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A metà strada tra un buco nell'acqua e una ciambella senza buco. Quindi una cosa tipo un buco riempito o un pollo ripieno smangiucchiato. A me sinceramente non è dispiaciuto, per una serata che altri buchi non hai, più che bene va. Piccolo thriller simpatico
Partenza alla "Ai confini della realtà" con una coppia di fratellini, figli di Sebastian, avvocato di grido, svaniti sulle scale del palazzo in cui abitano mentre scendono in strada per recarsi a scuola. Una situazione assurda alla quale il padre cerca di far fronte coinvolgendo parecchie persone tra vicini e conoscenti senza però ricavare nulla di utile. Si concentrano in questa prima parte le cose migliori della pellicola, destinata a perdere d'interesse a causa di un soggetto che una volta scoperto il mistero arranca in una corsa contro il tempo di mediocre fattura. Tra moralismi spicci e un paio di twist privi di particolari effetti sconvolgenti "Septimo" scivola via senza mai realmente coinvolgere, allineato ad un cinema in cui gli eroi sono personaggi dal passato oscuro destinati ad espiare le proprie colpe attraverso un percorso di banale sofferenza. Inoltre Sebastian soffre ma non abbastanza da mostrare una disperazione tale da coinvolgere lo spettatore, colpa di una sceneggiatura rivolta più ai fatti che ai sentimenti, finendo col rendere insipidi entrambi gli aspetti. Darin e Rueda al solito se la cavano egregiamente ma la vasta gamma di banalità sciorinate vince a mani basse contro i (pochi) pregi.
Thriller abbastanza convenzionale di chiara matrice hitchcockiana (falsariga de La signora scompare) con un bravo Darin nei panni di un avvocato non limpidissimo che ha conti in sospeso un po' con chiunque. Partendo da questo presupposto si sviluppa la tensione nel quale ogni personaggio che incrocia il suo cammino ha un motivo più o meno plausibile per essere sospettato riguardo la scomparsa dei bambini. Se l'impegno degli attori è buono, la trama al contrario è prevedibile, al pari di un colpo di scena finale secondo me piuttosto telefonato. Inoltre rimangono dei buchi di sceneggiatura che nemmeno il finale in qualche modo riesce a spiegare. Sotto la sufficienza.
Due grandi attori sprecati, una storia che promette bene ma che si rivela banale e scontata, una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, un finale retorico buttato lì tanto per fare....totale : delusione (totale).