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A me non è piaciuto. L'unica cosa che ho apprezzato è stata la recitazione del protagonista, ma per il resto il film non mi ha convinta. Si vuol parlare di troppe cose: i sensi di colpa per il fratello, la tossicodipendenza, la segregazione razziale, la vita amorosa turbolenta, le insicurezze nei confronti degli altri, ma alla fine non si porta avanti bene fino in fondo nessuno di questi temi. Gli argomenti vengono affrontati a singhiozzo con dei brutti flash-back inseriti senza continuità e senza senso. I dialoghi sono davvero brutti e banali, soprattutto quello finale con la madre (sembrava destinato a dei bambini di cinque anni) e in più tante storie vengono accennate senza essere portate vanti fino in fondo (che fine ha fatto l'amico licenziato? e il figlio?). Poteva essere un grande film ma secondo me è stato buttato via. Le musiche di ray charles sono eccezionali ovviamente, ma per tutto il tempo ho avuto la sgradevole sensazione che chi ha fatto il film abbia creduto che bastasse inserirle per trasformare il (brutto) prodotto in un capolavoro. Insomma, ho avvertito della malafede in questo lavoro, ed è per questo che alla fine gli do un voto così basso.