punisher: war zone (2008) 

Senza ombra di dubbio questo è il miglior film su il Punitore,in grado di rendere giustizia ad un personaggio tra i più politicamente scorretti tra quelli del mondo Marvel.Capace di rifuggire le banalità del primo lungometraggio(quello con Dolph “tispiezzoindue” Lundgren) e dare più sostanza a quello più recente,sicuramente gradevole,ma ancora troppo ancorato ai cliché buonisti del cinema d’oltreoceano.Cambia anche il protagonista,ed il rude Ray Stevenson sostituisce il patinato Thomas Jane,rendendo meglio a livello estetico il personaggio del fumetto.
Lexi Alexander,regista tedesca ed ex campionessa di karate e kickboxing,dopo il riuscito “Hooligans” si conferma,denotando notevoli capacità tecniche oltre che un spiccato interesse per “l’arte della guerra”.La trama seppur esile è di quelle che non lasciano respiro,ritmata in maniera vertiginosa non presenta cedimenti e forse rallenta solo nelle battute finali,francamente deducibili ed al tempo stesso inevitabili e comunque dotate di una buona dose di spettacolarità.
Ottime le scelte cromatiche,che ricordano spesso le tavole del comics,a far poi eccellere definitivamente War Zone è l’altissimo tasso di violenza,davvero impressionante per un action-movie.La Alexander non si ferma davanti a nulla,lo spargimento di sangue è notevole.Se poi proprio dovessimo trovare il pelo nell’uovo,allora direi che il personaggio del Punisher è leggermente ammorbidito rispetto all’originale cartaceo,in cui appare come individuo ancor più brutale e mortifero.