stalker regia di Andrei Tarkovskij URSS 1979
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stalker (1979)

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locandina del film STALKER

Titolo Originale: STALKER

RegiaAndrei Tarkovskij

InterpretiAleksandr Kajdanovsky, Anatoli Solonitsyn, Nikolai Grinko, Natasha Abramova

Durata: h 2.43
NazionalitàURSS 1979
Generefantascienza
Al cinema nell'Agosto 1979

•  Altri film di Andrei Tarkovskij

•  SPECIALE STALKER

Trama del film Stalker

Un metorite caduto sulla terra ha prodotto strani fenomeni in una zona, prontamente protetta e recintata dall'esercito. Per entrarci esistono però delle guide clandestine, chiamate "Stalker", capaci di condurre chiunque lo richieda fino alla "camera dei desideri". Uno scrittore, uno scienziato e uno stalker partono verso la misteriosa zona. Ne torneranno profondamente cambiati.

Film collegati a STALKER

 •  SPECIALE STALKER

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Voto Visitatori:   8,71 / 10 (280 voti)8,71Grafico
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Voti e commenti su Stalker, 280 opinioni inserite

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GLAMP  @  02/11/2005 16:57:33
   10 / 10
Capolavoro. Fotografia impareggiabile.

6 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2006 19.27.12
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Meg_Ryan  @  25/10/2005 17:57:45
   2 / 10
Le tematiche intelligenti trattate non hanno un corrispettivo nella sceneggiatura,nella fotografia e nella recitazione.

17 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2013 02.18.09
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Invia una mail all'autore del commento angelowilliam  @  23/10/2005 19:02:28
   1 / 10
Il film è piuttosto lento (noioso), anche se l'argomento può essere interessante il film risulta piuttosto palloso e realizzato male, nessuna giustificazione viene dal fatto che sia stato realizzato nel 1979.Adatto per un pubblico che ama questo genere di film, l' Ho guardato perchè ho visto il giudizio ottimo (9,3 / 10 ) che si dava quì. Dura quai tre ore e sono stato per tre ore uno STALKER (un condannato a morte).

SCUSATE SE ABBASSO LA MEDIA.

64 risposte al commento
Ultima risposta 16/06/2009 11.13.36
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tyler  @  12/10/2005 09:02:12
   10 / 10
Finalmente l'ho visto!
Un'opera filmica grandiosa,ricca di spunti di riflessione e pregna di significato "vivente"....è la storia del viaggio dentro e verso se stessi e di tutto ciò che esso comporta,ma qui non si assiste ad una ricerca sterile fatta di vuote diatribe intellettualistiche fini a se stesse,bensì ad un vero e proprio tuffo nel campo dell'esperienza,che oltre a mettere in luce gli aspetti meramente teorici dell'animo umano,ne risalta le caratteristiche meno evidenti all'occhio e ne mostra i contenuti ponendoli in un contesto vivo e attivo,su un campo da gioco che non è più quello sterile e inconcludente dettato dal conflitto di pensiero,ma quello vero e incontestabile che deriva da tutto ciò che è in movimento ed in evoluzione costante,la vita stessa,spogliata da vuote parole ed essenziale nella sua manifestazione.
Naturalmente il film non poteva essere che lento,proprio perchè lento e faticoso il viaggio della ricerca di se stessi e della propria essenza...movimenti di macchina atti a mostrare ogni più leggero moto dell'animo ed ogni particolare esteriore che ne deriva...una fotografia magnifica che aderisce alle immagini e si modifica in base a ciò che accade durante lo svolgersi degli eventi.
Capolavori di questo calibro andrebbero studiati a fondo,fino a divenire parte integrante di noi stessi,fino all'assimilazione,poichè forniscono strumenti di comprensione fondamentali per la conoscenza di noi stessi...forse potrò sembrare un tantino esagerato,ma amo il cinema proprio perchè lo ritengo un mezzo di comprensione e di aiuto,una sorta di coadiuvante e di canale di informazione diretta atto a migliorarsi ed a crescere nell'animo e nell'intelletto.
Voglia DIO che di pellicole del genere se ne vedano in maggior quantità,perchè significherebbe che il genere umano ha intrapreso quel cammino che è secondo me il fine stesso dell'esistenza,il viaggio che porta alla conoscenza di se.

7 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2006 06.40.28
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lordsynclair  @  25/09/2005 22:44:30
   10 / 10
avete presente quello stato mentale che invoglia a viaggiare leggiadri nell aria e ...SUBLIME!!!!!!

7 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2005 01.08.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  14/09/2005 12:01:03
   10 / 10
Stalker è un film sul desiderio. Sulla sua natura più profonda e ambigua.
Un viaggio nella zona, un luogo della URSS teatro tempo fa di avvenimenti devastanti e misteriosi, offre il pretesto a tre viaggiatori per parlare più a fondo del desiderio, legandolo attraverso il dialogo a questioni di portata sociale ed etica più vasta.
Dalla zona molti non ritornano. Il luogo è stato recintato dalle autorità. Tuttora è considerata pericolosa e viene sorvegliata con le armi.
Uno Stalker (una guida abusiva con trascorsi carcerari), uno scrittore famoso in cerca di ispirazione e uno scienziato in fisica che vuole vendicarsi di alcuni torti subiti sul lavoro ricercando la notorietà, intraprendono abusivamente un cammino verso la zona, spinti anche da una curiosità irrefrenabile. Durante l’avventuroso viaggio emergono particolari inquietanti sulle caratteristiche di ciascuno e della zona.
Il luogo racchiude una stanza misteriosa dove i desideri espressi dai visitatori sembra che si realizzino. Difficile però arrivarci. La zona è viva. Pensa. Lascia passare solo i senza speranza. Gli infelici. La precedente guida Stalker soprannominata il Maestro ha raggiunto dopo molte peripezie la stanza dei desideri. Ha espresso un desiderio ed è poi diventato ricco. Ma la ricchezza viene vissuta dal maestro con difficoltà. Muore impiccato, oppresso dal senso di colpa per aver costretto il fratello, durante una precedente spedizione, a passare per primo in un bunker della zona molto pericoloso dove ha trovato la morte.
Forse i desideri più veri, quelli più vicino alla natura o quelli ancora attivi nell’inconscio sono eticamente inaccettabili dalla coscienza? E se si offre loro una possibilità di realizzazione si finisce poi per punirsi? L’etica è molto radicata nell’Io. E’ ormai indistruttibile? Forse i desideri più autentici, quelli più legati alla natura dell’uomo sono socialmente devastanti? E’ per questo che la zona è stata delimitata e proibita dalle autorità? Per non farsi del male e non divenire antisociali o tiranni aristocratici? Il film formula bene questi interrogativi.
La zona è insidiosa, numerosi sono i trabocchetti mortali. La zona via via che il film procede assume caratteristiche simili al funzionamento dell’inconscio. E’ un altro soggetto, vivo di pensieri. Nei tre personaggi nascono ricordi ansiosi e problematici, investimenti psichici di un tempo relegati nel rimosso? Essi sembrano rimanere attivi come carboni accesi sotto una coltre di fuliggine psichica. Ricordi come immagini segno. La zona nel film ne mostra in modo perturbante la radice.
Il film sostiene che nel momento in cui si presenta la possibilità di realizzare quello che desideriamo emergono rappresentazioni di noi oscure e verità orribili, insapute. Queste rappresentazioni sono irrimediabilmente legate a una parte inattesa di sé situata strutturalmente altrove?
Raggiunta la stanza della zona nessuno dei tre chiederà la realizzazione dei propri desideri. Lo scienziato ha compreso la vera pericolosità della zona ed è tentato di distruggerla con una micro bomba atomica. Lo scrittore arriva nei pressi della stanza del tutto scettico sui suoi poteri magici. Lo Stalker rinuncia a formulare desideri perché si accontenta della sua vita seppur misera. Egli ha trovato nel suo lavoro di guida dei viaggiatori un potere sulle persone insperato. Alla fine dopo aver capito la mostruosità del desiderare umano lo Stalker apprezzerà la zona come luogo del silenzio e della solitudine e fantasticherà di rimanere per sempre in quel luogo, lontano dalla gente che sottende crudeltà a stento trattenute da una millenaria tradizione di civiltà.
Stalker è un’opera enigmatica e poetica. Crudele. Fa del mistero di un luogo un’estetica dell’inconscio. Il suo punto di forza è contenutistico ma non riguarda la razionalità del mondo cosciente, apre un rapporto nuovo con l’inconscio. Quest’ultimo si esprime con il dialogo e la variazione di toni dei colori cupi: radicali supporti visivi della narrazione.
Il timore oscuro che la zona suscita rende i discorsi più intensi, slegati da ogni formalismo cautelatore.
La macchina da presa si muove cauta, a tratti con circospezione; a volte con un occhio che sembra distaccato ma è sempre lucida e delicata sui particolari. Percorre note scure di disagi esistenziali che ci richiamano e ci riguardano. Disagi che coinvolgono anche classi diverse di cui è evidente, attraverso il dialogo che le anima, l’ambiguità del rapporto. Ambiguità che si deduce anche dall’ostilità e dall’ammirazione che traspare dai gesti.
Le riprese avvengono in una URSS protesa già da anni verso un forte cambiamento di costume e ricca di novità nei rapporti economici.
La zona è un luogo desolante e oscuro, in passato oggetto della disintegrazione devastante di un meteorite avvenuta a pochi chilometri di altezza. Le abitazioni sono ancora diroccate e abbandonate. Essa riflette l’archeologia del proprio inconscio. La crisi che porta alla rimeditazione della propria vita.
La zona ha ispirato negli abitanti limitrofi molte credenze e superstizioni che si annodano con i fenomeni paranormali.
Come non pensare allora all’onnipotenza che si avverte nei primi anni di vita e ai miti che ad essa si collegano, in quella logica rigorosa fatta di investimenti verso figure significative della sessualità infantile così a lungo rimossa ma condizionante. Sessualità che ritorna come fantasma deprimente ricca però di figure storiche.












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Ultima risposta 25/09/2005 18.34.23
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Zoso87  @  23/08/2005 17:21:20
   9 / 10
Ho appena visto il film e mi è veramente piaciuto. Enigmatico e filosofico e per la sua lentezza non adatto a chi è abituato a film tipo Rambo 3.
Credo di aver recepito i messaggi del film... tranne l'ultimo episodio dove la bambina fa muovere gli oggetti, perchè?

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Ultima risposta 12/09/2005 12.45.32
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ulisseziu  @  18/08/2005 02:21:21
   10 / 10
Beh il film è visivamente spettacolare, girato con maestria ed il cast è ottimo.
Dopo averlo visto mi sono posto un sacco di interrogativi... come mai la gente lo giudica così fenomenale? E dalla sera ho ripensato a come potrebbe essere la vita con i nostri sogni avverati, quelli intimi, ho ripensato ai miei, se sarei mai entrato nella stanza, ho pensato alla frase dello scrittore "sono vegetariano e vorrei che tutto il mondo lo fosse, ma intimamente bramo un pezzo di carne" ... pensando, pensando e pensando, ho fatto quasi mattina senza dormire...
Quindi ho realizzato il perchè dell'unicità di queso film... mai nulla mi aveva fatto riflettere e ragionare come questo CAPOLAVORO...

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Ultima risposta 19/08/2005 12.48.29
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Myrea25  @  29/07/2005 21:28:47
   10 / 10
Non c'è bisogno di ulteriori commenti. Tarkovsky era poecinema.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/07/2005 02.56.25
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antonius block  @  22/07/2005 11:43:17
   10 / 10
Qualcuno gentilmente potrebbe dirmi il finale di questo film ?

7 risposte al commento
Ultima risposta 18/08/2005 02.15.27
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  17/07/2005 23:47:22
   10 / 10
Il miglior film di Tarkovskij insieme a "Lo specchio".
Tarkovskij nel cinema vedeva un espressione differente della poesia. Lui accostava l'arte del cinema alla poesia e sicuramente in questo film (molto più che in altri) il concetto è ben visibile. L'altra particolarità del cinema di Tarkovskij risiedeva nel montaggio, decisamente distante anni luce dalla tradizione russa. Per lui la poesia dell'immagine doveva risiedere nel tempo "scolpito" in essa.
Ecco...questo film è la sublimazione di qusti suoi concetti.
La poesia che scaturisce dai lunghissimi piani sequenza (i quali per definizione non richiedono appunto opera di montaggio) e la storia che si presta a molteplici interpretazioni rendono questo film un capolavoro che assolutamente non può non essere visto.
Non mi dilungo oltre anche perchè il viaggio nella "zona" è anche un viaggio dello spettatore nei suoi pensieri più reconditi e quindi un viaggio personale che non voglio influenzare con le mie interpretazioni morali e filosofiche.


4 risposte al commento
Ultima risposta 29/08/2005 18.28.17
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silvhia80  @  08/06/2005 21:36:12
   10 / 10
Questo sito è favoloso. Sono contenta di usare uno strumento pubblico per dire la mia sui film che ho visto lo trovo divertente è costruttivo.
Uno dei primi capolavori che voglio votare è questo assurda riflessione sul volere dell'uomo di Tarkovsky, uno dei piu grandi registi che seguo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/06/2005 10.49.52
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benzo24  @  29/05/2005 20:21:58
   7 / 10
Il migliore di Andrei Tarkovskij

4 risposte al commento
Ultima risposta 03/07/2005 19.42.26
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Invia una mail all'autore del commento Lord Arathom  @  16/02/2005 12:28:51
   8 / 10
Un mostruuuoso Tarkovskij, è riuscito a tirar fuori un filmone da una trama veramente insulsa. Un dieci alla regia e alla fotografia, Stalker in se non supererebbe la sufficienza. La mano del regista si sente, si si si.


35 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2005 02.20.04
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faust  @  05/02/2005 23:03:04
   7 / 10
Sicuramente un bel film ma a tratti l'ho trovato davvero incomprensibile

18 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2005 18.08.57
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corvino84  @  04/02/2005 02:00:58
   6 / 10
Bello, ma un po troppo macchiavellico

9 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2005 20.43.58
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style  @  03/02/2005 11:39:47
   9 / 10
a dire il vero non so esattamente che voto dargli.
L'ho visto per la prima volta, molto coinvolgente, nonostante in pratica non succeda praticamnte niente :)

Maledettamnte difficile da capire e da interpretare: ci sono diversi punti che ancora non riesco a chiarire.

Cmq davvero impressionante l'atmosfera presente nel film...

7 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2005 18.19.22
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dash  @  02/02/2005 14:45:00
   10 / 10
Ci ho messo un po' di tempo per capirlo bene ma appena capito il 10 è inevitabile
Ma secondo voi davvero è meglio E.T. o di questo? E se sì allora perchè non è così famoso come l'altro? (dico un sacco di *******)

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2005 13.07.40
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greenday2  @  31/01/2005 17:38:04
   7 / 10
Sarebbe un 7 e mezzo. Cmq a primo impatto mi ha lasciato un po con l'amaro in bocca. Mi aspettavo qualcosina di piu. Forse da vedere una seconda volta

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/02/2005 20.07.31
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kickoff  @  29/01/2005 09:57:26
   7 / 10
Film notevole,però non penso che sia tra i migliori film del mondo.
E poi non sono molto affezzionato a questi ganeri di film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/02/2005 19.36.43
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Dragon  @  02/01/2005 00:49:13
   10 / 10
non l'ho trovato così enigmatico come si va rimuginado che sia; quelle cose che sfuggono sono i particolari:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER


effetivamente divino, all'altezza con l'Odissea di Kubrick ( e di Omero allora ), non so quale preferire; trovarlo è stata un'impresa impossibile, ne è valsa la pena; ma mi chiedo come mai, data la titanicità del film, sia così poco conosciuto. Incredibile come i capolavori siano ( solitamente ) reperibili nel fango e dove nessuno se li aspetta

16 risposte al commento
Ultima risposta 14/11/2009 02.49.51
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Funky  @  09/10/2004 14:17:56
   8 / 10
questo voto basta e avanza

21 risposte al commento
Ultima risposta 21/10/2004 22.10.56
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Hideo Kojima  @  08/10/2004 12:52:06
   6 / 10
Ma come vi piace questo film?Gli ho dato questo voto per non abbassare di molto la media(il voto reale era 3).

8 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2004 11.07.35
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento Matteo Bordiga  @  01/10/2004 21:04:41
   10 / 10
Intanto saluto la lussureggiante comunità di Filmscoop: sono al mio primo commento assoluto.
Il cinema di Andrei Tarkovskij è rivolto esclusivamente a coloro che, dalla visione di una pellicola, vorrebbero ricavare la sensazione di essersi arricchiti spiritualmente e di avere maturato, nella propria interiorità, delle riflessioni, dei dubbi nuovi.
In una parola, il cinema di Tarkovskij è poesia. Pura poesia. Intesa nel suo duplice ruolo di "indagine/sublimazione" della natura umana.
Così, specialmente nel caso di "Stalker", risulta proprio SCORRETTO, FUORVIANTE lamentarsi dei ritmi della narrazione, che mi pare abbiano indotto qualcuno dei commentatori alla sonnolenza...La lentezza del film rappresenta il progressivo, tormentato percorso spirituale dei tre protagonisti. La stessa "Zona" nella quale lo Scienziato, lo Scrittore e lo Stalker si addentrano VIVE, RESPIRA, carica di presenze e di forze metafisiche, di bagliori dall'Aldilà, di schegge d'Infinito...
Evocativo, sfuggente e introspettivo come la migliore poesia, "Stalker" vive sull'ipnotico susseguirsi di oggetti, foglie, acque e ambienti insondabili, indagati dall'occhio di una macchina da presa lentissima negli spostamenti, nelle carrellate. Come a seguire le reazioni emotive, i moti dello spirito di coloro che penetrano nella "Zona" e, come lo Stalker, intuiscono l' Assoluto in ogni colore, in ogni pietra.
Alla fine del viaggio, il messaggio esistenziale di Tarkovskij: "L'importante è CREDERE...e per credere occorre far sì che debolezza e fragilità sopprimano rigidezza e stabilità"...


5 risposte al commento
Ultima risposta 04/10/2004 12.53.39
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Invia una mail all'autore del commento pastapasta  @  29/09/2004 18:37:50
   10 / 10
certi idioti cm qui sotto nn sanno cosa sn i capolavori, il film è da 9 ma alzo la media x colpa d simon

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2004 11.27.27
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Simon  @  29/09/2004 18:26:41
   2 / 10
del film ne avevo sempre sentito parlare, ma fino ad oggi non ero mai riuscito a trovarlo in noleggio..... LENTO, LENTO, LENTO. Qualsiasi messaggio filosofico e psichiàtrico voglia lanciare questa pellicola, sicuramente non giustifica la lentezza e la mobosità con cui lo fa. Consigliato per chi non dorme la notte.
un saluto a tutti :)

13 risposte al commento
Ultima risposta 12/05/2006 15.51.46
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Matthias  @  21/09/2004 18:03:28
   10 / 10
Non voglio dilungarmi in discorsi già espressi magistralmente. Dico che forse questo è il miglior film di ogni tempo. Lento sì, ma che significati profondi!

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/09/2004 15.48.41
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Etta  @  21/09/2004 14:15:46
   9 / 10
Allegoria sulla tentazione della fede e sul rapporto che l'uomo moderno ha con il "sacro". Eccellente la forza estrema delle immagini nella quale si fondono realismo quotidiano e fantastico.
Il ritmo stremante diventa la vera essenza del film.


6 risposte al commento
Ultima risposta 28/09/2004 01.43.09
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  20/09/2004 16:47:45
   10 / 10
Comincio con il commento del mio amico Jonathan ( e ringrazio Cash):

"Lo stalker e la sua famiglia sono gli umili, gli ultimi del messaggio evangelico, sono i poveri fin dentro lo spirito. I poveri in spirito non attendono miracoli, ma aderiscono in modo totale alla fede e alla bontà di Dio, e questa fede li rende liberi. Ecco il motivo per cui lo Stalker resta indignato, scandalizzato dal rifiuto dei due intellettuali a varcare la soglia della Stanza misteriosa. Io vedo in questa Stanza l'immagine della Fede, unica scintilla di speranza in un mondo umiliato dalla Storia e dagli uomini, Storia Uomini Ragione la cui aridità sembra aver portato il senso della vita sull'orlo del vuoto. Dominato dal simbolo dell'acqua, è di nuovo un film poetico, enigmatico, anche arcano, immobile e pieno di luce interiore." (JP)

Stalker è un film lento, non bisogna aspettarsi altro. Lento come è l'inevitabile recherche, quella recherche che porta al lento ritrovamento del significato della vita attraverso il particolare (nell'Universale): l'arte. Qui i vari elementi (l'acqua in primis) vorrebbero far tornare i tre protagonisti indietro verso una rinascita, ma quale rinascita se il professore (che vorrebbe vincere il Nobel) e lo scrittore (che vorrebbe vendere libri) non hanno il coraggio di manifestare i loro desideri più inconsci? E se lo Stalker, vero povero di spirito dostoevskiano (ma anche tolstojano) non ha più nulla da chiedere? Forse la stessa sua figlia è vittima della zona (un altro stalker infatti era diventato ricco perdendo però in seguito la vita), anche se poi il finale riscatta lo stalker proprio grazie alle capacità recondite (e presenti in ogni essere umano) di sua figlia stessa.

Tarkovskij: " Tutta la storia della civiltà, tutto il processo storico si riduce a questo: che in nome della salvezza del mondo e della posizione dell'uomo stesso all'uomo si è sempre proposta una via infallibile e più giusta (nonchè più facile, mentre per arrivare alla Stanza segreta è necessaria una via più difficile, ma vera). Oggi occorre un vero sentimento della propria dignità, ossia la consapevolezza del fatto che il nostro "Io", che diventa il centro della vita terrena, ha un valore e significato oggettivo se attinge un determinato livello spirituale, esente soprattutto, da intenti egoistici. Sono convinto che si possa annullare ogni conflitto tra il particolare e il generale solo trovando una metà strada tra l'elemento materiale e quello spirituale"

Tarkovskij si fa portavoce perciò di un nuovo Illuminismo, consapevole però la società odierna ha perduto la strada. Ecco perchè il professore (rappresentante la Materia) e il professore (lo Spirito) non possono o non vogliono raggiungere la Stanza.

Vorrei anche scrivere il commento al film di fatto da Fabrizio Borin, perciò per chi fosse interessato lo invito fra un pò a guardarsi nel link recensioni.

12 risposte al commento
Ultima risposta 02/06/2007 15.44.33
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-Alessio-  @  09/09/2004 15:40:30
   7 / 10
che dire,un film non per tutti sicuramente.Voglio dire se qualcuno mi dice che non gli e' piaciuto non posso contraddirlo tanto.Sicuramente a tantissimi non potrebbe piacere lo so. Da un certo punto di vista e' anche pesantissimo e duro da vedere ,nel senso che tra questo e un film d'azione da vedere con gli amici una sera non e' propio il film più adatto. Si deve essere predisposti per vederlo ecco tutto.Io l' ho visto 10 anni fa perche mi ero fratturato il perone della gamba ed ero costretto a stare immobile e cosi sono riuscito a vederlo tutto. E' un film da vedere con calma magari con l'influenza a letto cosi mediti
di più. Come in tutti i film di tarkowsky anche qui è presente l' axqua come costante.Riassumendo, aspettate a vederlo quest' inverno quando vi prenderete l'influenza e cosi lo vedrete con più calma senza distrarvi.

5 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2004 00.04.18
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A cura di The Gaunt

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