religiolus regia di Larry Charles USA 2008
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religiolus (2008)

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locandina del film RELIGIOLUS

Titolo Originale: RELIGULOUS

RegiaLarry Charles

InterpretiBill Maher, Jose Luis De Jesus Miranda, Andrew Newberg, Steve Berg

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 2008
Generedocumentario
Al cinema nel Febbraio 2009

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Trama del film Religiolus

Già autore di Borat, Larry Charles, presenta un documentario dissacratore sulla religione e sulle sue implicazioni attraverso il mondo. Il titolo Religulous è la contrazione delle parole "Religion" e "Ridiculous"

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Voto Visitatori:   7,38 / 10 (58 voti)7,38Grafico
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Voti e commenti su Religiolus, 58 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/07/2012 17:39:39
   5 / 10
Bill Maher è simpatico ma è il classico intellettualino americano arrogante e supponente. Fare battute su torbidi personaggi che si credono il messia va benissimo, deridere degli ingenui perché credono ai miracoli o a vari dogmi non è corretto. La pretesa di smontare i dogmi con la logica poi è un controsenso assoluto, sono dogmi appunti perché logicamente ingiustificabili.
Varie affermazioni date con supponenza da Maher sono inoltre discutibilissime se non fasulle.
Le interviste sono montate in modo tale da far apparire gli intervistati degli emeriti idioti.
Inserire poi tra le righe la questione israelo-palestinese è assolutamente scorretto e fuorviante.
Insomma il film pouò essere anche simpatico, però più che un documentario è una commedia. Ridicolizzare degli pseudo-guru ci sta, ma è l'onesta intellettuale di Maher a difettare.

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Ultima risposta 25/07/2012 18.23.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  03/04/2011 15:43:08
   6 / 10
Un documentario divertente ma che non porta a nulla. Non credo che un'opera palesemente faziosa e senza un contraddittorio credibile come questa possa essere utile come spunto di riflessione. Gli unici risultati che può raggiungere sono quelli di essere un buon intrattenimento per chi già la pensa come l'autore oppure offendere i credenti più suscettibili facendoli arroccare ancora di più nelle loro convinzioni.

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Ultima risposta 02/07/2012 14.58.27
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  17/09/2010 16:13:11
   5 / 10
Una trattazione così episodica e lacunosa dell'argomento religione e fede è solo un'offesa all'intelligenza umana.
Con tutto che vogliamo essere protettori e garanti della libertà di espressione dell'individuo, dobbiamo riconoscere che Bill Maher è stato furbo e scorretto, non solo verso le persone che attacca ma verso chi guarda e crede in quello che dice.
In effetti è facile fare un documentario bell'e pronto per smontare le credenze religiose, dove esiste solo il botta e non può esserci risposta; è facile intervistare i credenti più ingenui di questo mondo e fare loro domande spigolose già pronte scritte su un foglietto dopo mesi e mesi di studi; è facile trovare i personaggi religiosi più contraddittori di questo mondo; è facile montare il film in modo che ogni intervistato si trovi ad avere un comportamento da ebete, a evitare risposte, a chiudersi in silenzi imbarazzanti.
Immacolata concezione, Jona che visse nella balena, la mela di Adamo ed Eva, incompatibilità tra i precetti di Cristo e i modi di vivere dei suoi attuali ministri: grazie Maher, stavamo proprio aspettando un comico per scoprire tutto questo.
La conclusione è la solita: la chiesa è marcia, praticamente da sempre; le altre questioni sono fondate sulla fede e sul Credo quia absurdum.
Ci lamentiamo dei testimoni di Geova che cercano di convertirti, Maher fa più o meno la stessa fastidiosa cosa.
Simpatiche le parentesi sull'ipocrisia degli Islamici e sulle assurdità di Scientology e dei Mormoni.


All'uscita del film gli ultracattolici di Vera Libertà affissero sopra i poster del film le scritte "Ateo No" e "Vergogna". Della serie: come rispondere a una bassa provocazione, abbassandosi ancor più di livello.

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Ultima risposta 20/09/2010 12.55.09
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DarkRareMirko  @  30/12/2009 19:51:51
   9 / 10
Un documentario di ottimo livello interpretato dallo scettico comico Bill Maher, che fà ridere pur facendo gag abbastanza scontate; molte delle cose che dice/si dicono nel film sono comprensibili, stanno in piedi ma, come giustamente si dice "non si può credere ad uan cosa se non si hanno sani basi su cui poter riflettere" io aggiungo che altrattanto vale il contrario; non si può comunque NON credere per forza ad una cosa, visto la totale ignoranza che ci accomuna sul fatto di non sapere cosa ci sia dopo la morte.

Come è ridicolo credere a qualcosa su cui non si è certi, è altrettanto ridicolo non crederci per forza.

Anche l'ateo a questo punto è un credente allora, visto che per l'appunto crede di non credere a nulla.

Indiscutibile il fatto che il messaggio cristiano si sia molto allontanato dalle sue origini di modestia e povertà, indiscutibile che certe religioni con pretesti vari spingano a guerre, già risaputo il fatto che il cristianesimo, come si dice nell'altrettanto ottimo documentario Zeitgeist, altro non sia che una rielaborazione di passati culti, immancabile la presenza di fotogrammi relativi all'11 settembre (ormai pure presenti negli horror, e non scherzo, vedere Murder-set-pieces a tal proposito, si vede che va di moda) per un film che cerca a tutti i costi di elevare la propria tesi a dogma assoluto.

Larry Charles (Borat, Bruno) fà film indubbiamente interessanti, che valgono la visione; in questo caso poi quest'ultima fà davvero pensare e riflettere, tanto meglio.

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Ultima risposta 02/05/2010 23.01.37
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eraserhead  @  24/03/2009 00:49:05
   4 / 10
Mi ero ripromesso di vederlo e l'ho fatto
Premetto che per un lavoro del genere un documentario non è l'ideale
Perlomeno se si vuole scovare il problema alla radice
Direi che diversi libri hanno già trattato ampiamente il tema
Ma questo voleva essere anche un prodotto "simpatico" immagino, come si evince dai bizzarri personaggi che il regista intervista che non hanno bisogno di commento alcuno, il secondo messia in particolare
Detto questo, il film è certamente gradevole
Però non ci voleva un genio a prendere in mano una macchina e intervistare delle persone chiaramente ignoranti, di qualsivoglia religione
In più la filippica finale riguardo all'importanza del dubbio fa storcere un pò il naso dopo che per tutto il film lo stesso regista, esattamente come i fondamentalisti, non si è mosso dalla sua posizione nemmeno per un istante
In particolare mi sembra sia stato trattato maluccio il membro del naturei karta, che non nega l'olocausto ma solamente l'esistenza dello stato d'israele; così come il capitolo dedicato all'islam, che avrebbe meritato un discorso più complesso
Il fatto è che non sono stati presi in considerazione aspetti fondamentali, come ad esempio la parziale o mancata secolarizzazione delle terre islamiche, nonchè la dilagante ignoranza e il controllo che la religione ha sulle menti delle persone, nemmeno lontanamente pensabile nel mondo occidentale, che mi sembra tutto fuorchè timorato di dio
Il regista ha poi considerato folli le risposte degli islamici che attribuiscono le guerre alla politica, errando a mio modo di vedere. Non è così semplice, come ha detto il rapper (che a parte questo è una figura piuttosto inquietante)
E' evidente che, non essendo un teologo, l'intervistatore abbia dirottato il suo interesse verso persone di dubbia cultura religiosa, che sembrava rappresentassero interamente l'islam, il cristianesimo, l'ebraismo
Patetica l'allusione alla possibilità degli islamici di sterminare gli ebrei, al limite sarebbe potenzialmente possibile il contrario
Ma un pò tutta la questione ebraico-islamica è stata trattata con sufficienza, la situazione è ben più complicata di come è stata descritta
E parte della colpa, se ora le cose vanno così, ricade un pò più a occidente di gerusalemme, non so se mi spiego
Insomma a mio parere un sermone piuttosto superficiale
Alle volte sembrava quasi issare dogmi religiosi
E lo dice uno che con la religione non ha niente a che fare
Particolarmente irrispettoso in determinati frangenti
Insomma meglio un buon libro di federico nietzsche, via

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Ultima risposta 05/04/2009 20.37.17
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Invia una mail all'autore del commento Wolf Greenwood2  @  13/03/2009 13:55:53
   1 / 10
Questo film riduce il discorso sulla religione a chiacchiere da bar.
Il regista, Larry Charles, cerca di farsi spiegare i grandi dubbi e i grandi dogmi delle religioni dai camionisti, dai telepredicatori, e dalla gente intervistata per la strada.

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Ultima risposta 28/12/2011 22.50.31
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forzalube  @  18/02/2009 12:04:43
   9 / 10
Ottimo film che con ironia e intelligenza mostra gli aspetti ridicoli, illogici ed antiscientifici delle principali religioni monoteiste, soprattutto quando queste sfociano nel fanatismo, nel fondamentalismo e nell'integralismo. Il campionario folkloristico presentato è molto vario ed esilarante, ma allo stesso tempo inquietante se si pensa a quale gente siano in mano incarichi di alta responsabilità e al potere politico/mediatico di cui dispongono le cariche religiose, anche e soprattutto in Italia (purtroppo).

Ottimo l'invito finale ad uscire allo scoperto e a farsi sentire rivolto ad atei e agnostici.

Insomma è un film che divertirà i non credenti; che potrà porre spunti di riflessione ed instillare il dubbio nei moderatamente credenti; che offenderà i bigotti (per i quali non c'è speranza che possano essere convinti con argomenti razionali) che come al solito risponderanno con atteggiamenti censori; un film che pertanto andrebbe trasmesso in prima serata sulla tv pubblica e fatto vedere nelle scuole, ma che invece probabilmente si limiterà a sfondare una porta aperta nel pubblico ateo/agnostico visto che i fedeli probabilmente non andranno a vederlo.

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Ultima risposta 24/03/2009 12.59.15
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