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Ah ma... l'avete messo? Non me l'aspettavo! L'ho già scritto nell'apposita sezione, ma ribadisco che mi è piaciuto molto; le critiche tecniche non sono il mio forte, ma ho apprezzato soprattutto la colonna sonora e la tensione che riesce a creare. Gli attori sono difficilmente giudicabili data la brevità del corto, forse un pò mono-espressivo il boy, ma in fondo non ha molta importanza; ripeto, se doveva creare tensione da thriller, c'è riuscito. Per coincidenza, visto il giorno dopo Psycho... :)
Adesso però qualcuno mi spiega in cosa ricorda Eraserhead; l'ho appena visto e presto andrò a massacr... ehm, a votarlo, ma non riesco a trovare il collegamento.
Bravo Stefano, davvero un bel cortometraggio! La suspance è a ottimi livelli, anche grazie a delle inquadrature davvero azzeccate. Il bianco e nero che qualcuno più sotto ha criticato, mi è invece parso azzeccato. Purtroppo l'interpretazione di Belloni mi ha lasciato un po' a desiderare (ma dopotutto è pur sempre un "non-professionista"), convincendomi di più come pianista. In effetti sono anche le musiche a creare un'atmosfera piuttosto macabra, imprimendo così nella pellicola una certa tensione. Un solo quesito, chiarendo sin dal principio che io non sono un regista e non ho mai diretto nulla: quando il Belloni è nella cantina e apre la porta, non sarebbe stato più azzeccato far avanzare la camera verso il protagonista?
La prima cosa da elogiare in questo cortometraggio è sicuramente la regia. Quando un regista giovane si trova a dirigere un film, finisce molto spesso col "copiare" lo stile del/dei registi preferiti. Il merito del nostro stefano è invece quello di avere già un proprio stile, un proprio modo di raccontare la storia. In secondo luogo risulta ottimo l'uso delle musiche: giuste e al momento giusto. Ed è soprattutto grazie al connubio di regia e musiche che si crea un'atmosfera abbastanza tesa, a partire dal bell'inizio e terminando col finale. Buona anche la fotografia in bianco e nero.
Il punto debole del film potrebbe essere il soggetto, ma è evidente che questo ha un'importanza decisamente ridotta, in quanto altro non è che un pretesto. Così come non c'è da lamentarsi se gli attori non sono professionisti; in un film amatoriale gli attori sono sempre anch'essi dei pretesti ad uso e abuso del regista. Bellina comunque la ragazza.
Un film da vedere e che in un futuro (speriamo non troppo lontano) verrà riproposto tra i contenuti extra di un dvd contenente quello che sarà il capolavoro del regista.
Non voglio pensare di leccare il **** e credo di essere obettiva e nei limiti delle mie competenze, costruttiva, nei confronti del regista Stefano Acquaviva. D'altr'onde sono nota per le mie opinioni. Non mi è piaciuto e sono certa che si puo fare molto di meglio. L'intro di Psycho è un introduzione troppo palese di quello che sara poi il film. Fatto con dei mezzi discreti e condotto in modo semplice e poco rischioso, malgrado alcune scelte registiche siano interessanti. La trama è vuota non originale e le interpretazioni sono fredde e scialbe. Sono certa che con delle interpretazioni migliori e un po piu di suspance poteva essere un buon corto. Si attendono cmq nuovi sviluppi dal regista per analizzare il percorso artistico di Aquaviva con il piacere cmq di annoverare il giovane cineasta tra le migliori promesse del panorama italiano.
Mi è piaciuto! Il modo in cui si articola la trama è ben congegnato e sono rimasto colpito dal modo in cui è stato unito l'utile al dilettevole (scarso budget - ambientazione casalinga). Alcune inquadrature meritano un plauso, come alcuni montaggia (il corridoio casa-corridoio dello scantinato). La fotografia non mi ha fatto impazzire, Il bianco e nero mi da l'idea di essere utilizzato più per ovviare a problemi di illuminazione indoor che per effettivi motivi stilistici. Per questo motivo di "scarso appagamento visivo" alcuni momenti piu lenti del corto risultano un po pesantini. Ma senza ombra di dubbio un corto degno di nota!
Ooooh, finalmente sono riuscita a vedere “ Reminiscenze” e mi è piaciuto. Un buon prodotto che evidenzia le valide potenzialità del regista. Bravo Stefano! Approvo la scelta del bianco e nero, delle sonorità, di certe inquadrature che mantengono la tensione propria della storia, probabilmente la parte più debole del corto. Mi è piaciuto anche il montaggio, soprattutto la scena in cui si sovrappongono in dissolvenza i due corridoi ( appartamento e cantina). Infine il lavoro, pur amatoriale, riesce ad esprimere tutto l’amore del regista per il cinema, per questo gli do 8, essendo io pasionaria sono assai sensibile alle passioni autentiche. Attendo quindi i lavori futuri. In bocca al lupo!
Se dovessi votare il corto in sè probabilmente non darei più di 6 ma visto che la storia è solo un pretesto posso dire che mi è piaciuto come è stato girato. Non sono un esperto e non distinguo le varie tecniche cinematografiche ma riconosco che il lavoro è ben fatto. Non sembra amatoriale, anzi. Bravo Stè!
mah, do un 8 per alzare la media (quindi questo voto è da cancellare). tenendo conto che questo corto è stato girato davvero in fretta direi che è proprio il caso di chiudere un occhio su alcuni tremolii eccessivi e soluzioni di montaggio che magari avrebbero meritato qualche giorno in più. Assolutamente degna di nota la sequenza in cui la faccia da pera cotta del protagonista "trova" la foto. Nota di meretito invece per il soggetto, un po' convenzionale, ovvio e comprovato. ma del resto sono del tutto sicuro che il soggetto sia solo un pretesto. Non mi è molto piaciuta la sequenza del rapimento alieno, ma tant'è. Insomma, brutti bastardi, incoraggiatelo un po'; magari poi lo stronchiamo con la seconda opera.
...girato bene, la storia effettivamente si perde un pò, almeno per come è stata descritta, le inquadrature mi piacciono, il bianco e nero anche che con la musica rende l'atmosfera un pò inquietante .. non mi piace la voce all'inizio, un pò forzata ...
ecco a voi REMINISCENZE, il corto che ha spopolato al giffoni film festival, che ha messo d accordo pubblico e critica, ha sbancato al botteghino!! scherzi a parte complimenti veri e sinceri a ste! come non notare quella sottile (ripeto, sottile) assonanza tra il nostro geniale neo regista e il grande de palma! una piccola critica...lo so che è un tuo amico e con le musiche è stato grande ma per il resto.... il corto in qualche punto non è chiarissimo ma se l'hai buttato già in /ora è più che riuscito! aspetto altro!!
un film dalle atmosfere cupe e le citazioni colte, in cui la storia fa da sfondo e pretesto per regalarci pennellate d'ombra. non posso che lodare l'evoluzione di questo giovane regista che seguo dai suoi esordi artistici, fin da quando affidava le proprie emozioni alla carta. lo stile asciutto, i movimenti di macchina ben studiati, Stefano Acquaviva è un regista con un percorso in testa e una lunga strada davanti.
aspettiamo con ansia il suo prossimo lavoro "l'eccitofono" per il quale, sembra aver ingaggiato una promettentissima attrice esordiente, che con tutta probabilità diverrà la nuova icona sexy del cinema italiano
Veramente 'atmosfera' è l'aggettivo che più si adatta a questo corto che si presta a svariate interpretazioni. Accompagnato da una colonna sonora appropriata emoziona e lascia libera l'immaginazione. Non posso pronunciarmi sulla parte tecnica, non essendo un'esperta, certamente però incuriosisce e coinvolge e ciò mi pare già molto per poter dire che è un buon flim e che vale la pena di vederlo.
Complimenti al giovane regista che con poco è riuscito a regalare molto.
La ricerca dell'impatto, dell'effetto. Stefano Acquaviva lascia le esegesi e le esigenze dialogiche in un cantuccio, in un angolino, per puntar tutto sulla creazione di atmosfere cupe e vagamente (possibilmente) angoscianti. Il regista si muove in maniera anche un po' ruffianescamente ammiccante nei confronti dello spettatore, puntando su effetti sicuri e collaudati, ma dimostrando comunque d'essere già in grado di padroneggiarli appieno. Non male.
Aperto alle più svariate interpretazioni, "Reminiscenze" è un lavoro semplice e diretto che riesce a creare un clima di forte tensione ricorrendo a un'uso molto saggio del montaggio e degli effetti sonori...Acquaviva, infatti, sembra avere le idee molto chiare in merito a tale argomentazione: in un'intervista, rilasciata a uno dei più importanti siti cinematografici italiani ha dihiarato: "La sceneggiatura è quello che è, senz'altro il punto più debole del corto, era più un pretesto per realizzare un corto d'atmosfera che altro, molte delle azioni e delle situazioni sono simboliche e quindi anche abbastanza inverosimili o esposte a più interpretazioni"...
Non mi resta che augurare ogni bene a questo giovane talento e aspettare fiducioso sue notizie per importanti lavori futuri...
Volenteroso esordio di Stefano Acquaviva. Il cortometraggio si fa apprezzare soprattutto per la tecnica di ripresa e credo che questo sia un grande merito per un giovane con ambizioni registiche. Molto amatoriali invece appaiono il soggetto e la recitazione, in particolare quella della Gelmini. Le buone musiche di Belloni a volte appaiono troppo ridondanti e anche questo appare un difetto tipico di un certo cinema 'indipendente'.
Comunque nonostante questi peccati veniali il film si fa apprezzare in alcune inquadrature e in alcune carellate notevoli. Acquaviva dimostra essere, oltre che uomo di polso, anche regista deciso. Ciò lo si evince, fra l'altro, nell'abilità del Belloni di aprire e chiudere porte, girare serrature, accendere e spegnere luci.
Corto d'atmosfera, molto curato e ben girato, ottime le musiche. Appena accennata la trama ma non doveva essere quello il punto forte, discreti gli attori. Vari e azzeccati i riferimenti, da Psycho a Shining, e molto carini alcuni passaggi del montaggio. Non è proprio eraserhead ma sicuramente si tratta di un giovane che farà strada.