red road regia di Andrea Arnold Gran Bretagna 2006
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red road (2006)

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locandina del film RED ROAD

Titolo Originale: RED ROAD

RegiaAndrea Arnold

InterpretiAndrew Armour, Martin Compston, Tony Curran, Kate Dickie, Nathalie Press

Durata: h 1.53
NazionalitàGran Bretagna 2006
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2007

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Trama del film Red road

Jackie é un'operatrice della CCTV. Ogni giorno si occupa di osservare tramite il monitor una piccola parte di mondo. Ma un giorno gli capita davanti al monitor una persona che pensavo di non dover vedere mai più, che non voleva vedere mai più, ma ormai non può più evitare il confronto...

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Voto Visitatori:   6,00 / 10 (11 voti)6,00Grafico
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Voti e commenti su Red road, 11 opinioni inserite

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VincVega  @  29/01/2024 13:09:11
   7½ / 10
Una di quelle pellicole lente, ma di quella lentezza che coinvolge e ci fa voler sapere cosa sta progettando la protagonista. Sarà anche per le ambientazioni degradate e grigie di una Glasgow respingente, sarà che l'ossessione di Jackie dopo un po' diventa anche quella di noi spettatori per capire cosa succederà, "Red Road" è uno di quei film riusciti e convincenti che avrebbe meritato maggior considerazioni soprattutto da parte del pubblico, dato che dalla critica è stato abbastanza osannato. E la vendetta non riporta mai indietro le cose perse. Ottima Kate Dickie, che poi diverrà famosa con l'interpretazione della non proprio stabilissima Lysa Arryn in "Game of Thrones".

Boromir  @  03/10/2022 23:29:58
   6½ / 10
In parte film d'autore, in parte thriller voyeuristico, con un grande debito nei confronti del mondo pixelato dei mini-DV di inizi Duemila. Red Road è l'interessante esordio di Andrea Arnold, che da allora ha continuato a ritagliarsi una brillante carriera fuori dagli schemi dell'industria, senza perdere il suo stile distintivo. L'impianto drammaturgico trova giovamento da una performance ipnotica di Kate Dickie, i cui occhi che fissano in stato di ipnosi i monitor nel suo centro di sorveglianza CCTV sono le nostre finestre sul mondo, qui in particolare sugli straordinari grattacieli di Glasgow. Nota di merito speciale al direttore della fotografia, che ha plasmato un look di opaca gelidità davvero indimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/09/2016 22:30:42
   7 / 10
Dall'alto dei mille occhi delle telecamere che scrutano casermoni, strade e le persone che le popolano, lo sguardo si concentra su un'unica persona e quella persona sarà la molla per scendere in quelle stesse strade per spiare ancor più da vicino colui che ha causato ed ha lasciato un'eredità dolorosa all'esistenza di Jackie. Il film della Arnold si muove sui sentieri del revenge movie ma con uno stile freddo e glaciale, a volte un po' troppo, che è sorretto dalla bella e sofferta interpretazione della Dickie, donna che porta dentro di sé ferite profonde ed ossessionata dai propositi di vendetta, mostrandone la complessità del suo carattere a sua volta oggetto dello sguardo continuo della camera onnipresente su quel volto segnato.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  10/08/2011 17:12:03
   6½ / 10
Se l'avesse girato Ken Loach si sarebbe gridato al capolavoro...invece RR è solo un buon film, passato totalmente inosservato, dove lo squallore ed il degrado quotidiano della perifeira di Glasgow (ma potremmo benissimo essere alla Falchera di Torino o nella banlieue parigina ) vengono buttate in faccia allo spettatore senza tanti fronzoli...bravi gli attori e dignitosa la storia...una storia come le tante che riempiono i nostri quotidiani locali e, se il protagonista in negativo è rumeno o albanese o nero o magrebino, anche e soprattutto i media nazionali...che da queste situazioni traggono linfa vitale.

gandyovo  @  20/01/2010 21:59:11
   6½ / 10
ambientazione e atmosfere buone, storia così e così; piu che vedibile

kierkegaard1000  @  29/12/2009 19:51:00
   6½ / 10
A me personalmente è piaciuto, mi piace il genere drammatico "lento", con scene prive di colori ed ambientazioni "decadenti"...questa Glasgow in scozia è proprio perfetta come tipo di contesto. I personaggi, anche loro, quasi si trascinano, c'è poi un "buon senso" di fondo che anima i due personaggi principali,

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Invia una mail all'autore del commento piccolastellaf  @  26/11/2007 13:39:37
   1 / 10
ho dato 1 perkè non c'era 0 senno avrei dato 0..
orrendo...
orrendo...senza musica..pochi dialoghi...ambientazioni orrende..insomma davvero il peggiore...
la trama nn era malaccio..poteva essere presa e cucita in modo splendido e invece...
uno schifo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/08/2010 14.21.56
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  03/11/2007 13:47:03
   7 / 10
Red road è una strada nei sobborghi di Glasgow controllata in ogni singolo pertugio dall'indiscreto e disturbante occhio delle telecamere di sicurezza. Jackie è un'operatrice della sicurezza e grazie al suo lavoro ritrova l'assassino della sua famiglia e senza riflettere troppo intraprende un morboso e malato piano vendicativo.
Il fatto che le immagini siano volutamente sporche non è un'idea molto originale e spesso non fa altro che appesantire la visione di questo film, bella invece l'idea di mantenere il tono del rosso come filo conduttore dell'intero film.
Un altro difetto del film è qualche insistenza su scene disturbanti, per fare un esempio non mi è piaciuto quando la protagonista si corica con l'urna.
Nel complesso il film è interessante e lascia nello spettatore un forte senso di ansia e di solitudine.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  25/10/2007 14:02:07
   7 / 10
Variazione sul tema "grande fratello", nella quale una donna che di mestiere spia "le vite altrui" scopre l'assassino di sua figlia e architetta un drammatico piano di vendetta. Non siamo in un regime dittatoriale, ma nella democratica Scozia, dove ogni angolo di città, anche (o soprattutto) il più sordido anfratto, è scrutato da centinaia di telecamere per la sicurezza...
La vendetta della donna assumerà toni morbosi e patologici.
Film interessante, anche per certi risvolti psicologici assunti dalla protagonista. La pecca fondamentale è la regia volutamente "sporca", pseudonaturalista della camera a mano, con l'inquadratura costantemente mossa anche quando non è necessario.
Per chi non soffre il mal di mare.

norfolkiano  @  13/07/2007 00:52:59
   6½ / 10
la sufficienza è raggiunta soprattutto grazie all'ambientazione, una glasgow cupa e senza speranza. per il resto buon film ( specialmente nella prima parte ) con protagonista una donna che per lavoro osserva le vite altrui.
un onesto film "morboso".

Invia una mail all'autore del commento logical  @  01/04/2007 16:08:51
   4 / 10
Il trailer e la tematica trash-voyeuristica mi hanno tragicamente convinto a buttare due ore di vita davanti agli squallori di Glasgow e del mondoperiferia.
Che lo stile di vita anglosassone abbia quasi toccato il fondo è sempre più evidente film dopo film e più o meno consapevolmente è un continuo ripetere questo schema:
- Chi vive in città è uno zombie, di primo, secondo o terzo livello, la divisione dipende in primo luogo dal censo e poi dalla razza
- Chi vive in società ha come interesse solo ed esclusivo la propria famiglia, non importa se viva o morta o presunta; il rapporto familiare è comunque semplificato alla prole, per evitare equivoci e strasichi senitmentali che possono sempre mutare nel tempo; un figlio è per sempre ed è l'unica occupazione e prorprietà da difendere
- Chi vive in società crede nella polizia, nello stato, nell'ordine e nella certezza della pena, il resto è il Male.

Ora, se chi si vuole sottoporre a questo film condivide almeno uno dei punti precedenti, si puù accomodare e godersi la purga, per gli altri consiglio di scaricarsi Videodrome o riguardare Sex, LIes and Videotapes; sembrerà di respirare ancora.

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