religiolus regia di Larry Charles USA 2008
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religiolus (2008)

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locandina del film RELIGIOLUS

Titolo Originale: RELIGULOUS

RegiaLarry Charles

InterpretiBill Maher, Jose Luis De Jesus Miranda, Andrew Newberg, Steve Berg

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 2008
Generedocumentario
Al cinema nel Febbraio 2009

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Trama del film Religiolus

Già autore di Borat, Larry Charles, presenta un documentario dissacratore sulla religione e sulle sue implicazioni attraverso il mondo. Il titolo Religulous è la contrazione delle parole "Religion" e "Ridiculous"

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Voto Visitatori:   7,38 / 10 (58 voti)7,38Grafico
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Voti e commenti su Religiolus, 58 opinioni inserite

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Niko.g  @  28/02/2014 15:24:32
   2 / 10
Documenza (unione delle parole "documentario" e "scemenza") scritta e prodotta da Bill Maher, un ateo che si finge agnostico dicendo di non avere certezze e di predicare il vangelo del "non lo so".

Bill vorrebbe capire, fare chiarezza nella sua testa, come dichiara candidamente all'inizio della documenza. E' per questo che gira mezzo mondo alla ricerca di camionisti, pastori esaltati, papponi prestati alla politica, fumatori di canne, ecc. Un approccio piuttosto discutibile per chi vuole approfondire onestamente tematiche complesse come i dogmi, le profezie e le dottrine religiose.

Totalmente sbagliato e non discutibile, invece, è la pretesa di spiegare con la ragione i dogmi religiosi, che per definizione si collocano oltre la sfera del razionale. Incurante di tutto ciò, ma speculando volentieri sull'inadeguatezza dei suoi interlocutori, il nostro predicatore del dubbio si lancia nella sua personalissima e patetica inchiesta. Vuole applicare a tutti i costi la logica e chiaramente quando trova un serpente che parla in un testo sacro, i conti non gli tornano. C'è da capirlo.
Almeno conoscesse la materia che indaga… niente, nemmeno questo: parla del dogma dell'immacolata concezione pensando si tratti della verginità della madre di Gesù.

Non potevano mancare, poi, alcuni classici dell'ateismo pret-à-porter: "Ma se Dio è più forte del diavolo, perché non lo distrugge?" "Se credi in Gesù, perché non credi in Babbo Natale"?
La summa teologica, proprio.

Ma il meglio arriva nel finale. Dopo una parentesi su islam ed ebraismo con spolverata di scientology, dopo aver intervistato incompetenti, cialtroni e superstiziosi di ogni specie, dopo aver preteso di ricondurre i dogmi alla ragione, il nostro predicatore del dubbio, l'arguto documentarista agnostico, conclude con tono colloquiale e moderato: "la religione deve morire", "la fede non è una cosa di cui vantarsi e coloro che la predicano sono schiavisti intellettuali".
Infine, la perla: "in realtà non c'è nessun Dio".
Benvenuto nel mondo delle certezze, Bill.


Conclusione e morale.
Bill Maher non sa (non vuole) distinguere tra dottrine e false dottrine, profeti e falsi profeti, vangeli e falsi vangeli.
Il suo "dubbio" non produce alcuna dialettica e alcuna riflessione. Ridicolizza ciò che lui vuole rendere ridicolo e prende sul serio ciò che è ridicolo.
Gesù Cristo e José Miranda, religioni e sette, fedeli e ciarlatani… per lui fa poca differenza. Tutto viene appiattito e massificato, frullato e servito. E' così che voleva "capire e fare chiarezza"?

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/07/2012 17:39:39
   5 / 10
Bill Maher è simpatico ma è il classico intellettualino americano arrogante e supponente. Fare battute su torbidi personaggi che si credono il messia va benissimo, deridere degli ingenui perché credono ai miracoli o a vari dogmi non è corretto. La pretesa di smontare i dogmi con la logica poi è un controsenso assoluto, sono dogmi appunti perché logicamente ingiustificabili.
Varie affermazioni date con supponenza da Maher sono inoltre discutibilissime se non fasulle.
Le interviste sono montate in modo tale da far apparire gli intervistati degli emeriti idioti.
Inserire poi tra le righe la questione israelo-palestinese è assolutamente scorretto e fuorviante.
Insomma il film pouò essere anche simpatico, però più che un documentario è una commedia. Ridicolizzare degli pseudo-guru ci sta, ma è l'onesta intellettuale di Maher a difettare.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/07/2012 18.23.57
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  17/09/2010 16:13:11
   5 / 10
Una trattazione così episodica e lacunosa dell'argomento religione e fede è solo un'offesa all'intelligenza umana.
Con tutto che vogliamo essere protettori e garanti della libertà di espressione dell'individuo, dobbiamo riconoscere che Bill Maher è stato furbo e scorretto, non solo verso le persone che attacca ma verso chi guarda e crede in quello che dice.
In effetti è facile fare un documentario bell'e pronto per smontare le credenze religiose, dove esiste solo il botta e non può esserci risposta; è facile intervistare i credenti più ingenui di questo mondo e fare loro domande spigolose già pronte scritte su un foglietto dopo mesi e mesi di studi; è facile trovare i personaggi religiosi più contraddittori di questo mondo; è facile montare il film in modo che ogni intervistato si trovi ad avere un comportamento da ebete, a evitare risposte, a chiudersi in silenzi imbarazzanti.
Immacolata concezione, Jona che visse nella balena, la mela di Adamo ed Eva, incompatibilità tra i precetti di Cristo e i modi di vivere dei suoi attuali ministri: grazie Maher, stavamo proprio aspettando un comico per scoprire tutto questo.
La conclusione è la solita: la chiesa è marcia, praticamente da sempre; le altre questioni sono fondate sulla fede e sul Credo quia absurdum.
Ci lamentiamo dei testimoni di Geova che cercano di convertirti, Maher fa più o meno la stessa fastidiosa cosa.
Simpatiche le parentesi sull'ipocrisia degli Islamici e sulle assurdità di Scientology e dei Mormoni.


All'uscita del film gli ultracattolici di Vera Libertà affissero sopra i poster del film le scritte "Ateo No" e "Vergogna". Della serie: come rispondere a una bassa provocazione, abbassandosi ancor più di livello.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2010 12.55.09
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  20/10/2009 13:52:56
   4 / 10
Il mio commento è in pratica un copia/incolla del commento di eraserhead: nulla da aggiungere e nulla da togliere.
E' un film furbo, superficiale ed estremamente scorretto, ma almeno fosse divertente.

Jack Torrone  @  29/08/2009 03:44:00
   4 / 10
insomma, anche se l'approccio è piuttosto frivolo, con l'intento di mettere in ridicolo gli aspetti più grotteschi della religione, il documentario di Maher si conferma un prodotto superficiale nei contenuti e che non sempre riesce ad essere divertente e caustico come dovrebbe. Chi ha scomodato l'umorismo dei monty Python per questo film è pregato di dare una seria ripassata ai quei film ed a inginocchiarsi nei ceci durante la proiezione.
Bill Maher in fondo si dimostra fanatico nelle sue posizioni quanto e come gli improbabili malcapitati, e le sue interviste, quando non sfociano nel grottesco e non vengono tagliuzzate per mettere in ridicolo l'interlocutore, si riducono ad un dialogo tra sordi.
mentre la posizione scettica e laica ammette discussione, l’ateo Maher propone continuamente discussioni al solo fine di veder approvato il suo punto di vista e diffonderlo, ignorando la componente dialettica opposta e presupponendo che ciò in cui egli crede sia senz’ombra di dubbio la scelta giusta. L’atteggiamento di Maher, seppur tra una battuta e l'altra, non è da razionalista ma bensì dogmatico, ed evidenzia infine un certo egoismo-egocentrismo ideologico, dimostrando a conti fatti di avere molti più punti di contatto coi beoti credenti di quanto lui stesso non voglia ammettere.
ad aggravare la situazione è che Maher, nonostante lo spirito comico che dovrebbe animare il documentario, si prende tremendamente sul serio. Nella sua chiosa finale sembra un Odifreddi for dummies tanto è semplicistico e banale
Se si vuole far passare questo filmetto come la Bibbia degli atei o degli agnostici direi che si fa un pessimo servizio sopratutto a questi ultimi

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  26/08/2009 22:57:17
   4½ / 10
Premetto che sono un mangiapreti e che da principio condivido in parte le tesi del film, nello stesso tempo questo documentario rappresenta in pieno i difetti del mondo ateo e agnostico.

Ovvero la sua incapacità di saper comunicare, nella sua insopportabile spocchia e insensibilità verso i vari credo religiosi.
Qui non è in discussione il fatto che siano una miriade di panzane è l'atteggiamento che fa si che questo documentario sia improponibile proprio al pubblico al quale esso sembra essere rivolto : quello scettico.

Poichè sotto il punto di vista dei contenuti è abbastanza povero tanto da sembrare più un reportage sui vari credi che un vero e proprio documentario.

Il fare del protagonista è eccessivamente provocatorio e sottolinea in generale gli aspetti più grotteschi della religione quando in realtà anche quelli più "spirituali" non sono da meno.
Insomma per un ateo questo film non dice niente di nuovo e se vuole convincere qualche scettico non ha nè la forza nei contenuti nè nei modi, dove a limiti fa indispettire la saccenza del regista.

Finchè noi antireligiosi non impariamo a capire il modo con cui agire e la necessità di farlo (visto che siamo sempre troppo silenziosi) le cose non cambieranno mai.

eraserhead  @  24/03/2009 00:49:05
   4 / 10
Mi ero ripromesso di vederlo e l'ho fatto
Premetto che per un lavoro del genere un documentario non è l'ideale
Perlomeno se si vuole scovare il problema alla radice
Direi che diversi libri hanno già trattato ampiamente il tema
Ma questo voleva essere anche un prodotto "simpatico" immagino, come si evince dai bizzarri personaggi che il regista intervista che non hanno bisogno di commento alcuno, il secondo messia in particolare
Detto questo, il film è certamente gradevole
Però non ci voleva un genio a prendere in mano una macchina e intervistare delle persone chiaramente ignoranti, di qualsivoglia religione
In più la filippica finale riguardo all'importanza del dubbio fa storcere un pò il naso dopo che per tutto il film lo stesso regista, esattamente come i fondamentalisti, non si è mosso dalla sua posizione nemmeno per un istante
In particolare mi sembra sia stato trattato maluccio il membro del naturei karta, che non nega l'olocausto ma solamente l'esistenza dello stato d'israele; così come il capitolo dedicato all'islam, che avrebbe meritato un discorso più complesso
Il fatto è che non sono stati presi in considerazione aspetti fondamentali, come ad esempio la parziale o mancata secolarizzazione delle terre islamiche, nonchè la dilagante ignoranza e il controllo che la religione ha sulle menti delle persone, nemmeno lontanamente pensabile nel mondo occidentale, che mi sembra tutto fuorchè timorato di dio
Il regista ha poi considerato folli le risposte degli islamici che attribuiscono le guerre alla politica, errando a mio modo di vedere. Non è così semplice, come ha detto il rapper (che a parte questo è una figura piuttosto inquietante)
E' evidente che, non essendo un teologo, l'intervistatore abbia dirottato il suo interesse verso persone di dubbia cultura religiosa, che sembrava rappresentassero interamente l'islam, il cristianesimo, l'ebraismo
Patetica l'allusione alla possibilità degli islamici di sterminare gli ebrei, al limite sarebbe potenzialmente possibile il contrario
Ma un pò tutta la questione ebraico-islamica è stata trattata con sufficienza, la situazione è ben più complicata di come è stata descritta
E parte della colpa, se ora le cose vanno così, ricade un pò più a occidente di gerusalemme, non so se mi spiego
Insomma a mio parere un sermone piuttosto superficiale
Alle volte sembrava quasi issare dogmi religiosi
E lo dice uno che con la religione non ha niente a che fare
Particolarmente irrispettoso in determinati frangenti
Insomma meglio un buon libro di federico nietzsche, via

6 risposte al commento
Ultima risposta 05/04/2009 20.37.17
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Invia una mail all'autore del commento Wolf Greenwood2  @  13/03/2009 13:55:53
   1 / 10
Questo film riduce il discorso sulla religione a chiacchiere da bar.
Il regista, Larry Charles, cerca di farsi spiegare i grandi dubbi e i grandi dogmi delle religioni dai camionisti, dai telepredicatori, e dalla gente intervistata per la strada.

15 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2011 22.50.31
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