south park (1999)

Un antipasto e poco più di quel che sarà, ma niente in confronto a ciò che diverrà la serie dalla 3° ma sostanzialmente da Butters in poi.
Il film testimonia tutto sommato il potenziale incandescente che avevano tra le mani Parker & Stone, lo si scorge dalla caustica colonna sonora (non utilizzata con parsimonia), diametralmente opposta a quelle che ci hanno insegnato i film Disney con gli animaletti del bosco (quelli poi ci saranno, in una puntata natalizia, frutto della fantasia di Cartman, ma devoti a Satana) bastava giusto avvitare 2 bulloni, mettere al servizio di quella scurrilità una critica sociale compiuta sull'attualità, sugli usi e costumi, sull'americano medio (da questo punto di vista da notare l'evoluzione che ha subito il personaggio di Randy, padre di Stan, dall'8°-9° diventa addirittura imprescindibile).
Il film comunque mantiene una sua dignità, irrefrenabile ma abbastanza lucido nel suo essere politicamente scorretto, target dedicato non può che essere il bigottismo e l'ipocrisia americana che minano i lavori dei due creatori da quando la serie ha avuto i natali, colpevole ai più di traviare i figli.
Fenomeno più unico che raro è il sopracitato graduale e continuo miglioramento della serie, che si ciba costantemente dei temi d'attualità, dall'incubo americano del post 11/9 all'avvento dei social network, evocati in trame solidissime tramite uno spunto tanto innocuo quanto casuale che richiamano il miglior Groening, lungi dal vederne il tramonto.