ricostruzione di un delitto (1970)

Theo Angelopoulos aveva già bene in mente, a partire da ANAPARASTASI (Ricostruzione di un Delitto), qual era il cinema che voleva fare: pur mancando il colore e le gradazioni che renderanno unico quanto meno lo stile del regista, si parte da un dramma sociale intimo per disegnare l'affresco di una Grecia povera, fredda, isolata e depressa, una situazione di disagio civile che viene raccontata in maniera lenta e pesante, legando forma e sostanza in un'unica cosa. Anche l'autore greco ottiene così il suo lasciapassare al mondo del cinema neorealista.