pornocrazia regia di Catherine Breillat Francia 2004
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pornocrazia (2004)

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locandina del film PORNOCRAZIA

Titolo Originale: ANATOMIE DE L'ENFER

RegiaCatherine Breillat

InterpretiAmira Casar, Rocco Siffredi, Alexandre Belin, Manuel Taglang, Jacques Monge

Durata: h 1.30
NazionalitàFrancia 2004
Genereerotico
Al cinema nel Luglio 2004

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Trama del film Pornocrazia

Lei è di una bellezza mozzafiato. A lui non piacciono le donne. Si incontrano in uno di quei locali dove le persone si parlano ma non si conoscono. Lei lo pagherà perchè lui la guardi per quattro notti.

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Voto Visitatori:   3,86 / 10 (18 voti)3,86Grafico
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Voti e commenti su Pornocrazia, 18 opinioni inserite

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Peters  @  03/04/2011 23:27:55
   9½ / 10
Rocco si merita un bel voto per l'interpretazione fuori ruolo, alla fine non è un film così brutto, è un film da vedere così

DarkRareMirko  @  28/12/2010 06:28:23
   7½ / 10
Un film da capire questo ANATOMIE DE L'ENFER, una tra i due della Breillat ad essere stato interpretato dal grande Rocco Siffredi, unico pornodivo italiano ad essere per davvero conosciuto in tutto il mondo.

Pregio la breve durata, poco più di 70 minuti, per un film molto riflessivo, intimista, con qualche trovata scabrosa (rastrello nell'ano, bevanda con sangue mestruato) messa lì per non far scemare l'attenzione dello spettatore.

In più di un elemento mi ha fatto ricordare il capolavoro Ultimo tanto a Parigi (la stanza isolata, loro due che non sanno i loro nomi,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER) e diciamo che questa è un'ottima cosa.

Originale, ben recitato, elegante e ben diretto, prende ed interessa sino alla fine.

Sostiene una tesi femminista e contro gli uomini, per i quali "le donne non servono".

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/09/2011 16.32.48
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marco9777  @  12/10/2010 14:05:15
   7 / 10
dopo tutti questi commenti scientifici arriva il mio. molto più banale. il voto per il film sarebbe 4. film vuoto. assolutamente erotico.
assegno 7 come media tra il 4 ed il 10 che merita il membro del siffredi che, nonostante l'età, continua a svettare alto come l'everest :-)

somberlain  @  19/05/2009 22:03:22
   6 / 10
Neanche estremamente malvagio sto Pornocrazia, seppur non riesca nemmeno faticosamente a rasentare la perfezione poetica delle rivali pellicole orientali.
Probabilmente ciò che ha fuorviato molti spettatori è il protagonista: uomo gay, intellettuale o presunto tale, ingaggiato a pagamento per osservare le grazie di una piacente donna, con la quale a fatica e con dispiacere si rapporta sessualmente. Fin qui nulla di strano, ma se ad interpretare questo ruolo è Rocco Siffredi, chiaro che qualche confusione venga generata nei più sprovveduti.
Tuttavia a mio parere il risultato non è da buttare, Rocco se la cava pure abbastanza con la recitazione, la trama è psicologica e discretamente sviluppata, la regia buona e la breve durata gioca a favore della pellicola.
Diciamo che se cercate un pornazzo, guardate altrove.

Ciaby  @  13/04/2009 18:23:37
   7 / 10
Sottovalutato, incriminato, pregiudicato.
"Pornocrazia" (come al solito la traduzione italiana del titolo, che si rifà all'omonimo romanzo della stessa Breillat, è un poco fuori fase. Molto meglio il titolo originale "Anatomia Dell'Inferno", che rispecchia la natura misogina del personaggio monocorde interpretato da Rocco Siffredi) è il secondo film della Breillat (dopo il bellissimo "Sex Is Comedy") alla quale mi sottopongo:
è un film che non vuole stupire, non vuole scioccare, come invece avrebbe fatto la Breillat dei tempi che furono. Qui, la regista francese vuole prendere in considerazione il suo animo femminista più recondito, generalizzando il genere maschile ad una mandria di porci pronti a trattare la donna come oggetto.
Rocco Siffredi nei panni di un gay misogino dalla parola piuttosto aulica (i suoi dialoghi sembrano poesie schizofreniche e deliranti), esprime al meglio l'universo maschile che attacca la Breillat, mentre l'antipodo di questo rapporto screziato è contraddistinto dall'attrice Amira Casar, in un ruolo molto convincente che le calza a pennello.
Inizia timido e poi esplode. Lento all'inizio, con inquadrature piuttosto levigate e dolenti e poi si lascia strafare da perversioni perfettamente riusciti (non ai livelli di un Daisuke Yamanouchi o un Takashi Miike, ma per un film erotico occidentale è già un buon livello): indimenticabile la penetrazione con rastrello (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) e la scena in cui il protagonista maschile è costretto ad ingurgitare il sangue mestruale di Amira Casar (di cui...guarda caso non si conosce il nome).

"Pornocrazia" è un film furbo, ambizioso, che sembra essere la versione europea di un qualsiasi pinku eiga giapponese di inizio millennio, eppure è sorprendente per chiunque vi entri.
Non è altro che una blague (uno scherzo, giusto per usare un termine francese): probabilmente (come il grottesco finale lascia un poco intendere), la protagonista nemmeno esiste.
Il vero protagonista è lui: l'omosessuale misogino, che si martoria cercando di capire la propria natura.

Quando scopre di essere diverso da ciò che ha pensato non può far altro che uccidere la sua perversione, l'elemento catalizzatore del suo male.

"La donna non è altro che la malattia dell'uomo" annuncia la pellicola, nel triste e grottesco flashback infantile della protagonista. "Abbiamo deciso di giocare al dottore...ovviamente ero io l'ammalata".

Non c'è perversione in queste parole, ma dolore.

Un'ottima prova registica di Catherine, purtroppo compresa da pochi.

Vladrat  @  20/09/2004 04:50:40
   6 / 10
Il Film Dal mio punto di Vista è curioso e dovrebbe far riflettere su come spesso la mente Cerchi confini diversi da scoprire ....
Secondo me non è tempo sprecato guardarlo...
e Scusa Alessio se posso affermare che da tempo non sentivo un commento così Bigotto e Remissivo come il tuo.
Svegliati ed esci dall' Uovo.

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