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premessa: sono stato costretto da una bella e formosa ragazza dagli occhi da cerbiattina ad accompagnarla al cinema... e la mia accondiscendenza non è stata neanche premiata come speravo...beffa per la serata in bianco e danno per il film che ora vi descriverò... veniamo al sodo (ehm..non quel sodo lì, intendevo alla sostanza del film... ora che ci ripenso mortacci sua se era sodo però... peccato che se l'è tenuto per lei).... ok ok, basta divagare, descrivo il film: definirlo un insulto all'intelligenza umana è riduttivo! soggettivamente 1 è il voto che mi sento di confermare... per gli amanti della serie televisiva forse un po' di più (ma ho letto tanti pareri discordi che lamentano parecchie pecche rispetto alla sit com)... nel suo genere ho visto mlte commediole americane molto più divertenti... questa mi ha fatto appena accennare un sorriso 3 volte (e 2 delle quali perchè ogni tanto davo un'occhiata al pubblico che era in sala... e credetemi c'era parecchio da ridere...)... l'umorismo del film non era minimamente divertente, dialoghi imbarazzanti e spesso volgari, scene stupide fino al midollo, battute ridicole, trama... c'era una trama? attrice protagonista veramente pessima, poco meglio di steven seagal nello sgranare le pupille (apice della sua mimica facciale)... in sostanza sconsiglio ad ogni essere pensante la visione di questo aborto cinematografico!
Volutamente sopra le righe in alcuni punti, è un film che tratta temi che infondo sono vicini anche a noi "comuni mortali". Le due ore e più di film non si fanno sentire (nel primo episodio, invece, un po' sì) e si sorride e ridacchia più di una volta. Mi è piaciuto.
Divertentissimo e leggero. Per un pubblico di sole donne (o gay) che apprezzino i vestiti meravigliosi, la ricchezza estrema e ostentata e...obviously, il sesso!
Allora, io non so cosa dire. Mi sforzo, eppure è difficile commentare il nulla. Ed è difficile ammettere lo snaturamento totale di uno dei serial più belli che io abbia mai visto. Non posso neppure considerarlo una caricatura (cosa che per lo meno era il primo stupido film) perché questo secondo capitolo non ha niente. E' solo molto, molto imbarazzante, dall'inizio 'gay triumph' alla fine 'sbobba letale gusto caramello marcio'
(lei gli mette le corna e lui le regala un diamante.. ma vaffan...!)
Due ore e mezza di pollaio assordante e becerume con un branco di babione ululanti che se la godono in una Abu Dhabi baracconesca, per un nulla cinematografico profondamente disarmante. Le un tempo strepitose interpreti gridano rincòglionite e si cambiano d'abito ogni 5 secondi dando vita ad una fatiscente fiera del kitsch che prende a calci in cùlo la contemporanea crisi economica nel più totale disprezzo del pubblico medio. Per non parlare degli sfiancantissimi tira e molla tra Carrie (una SJP in accellerata putrefazione facciale) e Big che non vogliono diventare una delle "solite-noiose-coppie-sposate", ma per favore! Un autentico, interminabile incubo pieno di paillettes e miliardi che stanca già dai titoli di testa. Speriamo solo che dopo questo scempio la saga non continui ancora in eterno.
l'ho visto solo perché in dolce compagnia di colei che mi ha fatto conoscere ed apprezzare la serie televisiva, ma è stato uno spettacolo che non posso non definire grottesco e trash, ma a dir poco.. !!! xD
Non ci volevo credere durante la visione col carico di amiche che mi sono portato,pazze del telefilm omonimo.
Un'oscenita'inaudita.A parte il fatto che se le protagoniste hanno segnato l'immaginario collettivo con le battute sconce e la passione per lo shopping a go-go,allora dovevano ambientare questo seguito indecente a Dubai,cosi' almeno era tutto piu' credibile.No!Inseriamo le ragazze ad Abu Dhabi,tanto per farle perdere il senso dell'orientamento e creare gag da"Oh Santo Dio che mi sto guardando",incentrate sulla differenza New York terra degli spendaccioni e parte"obsoleta"degli Emirati Arabi,tra costumi,abitudini ecc ecc.
Poi gli spicchi ironici che fanno ribrezzo.Trpp doppi sensi messi a casaccio,che non fanno sorridere lo spettatore,bensi'catapultarlo in una sorta di cine-panettone made in USA.
Dopo Final Destination 3D,un'altra opera Attira Pubblico che vi fara' piangere appena uscirete dalla sala.Per gli 8/11 euro..buttati letteralemente nel ces.so.
Che palle! Ho l'impressione che ci sia un accanimento non del tutto motivato nei confronti di questo film. Tutti a denigrarlo e a stroncarlo a priori. Diciamo la verita': il film, simpatico e anche divertente, e' rivolto a tutti colori che hanno amato il serial TV ( che a mio parere resta uno dei prodotti piu' belli e divertenti del decennio appena concluso ). Il piacere di rivedere le 4 amiche sullo schermo supera di gran lunga le delusioni che la storia, non proprio originale e condivisibile peraltro, possa provocare. Magari non tutto funziona e l'attenzione rivolta ad ognuna delle 4 nello sviluppo della sceneggiatura non e' la stessa ( mi riferisco in particolare al personaggio di Miranda che qui appare quasi una macchietta ) ma chissenefrega! Io mi sono divertito; un po' come quando ci si incontra con amici di vecchia data dopo lungo tempo: l'alchimia non sara' esattamente la stessa, ma e' sempre un piacere.....
Anche i ricchi (si) annoiano. Cosa rimane in questo film della verve irriverente e della carica trasgressiva e innovativa dell'omonima serie televisiva? Beh, si infrangono tutte in un matrimonio gay che più finto e macchiettistico di così si muore (con tanto di protagonisti "à la Cage aux Folles" ma senza la classe di Molinaro!), in una giovane e avvenente tata (che si scoprirà lesbica, pardon: "a cui piacciono altre tate"!) che fa sobbalzare le tette senza reggiseno sotto i vestiti appena si muove, nei problemi di temperatura basale (e di conseguenti secrezioni umorali interne) che distruggono la vita intima di una delle protagoniste costringendola a finti amplessi rumorosi con aitanti maschioni ben ripresi di schiena mentre simulano rapporti da favola, in un'erezione accennata (due secondi attraverso un costume da bagno, cosa credevate?) da parte di un componente di una squadra di rugby in vacanza in un hotel di Dubai accuratamente ricostruito in... Marocco. Fine. Perché il resto è la solita apologia del matrimonio, della fedeltà, del "come è bello star male piuttosto che star peggio". Liza Minnelli offre un cammeo iniziale con tanto di battuta autoironica sull'importanza del matrimonio: da Scorsese a Patrick King, la nostra attrice ne ha fatta di carriera!! Un paio di meriti questo film li ha: specialmente nella parte centrale (quella dedicata alla finta Dubai) riesce a essere un efficacissimo rimedio naturale contro l'insonnia (!!); l'altro, veramente inestimabile, è quello di riuscrire a girare perfettamente a vuoto per ben 140 minuti!!! Pensate che io sia troppo ironico? Provate voi a scrivere una sceneggiatura senza alcun senso e tantomeno una trama con tanto di battute per coprire 140 minuti di cinema (dimenticavo: disponendo pure di un bel sacco di dollaroni per la produzione e la distribuzione)!! Infine, il peggior difetto del film: il moralismo di cui gronda. Sarà che ormai ho deciso di chiudere coi film statunitensi (ad eccezione della filmografia indy e dei pochi Maestri, naturalmente) ma, francamente, ne ho piene le tasche di predicozzi sulla bellezza della famiglia matrimoniale (adesso anche gay), sulla vera libertà che vige solo "in the USA", in definitiva sulla intrinseca superiorità della "States-culture": da un Paese che ha insegnato a tutti gli orrori della Finanza globale, che ha imposto una globalizzazione liberista selvaggia, che esporta democrazia a colpi di cannonate per mascherare operazioni che hanno fini molto meno nobili e che si vanta di essere la culla della assoluta libertà d'espressione... mi aspetterei un po' più di spirito critico. Che peraltro c'è: i vari Moore, Mann, Stone, Eastwood (solo per citare i primi che mi passano per la testa), ci raccontano un'altra America, meno sfavillante di lusso sfrenato e più contraddittoria; in una parola: più UMANA. Persino la serie televisiva che avrebbe ispirato questo film è immensamente più ironica e anche tragica nel suo impianto generale. Come dire: quando Hollywood si ispira alla miglior televisione sa dare il peggio di sé. Mi consola il fatto che la sala gremita di giovani dove m'è capitato di essere trascinato a vedere questo "film" era già ampiamente "cotta" e provata a fine primo tempo. Risparmiate il costo del biglietto, è un consiglio spassionato.