretto da Luigi Cozzi alla fine degli anni 70.
La trama non è nulla di speciale e per alcuni aspetti ricorda un po Star Wars(dei poveri),la regia è mediocre,buoni invece gli attori quasi tutti stranieri tra i quali spicca in una delle sue prime interpretazioni un giovane David Hasselhoff che qualche anno dopo diventerà famoso per il telefilm Supercar.
Gli effetti speciali naturalmente sono molto molto artigianali e fanno abbastanza tenerezza.
Insomma un film molto trash ma che ha un certo "fascino"e per questo merita una visione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/06/2014 20.50.30
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tris  @  25/09/2013 00:49:46
   3 / 10
scantia  @  11/02/2012 14:16:27
   4½ / 10
Capisco la simpatia che può suscitare l'artigianalità della realizzazione, comprendo anche se non condivido la moda di convertire il trash in classico senza filtri di sorta, passi anche la riluttanza a criticare un film che ti strappa 4 risate involontarie, ma al di là di ogni considerazione questo resta un trashone veramente brutto.
Da un'idea non originale, mal realizzato, mal scritto e conseguentemente mal concepito, poco giustificano le presunte buone intenzioni e il budget risicato: la mancanza di mezzi si sente tutta, diversamente da altre opere concepite in condizioni analoghe.
Media che potrebbe ingannare gli amanti della fantascienza in cerca del tipico B-movie di qualità.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  11/02/2012 01:19:50
   6 / 10
E'impossibile dare un voto a questo film: continuamente durante la visione ci si ritrova a pensare: "MA COSA DIAVOLO STO GUARDANDO??" Non si salva praticamente nulla di questo film! Dalla recitazione col badile, la trama scritta col muco, gli effetti di carta oleata e smitragliate di assurdità totale, si finisce per ridere a crepapelle. E'quindi un film che visto in compagnia può regalare momenti perlacei. Certo, l'intento non sono sicuro fosse questo...

DarkRareMirko  @  25/01/2012 23:22:02
   6 / 10
Cast variegato (Plummer - che ad ogni modo lavorò in Italia anche per Caminito riguardo Nosferatu a Venezia -, Spinell, una sexyssima Munro, la Cassini, Hasseloff, una non accreditata Dirce Funari, Marina Frajese de La bestia nello spazio), musiche del 5 volte premio Oscar John Barry (quello di Balla coi lupi), un seguito apocrifo erotico, effetti passabili, ma almeno qualche soldo in più speso non avrebbe guastato.

Per 1 oretta regge, poi, tra pochezza di script, trashume (...i poteri "supernaturali"...O__O), ripetitività e co. la noia prende il sopravvento.

Comunque valido; l'ispiratore Star wars, è vero, aveva molti più soldi ma anche maggiore professionalità.

Da morire dal ridere un commento che ho trovato per la rete: "Da vedere accompagnato con una bottiglia di grappa alla ruta..."

Ad ogni modo il film riscosse molto successo, anche oltreoceano, Cozzi se lo merita, visto che, in definitiva, era un capace regista.

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Marv91  @  17/06/2011 11:14:52
   8 / 10
Bellissimo cult fantascientifico diretto da Luigi Cozzi, realizzato sull'onda del successo di Guerre Stellari.
Realizzato con un budget contenuto, Starcrash è un valido Science Fiction che nonostante alcuni effetti speciali e dialoghi ridicoli, presenta una trama di tutto rispetto, il ritmo è molto alto e il film scorre veloce.
Il cast è molto buono, presenta attori di caratura internazionale; la Munro (protagonista del film) è brava e molto sexy con quel bikini, buono anche Plummer, un pò rigido, invece, il giovane David Hasselhoff (ancora lontano dai successi televisivi di Supercar e Baywatch), compare anche Nadia Cassini, in un ruolo atipico.
Gli effetti sono realizzati non perfettamente (le astronavi si vedono fin da subito che sono dei modellini e le stelle sono troppo colorate); il robot gigante è realizzato usando la tecnica dell'animazione a passo uno di Ray Harryhausen, tecnica ormai a quell'epoca superata ma che ha sempre il suo fascino; le scene di lotta con la spada laser, invece, sono ben fatte.
La musica di John Barry (si proprio il John Barry di 007) sono splendide e aiutano a far salire il mio voto.
Nonostante le critiche ingiuste di alcuni che definisco questo film CULT in alcuni casi uno z-movie, il film è stato un discreto successo e in America ha incassato ben 19 milioni di dollari (contentissimo per Luigi).
Io sono molto affezzionato a questo film, e un voto inferiore a 8, penso non si possa dare. Cult di Luigi Cozzi da vedere per forza.

phemt  @  11/12/2009 17:27:17
   6 / 10
Luigi Cozzi come regista è sempre stato un mediocre mesteriante che ha sfruttato bene l’amicizia con Dario Argento, e il fatto che ormai da anni faccia il commesso nel negozio di Dario non è casuale!
Questo Starcrash è un tentativo di fanta-spaghetti nel periodo in cui la fantascienza era tornata di moda grazie al successo straordinario di Star Wars ed è stato uno dei primi ritorni a quelle tematiche che in Italia erano stata abbandonato da circa 10 anni dopo la prima ondata di fanta-spaghetti (ai tempi di Mario Bava e Margheriti per intenderci)…

Diciamocelo subito: Starcrash è un film pietoso ma commovente… Cozzi e il suo entourage fanno di necessità virtù e malgrado l’infimo budget ci provano in tutte le maniere a tirare fuori qualcosa di vagamente decente e non mancano un paio di trovate interessanti (il pianeta di ghiaccio verrà ripreso anche da Lucas e i missili con dentro i ribelli è un’idea degna di Ed Wood)…
La storia è chiaramente delirante ed assurda, i dialoghi idioti, gli effetti speciali di un grezzo raro e le situazioni improponibili ma Stracrash fa una tenerezza incredibile… E’ Cinema nell’accezione più pura del termine, quello fatto da veri artigiani che se ne fregano del budget e del risultato finale ma ci mettono voglia e passione… E poco importa se il risultato è perlopiù ridicolo!
Se non vi mettete a ridere vedendo il background futurista anni 50, se non vi commuovete a vedere le navicelle che sfrecciano in maniera grottesca nel cielo o i laser sovraesposti su pellicola state sicuramente sbagliando l’approccio al cinema di genere…

Geniale il cast: la Munro protagonista seminuda, soda e tonica (al suo attivo 007, la saga di Phibes accanto a Price e il Maniac di William Lustig), un giovanissimo e totalmente spaesato David Hasselhoff , la Cassini in un veloce cameo, Cristopher Plummer perlopiù ologrammato e il solito immenso e straordinario Joe Spinell che non capisco come sia finito in sto film (dopotutto veniva da i primi due Rocky e i primi due Il Padrino) e che da lì a poco lascerà il suo nome nella storia del cinema nei panni di Frank Zito nel sopraccitato capolavoro Maniac e che qui ruba la scena a tutti interpretando il Cattivo definitivo…

Cozzi rischia e alterna kitch trash e azione, ma si avventura addirittura nell’animazione a passo uno alla Ray Harryhausen (tecnica di ripresa che era sorpassata già allora) con un risultato a dir poco scadente… Ma non si può non volere bene a pellicole del genere, che tra l’altro al tempo fece ottimi incassi sia in Italia che all’estero!

Qualcuno ci ridia indietro quel cinema di genere please!

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/11/2011 04.32.23
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dagon  @  11/09/2008 17:49:22
   7½ / 10
Lo so, questo film da un punto di vista di sceneggiatura è un colabrodo, pieno di situzioni ridicole

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ed interpretazioni agghiaccianti.
però ha un fascino artigianale che me lo fa amare. Sarà che lo vidi da ragazzino post Guerre stellari e qualunque cosa di fantascienza mi piaceva, sarà che nel 78 la Munro in bikini spaziale mi ingrifafa (in tempi innocenti), fatto sta che ogni volta che lo passano su qualche tv privata (di solito scrausa) non riesco a non vederlo. Un plus (sul serio) la colonna sonora di John Barry (!), marchettone, sì, ma non male. Voto affettivo

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/09/2008 17:04:56
   7½ / 10
Mi rifaccio al commento sotto. Un bel film di fantascienza made in Italy, che ha incassato bene pure in USA (ed è piaciuto molto pure a Quentin Tarantino). Lode al mitico Luigione Cozzi ed al suo coraggio.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/09/2008 02.51.57
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spockino  @  25/07/2008 22:56:49
   7 / 10
La risposta italiana a Guerre Stellari.
Lo so, quello di Lucas e' venuto meglio, ma gli americani cianno i soldi.

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