Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
L'Alighieri direbbe "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate": i protagonisti è giusto che soffrano, ma gli spettatori, navigati e non, difficilmente potranno immaginare gli sviluppi del racconto. Una goduria per gli amanti dell'horror, il film coniuga un senso dell'ironia strabordante (occhio alla scena di french kissing con testa di lupo imbalsamata: da annali weird!) ad una vena citazionista fuori da ogni controllo (dal miliare "La Casa" fino a "Legend" c'è davvero di tutto), memore della lezione lovecraftiana e del nuovo gusto voyeuristico dilagante in tv come al cinema. Francamente, la sceneggiatura è talmente spudorata nel suo delirante gioco metafilmico da accartocciarsi in un'ostentazione assai compiaciuta del genere che vorrebbe scardinare, franando in un finale, quello sì, effettivamente imbarazzante. E la satira alle logiche del reality è posticcia. Pieno di buchi logici, inspiegabile, terribilmente demenziale, tuttavia è impossibile resistere all'orgia sanguinaria pre-spiegone di una fantasmatica Sigourney Weaver, così come è un piacere allentare i freni intellettivi per abbandonarsi ad uno spettacolo ludico che, seppur nel narcisismo completo di chi lo ha scritto (l'ormai lanciatissimo Joss Whedon), riesce a centrare pienamente il suo obiettivo: intrattenere. E lo fa in maniera elettrizzante. Tanta nostalgia, comunque, per i cari, vecchi e lineari horror di una volta.