pretty woman (1990)

Sostanzialmente questo film non crea nulla di nuovo, ovvero è la storia di Cenerentola riveduta e corretta in chiave moderna. I tentativi in passato sono stati numerosi ma con risultati altalenanti, questo prodotto invece racchiude il meglio che si poteva ottenere, risultando estremamente godibile e spensierato.

Il regista Marshall ha svolto molto bene il suo lavoro, il risultato finale è una pellicola molto lineare e piacevole, cogliendo molto bene la differenza tra chi vive nel lusso e chi invece nella miseria. Complimenti quindi al regista che è riuscito ad uscire con un film che è ancora molto apprezzato nonostante abbia molti anni. Io ci ho anche visto un’ironia un po’ velata al sistema di vita americano tutto approntato al successo ad ogni costo ed al lavoro 24 ore su 24.

Una critica che si può fare è che può risultare troppo mieloso, ed in effetti può anche essere vero, ma dipende molto dai gusti personali. La marcata componente romantica lo rende comunque ideale per le donne anche se ci sono aspetti poco femminili come la trattazione di aspetti di finanza pure abbastanza ostici, sviluppati in modo ovviamente leggero.

Il film è diventato fin dalla sua uscita un cult e parte del successo va attribuita anche alla canzone principale da cui è indissolubilmente legato. Probabilmente è una delle colonne sonore più famose della storia del cinema.

Molto del merito del successo della pellicola va ai due protagonisti, ma in questo caso non si può parlare di Gere senza accennare alla Roberts e viceversa, infatti i due si completano a vicenda: lui riesce ad essere affascinante ed estremamente credibile nel suo ruolo di riccone, lei di contro è poco adatta nei panni di prostituta mentre è decisamente più a suo agio sia nella parte della trasformazione da sbandata a donna perbene, che nel suo risultato finale. Da rilevare che questo film ha lanciato la Roberts.

Tra gli altri attori chi ha dato la prova migliore a mio avviso è stato Elizondo (il direttore dell’albergo) che ha mostrato una classe veramente eccellente, ma anche Alexander (l’avvocato) è stato bravo nel dare irrequietezza al suo personaggio.

Con una buona idea realizzata bene ed una totale assenza di effetti speciali si può riuscire ad ottenere un prodotto veramente ben fatto come questo film.