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Una maliarda miliardaria sulla cinquantina che ha paura di invecchiare, con il potere dei soldi conquista e manovra ragazzotti prestanti e "barbie" sciocchine. Se lo studio di una mente femminile, ma più che altro della paura di rimanere soli e la morte, è in un certo qual modo messo bene a fuoco, il contorno di giovinastri intrippati è rappresentato senza troppi guizzi e con poca profondità, inclusi Tom e Janet. Roddy McDowall lo adoro come attore, qui è solo regista alla sua unica prova (a parte un corto nel 1967) e non mi ha fatto impressione, c'è qualche buona iniziativa come l'incontro tra Tom e Janet al ruscello girato e montato come un fotoromanzo, qualche capriola nell'allucinogeno finale ma in sostanza gira con mano compassata e infittisce il minutaggio di dialoghi barbosi. Considerato un horror in realtà è un drammatico con forti tinte dark questo è vero, Michaela Cazaret sembra una vampira in un castello dannato ma tutto questo non fa che accrescere la sua triste vita. Ava Gardner di una bellezza imperiale.