paura nella citta' dei morti viventi regia di Lucio Fulci Italia 1980
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paura nella citta' dei morti viventi (1980)

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locandina del film PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI

Titolo Originale: PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI

RegiaLucio Fulci

InterpretiChristopher George, Catriona MacColl, Janet Agren, Carlo De Mejo

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1980
Generehorror
Al cinema nel Novembre 1980

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Trama del film Paura nella citta' dei morti viventi

A Dunwich, cittadina americana, costruita sul luogo in cui anticamente sorgeva Salem, la città delle streghe, il reverendo William Thomas si uccide impiccandosi a un albero del cimitero. Nello stesso tempo a New York la medium Mary ha una visione del suicidio del sacerdote e delle terrificanti conseguenze. Appena avuta la visione Mary cade come morta e viene sepolta. In realtà Mary è ancora viva. Grazie all'intervento di un giornalista viene salvata. Nel frattempo a Dunwich i morti viventi usciti dalle tombe semina il terrore fra i cittadini.

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Voto Visitatori:   6,33 / 10 (76 voti)6,33Grafico
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Voti e commenti su Paura nella citta' dei morti viventi, 76 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  28/11/2017 18:51:21
   7 / 10
Solita maestria di Fulci nel mettere in scena il male più puro, quello che sa veramente far paura. Quella dell'orrore è un'arte in cui noi italiani eravamo maestri (soprattutto con i virtuosi Fulci, Argento e Bava) ma che al giorno d'oggi nel cinema, non solo italico, è andata quasi completamente persa. Questa pellicola, pur non essendo tra i massimi esponenti di quest'arte della paura, la rappresenta in maniera abbastanza significativa in quelle che sono le sue principali peculiarità: bravura del regista a creare atmosfere malate e dannate che fanno passare in secondo piano la sceneggiatura spesso sconclusionata, effetti speciali caserecci ma di forte impatto, musiche evocative (con una resa che definire straordinaria è eufemismo) e, costante aspetto negativo, attori cani. Ecco qui ritroviamo un po' tutti questi elementi e alla fine della visione, nonostante si sia capito poco o nulla della storia, si ha la sensazione di aver visto qualcosa che può veramente essere definito film horror, con una parte finale veramente da antologia.
I difetti sono più o meno quelli di cui si parlava sopra, ma in un modo o nell'altro Fulci riesce quasi sempre (come in questo caso) ad essere disturbante.

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Ultima risposta 02/12/2017 13.29.57
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ferzbox  @  14/07/2015 18:50:00
   7½ / 10
Se "Zombi 2" l'ho sempre ritenuto un lavoro mediocre,"Paura nella città dei morti viventi" sottolinea ed esalta l'incredibile predisposizione di Fulci per il genere horror,diversificando il concetto degli zombi con una formula legata alle pratiche esoteriche e al concetto del male allo stato puro.
Il morto vivente non è semplicemente un cadavere che torna in vita in cerca di cervelli umani,ma la conseguenza scaturita dal risveglio delle forze degli inferi; una manifestazione arcana del giorno del giudizio,dove a farla da padrone ci sono fenomeni inspiegabili e mistici,dove il sangue può uscire da qualsiasi parete,dove uno sciame di insetti può attaccare inspiegabilmente,dove la semplice vista di una reliqua può uccidere.....
Fulci adotta uno stile simile a quello di "Suspiria" di Dario Argento,cercando di terrorizzare lo spettatore con il mistero dell'occulto e dell'inspiegabile,creando a parer mio,un piccolo gioiellino italiano del terrore(a differenza di "Zombi 2" dove cercò di richiamare il cinema di Romero con atmosfere alla "Cannibal Holocaust",riciclate a più non posso,specialmente in quel periodo).
Lo Splatter non manca; artigianale e realizzato con 4 soldi,ma decisamente orripilante e grottesco nel suo risultato finale,tant'è vero che rimase il suo cavallo di battaglia per altri film come "L'aldilà" e "Quella villa accanto al cimitero" ,usciti un anno dopo e sempre piuttosto "schifosi" nel loro mostrare viscere,materie grigie e simili.........
...e nacque la cosidetta trilogia della morte......
Lo strano ibrido tra "Zombie movie" ed occulto crea un certo phatos aiutato anche da dialoghi meno banali di tante altre produzioni di Fulci; incredibilmente lo stesso livello recitativo è abbastanza decente,facendomi ritenere questo film uno degli horror italiani anni 70/80 più abominevoli e agghiaccianti,confermando anche l'abilta di questo regista che insieme a Dario Argento e Mario Bava ha rappresentato con onore il nostro paese in tale genere...
Questo era Lucio Fulci.....alcune inquadrature dei volti zombificati sono da antologia....

N.B. non ho mai cappito la scena finalissima prima dei titoli di coda.......

N.B. anche se la scena finalissima pri

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Ultima risposta 14/07/2015 18.52.21
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GianniArshavin  @  27/01/2014 13:31:34
   5 / 10
Anche in questa tornata il Fulci-horror conferma i suoi cronici pregi e difetti già riscontrati in altri suoi lavori di genere.
Nel fritto misto che ci propone Paura nella città dei morti viventi,fra Zombie\fantasma,Dunwich e sbudellamenti vari spiccano come di consueto una grande colonna sonora e degli ottimi trucchi\effetti splatter che caratterizzano al meglio i non-morti e gli omicidi.
Purtroppo come dicevo similmente agli altri suoi film il regista romano anche per questo film tira giù una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti(ma che fortunatamente non affonda del tutto come nel caso di "Quella villa accanto al cimitero")con un ritmo blando che in più punti annoia e delle incongruenze tanto banali quanto marchiane.
Sfortunatamente questa volta nemmeno il finale risolleva le sorti del prodotto,ma anzi gli dona la mazzata finale visto che sfiora pericolosamente il Nonsense.
Quindi continua il mio rapporto conflittuale con i film splatter del grande regista romano,che da un lato sono da apprezzare per gli effetti creati con pochi soldi ma tanta passione e dall'altro sono da condannare per la superficialità con cui storia e personaggi venivano realizzati.

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Ultima risposta 05/02/2016 11.34.03
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krueger419  @  28/08/2013 18:51:40
   2 / 10
L'unica scena degna di nota è quella dello pseudo rigurgito.
poi basta.
sceneggiatura davvero abominevole con punti di pura incoerenza logica, eventi senza un perché e... basta

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Ultima risposta 01/05/2014 17.52.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  06/04/2013 13:50:20
   2 / 10
Uno dei peggio Fulci di sempre, oggi ingiustamente osannato per meriti inesistenti (anche se all'epoca pubblico e critica ci avevano visto giusto stroncandolo senza tanti complimenti).
Mi dovete credere quando dico che una decina d'anni fa ero fissato con il Fulci horror e il suo splatter estremo e disgustoso; ancora non so con certezza assoluta se la mia fosse venerazione vera e propria o la semplice sbandata di un sedicenne esaltato facilmente influenzabile. Quello che so per certo, è che già a quei bei tempi andati riuscivo comunque a percepire tutti i difetti del cinema fulciano in campo horror (lentezza narrativa esasperante, sceneggiatura caotica ed inconcludente, direzione scadente di attori scadenti, splatter eccessivo tappabuchi e a buon mercato); più vado avanti con gli anni, più queste lacune diventano evidenti, al punto da eliminare ai miei occhi anche tutti i pregi che il film in visione potrebbe avere.
Tuttavia a sedici anni, il perchè ripeto non lo so, ingoiavo il rospo e mi facevo andar bene tutto; ma se per tali ragioni in opere come "L'Aldilà" e "Quella Villa Accanto al Cimitero" riuscivo sempre a trovare tante cose da salvare ("Zombi 2" non lo cito perchè, pochi càzzi, quello è davvero un bel film), lo stesso discorso non vale assolutamente per questo pessimo "Paura nella Città dei Morti Viventi", un prodotto, diciamocelo, obiettivamente orrendo.
E i motivi per fare questa affermazione sono proprio quelli che ho elencato prima, accentuati però al 110%: ritmo piattissimo, dialoghi banali, pessima recitazione (De Mejo e George in particolare, ultraincapaci), confusione costante, assurdità demenziali, splatter gratuito, tensione inesistente, finale ridicolo; insomma tutto il peggio che si può trovare in un film che in teoria dovrebbe far paura ma che di fatto si rivela irritante, sfiancante, disgustoso e di una noia mortale per 85 minuti di durata su 90 (salviamo giusto le apparizioni vagamente inquietanti del prete e la sua capacità di far sanguinare gli occhi alle sue vittime).
Da ricordare veramente, alla fine, rimangono solo la fotografia tombale di Sergio Salvati e l'eccellente score di Fabio Frizzi (stupenda come non mai la traccia "Apoteosi del Mistero", tormentone personale dell'estate 2004); ma purtroppo così poco non basta per raggiungere la sufficienza, neanche lontanamente... è un pò come diceva Robert Shaw ne "Lo Squalo" di Spielberg:
"Eravamo finiti in mare più di mille... e uscimmo in 316".


Osceno.

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Ultima risposta 05/06/2015 19.33.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  31/08/2011 15:36:03
   6½ / 10
Un buon film di Fulci, il peggiore della trilogia della morte, ma comunque da sei e mezzo. "Paura nella città dei morti viventi" è un horror abbastanza splatter e con una trama non male. Claustrofobica la scena nella tomba, mentre il finale non l'ho proprio capito (per finale intendo l'ultimissima sequenza). Buone come sempre le musiche di Simonetti, mentre il brano "Apoteosi del mistero" è praticamente quasi uguale alla sigla di "Zombi 2". Comunque sia un buon film, non annoia mai. A mio parere, però, non è la punta di diamante della carriera del regista.

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Ultima risposta 25/10/2013 18.02.13
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Kymmy  @  07/07/2010 15:05:59
   1½ / 10
Ha ispirato tarantino per la scena della morte di Go Go Yubari/Chiaki Kuriyama in Kill Bill vol.1. Vale solo questo. Per il resto dialohi ridicoli, attori penosi, splatter e vermi a volontà, riesce a fare paura ma anche a schifare, e il finale ambiguo e senza senso non lascia niente dentro. Considero Fulci un pazzoide, un masochista e un sadico, un indeciso soprattutto... (prima fai commedie del *****, poi giri un pornazzo, ti assumi l'onore di far vedere il primo nudo integrale della fenech, poi fai ithriller e gli horror, di cui il 97% son riusciti a far schifo persino ai fan e agli appassionati del genere). Dopo l'appena guardabile L'aldilà e il decente (per le musiche e la scena finale) zombi 2 ho visto sta ***** infame qua e ho deciso ke con fulci ho finito qua. se avrò voglia di farmi del male guarderò questo insulso filmaccio senza capo ne coda e starò da dio. Consigliato ai masochisti.

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Ultima risposta 07/07/2010 19.55.48
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76eric  @  11/05/2010 19:25:59
   7½ / 10
Senz' altro un buon film ma lo ritengo inferiore rispetto al secondo e al terzo episodio della Trilogia fulciana.
La storia è molto intrigante e visionaria, e sembra quasi che il regista qui "prenda le misure" per la realizzazzione di quello che la critica considererà il suo Capolavoro e cioè "L' Aldilà" ( forse credo per l' inizio ma soprattutto per la fantastica fine di quest' ultima pellicola).
Le scene splatter, in particolar modo in 2 casi, sono le più cruente mai esibite dal regista, quella della bara fà il suo notevole effetto e la scena del bambino che sente i rumori esterni provocati dalla sorella m' ha ricordato vagamente una sequenza de "Le notti di Salem", di Hooper.
Gli attori fanno la loro dignitosa parte, ma le musiche sono un qualcosa di eccezzionale, forse le migliori, anche di quelle de "L' Aldilà".
Come già detto, nella trilogia, i primi due film sicuramente più complessi, pur con una sceneggiatura che fa più buchi, sono molto simili tra loro mentre il terzo, con una sceneggiatura però migliore è nettamente più distaccato, e se perde in visionarietà, lo trovo più diretto, efficace e addirittura originale oltre al fatto che credo sia più facile preferirlo ( a parte che lo ritengo il Capolavoro del regista assieme a "Non si sevizia un paperino").
Il finale è buono anche se a causa del lento incedere degli zombies ( e te credo, non usavano il doping come ai tempi d' oggi), perde in potenza ed efficacia decisamente rispetto a "Quella villa accanto al cimitero".
Cameo per Lucio come negli altri due films.
Anche se Dario Argento avesse indovinato il terzo film sulle Madri, questa trilogia di Fulci regge benissimo il confronto anche se un pochino attinge dai lavori del primo.
In conclusione comunque un bel 7 e mezzo qesto "Paura nella città..........." se lo merita.
Grande Lucio, con ragguardevole ritardo hai un altro FAN (meglio tardi che mai).

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Ultima risposta 30/05/2010 21.02.59
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/01/2010 12:55:04
   7½ / 10
Tra i migliori di Fulci e pacchianamente il più riuscito. "Paura nella Città dei Morti Viventi" è un horror con i tipici elementi gialli fulciani, supportato da una fotografia notevole e tanto mestiere. Mi è piaciuto parecchio, non so se abbia influenzato Tarantino, ma la maggior parte degli master of slasher americani (anche Carpenter), credo di sì; soprattutto per la colonna sonora.

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Ultima risposta 25/01/2010 01.09.05
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/02/2005 13:04:40
   6 / 10
Non al meglio ma... cinema che osa lordare le nostre paure con un solo mezzo: il rozzo realismo di ciò che l'immagine non dovrebbe osare. Dadaista e nichilista, il cuore che sanguina

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Ultima risposta 18/02/2005 13.26.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  03/01/2005 19:20:12
   4 / 10
Ci sono solo un paio di sequenze splatter carine ma il resto è un'horror sconclusionato e noioso. Sono sostanzialmente d'accordo con Cash. Tarantino aveva detto di essersi ispirato a una sequenza di sto film per la scena della bara in "Kill Bill"....dopo che l'ho visto mi sono chiesto sinceramente come ha fatto il regista di "Pup fiction" a farsi piacere questo film di Fulci.

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Ultima risposta 03/01/2005 19.54.11
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  02/01/2005 14:34:41
   6 / 10
Non sarei così cattivo come cash. Si tratta di un horror sconclusionato, ma alcune scene splatter sono di ottima fattura.

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Ultima risposta 02/01/2005 15.26.55
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  29/12/2004 15:58:30
   4 / 10
terribile, sconclusionato e girato da schifo. Fulci è un onesto regista, ma ha un difetto: non sa montare.

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Ultima risposta 02/01/2005 15.26.12
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